Free Hugs
Il sole tiepido che trapelava dalle tende color arancione
piroettava lunghe ombre sulla stanza e sul letto. La luce soffusa investì Kurt
dritto in faccia e lui si mosse nel sonno, muovendo la testa mentre la spostava
appena più avanti sul cuscino. Se ne stava rannicchiato verso il centro del
letto, con le coperte che gli arrivavano alla vita e le maniche della camicia
sgualcita tirate su fino all’avambraccio: sorrideva nel sonno e ogni tanto le
palpebre tremavano perché colpite dalla luce. A pochi millimetri di distanza, Blaine sospirò e sfiorò il naso di Kurt con
il proprio. Aprì lentamente un occhio, insonnolito. Kurt dormiva placidamente
con una mano posata sulla sua spalla, il viso a sfiorare il suo. La luce del
sole gli gettava ombre sugli zigomi e Blaine aprì
entrambi gli occhi per osservare le labbra di Kurt arricciate dal sonno. Era
adorabile quando dormiva, si rese conto. Una fossetta gli spuntava ai lati
della bocca, dove era ben visibile un solco rossastro. Il segno visibile di qualcuno
che doveva avergli morso le labbra durante la sera precedente, pensò Blaine, e
arrossì al solo ricordo. Le labbra di Kurt lungo il collo, le sue mani sui
fianchi, tra i capelli, lungo le scapole…
Strinse gli occhi con foga per scacciare i pensieri irrequieti:
non era il caso di svegliare Kurt solo per riprendere da dove avevano concluso
la notte prima, che stesse morendo dalla voglia di baciarlo o meno.
Cercando di fare meno movimenti possibili Blaine riaprì gli occhi e spostò appena la
mano per posarla sul polso di Kurt. Quello si mosse nel sonno e aprì appena gli
occhi. Quando lo riconobbe gli si fece ancora più vicino, appoggiando la fronte
alla sua e stringendo la presa sulla sua spalla.
Blaine sorrise richiudendo gli occhi e prese a
fare su e giù con il pollice lungo il dorso della mano di Kurt, lentamente.
Kurt mugolò qualcosa di incomprensibile con un tono piuttosto soddisfatto e Blaine chiuse
la mano intorno al suo polso. Allora Kurt sporse il collo e sfiorò le labbra
con le sue, indugiando appena sul labbro inferiore.
Appoggiò di nuovo la testa sul cuscino e riprese tranquillamente a
dormire, mentre Blaine continuava
ad accarezzargli la mano.
Poco dopo si addormentò anche lui, richiudendo gli occhi
lentamente. Immobili sul letto, a pochi millimetri l’uno dall’altro, rimasero
placidamente a bearsi l’uno dell’altro al calore della luce dell’alba che
entrava soffusa dalla finestra.
A Ilaryf90, perché è una dannatissima “Klainespoilerkamikaze” e tra meno di un mese sarà di nuovo
qui a tormentarmi con le sue paranoie sul Klaine. Che io amo per fotosintesi in reazione al suo amore
eterno, ovviamente.
Ah e alla Apple, che non faceva che
distrarmi mentre prendevo ispirazione dalla gif più fluffosa dell’universo.