Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Clover GD    01/11/2011    14 recensioni
Seconda storia della mia serie su Duncan e sui Green Day.
Come potrete immaginare, è una song fic, e la canzone è del mio fantastico gruppo preferito.. Più precisamente, trattasi di 21 Guns.
Insolito, vero?
Beh, 21 guns non è di certo la miglior canzone o quella più rappresentativa dei Green Day, ma per una scena di una rapina ci stava molto bene, a parere mio.
Ma passiamo alla storia.
Lui è Duncan.
Lei.. Eh, solita storia: chi vorreste che fosse?
Il luogo è un banalissimo supermercato.
Non voglio cadere nello spoiler, quindi se volete saperne di più, non vi resta che aprire e leggere :)
Oh, un'ultima cosa: questa storia è per Leave me alone, perchè.. Non so, perchè mi ha dato l'idea di continuare a scrivere su Duncan e sui Green Day.
Detto questo, sguscio via :)
Enjoy!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Duncan
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salavmi!


Un supermercato.

Mi aggiro lentamente fra uno scaffale e un altro, fra i vari reparti.

Il mio carrello è semipieno, gli oggetti che stanno lì dentro variano da un paio di scatolette di tonno, che mi serviranno per l'insalata di tonno e lattuga che ho in mente di fare, ad un pacco di pannolini comprati per Bridgette, che mi ha telefonato piagnucolando per chiedermi con la sua vocina implorante se potevo comprare dei pannolini per Chloe, la figlia che ha avuto con Geoff, dato che entrambi stavano a letto con un mal di testa, a detta di Bridg, assurdamente estenuante.

Ciondolando, mi avvio verso la cassa, sfiorando appena il carrello con le mani.

D'un tratto, mentre sto in fila, sento un rumore agghiacciante.

È il rumore di una pistola, lo riconoscerei tra mille.

Una persona, un uomo più precisamente, si fa strada fra la gente.

-Fatemi passare, prima che vi faccia saltare le cervella in aria! E alzate le mani, porca puttana, questa è una rapina!-

Una rapina?

L'uomo è dietro di me, io non oso girarmi per paura di uno stupido proiettile, anche se qualcosa nella sua voce mi ricorda qualcuno.

-Anche tu, signorina, alza le mani, cazzo! Vuoi morire?-

Ovviamente no, mi dico, alzo le mani e mi giro lentamente. Mi trovo davanti un uomo con un passamontagna e due occhi come l'oceano.

Anche loro mi dicono qualcosa, ma sinceramente in questo momento l'unica cosa che mi viene in mente è ogni singolo attimo della mia vita, che si può comodamente definire uno schifo.


Do you know what's worth fighting for?
When it's not worth dying for?
Does it take your breath away?
And you feel yourself suffocating?


Quante volte ho sbagliato?

Quante volte ho combattuto per ciò che dovevo invece lasciar perdere, quante volte non mi sono sacrificata quando invece avrei dovuto farlo?

Quante volte mi sono fermata ad ammirare qualcosa che mi ha tolto il respiro?

Quante volte ho lasciato che il mio cervello andasse in tilt davanti ad un viso o ad un paesaggio?

Quante volte ho commesso errori imperdonabili senza tentare di ripararli?

Porto lentamente le mani al viso, mi massaggio le tempie per tentare di rilassarmi, ma niente sembra funzionare.

Does the pain weigh out the pride?
And you look for a place to hide?
Did someone break your heart inside?
You're in ruins


Quante volte l'orgoglio mi ha schiacciato?

Quante volte ho soffocato il dolore con l'orgoglio, fingendo che non mi importasse niente di nessuno?

Quante volte ho creduto di potermi fidare di una persona, che è entrata nel mio cuore e l'ha distrutto da dentro?

Quante volte ho io stessa distrutto un cuore?

Premo le dita più forte sulle tempie, quasi a voler trapassare la pelle che ricopre le meningi.


One, twenty-one guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, twenty-one guns
Throw up your arms into the sky,
You and I


Una voce mi distoglie dai pensieri.

-Che cazzo fai con quelle mani? Ti ho detto di alzarle!-

È stato lui a parlare, ne ho riconosciuto la voce.

