Ad occhi chiusi

Due amici in silenzio a volte dicono di più che con mille parole.
(S. Bambarén).

Ci vuole forza, Naruto lo sa.

Perché per rialzarsi c'è bisogno di gambe salde, muscoli potenti e allenati.

In amore è lo stesso.

Naruto guarda il suo ragazzo, si sta vestendo. Vorrebbe che restasse ancora un pò, vorrebbe che si girasse e gli sorridesse, vorrebbe che gli dicesse Ti amo, come una volta.

Lo sa che non sta uscendo per andare a comprare le sigarette.

Lo sa che l'odore che sente quando Sasuke torna “da lavoro” non è il profumo nuovo che si è comprato.

Lo sa che il riflesso che vede negli occhi scuri del moro non è quello del suo viso.

Lo sa.

Eppure non fa niente.

Quando: -Vado a comprare due pacchetti. Ci si vede a casa.- gli dice, Naruto sorride e annuisce. -Torna presto, ti aspetto.- gli dice persino. -Ti amo.- aggiunge anche.

Ma Naruto lo sa che Sasuke tornerà a casa solo con qualche frammento di cuore in meno da dare a lui, sa che uscendo da quella porta le sue illusioni crolleranno per un istante, sa che nel momento in cui Sasuke tornerà da lui puzzando di tradimento, lui gli sorriderà. E continuerà a fingere che tutto vada bene, che loro due si amano e che la loro vita perfetta non ha le crepe che invece ci sono.

Chiuderà gli occhi e continuerà a sostenere che è tutto a posto.

E ci crederà, come se fosse vero.

Si è sempre finto cieco, Naruto. Si finge cieco anche adesso, ma la verità è che ci vede perfettamente. Non per niente all'ultima visita dall'oculista, quella obbligatoria, il medico gli ha detto che vedeva i 10/10. Vista perfetta, insomma.

Eppure ha sempre finto di non vedere. Quello che gli faceva comodo però.

Perché se tutti credono che tu non sai, non vedi quello che il tuo ragazzo ti sta facendo, puoi continuare a credere che un giorno si aggiusterà, che magari è solo un gioco passeggero.
Ecco, un qualcosa di passeggero. Che appena Sasuke si stuferà, smetterà.

E Naruto finge di credere anche a questo, anche se in realtà sa benissimo che non è un gioco passeggero.

Ma chiude gli occhi, e non vede.

Sasuke esce, e anche lui si alza.

Indossa i pantaloni, lentamente. Infila la camicia, lentamente. Prende chiavi, telefono, carta di credito e portafogli.

Ed esce anche lui da quello squallido motel che hanno affittato per escludersi qualche ora dalla realtà.

Paga il tipo che sta alla cassa, ritira il resto che l'uomo non voleva dargli. Col cavolo che gli lascia la mancia, ha fatto qualcosa per loro? Solo guardarli male, corrugando le sopracciglia.

Esce e sorride, Naruto, incamminandosi verso casa continuando a fingere che sia tutto okay.

Fingendo che Sasuke non sia a scoparsi qualche ragazzino dietro ad un vicolo, nei bagni di un pub o nella camera affianco a quella che avevano affittato insieme.

Naruto semplicemente cammina.

Ad occhi chiusi.