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Autore: Nori Namow    03/11/2011    3 recensioni
Forse oggi sarei più felice, Damon, se non ti ricordassi. Ma devo ricordarti, perchè devo rimanere aggrappata al tuo ricordo, a te, che sei e sarai la mia estate perduta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 È autunno, amore mio, e tu mi manchi.
Mi mancano le risate, i baci, le carezze,
le parole dolci, le serate passate abbracciati davanti al fuoco.
Mi mancano le tue parole di conforto quando ero giù di morale,
quando sembrava che il mondo mi cadesse addosso.
Tu eri tutto ciò che avevo, tutto ciò che ora ho.
Forse oggi sarei più felice, Damon, se non ti ricordassi.
Ma devo ricordarti, perchè devo rimanere aggrappata al tuo ricordo,
a te, che sei e sarai la mia estate perduta.

Con amore, Elena Gilbert.

 





L' autunno, la cosa più bella che esista in questo inutile mondo. Una cosa che esprime la realtà delle cose. Avete presente la primavera? È tutto rose e fiori, la gente è posseduta da quel sentimento chiamato felicità, sentimento che in questo mondo pian piano viene a mancare. Poi avete presente l' estate? Il sole che riscalda la pelle, le risate, i giochi, gli scherzi, i gavettoni, e come sempre questa maledetta felicità. Ed ecco che poi arriva l' autunno, qualcosa che ci distoglie dal mondo della fantasia, che ci ricorda che il mondo è crudele.
Perchè continuo ad amarlo? È semplice, perchè mi ricorda la mia vita.
Mi chiamo Elena, abito a Mystic Falls, un paesino vicino alla Georgia, popolato da sempre da creature mistiche, tra questi, i vampiri. Ho 18 anni, sono diventata super pessimista da quando lui non c'è più e amo una sola cosa: il freddo, ma non quel freddo pungente dell' inverno, il freddo dell'  autunno. L' autunno mi ricorda tanto l' amore che lui provava per me, spoglio dopo aver fiorito, freddo dopo essere stato caldo più del fuoco. Amo le foglie che cadono dagli alberi, il vento che soffia e le porta via, il loro rumore quando vengono calpestate. Esco spesso d' autunno, faccio lunghissime passeggiate per i viali,  per me è come una droga. Mi fa sentire triste, e io, strano ma vero, amo la tristezza. Mi fa rimanere con i piedi saldi per terra, mi fa capire che niente è eterno, tantomeno l' amore. Sono sempre stata del parere che la felicità non appartenga a questo mondo, ma sia un sentimento apparente, non esiste per davvero. Sono diventata così cinica e triste da quando ho perso definitivamente la mia estate. Ero innamorata di Damon Salvatore, innamorata persa. Lui mi amava, lo percepivo dal modo in cui mi guardava tutte le volte, da modo in cui mi guardò quell' ultima, maledetta sera. Il pomeriggio di quello stesso giorno, decisi di bere un pò di thè alla verbena. E la sera, Damon era triste, nervoso. Poi scoppiò a piangere, mi disse che mi stava rovinando, che per il mio bene era meglio andarsene. Mi amava, ma questo amore lo stava distruggendo. Non volevo diventare un vampiro, e questo mi ricordava le parole del fidanzato di Lexi, quel giorno.
 «Se vuoi amare per sempre, devi vivere per sempre.»
Sapevo che quel giorno sarebbe arrivato, ma non pensavo così presto, non adesso. Mi strinse a sè un' ultima volta, poi mi guardò negli occhi. Mi chiese di dimenticare il nostro amore, la nostra relazione. Mi chiese di dimenticarmi della sua esistenza. Non conoscevo nessun Damon Salvatore, nè l' avevo mai amato. No, non volevo dimenticarlo, io lo amavo. Feci finta di cascarci, simasi in uno stato comatoso per qualche secondo, poi lui se ne andò. Se ne andò per sempre. Quella consapevolezza spinse le mie lacrime ad uscire fuori, lacrime amare che rigavano il mio viso come coltelli affilati. Poi, il pianto venne sostituito dalla consapevolezza. Ero rimasta immobile, senza fiato, lo sguardo perso nel vuoto. Sentivo l' assenza di Damon in modo pesante, come se avessi dei macigni sulle spalle. Poi sentii improvvisamente freddo, nonostante l' aria era di un clima accettabile. Non c'era un filo di vento, eppure mi sembrava stesse arrivando una bufera di neve. Poi capii pian piano che la mia estate era scomparsa per sempre. Era Damon che rendeva le mie giornate bellissime, le giornate brutte perfino indimenticabili, con lui era tutta una magia.
Ed eccomi qui, a passeggiare in quel viale pieno di ricordi, dove vedo il viso di Damon galleggiare nell' aria. Ho scritto quei pensieri sul foglio sulla quale un giorno ti scrissi  «Sono andata da Bonnie, torno fra un ora. Ti amo.». Un messaggio banale, è vero, ma ci ho messo il cuore, l' anima. Ripenso a quel giorno, e non posso fare a meno di pensare a te, ai tuoi occhi. Ed eccomi qui, un anno dopo quell' episodio, con le lacrime che mi rigano il viso come coltelli affilati ancora una volta, pensando che l' autunno farà parte della mia vita, per sempre.
   
 
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