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Autore: Rose_s Knight    23/10/2011    0 recensioni
Piccola One-Shot su un finale alternativo di BTVS.
   
 
   "Buffy si mise una mano sul fianco e squadrò la nuova arrivata dalla testa ai piedi. Era diventata grande dall’ultima volta che l’aveva vista. 10 anni fa. O forse di più? Non sapeva dirlo. Sapeva solo dei due occhi azzurri che la scrutavano con rabbia. Era lei. Dawn la sorella. Dawn la migliore amica. Dawn che era venuta per ucciderla. Per sempre."
  
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Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, Dawn Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The End of a Slayer …

 

 
I primi raggi del timido sole d’inizio inverno entrarono dalle tende semi-chiuse della camera da letto colpendo appena il viso della bionda, che stava comodamente sdraiata nel letto.
Si stropicciò gli occhi verde smeraldo, mentre le palpebre si aprivano, mostrandole ciò che la furia della notte precedente aveva lasciato nella stanza.
I suoi jeans lasciati per terra, la sua maglietta nera buttata sull’armadio, e poi c’era lui.
Si erano fatti la guerra per così tanto tempo, neanche lei ricordava più quanto, per poi finire … insieme.
Il matrimonio era stato un incubo.
Tre quarti d’ora in chiesa erano una tortura per un vampiro … figuriamoci due!
Lei aveva indossato un lunghissimo abito bianco con uno strascico altrettanto lungo, mentre lui aveva il tight nero. 
Il suo abito era stupendo. Un abito che, però avevano subito macchiato.
Erano passati forse 10 anni, ma lei era sempre rimasta la stessa e all’abito non ci aveva più pensato.
Anzi, probabilmente era ancora lì, nell’armadio, macchiato di un piacevole rosso vermiglio.
Sorrise.
Le toccò alzarsi per chiudere le tende.
“Non vorrei arrostire” pensò.
Tornò a letto.
Erano quasi le 7.30 se non avesse svegliato il suo eterno amore avrebbero fatto tardi.
Tutti e due. 
“Amore” chiamò piano.
Ma niente. “Spike” chiamò di nuovo, e di nuovo non ricevette risposta.
Ma ormai aveva capito dove voleva arrivare. Si chinò e posò le sue labbra scarlatte su quelle di lui, baciandolo con dolcezza.
Allora il biondo aprì gli occhi blu e sorrise.
“Che ore sono?” chiese sbadigliando.
“Quasi le 7.30. se non ci muoviamo faremo tardi” disse lei passando un dito sugli addominali scolpiti del compagno.
“Ma quanto sei bella!” rise l’immortale avvicinandosi al viso di lei.
Ma la bionda posò un indice sulle sue labbra. “Se ricominciamo adesso non ci fermiamo più!” gli ricordò.
Lui si alzò di malavoglia.
“E copriti pervertito!”  disse lei, lanciandogli i jeans e scoppiando in una ristata cristallina.
Contagiosa a quanto pare, fatto sta che rise anche Spike.
 
“Ah, Buffy dov’è la Gemma di Amara?” chiese Spike entrando in cucina.
“Hayden, mi raccomando bevi tutta la colazione intesi? Ieri notte io e tuo padre siamo andati a caccia a posta” disse Buffy rivolgendosi alla bimba.
“Si mamma” rispose lei.
“Buffy!” la richiamò Spike.
“Scusa tesoro, che dicevi?” chiese lei.
“La Gemma di Amara, dov’è?” chiese di nuovo.
“Oh, è lì nel cassetto interno della mensola” rispose Buffy sorridendo.
Spike prese la Gemma e la indossò.
“Vado amore” disse baciandola.
“Ciao” rispose lei salutandolo con un cenno della mano.
“Liam a che punto sei?” chiese mentre Spike usciva.
Guardò la moglie, così bella ed eterna ed uscì.
Non poteva certo sapere che Buffy sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe visto.
Appena fuori di casa sentì un dolore acutissimo al cuore.
Abbassò lo sguardo.
Un paletto era conficcato nel suo petto.
Voltò di latola testa ed incontrò gli occhi azzurri che aveva visto tante volte.
“Questo è per Buffy” sibilò piano la voce femminile vicino a lui e capì, capì tutto nell’ultimo istante della sua vita, prima di diventare solo polvere.
La donna raccolse il paletto, da terra e si mise davanti alla porta.
Con un calcio la sfondò.

