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Autore: Black Nana    13/11/2011    4 recensioni
Crossover basato su un incontro fra Nana Osaki e Reira Serizawa di "Nana" e Maka Albarn e Crona di "Soul Eater".
Godetevi la storia sperando che vi piaccia!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Crona, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Adesso di tempo ne è passato e di eventi ne sono accaduti. Lei se n’è andata dalla mia vita e poi l’ho ritrovata. E adesso l’osservavo mentre si riprendeva. Fingevo di dormire, ma in realtà ero sveglio e desideroso di conoscere la prossima mossa della mia Maka. Peccato che il momento durò poco, perché il suo telefono squillò e lei si dovette alzare per rispondere.

Ascoltai la conversazione di nascosto la conversazione, cercando di non essere scoperto. Non cresi nemmeno io a ciò che ascoltai dalla bocca di Maka: “Ascoltami Nobu, so che a breve ritornerai a New York, per vedere Ren. In quell’occasione vorrei vederti da solo, ma non qui in albergo da un’altra parte. Dobbiamo parlare del nostro rapporto. Ti ho già accennato alla questione della pausa, ma vorrei chiarire una volta per tutte. Mi spiace, ma mentre eri via sono cambiate alcune cose. L’ultima cosa che voglio è far soffrire te e gl’altri, per questo ti ho chiesto una pausa, ma di non sparire dalla mia vita. Io ti amo, anche se non sono più certa di questi miei sentimenti!”

Ero sconvolto, possibile che dopo tanti anni, ancora provasse qualcosa di così forte per me, nonostante tutti i problemi e la sua fuga, mi amava ancora. Mai come in quel momento pensai che quell’idiota di Black*Star avesse avuto ragione, quando mi disse, poco dopo la fuga di Maka, che ero stato un emerito cretino. Dovevo farle capire che l’amavo e che se avessi dovuto combattere lo avrei fatto con onore, pur di riconquistarla. Per fortuna avevo salvato Rayearth in tempo, e questo era decisamente un punto a mio favore. Inoltre non desideravo costringerla a fare qualcosa che non volesse, come ad esempio tornare a Death City e combattere nuovamente al mio fianco. Così pensai ad un modo per renderla felice.

Fortunatamente per i miei piani, Maka quel pomeriggio fu invitata da Crona a trascorrere un pomeriggio assieme a lei e ad alcune sue amiche. Probabilmente dovevano essere la cantante dai capelli ricci e la madre della piccola peste dai capelli neri, che incontrai la prima sera in cui suonai in albergo. Così chiesi aiuto agl’amici di Crona, un ragazzo dai capelli biondi lunghi fin sotto il collo ed un tipo identico a Sid Vicious dei Sex Pistols. Grazie a loro organizzai una perfetta serata romantica per la mia amata. Durante i preparativi entrai in confidenza con quel tipo che scoprii chiamarsi Ren. In quel momento non lo collegai al tipo di cui Maka aveva parlato a telefono con il suo ragazzo. Quel tizio era davvero cool, forse la mia bionda aveva ragione, alla fin fine non ero io il più cool di tutti, c’era davvero chi mi superava. Io non sono mica come quel maniaco egocentrico di Black*Star, io la sconfitta la so ammettere, almeno per quanto riguarda l’essere cool o meno.

Per l’occasione chiesi al direttore dell’albergo, tramite Kid, con cui avevo chiarito la situazione, di riservarmi la sala del pianoforte, per me ed alcuni amici. Crona lo convinse subito ad aiutarmi, senza quella benedetta ragazza sarei stato perduto. Non riuscivo proprio a spiegarmi, quale grave trauma cranico, l’avesse ridotto in quelle condizioni. Tra lui e il mio migliore amico, non riuscivo a capire chi dei due fosse il caso più irrecuperabile. Probabilmente Kid, visto che Black*Star, in presenza di Tsubaki riusciva a darsi una calmata, invece quel cretino non era minimamente capace di lasciar perdere quelle sue fottutissime nevrosi, mi domandavo come Crona facesse a sopportare quel demente tanto somigliante ad una zebra. In circa un’ora riuscimmo a rendere la sala che Kid aveva fatto mettere a mia disposizione, la location ideale, per una serata romantica. Per l’occasione scelsi d’indossare il completo della Black Room, che sapevo essere molto gradito alla mia affascinante ex compagna. Per avvisarla delle mie intenzioni, le avevo lasciato un biglietto in camera, con cui la informavo del mio invito a cena.

Come al solito era puntuale, come un orologio svizzero, ma soprattutto era davvero bella, aveva imparato bene a giocare le sue carte, dato l’incantevole abito che aveva scelto per la serata. Un abito simile a quello della Black Room, ma molto più sexy. Era lungo fino alle ginocchia ed era fascia di seta lucida nera. Ciò che colpiva dell’abito era la capacità di mettere in risalto perfettamente il suo corpo, che negl’anni era cambiato e non poco. Data l’eleganza del vestito che aveva scelto, non solo teneva al nostro appuntamento, ma voleva anche stupirmi, dimostrandomi che ancora non conoscevo le infinite possibilità che aveva di stupirmi e di attirarmi ancor di più a sé. Maka nonostante tutto non sarebbe mai cambiata, perché era sempre la persona che per gl’altri avrebbe dato la vita ed in più era ancora legata a me ed al suo passato.

