*Flashback*
"Non
sono sicura che scambiare prigionieri sia nel loro stile." Disse Ana Lucia,
osservando Jack avvicinarsi a lei.
"Bè, parlare con lui non ci porterà da
nessuna parte, quindi... penso che potremmo avere qualcosa in cambio." Rispose
lui.
"Vuoi che venga con te?"
Jack in fretta si girò verso Locke, ferito a
una gamba " Devi stare qui"
Ana Lucia gli porse la sua pistola "Ne hai più
bisogno di me, ma fatti un favore, amico. Non andare là fuori da solo"
"Va
bene"
*Fine flashback*
Jack si
svegliò di soprassalto.
Si rese conto di essersi addormentato sulla scomodo
divano alla botola e, dopo un attimo di smarrimento, gli ultimi avvenimenti gli
tornarono alla mente.
"Michael" sussurrò e si alzò in fretta, dirigendosi
verso la stanza con il letto.
Si fermò sulla soglia.
"Hey" disse una
sorridente Kate.
La ragazza era seduta di fianco Michael, su una sedia. Jack
notò che aveva il viso stanco.
Il dottore le si avvicinò, stropicciandosi
leggermente gli occhi.
"Scusa, devo essermi assopito senza
accorgermene...quanto ho dormito?"
"Non molto, non è mai suonato l'allarme
del computer..."
"Stai bene?" le chiese l'uomo.
"Si, sono solo un po'
stanca..."
"Se vuoi, puoi andare alla spiaggia, rimarrò io con lui finché non
si sveglia"
"Penso che andrò a prendere una boccata d'aria" disse la ragazza
e si alzò, poi uscì dalla stanza sorridendo dolcemente a Jack.
"Ah,
Kate?"
"Si?"
"Sai dov'è Locke?"
"Gli ho detto che lo avremmo avvisato
se Michael si fosse svegliato, ma sono sicura che tra poco sarà qui"
"Si, non
credo che gli piaccia molto stare lontano dalla botola"
"Bè, neanche a
te..."
Jack le fece un mezzo sorriso poi si sedette, girandosi verso l'uomo
sdraiato.
*Flashback*
"Ah, è così che si fa. Wow, guardati!
Cosa sono? Tipo quattro nell'ultima mezz'ora? Lasciami andare a chiamare il
Guinness dei primati..." Scherzò Sawyer osservando divertito Kate raccogliere
una cozza.
"Mi vuoi aiutare o no? Perché ho cose migliori da fare del mio
tempo..." rispose, fintamente indispettita, la ragazza.
Sawyer vide Jack
avvicinarsi a loro "Oh, è un giorno felice, arriva il dottor Giggles!"
"Ciao"
disse Jack sorridendo a Kate, che rispose al sorriso.
"Ciao a te" Si
intromise Sawyer.
"Sto tornando nella giungla per parlare con il nostro amico
barbuto, per vedere se riusciamo a fare uno scambio" spiegò il dottore.
"Ah,
il vecchio scambio dei prigionieri. E mi stai chiedendo di venire con te per
avere una pistola, eh?" chiese Sawyer.
"Non lo sto chiedendo a te, ma a Kate.
E ho già una pistola, ma grazie per l'offerta."
"Come diavolo l'hai avuta una
pistola?"
"E' importante?" Chiese Jack a Sawyer per poi voltarsi verso Kate
in attesa di sentire la sua risposta.
"Prendo le mie cose." Disse la ragazza,
alzandosi e incamminandosi con Jack.
*Fine flashback*
Kate si
sentiva veramente stanca, era stata fuori tutta la notte e non chiudeva occhio
da più di ventiquattro ore. Si sedette sulla sabbia e osservò l'oceano.
Era
troppo stanca per pensare lucidamente a ciò che era avvenuto ultimamente, ma si
sentiva molto sollevata perché Jack sembrava finalmente tornato quello di una
volta. Sembrava essere tornato il Jack dei primi giorni. Il suo Jack. L'aveva
guardata di nuovo con quello sguardo pieno di preoccupazione e ammirazione
insieme. Le aveva sorriso di nuovo. L'aveva toccata di nuovo...
Sorrise e si
alzò in piedi, era ora di tornare alla botola.
*Flashback*
Jack
e Kate camminavano uno dietro l'altro nella giungla, in silenzio.
"Sono
lusingata" disse improvvisamente la ragazza.