Il mio cervello continua a suggerirmi un viso per quella voce, tenta di convincermi che l'ho già sentita, ma ogni accoppiamento volto-voce che mi propone viene immediatamente bocciato.

Mentre mi scervello per tentare di capire chi sia il rapinatore, sento qualcosa di freddo e circolare a contatto con la schiena, coperta solo da una t-shirt leggera.

-Sai cos'è questa, carina? È la canna di una pistola. Adesso, alza le mani lentamente, se non vuoi finirla qui.-

È strano, la sua voce è carica di tensione, come se stesse per scoppiare da un minuto all'altro.

Lui preme la canna della pistola ancora più forte in un punto in mezzo alle scapole.

Mi irrigidisco, ed alzo le mani, proprio come ha detto lui.

La sfilza di immagini ricomincia ad attraversarmi il cervello.


When you're at the end of the road
And you lost all sense of control
And your thoughts have taken their toll
When your mind breaks the spirit of your soul.


Sono arrivata alla fine, ormai.

Non c'è da tentare di prendersi in giro: ho una pistola puntata sulla colonna vertebrale, basta un click per farla finita.

Inizio a sudare incontrollatamente, mentre la mia mente impazzisce, trascinandomi in un turbine di volti e pensieri. Mi gira la testa, neanche mi fossi scolata due litri di scotch senza fermarmi.


Your faith walks on broken glass
And the hangover doesn't pass
Nothing's ever built to last
You're in ruins


Ho passato tutta la vita a non fidarmi di nessuno.

Ho camminato in punta di piedi sulla fiducia che mi regalavano gli altri, ho sempre prestato attenzione anche alla più piccola sfumatura di carattere di chi mi stava intorno.

Non mi sono mai fidata completamente di qualcuno, mi sono sempre arrampicata sugli specchi.

I pensieri continuano, il dolore insistente alla testa non passa.

Tento di rassegnarmi alla morte, che ormai si rivela imminente, dopotutto nulla è stato creato per durare.


One, twenty-one guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, twenty-one guns
Throw up your arms into the sky,
You and I


La voce gracchiante dell'uomo in passamontagna torna a grattarmi i timpani.

-Fuori da questo cazzo di supermercato, fuori tutti!-

Tiro un sospiro di sollievo, notando appena che la sua voce si è caricata ancor di più di tensione.

Lascio il carrello e mi dirigo verso la porta automatica, ma mentre sto per uscire l'uomo parla di nuovo.

-Tu no, signorinella. Tu resti qui dentro.-

Io, lì, da sola, con lui?

Ho paura.

Ho fottutamente paura di morire, dopotutto gli basterebbe anche farsi partire per sbaglio un colpo.

Lentamente, molto lentamente, mi giro.

Mi trovo davanti una figura atletica, interamente vestita di nero e con un passamontagna blu.

Tento di nascondermi sotto la cassa, ma l'uomo mi trattiene per un braccio.

Ho paura.

Ho fottutamente paura.

Poi lui si leva il passamontagna.

La parola mi muore sulle labbra.

-Duncan?!?-


Did you try to live on your own?
When you burned down the house and home?
Did you stand too close to the fire?
Like a liar looking for forgiveness from a stone


Gli occhi cerulei sono venati d'irritazione.

-Posso sapere che cazzo ci fai in questo supermercato?-

Un momento. Lui mi sta chiedendo perchè sono lì?

Ma non è lui il tipo fuori posto?

-Io? Io sono qui a fare la spesa! Tu, piuttosto, perchè hai scelto proprio questo supermercato per una rapina?-

Lui sgrana gli occhi, e lo sguardo ghiacciato che mi invia mi ferma il cuore per qualche attimo.

In fin dei conti, io ho anche amato quello sguardo.

-Perchè ho scelto questo posto? Così, a caso!-

L'aria è carica di tensione, tanto per cambiare.

-E invece no, tu sapevi benissimo che io vengo a fare la spesa qui un giorno sì ed uno no!-

Mi guarda con disprezzo.

-E sentiamo, perchè avrei dovuto saperlo?-

Con le lacrime agli occhi, non posso fare a meno di rispondergli con qualcosa di straziante.

-Perchè abbiamo convissuto due anni qui vicino, sapevi benissimo che io ho continuato a vivere in quella casa e che frequento ancora questo quartiere!-

Mi sento morire adesso.

