Aveva perso ed era stata esclusivamente colpa sua: sottovalutando l'avversario, benché inutile panzone mangia- hamburger e ingurgita- cocacola, non poteva che finire a quel modo. D'altronde avrebbe dovuto ricordarselo per tempo come proprio quell'americano quattrocchi fosse sempre stato l'unico al mondo a tenergli testa anche negli scacchi.
Era quella sola cosa che gli impediva di insultarlo davvero con appellativi simili a "idiota"; non che non ne fosse capace - Ivan Braginski certo non aveva bisogno di usare tutta la sua fantasia per insultare qualcuno in maniera efficace e colorita, dacché era per lui una dote naturale - ma l'evidenza lo aveva così sconvolto e tramortito da lasciarlo senza difese. Il bello di Alfred era, appunto, che sapeva sorprenderlo in modi totalmente inaspettati.