La serata trascorse tranquilla, Maka apprezzò molto la cena ed io cercai di comportarmi da vero galantuomo, sfruttando le conoscenze acquisite da bambino, quando ero costretto dai miei a partecipare agl’eventi organizzati dalla mia famiglia per celebrare il grande talento musicale di Wes. Con lui non avrei mai potuto avercela, se non fosse stato per i suoi consigli, non mi sarei mai deciso a combattere con tutto me stesso per riavere la ragazza che amavo nella mia vita. Decisamente poco cool il modo in cui mi ero ridotto a causa di quella maledetta secchione, che si era trasformata in una donna davvero attraente. Il tempo si sa fa miracoli.

Mai avevo letto tanto gioia negl’occhi della mia Maka, quando le chiesi di accomodarsi accanto a me e di ascoltare il brano che avevo composto per lei. Quello era il brano che aveva necessitato di più tempo in assoluto per poter essere composto e reso degno della persona che lo aveva ispirato ed a cui un giorno lo avrei dedicato. Mi sembrava dopo tanta fatica di aver finalmente mosso un piccolissimo passo verso la risoluzione dei nostri problemi e forse saremmo riusciti a diventare una coppia “in prova”, termine inventato da Maka, in breve tempo, probabilmente avevo una minuscola speranza di poterla riavere tutta per me.

Il resto della serata fu ancora migliore, infatti Maka mi chiese di rimanere a dormire da lei, mai occasione sarebbe stata più propizia per consolidare il nostro rinnovato rapporto. Mi recai prima in camera mia per procurarmi il cambio e tutta la “strumentazione” necessaria per trascorrere la serata in camera sua. Spero di poterla anche solo abbracciare e riempire di baci e poi dormire, pur di avere un contatto con la sua anima ed il suo corpo. Non riuscivo a ragionare in maniera lucida, perché l’istinto e la follia, mi stavano lentamente guidando nella direzione sbagliata. Non potevo commettere errori, dovevo riuscire a dormire nel suo stesso letto, senza compiere gesti di cui mi sarei potuto pentire. Avevamo deciso di procedere lentamente, verso l’inizio di una relazione nuova per entrambi. Speravo davvero di poterla rendere felice, perché il mio desiderio maggiore è quello di poter condividere la mia vita con lei.

Passammo la nottata a parlare di ciò che ci era accaduto durante gli anni in cui eravamo stati separati, in più mi rivelò il magnifico tatuaggio che si era fatto, le donava parecchio. Fu davvero bello poterle raccontare di Tsubaki e Black*Star che avevano deciso di sposarsi, ma soprattutto le avevo comunicato dell’avvenuta trasformazione di Tsubaki in Death Scythe, ma soprattutto che aspettava un bambino da quel demente del mio migliore amico. A quella notizia il suo sorriso risplendette come non mai, era felice perché il sogno della sua migliore amica si stava per avverare. In quel suo sorriso c’era una vena di malinconia, che non riuscivo a spiegarmi.

Così le chiesi apertamente cosa la turbasse: “Maka cos’è che ti turba? Lo sai che con me puoi parlarne! Non voglio sentirti soffrire in questo modo, ti amo e lo te lo ripeterò fino a che potrò, se ho fatto qualcosa dammi la possibilità di rimediare.” La sua risposta mi lasciò sconvolto: “Anche io ti amo! La colpa non è tua, sono io che sto male, a causa del mio egoismo, me ne sono andata e mi sono persa tante cose. Se mai tra di noi le cose dovessero andare in porto, piacerebbe anche a me allargare la famiglia. Immagini un bimbo che somigli a noi due? Sarebbe terribilmente divertente!”. La situazione era davvero assurda, non mi aspettavo che Maka potesse desiderare una famiglia in un futuro remoto, ma soprattutto con me. Il pensiero mi riempì di gioia e mi consentì di compiere un piccolo passo in quella direzione, stavolta però voluto da entrambi e spontaneo, non come in quel maledetto sgabuzzino.

 

N.D.A: Salve gente come andiamo tutto bene? Perdonate il mstodontico ritardo nell'aggiornamento, ma la pigrizia e l'insoddisfazione per il capitolo erano troppo forti, così ci ho impiegato più tempo a produrre qualcosa di sensato e questo è il risultato. Veniamo alla storia. Ci sono buone notizie per Black*Star e Tsubaki e anche per Soul e Maka, ma non per voi hihi. Infatti ho avuto l'illuminazione che mi condurrà al finale della storia e verso il seguito, che sarà leggermente più breve o almeno spero! Comunque per voi purtroppo non sarà molto felice! Però per Black e Tsu l'happy ending ci sarà eccome, posso preannunciare questo.

Mello: Dove cazzo sei nano albino del cazzo!
Ryuk: Hey biondino, perché strilli mi hai distratto, stavo giocando a majong con mio nipote!
Mello: E chi cazzo sarebbe tuo nipote brutto cretino!?
Excalibur: Cretini! La mia leggenda inizia nel dodicesimo secolo. Era un lunedì d'inverno o forse era un venerdì..
Mello: *Scarica una pioggia di proiettili addosso ad Excalibur che si allontana*
Kid: Chi fa tutto questo rumore, così asimmetrico? O nobile zio chi chiedeva di me?
Mello: Non è possibile ancora tu zebra?
Kid: Tu! Muoio mi dispero, sono un essere ributtante...
Mello: Zebra che cazzo hai?
Liz: Nulla è normale! Tu piuttosto? Che mi combini Mel, non posso lasciarti solo che già inizi a litigare?
Mello: Scusa honey! Colpa mia! *la bacia in modo molto appassionato*
Liz: *come sopra*
Patty: Giraffa!
Hero: Patty ti ho trovata finalmente...

Angolo Dediche: Il capitolo è dedicato a tutte le mie fan che adoro dal profondo del cuore.

   
 
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