Get on
your knees
if you
wanna reach the top
I chapter
Darien Julyan Reed.
Questo era
il nome che Gabe Saporta stava leggendo da ben cinque minuti su quella tessera
universitaria trovata per terra nel mezzo di Sunset Boulevard. Non sapeva
nemmeno lui il perché continuasse a fissare quel documento senza pensare ad una
soluzione qualunque per spedirlo al proprietario. Non ci sarebbe voluto molto
ad imbustarlo ed inviarlo all’indirizzo scritto sopra. 4981
Dockweiler Street, Los Angeles. Di
negozi in cui trovare buste ce n'erano a migliaia da quelle parti, eppure non
era ancora riuscito a connettere il cervello. Aveva decisamente bevuto troppo
la notte precedente. Era colpa di tutta quella vodka se non riusciva a fare due
più due. Dannazione... Perché non si dava una mossa?
-Gabe? Ti
sei per caso congelato?-
La voce di
Ryland lo risvegliò improvvisamente dai suoi pensieri e si ritrovò davanti un
enorme bicchiere di caffè freddo. Lo prese senza dire nulla e ne sorseggiò un
po’, senza staccare lo sguardo dalla tessera universitaria.
-Qualcuno di
molto sbadato ha perso ‘sta cosa. O lo recuperiamo oppure gliela spediamo a
casa.-
Allungò la
tessera al chitarrista e sbuffò, mentre questo l’afferrava e gli dava
un’occhiata. Il ragazzo nella foto doveva avere sì e no diciott’anni. Capelli
castano chiaro, occhi giallastri e pelle pallida. Un tipo troppo comune per
essere notato nel mezzo della folla. Di certo anche se l’avessero cercato lì in
mezzo non lo avrebbero trovato. Figuriamoci… Era pieno zeppo di turisti e cittadini
a spasso. Sarebbe stata un’impresa, manco dovessero trovare un ago in un
pagliaio.
-Credo sia
molto meglio spedirgliela dentro una busta.-
-Oppure la
gettate a terra e qualcun altro ci pensa al posto vostro…-
La voce di
Nate si intromise nella conversazione e gli altri due si voltarono verso lui e
Suarez che erano appena usciti da Starbuck’s con un sacchetto pieno di muffin e
due frappuccini. All’appello mancava Vicky, una loro collega di lavoro, che si
era persa nel traffico e li avrebbe raggiunti direttamente in sede non molto
distante da lì. Perlomeno lei la sera precedente non aveva fatto tardi in quel
night club di spogliarelliste in cui erano andati a rifugiarsi con Pete. Non
che qualcuno fosse interessato allo spettacolo, però preparavano il miglior
Long Island di tutta Los Angeles ed avevano una scusa per non doversi
trascinare a spasso le donne. Una serata di soli uomini, ecco che cosa ci
voleva!
-Ma ti pare
che gettiamo a terra dei documenti?!-
-Perché no?
Se l’ha perso lui non è colpa nostra!-
-Ma insomma,
un po’ di devozione civile e di altruismo!!! Pensa se capitasse a te e ti
ritrovassi un branco di ragazze inferocite fuori di casa!-
Mentre
Ryland e Nate discutevano vivamente sui doveri del cittadino, Gabe tirò fuori
il cellulare dalla tasca e si mise a controllare il suo profilo di twitter. Si
perse a scrivere qualcosa riguardo al suo mal di testa, quando Alex gli
appoggiò la mano sulla spalla e lo scosse.
-…dobbiamo
sbrigarci o è la volta buona che Pete ci frigge.-
-Credo che
sia più facile che ci condisca e ci metta in un insalata! Sai… Anche se non è
detto che non ci metta su una griglia ed organizzi un barbecue…-
Saporta
annuì da solo alle sue parole, mettendosi a seguire gli altri che si avviarono
all’auto. Avevano un appuntamento con Wentz per discutere del nuovo servizio.
Non che Gabe avesse molta voglia di fare qualcosa… Voleva solo mettersi a
dormire di giorno e vivere di notte, continuare a prendere sbronze e vomitare
fino a non stare più in piedi. Il suo scopo era solamente quello. Voleva una
pausa…
Il problema
era spiegare a Pete queste cose senza farsi uccidere.
