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Autore: Jenny Dream    29/10/2011    2 recensioni
Vivere per amare...e amare quasi fino a morire.
Una realtà, una dura realtà per Esmeralda disposta a pagare la sua vita per quella del suo amato Febo.
Accusata ingiustamente di omicidio, condannata a morte per qualcosa che non ha fatto, solo per i carnali desideri di un losco arcidiacono. Questi sono i semolici ingredienti di una delle opere musicali più belle del nostro tempo...
Ma nessuno sa quali siano i pensieri della bella zingare, mentre da sola, è chiusa in una cella fredda e buia.
La mia Fan Fiction vuole provare a fare questo, dare voce alla bella gitana ed entrare nel profondo della sua anima...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: La Esmeralda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento freddo, un freddo pungente, che mi penetra  dentro fino a gelarmi completamente il sangue nelle vene. Il buio mi attornia, mi stringe nella sua cappa sempre più fitta, più cupa, mi opprime chiudendomi le narici, impedendomi di respirare.

Il pavimento ormai è diventato il mio giaciglio, sono giorni che ormai resto chiusa al buio e al freddo di questa  cella, le ore sembrano trascorrere lente ed inesorabili, una lenta agonia che sembra non avere mai fine.

Eppure sembra passata un’eternità, da quando stavo tra le sue braccia, quando felice ancora il sorriso mi splendeva sulle labbra, un leggero rossore mi colorava le guance al solo sentir pronunciare il suo nome. Il mio sole..il mio Febo.

Oh cosa darei per tornare indietro, cosa darei per vederlo ancora una volta, cosa darei per evitare tutto questo. Vorrei esserci stata io al suo posto, a fargli scudo con il mio corpo. A prendermi io quella maledetta pugnalata.

E invece per uno stupido scherzo del destino sono chiusa in questa cella, al freddo e al buio, per una colpa che non ho commesso, un atroce efferatezza che non mi sarebbe neanche passata per la testa: aver ferito a morte Febo.

Come avrei potuto commettere una cosa del genere, come avrei potuto anche solo immaginare di far del male al mio sole, al mio amore immenso, all’unica ragione per cui sto lottando, anche a costo di andare incontro alla morte.

La mia vita, questo è il prezzo che si deve pagare per amore, amore un sentimento cosi bello, cosi forte, potente, capace di regalarti la vita, la gioia, la felicità, ma anche capace di ucciderti, dilaniarti, toglierti il bene più prezioso in pochi secondi.

Oh Febo, mio Febo, se solo potessi sentirmi, se solo potessi vedermi, ridotta ad uno straccio, affamata, assetata, infreddolita, chiusa al buio di questa cella, a pagare qualcosa per cui non ho nessuna colpa, solo per salvare il mio amore per te.

Quel prete, essere infernale, il diavolo incarnato nel corpo umano, che vuole prendermi, avermi per se, profanare il mio corpo, con la sua impurità, il mio corpo che fino ad ora è stato solo tuo. Quell’essere spregevole che mi tiene segregata, che mi nega la luce, che mi nega la vita, solo per il puro piacere di appagare i suoi desideri perversi.

No…no da me non avrà niente, amore mio te lo assicuro, non riuscirà a mettermi neanche un dito addosso. Non permetterò a nessuno di toccare il mio corpo, il mio corpo che per qualche ora felice, è stato la tua casa, il tuo nascondiglio segreto, dove tenere chiuso il nostro amore, gelosamente.

Oh Febo mio, dove sei, cosa ti è successo! Febo mi manchi, mi manca il mio sole, il sole che mi riscaldava. Ora sento freddo, tanto freddo, cosi tanto da sentirmi le ossa spezzate, le membra completamente distrutta, da sentirmi nient’altro che un corpo senza vita.

Ti prego Febo vieni a salvarmi, urla per me la verità..tu lo sai che io non ti avrei mai fatto del male, che non avrei mai potuto torcerti neanche un capello, sole mio! Salvarmi, salva la tua Esmeralda, che sta perdendo la sua giovane vita, che non ha ancora avuto modo di vedere il mondo, di conoscerne le bellezze.

La morte ora come non mai mi fa paura, perché non ti vedrei più, non potrei vedere nei tuoi occhi quella luce vigorosa che mi ha fatto innamorare perdutamente di te, non sentirei più il tuo sguardo pieno di amorevole ammirazione sul mio corpo, non sentirei le tue mani percorrere il mio corpo come il tocco leggero di una farfalle.

Non ho vissuto abbastanza, non ho amato abbastanza, da essere pronta a lasciare questo mondo!

Oh Febro…salvami! Febo..ti amo!

 

…La porta della cella si apri, la ragazza impaurita si ritrasse verso il fondo oscuro, rannicchiandosi su se stessa, come un feto in cerca di protezione. Una losca figura vestita di nero gli si fece incontro, avanzava strisciando come una biscia. E in quel momento Esmeralda, senti il gelido alito della morte strisciare fino a lei, penetrarle il corpo e un brivido la scosse violentemente…

Era arrivata la fine, la fine di tutto!

  
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