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Autore: thinias    01/11/2011    1 recensioni
Di ritono dall'ultima caccia effettuata i fratelli Winchester cercano un pò di meritato riposo. Inaspettatamente Castiel li rintraccia e chiede loro aiuto. Cass gli chiede di rintracciare un gruppo di demoni e scoprire le loro intenzioni, ma non è completamente onesto con loro. I fratelli Winchester si troveranno ad affrontare un nemico inaspettato e molto più potente di loro.
Questa è una storia scritta con l'intento di immaginare una puntata in più, che vada ad infilarsi nella seconda metà della sesta stagione. Questa ff vuole ricalcare lo stile di una puntata, per cui ho cercato di inserire tutti quegli elementi che mi hanno fatto amare questo show, dalle battute divertenti che usano i ragazzi per sdrammatizzare, ai momenti tra fratelli, la caccia, le indagini e la lotta ai cattivi.
Genere: Angst, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Sesta stagione
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INCUBI - Una caccia strana
 
Titolo Fan Fiction: Nightmares, a strange hunting
Autore: Thinias
Pairings: nessuno
Rating: R
Personaggi: Sam Winchester, Dean Winchester, Castiel, Bobby
Warning: angst, azione

Conteggio parole: 23.380
Timeline: sesta stagione tra l’episodio 6x11 e 6x18
Spoiler: 6 sesta stagione
Beta: Ele106
Disclaimer: I personaggi di Supernatural non mi appartengono. Scrivo senza alcuno scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright.
Trama: Di ritorno dall'ultima caccia effettuata i fratelli Winchester cercano un po’ di meritato riposo. Inaspettatamente Castiel li rintraccia e chiede loro aiuto. L’angelo gli chiede di rintracciare un gruppo di demoni e scoprire le loro intenzioni, ma non è completamente onesto con loro. I fratelli Winchester si troveranno ad affrontare un nemico inaspettato e molto più potente di loro.
Note: questa storia era già stata pubblicata con il titolo in italiano, è stata tutta revisionata e corretta e ovviamente non son bene come sia successo ma ha finito per essere più lunga. Non è cambiata nella sostanza, solo nella forma e nello stile di scrittura, è la prima fanfic in assoluto che abbia mai scritto e a distanza di un anno diciamo che non mi riconoscevo molto nella scrittura :)
Ho anche ricompattato i capitoli riducendone il numero.
Tornando ai contenuti, questa che vi propongo è una storia scritta con l'intento di immaginare una puntata in più, che vada ad infilarsi nella seconda metà della sesta stagione, tra Sam che recupera la sua anima e l'avvento del purgatorio. L’intento è di ricalcare lo stile di una puntata, inserendo tutti quegli elementi che mi hanno fatto amare questo show, dalle battute divertenti che usano i ragazzi per sdrammatizzare, ai momenti tra fratelli, la caccia, le indagini e la lotta ai cattivi. 
22/12/12 a distanza di un anno presa da sconforto nella rilettura di quello che ho scritto, ho deciso di rivisitare la storia betandola e diciamo così, rieditando alcune parti, per renderle più vicine al mio modo di scrivere attuale. Portate pazienza se troverete le cose un tantinello modificate XD
 

Introduzione
 
Non era passato molto tempo da quando il grande mietitore aveva restituito a Sam la sua anima.
Ora il ragazzo cominciava a ricordare quello che il suo corpo, privo di quell’elemento così importante, aveva fatto durante l’anno in cui la sua essenza era rimasta prigioniera nella gabbia, con Lucifero e Michele.
Il minore dei Winchester era ancora sopraffatto dai sensi di colpa per quello che aveva fatto, perché seppur senz’anima, era stato il suo corpo ad uccidere gli innocenti che si erano trovati sulla linea di tiro delle sue battute di caccia.
Grazie ai sacrifici e alla tenacia del fratello, ora era libero e se anche non ricordava niente della gabbia e ringraziava il cielo per quello, doveva fare i conti con quanto successo sulla Terra e soprattutto con quanto Dean aveva fatto per lui, contro tutto, contro tutti, contro i suoi stessi principi.
La cura migliore, come sempre, era stata quella di riprendere la loro vita, di rimettersi semplicemente a caccia.
 
I raggi del primo sole del mattino entravano obliqui dalla finestra e lambivano i piedi dei letti gemelli nella stanza del motel. Era da poco spuntata l’alba e i due ragazzi erano ancora addormentati.
La notte precedente avevano finalmente ucciso il demone che stavano inseguendo ormai da una settimana, era stato difficile stanarlo e soprattutto doloroso.
Entrambi le avevano prese alla grande, nello scontro fisico che aveva preceduto l’uccisione del mostro. Sam aveva una profonda ferita al fianco sinistro e Dean aveva un taglio sul costato e una spalla slogata. Doloranti e sanguinanti erano tornati al motel e, come sempre, si erano ricuciti e medicati a vicenda.
Ormai erano diventati degli esperti nel suturarsi le ferite.
Alla fine, spossati, si erano sdraiati nei loro letti e si erano persi velocemente tra le braccia di Morfeo, in cerca del meritato riposo; questo succedeva solo poche ora prima.
 
Il telefono di Dean cominciò a squillare sul comodino di fianco al letto. “Dean... ” Lo chiamò Sam.
Con un grugnito, Dean emerse da sotto le coperte. “Che c’è?!” Chiese.
“... Rispondi a quel cazzo di telefono... voglio dormire” disse il fratello.
Allungandosi, Dean agguantò il cellulare e, un attimo prima di farlo cadere, emise un gemito di sofferenza quando la spalla protestò per quel movimento.
Rispose con un tono secco e decisamente ostile. “Chi è?”
“Dean, sono io.”
Il ragazzo alzò un sopracciglio con fare interrogativo. “Cass? Che c’è? Ma lo sai che ore sono? Amico, spero che sia importante!”
“Dove siete?” La voce dell’angelo era priva di inflessioni emotive, come sempre, ma allo stesso tempo era possibile percepire l’urgenza della chiamata.
“Siamo al Sunshine Motel, New River, Arizona… cosa sta succ… ”
Non ebbe il tempo di finire la frase, l’angelo comparve nel mezzo della stanza con un gran spostamento d’aria, le carte e i fogli che erano sul tavolo volarono in terra.
“Cass... che diavolo succede?  Mi hai fatto venire un infarto… almeno avverti!” Dean era volato giù dal letto e aveva emesso un gemito di dolore, quando era atterrato in un groviglio di coperte.
Sam, a quella vista cominciò a sghignazzare senza ritegno, suo fratello lo guardò con astio, mentre si districava dalle coperte, tenendosi con una mano il costato ferito. “Che hai da ridere? Mi ero sporto per prendere il cellulare e lo spostamento d’aria, provocato dal nostro angelico pennuto, mi ha fatto perdere l’equilibrio!”
Sam non riusciva a smettere di ridere, mentre Castiel guardava i due con un’espressione indecifrabile sul volto.
“Dovete aiutarmi!” Furono le prime parole pronunciate dall’angelo.
 
N.d.A.

Spero di avervi incuriosito e di riuscire a coinvolgervi mano a mano che la storia andrà avanti.
Se vorrete lasciare un commento ve ne sarò grata, tanto per capire se apprezzate o meno la storia.




   
 
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