* * *
Darien era
seduto in una sala d’aspetto almeno da venti minuti e non faceva altro che
battere a terra il piede a ritmo di una canzone che aveva in testa. Doveva
sfogare in qualche modo il nervosismo e l’agitazione che lo stavano uccidendo.
Non sapeva bene neanche lui che cosa ci facesse lì invece di andare
all’università. Quella mattina avrebbe dovuto consegnare un esame, invece stava
lì come un ebete a fissare una porta rossa e lucida. Se sua madre l’avesse
saputo sarebbe arrivata dritta dall’Idaho solo per prenderlo a badilate per
rispedirlo dritto ai corsi di letteratura. Ma andiamo, l’esame poteva
aspettare… Quella chiamata improvvisa, invece, non poteva essere archiaviata!
Non poteva rimandare un appuntamento simile!
-La vuoi
smettere con questo tamburellamento?!-
Un ragazzo
dai capelli neri sparati a casaccio contro le leggi gravitazionali si avvicinò
a lui e gli porse una lattina di Pepsi. I suoi occhi azzurri erano pieni di
isteria e sembrava sull’orlo di una crisi. Il suo nome era Zane Carter, altezza
un metro e ottantasette, peso sconosciuto e un’indole pacifica ed amichevole
tranne in momenti di pressione mentale come quello. Per hobby suonava la chitarra
e l’ukulele, di professione aggiustava cellulari e si divertiva a hackerare i
profili dei social network degli amici. Con Darien suonava in una band… Da
qualche parte di LA il bassista ed il batterista di questa band stavano
mangiando un doppio cheesburger nel mezzo del giardino della cittadella
universitaria. Non che fossero importanti a quel colloquio… La musica non
c’entrava nulla in quel caso.
-Sono
nervoso! Mi ci vuole della valeriana non della caffeina.-
Dicendolo il
castano aprì la lattina e ne tracannò il contenuto in qualche lungo sorso,
sotto lo sguardo scettico dell’amico.
-Nessuno ti
obbligava a svuotarla, sai?-
-Se non
faccio qualcosa perdo del tutto la calma.-
Non finì di
parlare perché la porta si aprì improvvisamente e ne uscì la persona che li
aveva chiamati al suo cospetto. I suoi occhi nocciola si fermarono sul volto
del ragazzo ed un sorriso piegò le sue labbra sottili. Alzò il braccio pieno di
tatuaggi e sventolò la mano per salutarlo, lasciandolo esterrefatto e congelato
dalla testa ai piedi. Zane invece si limitò a ricambiare il saluto, prima di
infilare le mani in tasca con il suo solito atteggiamento da spaccone. In
verità stava andando in escandescenza…
-Darien
Reed, giusto?-
-Aha… Sono
io. Lui… Lui è il mio amico.-
Dicendolo
Darien si alzò in piedi rimanendo un po’ stravolto per la differenza di
altezza. Nonostante questo, si avvicinò per stringere la mano al proprietario
della più grande agenzia per modelli di LA. Ora che ce l’aveva
davanti, con quel sorriso a mostrare i denti perfettamente bianchi, il
nervosismo sembrò sparire per lasciare posto ad un’incredibile calma. Non che
fosse tornato il solito Darien, però almeno non tremava troppo.
-Se
mi seguite parliamo per bene! Al telefono non sono riuscito a spiegarmi perché
ero di fretta e poi, dannazione, hai una parlantina stramba!-
-Oh..
Ah. Mi dispiace!!!-
Darien
portò una mano sul ciuffo di capelli che sparava sulla sua fronte e se lo
spettinò imbarazzato. Lo sapeva bene che parlava troppo veloce quando era
agitato e al telefono non era riuscito a trattenersi!
Andarono
tutti a sedersi su dei comodi divanetti bianchi davanti ad un tavolino pieno di
dolcetti che Pete offrì loro. Zane non ci pensò due volte a prenderne uno ed
inghiottirlo alla svelta come se non mangiasse da giorni.
