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Autore: Rubber Soul    23/10/2011    1 recensioni
I  Queen.
Non so che cavolo dirvi,ma questa storia parla dei Queen. Dei miei Queen,come li vedo io.
E’ tutto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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1.

 

Cercasi batterista stile Ginger Baker/Mitch Mitchell.

- Ecco,Tim,fatto.

- Spero che qualcuno abbia la buona volontà di prendere in considerazione questo cazzo di fottutissimo biglietto. Siamo nella merda,Brian.

- Smettila. Non siamo poi così tanto malandati. Non è colpa mia né tua se quelle teste gloriose ci hanno lasciato nella merda.

- Cazzo,Brian,teste gloriose? Potevamo arrivare al cielo! Al cielo,zuccherino! Siamo arrivati a Jimi Hendrix;dopo questo,cosa vuoi che sia il cielo?

- Tim,ho detto basta. Se non ci arrivano risposte dopo dieci giorni,facciamo che allora si che siamo nella merda.

Brian iniziò a prendere uno dei suoi riccioli neri e passarselo nervosamente tra le lunghe dita.

- Cazzo. Cazzo!

- Tim,merda. Ti ho detto di smetterla. Nel frattempo ci troveremo un lavoro. Di musica non ci puoi campare,non sei John Lennon. Qualcosa faremo. E poi,chi ti dice che se trovassimo un batterista sfonderemmo? I 1984 sono finiti. E addio. Che si fottano. Ora iniziamo noi,Brian e Tim. E qualche altro stronzo che ci verrà dietro.

- Smettila,cazzo. Dammi una fottuta sigaretta.

- Tieni,tappati quel fottuto becco,stronzo ciarlatano.

- Non fare tanto il pivello con me,ricciolino. Siamo sulla stessa barca.

- Si,infatti. E’ l’unica cosa di cui mi dispiace.- E accennò un sorriso. – Dai cazzo,Tim,ce la faremo. Per forza.

- Bello,noi finiamo in miniera.

- Bene,vuol dire che la cosa positiva è che ci si faranno i muscoli.

Risero,e fumando iniziarono a girare per Londra come due sbandati,parlando delle rispettive carriere scolastiche all’Imperial College e prevedendo il futuro come un cumulo di merda.

 

 

 

***

 

 

Cercasi batterista stile Ginger Baker/Mitch Mitchell.

- Roger,hey biondo!

- Heilà,James. Come cazzo sei ridotto,fatti una doccia immediatamente.

- Si,certo. Guarda che ho qua.

Si tirò fuori dai pantaloni sporchi di terra umida un lacero e sporco foglietto di carta.

- Tieni,bello.

Cercasi batterista stile Ginger Baker/Mitch Mitchell.

- Uhm. Grazie,amico. Dov’è che l’hai preso?

- Imperial College.

- E dimmi,che cazzo ci facevi là?

- Un giro,amico. E’ vietato?

- Chiudi il becco. Non andarci da quelle parti,che come sei strafatto ti prendono a calci. Là c’è gente seria,bello.

- Stronzo,guardami! Sono un grande,nah?

- Si,amico. Sei un SUDICIO grande.

- Oh,grazie.

- Smettila di strafarti,in ogni caso,va bene?

- Cazzo,tu chiami “strafarsi” un paio di canne al giorno?

- Bello,vai a casa. Ci vediamo dopo,se ti trova qui mia madre ammazza sia me che te. Grazie di tutto.

- Ciao,amico. Dì a tua madre di fottersi,o qualche volta dille di passare a casa mia che le posso fare un pensierino come li so fare io.

- James,acqua fredda. Subito!

Così dicendo,Roger sbattè la porta in faccia a quel seccatore che ne faceva una giusta una volta ogni paio d’anni. Studiò attentamente il foglietto.

- C’è un numero di telefono. Ma non so chi cazzo c’è dietro,potrebbe essere qualche fottuto delinquente. Bah,non ho un cazzo da perdere.

Prese la giacca e qualche moneta dal mobile all’entrata,e uscì fumando una sigaretta.

Dopo qualche minuto di cammino arrivò ad una cabina telefonica. Ci girò intorno per mezzo minuto,poi ci entrò. Ispezionò le tasche dei pantaloni con le dita longilinee,trovò il gettone,e lo inserì nell’apposito vano. Compose il numero ripetendo a mezza voce le cifre.

- Pronto?

- Salve,sono Roger Taylor,un batterista stile Ginger Baker/Mitch Mitchell.

 

 

 

  
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