"Davvero? E come
mai?"
"Perché hai chiesto a me di venire invece che a Sawyer"
Jack sorrise
nervosamente, cercando di mascherare il suo stato d'animo "L'ho chiesto a Sayid
prima, ma ha rifiutato. E l'ho chiesto a te solo perché loro non ti vogliono, ti
hanno catturata, ti hanno tenuta sotto tiro. Avrebbero potuto trattenerti, ma
non l'hanno fatto. E comunque...non vogliono neanche me."
La ragazza,
nonostante ci fosse rimasta un pò male per la risposta, si avvicinò a Jack e gli
sorrise dolcemente "Merce avariata, tutti e due".
Jack, ancora teso, rispose
al sorriso e riprese a camminare.
*Fine flashback*
"Mettiti
sul divano, Kate, ti prometto che se Michael si sveglia ti vengo a chiamare"
disse Jack con lo stesso tono di voce che avrebbe usato con una bambina
capricciosa.
Kate provò a protestare, ma un forte sbadiglio la interruppe
"uff, d'accordo, ma svegliami qualsiasi cosa succeda".
"Lo farò"
"Anche tu
avresti bisogno di dormire" disse una voce maschile.
"Locke" disse Jack
mentre lo osservava avvicinarsi "io ho già dormito un po', sono a posto"
"Non
sei a posto, Jack, hai dormito pochissimo e se Michael si sveglia dovrai essere
in forma per aiutarlo" si intromise Kate.
"Kate ha ragione, dormi un
po'...sei l'unico medico dell'isola e stanco servi a poco"
Kate appoggiò una
mano sul braccio di Jack, proprio sul suo misterioso tatuaggio "Dai,
andiamo"
"D'accordo, ma mi raccomando, John, chiamami per ogni minima cosa"
disse riluttante l'uomo, seguendo infine la ragazza fino al divano.
John
annuì e si sedette di fianco a Michael , ancora incosciente.
"Credo che
dovremo dividercelo" disse Kate spostando lo sguardo dal divano a Jack,
sorridendo con le labbra strette, come faceva sempre quando trovava una cosa
molto divertente.
Jack si sedette e Kate gli si mise di fianco dopo un
attimo.
"Non penso di riuscire a dormire seduta" disse la ragazza ancora
sorridente prima di sfilarsi le scarpe e sdraiarsi, appoggiando le gambe sulle
ginocchia di Jack.
"Cosa aspetti?"gli chiese Kate a bassa voce.
L'uomo le
fece un mezzo sorriso e si fece scivolare dolcemente tra lei e lo schienale del
divano.
I loro corpi aderivano e Jack aveva la consapevolezza di ogni
centimetro di pelle che entrava in contatto con lei. Appoggiò la testa sulla
mano sinistra mentre si teneva puntellato col gomito sul bracciolo, in modo da
avere la testa sollevata per vedere Kate che era sdraiata a pancia in
su.
Kate gli sorrise nervosa, sentiva il cuore battere a mille e non riusciva
a staccare gli occhi di dosso a Jack.
Lui cercava di mantenere il respiro
regolare, doveva riuscire a rilassarsi e chiudere gli occhi, ma come avrebbe
fatto con lei così vicina?
Improvvisamente Jack spostò la sua mano sinistra e
la appoggiò sul viso di Kate, la accarezzò dolcemente mentre continuava a
guardarla. Kate chiuse gli occhi e dopo un attimo sentì le labbra di Jack sulla
sua pelle, proprio nell'angolino tra la guancia e la bocca. Le diede un breve
bacio umido e dopo un secondo la ragazza sentì il suo respiro caldo spostarsi
contro l'orecchio "Dormi bene, Kate..." le sussurrò.
La ragazza respirò
profondamente sperando che lui non si fosse accorto della pelle d'oca che il
contatto le aveva provocato e Jack appoggiò la testa sul divano poi chiuse gli
occhi, tentando di calmarsi un po'.
*Flashback*
Jack e Kate
stavano camminando nella giungla, quando qualcosa attirò l'attenzione della
ragazza.
"Cos'è?" si chiese Kate, a voce bassa.
"Kate?"
"E' una
bambola..." disse la ragazza, sempre tra sè e sè, mentre si piegava per
afferrarla.
"Aspetta, aspetta! No, non farlo!" urlò Jack, dopo aver messo a
fuoco la scena.