-Allora…
Parliamo di quando inizi?-
-Oh
sì… Sì! Quando vuole sonno libero e...-
Il
castano si mise a sedere bene dritto con la schiena manco fosse ad
un’interrogazione, sentendosi così a disagio come non mai. Fortuna volle che
Pete stessò si accasciò sul divano manco fosse a casa sua, continuando a
fissarlo con quest’espressione da cagnolino felice stampata sul volto. Di Pete
Wentz non si poteva di certo dire che fosse un uomo intimidatorio… Fu grazie a
questo suo atteggiamento amichevole che i due ragazzi si lasciarono andare alle
chiacchiere, sembrando così un trio di amici di vecchia data che si ritrovavano
dopo anni. Pete ascoltò ogni parola che la matricola aveva da dire, senza mai
smettere di sorridere o mangiare pancake. Tuttavia, all’improvviso si fece
serio, portandosi le mani alla bocca e puntando gli occhi dritti in quelli del
castano.
-…lo
sai che sei dannatamente bello, vero?-
-Io…
oh. Grazie… Io non-
Non
finì perché Pete scosse la testa e lanciò un’occhiataccia al chitarrista, che
si mise a ridacchiare.
-Sì
che lo sa. Ha tipo mezza scuola dietro… Per non parlare del pub dove lavora,
sono tutti al bancone per lui.-
Un
sorrisone beota spuntò sulle labbra carnose di Zane, prima che tirasse una
gomitata nelle costole al suo amico.
-Beh
non esageriamo dai…-
Il
castano abbassò la testa e si coprì la bocca con la mano, un po’ intimidito.
Zane, invece, sembrava la persona più felice della terra e gongolava intanto
che inghiottiva l’ennesimo dolcetto. Fu mentre Pete stava per dirgli che cosa
avrebbe dovuto fare, che bussarono alla porta e spuntò un uomo alto e dai
tratti ispanici che riconobbe immediatamente essere un modello famosissimo.
Reed incrociò il suo sguardo e questo puntò un dito verso di lui.
-Darien Julyan Reed? Ho la tua tessera universitaria!-
Disse
con una cantilena piacevole, mentre il ragazzo si cacciava la mano in tasca per
verificare se aveva addosso il documento. Si accorse solo in quel momento di
averlo perso, poi vide che era fra le dita di quell’uomo.
-Come…?-
-L’ho
trovata in terra prima! Che coincidenza tremenda… Pete, questo è quello di cui mi parlavi?-
Gabe
si avvicinò a grandi passi e sorrise, mentre Wentz annuiva felice ed incrociava
le braccia sul petto. Dalla porta entravano altri tre uomini ed una ragazza,
anche lei una modella ultra richiesta, che si misero a fissare il quartetto al
centro della sala.
-Oh,
ci siete tutti! Meglio così!-
Disse
applaudendo da solo e correndo alla scrivania per prendere dei biglietti aerei.
Tutti lo guardarono curiosi e quando si avvicinò porse agli ultimi arrivati un
biglietto ciascuno.
-Ecco
qui!!! Avete un volo domani per il servizio fotografico a Honolulu!-
Tubò
allegro, per poi girarsi verso Saporta e fargli l’occhiolino. Questo lo guardò
torvo e aprì la bocca in pieno scazzo.
-Il
mio biglietto dov’è?-
-Tu
non andrai da nessuna parte, Gabey!! Ti ho trovato un servizio per intimo senza
che ti debba spostare dalla città!-
Se
possibile lo scazzo sul volto del sudamericano aumentò ulteriormente e non
riuscì nemmeno a lamentarsi da tanto era furibondo. Si voltò però a fulminare
Zane, che stava ridacchiando come un pazzo e si fece serio per non rischiare il
linciaggio. Darien, tuttavia, rimase lì come un baccalà a fissare il famoso
Gabriel Saporta, ricordandosi di quando aveva visto la sua foto sulla copertina
di una rivista. Era stato fotografato con un altro modello a dir poco splendido
che si vociferava essere il suo compagno.
-Bene,
per quanto riguarda il nostro nuovo arrivato iniziamo domani!-
Dicendolo
Pete si gonfiò d’orgoglio e guardò con occhi brillanti la matricola,
abbracciandola non appena fu in piedi. Non era esattamente il comportamento
formale di un datore di lavoro, ma da uno come lui non ci si poteva aspettare
altro. Era Gabe quello che non era molto contento e continuava a fulminare i
due ragazzi come se gli avessero fatto un torto. O meglio, era quello con i
capelli sparati che non gli piaceva affatto.