-Ma che ne puoi sapere tu? Mi hai rovinato la vita, non sei mai stata in grado di farti i cazzi tuoi, hai distrutto tutto quello in cui credevo! Io ti odio!-

Detto questo, solleva la pistola all'altezza della spalla.

-Potrai anche ricordarti di me, ma questo non ti basterà per rimanere in vita!-

Le sue dita sono a pochi millimetri dal grilletto.


When it's time to live and let die
And you can't get another try
Something inside this heart has died
You're in ruins...


E così eccomi qui, ad un passo dal capolinea.

Nei suoi occhi c'è la determinazione di chi sa che uno dei due non rimarrà vivo.

Quegli occhi.. Li ho amati tanto. Erano lo specchio del suo cuore, parlavano al suo posto quando non aveva voglia di dirmi cosa fosse successo o quando non aveva la minima intenzione di scusarsi a parole.

I suoi occhi erano sempre stati una conferma di quanto mi amasse, di quanto tenesse a me.

Ora però l'ombra d'amore è sparita, al suo posto c'è una vena di rabbia.

Qualcosa nel suo cuore si è spento, e non si riaccenderà più.

La sua mano trema mentre le dita si accingono a premere il grilletto.

I miei occhi lo sfidano a farlo, nonostante la paura immensa che trova spazio nella mia mente.


One, twenty-one guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, twenty-one guns
Throw up your arms into the sky


Passano i secondi.

Passa forse un minuto, o forse due.

Continuo a puntargli gli occhi addosso, non so se chiedergli o no di sparare.

-Che cazzo aspetti? Facciamola finita adesso!-

Lui trema, trema come un ramoscello in una burrasca.

Incapace di farmi del male, almeno credo, lascia la pistola, che cade a terra con un tonfo secco.

-Che succede? Non hai le palle per spararmi?-

Continuo a provocarlo, ma lui alza lo sguardo, che aveva seguito la pistola fino a pochi attimi fa, e mi fissa le iridi con le sue pupille.

Scuro contro chiaro.

Notte contro giorno.

Buio contro luce.

Poi apre la bocca per parlare.

-Non posso sparare ad una persona che amo ancora.-

Il mio cuore manca un battito.

Mi ama ancora?

Faccio un passo verso di lui.

-Oh, Duncan, io__-


One, twenty-one guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, twenty-one guns
Throw up your arms into the sky,
You and I


Una sirena fastidiosa interrompe quel momento che, per certi versi, si può definire magico.

-Oh cazzo, gli sbirri!-, urla lui. -Dob.. Devo scappare!-

Sappiamo tutti e due che è inevitabile che lo prendano.

Mentre sono immersa nelle mie riflessioni, una donna entra nel supermercato.

-Duncan! Sei tornato a rubare, eh? Ma porca miseria, come devo dirtelo che non ne abbiamo bisogno?-

Quella voce.

Oh. Porca. Puttana.

Ho odiato quella vocetta insignificante di chi è riuscita a portarmelo via.

Lei mi squadra dall'alto in basso.

-Oddio, amore, non mi dirai che ti sei rimesso a perdere tempo con questa qui, vero?-

L'ha chiamato amore.

Quanto vorrei che mi avesse sparato davvero.

Lei gli afferra la mano.

-Vieni, amore,- (per un attimo l'idea che il modo in cui rimarca di continuo la parola amore sia fatto apposta per farmi ancora più male mi accarezza la mente) -ci parlo io con Josh.. Forse dovrai solo pagare un'indennità.-

Lo porta via, fuori dal supermercato.

Mentre viene trascinato, però, mi guarda con gli occhi da cucciolo che amo ancora tanto.

Con le labbra, sillaba la parola "salvami!"

Ma sì, dopotutto potrei anche provare a farlo.



Clover's corner.

Heilà! :3

Dunque. anche stavolta lui è un personaggio ben definito, mentre lei.. Beh, dipende.

Se sei un DxC, allora la prima ragazza è Courtney, la seconda è Gwen.

Se sei un DxG, allora invece la prima ragazza è Gwen, la seconda è Courtney.

Spero che questa storia ti sia piaciuta ^^

A presto con altre canzoni - storie della mia primissima serie :DD


Clover.

   
 
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Clover GD