Jack cercò di spostare Kate buttandosi addosso a lei, ma non
fece in tempo e entrambi vennero catturatati in una rete e sollevati a pochi
metri da terra.
"Scusa..." disse piano la ragazza, mortificata.
"Stai
bene?" le chiese l'uomo.
"Si"
"Ah, bene...quindi mi puoi sentire" disse,
ironicamente, Jack, riferendosi al fatto che Kate non l'aveva ascoltato quando
le aveva urlato di non toccare la bambola "Non è una delle loro" continuò
l'uomo, con "loro" intendeva gli "altri".
"No, non è abbastanza sofisticata.
Sarà una delle trappole della Russeau, quindi speriamo che non sia molto lontana
da qui"
La situazione era imbarazzante, i due infatti erano strettissimi uno
contro l'altra e ad ogni movimento i loro visi, nasi e bocche si
sfioravano.
"Potrebbe passare una settimana prima che si faccia viva" le
rispose lui, pessimista come al solito.
Jack iniziò a muoversi, provocando
una frizione tra i loro corpi.
"Cosa stai facendo?" gli chiese la
ragazza.
"Sto provando a prendere la pistola, ma non riesco a far girare il
braccio dietro la schiena"
Kate in un attimo spostò le braccia facendole
scorrere intorno alla vita di Jack, sfiorandogli la pelle "Va bene..." Kate
cercava di afferrare la pistola, ma tutto quello che riusciva a fare era
schiacciarsi e muoversi sempre di più contro il corpo dell'uomo "scusa...". Le
sue mani riuscirono finalmente a infilarsi sotto la maglietta di lui e ad
afferrare la pistola "Non ti voglio...sparare...okay" disse iniziando a spostare
il braccio per portare tra loro l'arma.
"L'hai presa?" le chiese Jack,
cercando di non far trasparire l'effetto che averla così vicina aveva su di
lui.
"Okay, Pronto? Presa, presa, presa..."
"Oh, Va bene. Ok, adesso dammi
la pistola."
"Perché? Per cosa?" chiese la ragazza.
"Voglio sparare alla
fune" disse l'uomo, indicando il punto in cui la rete era legata ad un albero
poco distante.
"Oh, hey, hey, hey" protestò Jack, vedendo che Kate stava
iniziando a prendere la mira.
"So sparare meglio di te" lo interruppe la
ragazza.
"Oh, davvero?"
"Si, te l'ho detto, sono cresciuta andando a
caccia con mio padre." Detto questo, Kate sparò, sbagliando la mira
"Dannazione!"
"Bè, ora almeno sanno dove siamo...ok, ora dammi la
pistola."
"Vuoi sprecare un altra pallottola?"
"Abbiamo ancora tredici
pallottole con cui sparare uno alla volta...dai" disse Jack, sorridendo e
trovando stimolante la fissazione di Kate di voler continuamente dimostrare di
essere in gamba.
"Va bene, ma comunque hai un angolo migliore del
mio"
"Ah, questa sarebbe la scusa che userai quando farò centro?"
"Quando
farai centro..." disse lei, calcando la parola "quando".
Dopo un secondo Jack
sparò rompendo la fune. I due caddero a terra una sopra l'altro.
"Bel tiro!"
disse Kate scoppiando a ridere e appoggiandosi con il viso sul petto di
Jack.
*Fine flashback*
Jack nel dormiveglia sentiva ancora il
peso di Kate contro il corpo, ma quando aprì gli occhi si rese conto di essere
solo sul divano.
Si guardò intorno e vide Hurley seduto al computer,
probabilmente era iniziato il suo turno.
"Ben svegliato, Coso"
"Ciao
Hurley" lo salutò mentre si alzava.
"Avete dormito insieme tu e Kate..."
disse Hugo in tono divertito.
"Lo so" gli rispose Jack con un mezzo
sorriso.
"Non c'è niente che mi devi dire, Coso?"
"Direi proprio di
no"
"Se lo dici tu..."
Jack scosse la testa sorridendo poi si diresse
verso la stanza dove c'era Michael, Kate gli era seduta di fianco.
"Ehy" la
salutò dolcemente il dottore.
Kate si voltò e gli sorrise, poi senza che lui
chiedesse nulla disse "Sempre uguale"
Jack annuì e le si sedette di
fianco.
Diede un'occhiata a Michael, ma non notò nessun cambiamento.