Buffy si voltò, a dir poco stupita.
E riconobbe subito chi era entrato. Buffy  si mise una mano sul fianco e squadrò la nuova arrivata dalla testa ai piedi.
Era diventata grande dall’ultima volta che l’aveva vista.
10 anni fa. O forse di più? Non sapeva dirlo.
Sapeva solo dei due occhi azzurri che la scrutavano con rabbia.
Era lei. Dawn la sorella. Dawn la migliore amica. Dawn che era venuta per ucciderla. Per sempre.   
“Bambini andate in cantina vi prego, devo discutere con zia Dawn” fece Buffy con una punta di ironia.
I due si dileguarono leggeri e furtivi come ombre.
“Ciao Dawn”  disse Buffy sorridendo.
“Ciao Buffy” disse l’altra rimanendo seria.
“Allora è così, sei venuta per fare il tuo dovere di Cacciatrice, eh sorellina?”
“Sai ho incontrato Spike qui fuori” Buffy sbarrò gli occhi.
“Ed è ancora lì fuori, puoi raccoglierlo in una boccetta se vuoi”
“Che cosa gli hai fatto?” chiese Buffy.
“…”
“Dawn che cosa gli hai fatto!?!??” gridò la bionda.
“Gli ho fatto fare la fine che tutti i vampiri dovrebbero fare” gridò la mora.
“La stessa fine che farai tu fra poco” sibilò poi estraendo il Paletto.
Buffy strinse i pugni, lasciando che le unghie penetrassero nella pelle, mentre il suo viso si deturpava prendendo la forma vampiresca.
Ruggì e si avventò contro Dawn. 
Prontamente la mora si fece scudo con le braccia e tutte e due caddero a terra.
La lotta infuriava ormai da alcuni minuti.
“Purtroppo qui esiste la legge del più forte Dawn” disse Buffy.
“Chi sa usare il Paletto sopravvive, chi no, può perire sotto i Vampiri, e francamente credo questo sia il tuo caso” gridò spingendola contro il muro e facendole cadere il Paletto. Dawn si alzò mentre la sorella si buttava contro di lei.
Raccolse l’arma e parò l’attacco.
Buffy non poteva prevederlo.
E il Paletto penetrò nel suo cuore.
“AH!” gridò.
Si allontanò tremando.
Poi con gli occhi pieni di lacrime, osservò la sorella.
“D-Dawn …” deglutì a fatica.
“Ti voglio bene, Dawn” mormorò.
“Anch’io Buffy. Anch’io.”  
Mormorò a sua volta Dawn, prima che Buffy diventasse polvere.
Dawn frenò a forza il pianto. Riprese il Paletto e si diresse in cantina.
I due piccoli Vampiri se ne stavano seduti a terra e si alzarono subito non appena lei entrò. 
“Hey, ciao. Ehm, la mamma è dovuta uscire un momento e mi ha chiesto di accompagnarvi da lei” spiegò.
“Io mi chiamo Dawn, e voi?”
“Liam”
“Hayden” risposero i due.
"Buffo" pensò Dawn,  il vampiro si chiamava come Angel, quando era malvagio.
“Venite, abbracciatemi” disse sorridendo.
Liam e Hayden l’abbracciarono e Dawn, li girò e li impalettò senza pensarci due volte.
Si spolverò i vestiti ed uscì.
Uscita dalla cantina sentì un pianto venire dalla camera dei bambini e vi entrò.
Un neonato giaceva in una culla.
Dawn alzò il Paletto, ma non riuscì ad ucciderlo.
Era una femmina ed assomigliava troppo a Buffy.
Non ce la faceva proprio.
La prese in braccio.
“Vedrai piccola, il Sig. Giles troverà una cura. Non temere … Buffy” e detto questo uscì sorridendo dalla seconda casa di sua sorella.
   
 
**************

 
Ok, gente, eccomi qua!
So di essere stata cattiva con Buffy e Spike, ma mi è venuta fuori così.
Spero comuque che la storia vi sia piaciuta, leggete e soprattutto recensite in tanti tantissimi,
a presto,

Spuffyna90
   
 
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