-Alle
dieci in punto qui, mi raccomando ragazzo!-
Alla
raccomandazione di Pete Carter e Reed se ne andarono a testa bassa, mentre
tutti gli altri si chiusero nello studio e le lamentele di Saporta si fecero
sentire forti.
* * *
La
casa al 4981 di
Dockweiler Street era
una piccola villetta a schiera con garage, due camere da letto, due bagni e
soggiorno con cucina annessa. Era abbastanza grande se si conta che conteneva
ben quattro persone con le loro esigenze ed i loro orari. Due di questi erano
Zane e Darien, poi c’erano Mark e Allyn. Questi due lavoravano al negozio di
musica di Sunset Boulevard e nel frattempo frequentavano corsi universitari.
Erano amici di Carter fin dal liceo e l’unico imbucato era il castano, arrivato
dall’Idaho per studiare… Aveva conosciuto Zane in un club e nel giro di poche
settimane si era ritrovato a condividere la camera con lui. E non solo quella…
Anche il letto.
Non
appena furono di ritorno dall’agenzia per modelli, infatti, i due ragazzi si
ritrovarono alla svelta sdraiati sul copriletto di batman a baciarsi e
togliersi di dosso i vestiti. Era un modo come un altro per festeggiare il
fatto che Pete Wentz avesse preso Darien come modello. Per Zane era comunque
una vittoria personale, dato che era stato lui ad hackerare la mail di Wentz e
fargli avere il fascicolo del suo ragazzo. Niente l’avrebbe reso più felice di
vederlo sulla copertina di qualche rivista…
-Ti
amo…-
Disse
il moro, prima di mordere le labbra dell’altro, piegate in un sorriso. Non ci
fu risposta… Solamente un silenzio rotto solo dagli ansiti.
* * *
Gabe
Saporta viveva in una grossa villa in Beverly Hills. Una volta la condivideva
con il ragazzo che amava… Ora la occupava da solo ed il disordine era l’unica
cosa che gli faceva compagnia, insieme ad un pappagallo bianco che ogni tanto
diceva qualche parolaccia giusto per riempire il silenzio. Il salotto della
villa era cosparso di foto alle pareti, una per ogni servizio in cui Saporta
aveva posato e qualche altra raffigurava invece il suo ex. Tenerlo appeso ad un
muro era doloroso, ma sapeva che anche aprendo una qualsiasi rivista avrebbe
ritrovato il suo volto perfetto a sorridergli malizioso. Non poteva liberarsi
dalla sua immagine…
Si
sedette sul divano a fissare quel quadretto in cui erano stati fotografati
entrambi. Il ragazzo lo abbracciava e guardava verso la macchina fotografica
con un atteggiamento beffardo. Gli mancava da morire quello sguardo… Sospirò
affondandosi nel cuscini, sentendo qualcosa che lo infastidiva nella tasca
posteriore dei jeans. Infilò una mano a vedere cos’era e si ritrovò a guardare
la tessera universitaria di Darien.
-Che
stordito… Non gliel’ho restituita…-
Mormorò
spostando lo sguardo sulla fototessera e cercando qualcosa in quel viso. Beh,
era davvero il tipo che piaceva a Pete. Un po’ come quel Ryan Ross che lavorava
come modello sulle passerelle internazionali. Peccato che fosse accompagnato da
quell’idota con i capelli a riccio. Appoggiò il documento al tavolino e si
lasciò cadere sdraiato sul sofà, aspettando il momento di prendersi un’altra
sbronza e dimenticare. Dimenticare William ed il suo dannato volto perfetto.
___________
Okay. Non chiedetemelo. Non lo so nemmeno io che cos’è, ma con un blocco dello scrittore ho provato a lanciarmi in una nuova FF.
Quindi ne avrò 3 in corso e
invece di postare 2 capitoli ciascuna di fila potrò andare avanti un po’ alla
volta con tutte XD
Verranno finite. U__U Anche se non velocemente dato che il periodo non è il massimo Q__Q
Anyway…
In questa storia per
sperimentare ho messo dei personaggi nuovi che sono Darien e Zane.
Pete Wentz possiede
un’agenzia di modelli e tutti gli altri ci lavorano, chi come modello chi come
fotografo o manager!!
(Ringrazio Ros per il
suggerimento XD )
Le coppie sono imprevedibili
per ora, ma sappiate che i pairing saranno vari XD
Spero
che vi piaccia <3
Xoxo
Miky