29/10/2011
1 recensioniN/T: Questa storia non mi appartiene, è la traduzione di
"JUST HOPE" di writer-princess e l'ho tradotta con il
consenso dell'autrice. Potete trovare la storia originale qui
N/T :
This fiction is not mine, it is the translation of " JUST HOPE"
written by writer-princess and I translated it with the author's permission
Spencer
Reid ha sempre avuto problemi a capire sentimenti della vita.
Sentimenti difficili da capire usando la logica. Qualcuno lo aveva
capito. L’amicizia, la vera amicizia, era uno di quelli.
Sapeva che l’amicizia era un tentativo di sfuggire alla solitudine o di migliorare la propria vita. Tutti hanno bisogno di un amico. Ma lui aveva notato una sorte di amicizia che non riusciva a incasellare con la logica. Erano poche ma sincere. Amicizie che non potevano avere una ragione logica per esistere, non potevano avere un primordiale istinto di sopravvivenza. Non riusciva a capire, poi è entrato a far parte dell’Unità Analisi Comportamentale dell’FBI. L’amicizia che legava la squadra non aveva nessuna ragione logica di esistere, ma esisteva comunque. Col tempo, Spencer capì che quello che avevano era più che amicizia, loro erano una famiglia.
E poi c’erano quei sentimenti che continuavano ad essere un rebus. L’amore era uno di questi. L’amore proprio non lo capiva. Sapeva tutto sull’amore, aveva letto le più grandi storie d’amore mai scritte, ma per lui era ancora tutto così strano. Tecnicamente era solo una reazione chimica del proprio corpo. Per anni il bambino, il ragazzino, l’adolescente e l’adulto che erano in lui si erano chiesti come sarebbe stato provare quel sentimento. Era dovuto arrivare ai 25 anni per riconoscere quel sentimento.
Le farfalle che si agitavano nel suo stomaco, il modo in cui il suo cuore batteva all’impazzata ogni qualvolta erano insieme ora cominciavano ad avere un senso. Spencer Reid amava il suo collega. Amava Derek Morgan.
E non sapeva cosa fare.
L’amore era molto importante per Derek. Spencer sapeva che il moro considerava l’amore una cosa importante. Derek amava la sua famiglia e la squadra. Ma Spencer sapeva anche che Derek amava il sesso occasionale.
Il genio sapeva che non ne sarebbe venuto fuori nulla di buono. Avrebbe fatto soffrire Derek… perché Derek non sopportava far soffrire coloro a cui voleva bene. E Spencer sapeva che Derek gli voleva bene, come si vuol bene ad un amico, ad un fratello. Non sarebbe mai stato il tipo di amore che Spencer provava per Morgan.
Così Spencer trascorreva le sue notti trattenendo le lacrime che comunque avrebbe versato durante il sonno. Qualche volta voleva non avere un Q.I. di 187 o avere una memoria eidetica. Così avrebbe potuto credere alle favole che raccontava Garcia. Ma sapeva che non era possibile. Aveva vissuto così tante esperienze e aveva visto così tante cose da non poterci proprio credere a quelle favole. Amare non era semplice, specialmente per le coppie omosessuali.
Spencer sospirò; tanto non importava perché Derek era fin troppo etero. C’era sempre una donna ai suoi piedi. Attraeva le donne come il miele le api. Lui stesso ne era attratto, e questo lo aveva capito fin troppo bene.
Per quanto ci provasse, Spencer non riusciva a resistere a Derek Morgan. Avrebbe fatto tesoro di ogni suo sorriso, di ogni suo tocco. Derek lo rendeva più dipendente del Dilaudid, ma non era meno pericoloso di quella droga. Non riusciva a superare quella dipendenza. Aveva superato la dipendenza dal Dilaudid grazie a Derek, perché lui era una droga molto migliore del Dilaudid.
E per Spencer nulla era meglio di Derek Morgan.
Sapeva che l’amicizia era un tentativo di sfuggire alla solitudine o di migliorare la propria vita. Tutti hanno bisogno di un amico. Ma lui aveva notato una sorte di amicizia che non riusciva a incasellare con la logica. Erano poche ma sincere. Amicizie che non potevano avere una ragione logica per esistere, non potevano avere un primordiale istinto di sopravvivenza. Non riusciva a capire, poi è entrato a far parte dell’Unità Analisi Comportamentale dell’FBI. L’amicizia che legava la squadra non aveva nessuna ragione logica di esistere, ma esisteva comunque. Col tempo, Spencer capì che quello che avevano era più che amicizia, loro erano una famiglia.
E poi c’erano quei sentimenti che continuavano ad essere un rebus. L’amore era uno di questi. L’amore proprio non lo capiva. Sapeva tutto sull’amore, aveva letto le più grandi storie d’amore mai scritte, ma per lui era ancora tutto così strano. Tecnicamente era solo una reazione chimica del proprio corpo. Per anni il bambino, il ragazzino, l’adolescente e l’adulto che erano in lui si erano chiesti come sarebbe stato provare quel sentimento. Era dovuto arrivare ai 25 anni per riconoscere quel sentimento.
Le farfalle che si agitavano nel suo stomaco, il modo in cui il suo cuore batteva all’impazzata ogni qualvolta erano insieme ora cominciavano ad avere un senso. Spencer Reid amava il suo collega. Amava Derek Morgan.
E non sapeva cosa fare.
L’amore era molto importante per Derek. Spencer sapeva che il moro considerava l’amore una cosa importante. Derek amava la sua famiglia e la squadra. Ma Spencer sapeva anche che Derek amava il sesso occasionale.
Il genio sapeva che non ne sarebbe venuto fuori nulla di buono. Avrebbe fatto soffrire Derek… perché Derek non sopportava far soffrire coloro a cui voleva bene. E Spencer sapeva che Derek gli voleva bene, come si vuol bene ad un amico, ad un fratello. Non sarebbe mai stato il tipo di amore che Spencer provava per Morgan.
Così Spencer trascorreva le sue notti trattenendo le lacrime che comunque avrebbe versato durante il sonno. Qualche volta voleva non avere un Q.I. di 187 o avere una memoria eidetica. Così avrebbe potuto credere alle favole che raccontava Garcia. Ma sapeva che non era possibile. Aveva vissuto così tante esperienze e aveva visto così tante cose da non poterci proprio credere a quelle favole. Amare non era semplice, specialmente per le coppie omosessuali.
Spencer sospirò; tanto non importava perché Derek era fin troppo etero. C’era sempre una donna ai suoi piedi. Attraeva le donne come il miele le api. Lui stesso ne era attratto, e questo lo aveva capito fin troppo bene.
Per quanto ci provasse, Spencer non riusciva a resistere a Derek Morgan. Avrebbe fatto tesoro di ogni suo sorriso, di ogni suo tocco. Derek lo rendeva più dipendente del Dilaudid, ma non era meno pericoloso di quella droga. Non riusciva a superare quella dipendenza. Aveva superato la dipendenza dal Dilaudid grazie a Derek, perché lui era una droga molto migliore del Dilaudid.
E per Spencer nulla era meglio di Derek Morgan.