Jack
si girò un attimo verso Hurley controllando che fosse a debita distanza poi
portò lo sguardo su Kate e si schiarì la gola .
"Hai...dormito bene?"
Kate
abbassò un attimo lo sguardo, nervosa, per poi guardare Jack.
"Si, finalmente
ho dormito su qualcosa che non sia uno scomodo materassino... certo, si stava un
po' stretti in due, però è stato...piacevole"
"Beh, sicuramente sarebbe stato
meglio avere un letto a due piazze..."
Kate arrossì leggermente, si schiarì
la voce, un po' imbarazzata "Pensavo di andare a raccogliere un po' di
frutta...che ne dici di...mmm...accompagnarmi?"
Jack spostò lo sguardo su
Michael, indeciso sul da farsi.
"Lo controllerò io, Coso" la voce di Hurley
lo fece girare e il dottore lo vide avanzare verso di loro.
"Allora?" chiese
Kate col suo solito sorriso a labbra strette.
"Saremo nel sentiero dietro la
botola." Disse Jack alzandosi. "Al minimo cambiamento, chiamami"
"Fate con
calma, Cosi"
*Flashback*
Kate e Jack erano seduti vicino al
fuoco. Lui aveva urlato per quasi due ore sperando che gli "altri" si facessero
vivi.
"Quanto hai intenzione di aspettare, Jack?"
"Finché mi tornerà la
voce. Poi urlerò ancora un pò".
"Forse non possono sentirti"
"Possono
sentirmi"
Kate si zittì per un attimo, sembrava volesse dire qualcosa, ma non
trovasse le parole giuste.
"Mi dispiace averti baciato" disse
improvvisamente.
Jack rimase senza respiro per un attimo, il suo sguardo
iniziò a vagare a destra e sinistra, poi sembrò trovare un angolino del terreno
molto interessante.
"A me non è dispiaciuto" disse infine, spostando
finalmente lo sguardo su di lei.
Kate si accorse solo in quel momento di
avere smesso di respirare, dopo un attimo di esitazione che le servì per mettere
a fuoco ciò che lui le aveva risposto, si girò verso di lui.
I loro occhi si
incontrarono ed entrambi sapevano esattamente cosa fare. Contemporaneamente i
loro visi si mossero per avvicinarsi, quando un rumore li
interruppe.
Qualcuno stava correndo verso di loro con una torcia in mano,
Jack estrasse la pistola.
"Michael!"
*Fine
flashback*
"Guarda quello!" disse Kate indicando un albero ricolmo di
frutta poco distante dal sentiero "Ora mi arrampico"
La ragazza iniziò a
salire agilmente.
Jack la guardava sorridendo, quindi si sedette poco
distante pronto a godersi lo spettacolo.
Kate per una buona mezz'ora non fece
altro che gettare frutta a terra e Jack non fece altro che
guardarla.
Finalmente scese dall'albero.
Si passò una mano sulla fronte
imperlata di sudore e gli si sedette di fianco, porgendogli un frutto.
"Ah!
Così mi piacciono le donne, impegnate a servire gli uomini della tribù..."
scherzò Jack, sogghignando.
"Bè, non pensare che io non voglia niente in
cambio..."
Jack diede un morso al frutto e la guardò "Davvero?" chiese con la
bocca piena.
Kate annuì sorridendo.
"E, sentiamo...cosa vorresti in
cambio?"
Kate rimase zitta per qualche secondo, il battito cardiaco accelerò
improvvisamente e di nuovo le mancò il respiro poi, forse inconsapevolmente,
spostò lo sguardo sulle labbra di Jack. Lui se ne accorse e deglutì velocemente.
I loro occhi si incontrarono e Jack sapeva che non era la prima volta che tra di
loro si creava questa atmosfera. Ora sapeva esattamente cosa fare.
Fece un
respiro profondo per raccogliere il coraggio e dopo un attimo chiuse lo spazio
tra loro.
Le diede un morbido e casto bacio sulle labbra.
Poi si allontanò
di pochi centimentri e le sorrise "Può bastare come ricompensa?"
sussurrò.
Kate fece una risatina divertita. Jack aveva voglia di
giocare.
"Bè...penso che questo valga a malapena un decimo di tutta la fatica
che ho fatto per raccogliere quella" disse indicando il mucchio di
frutta.
"Allora penso che dovrò impegnarmi molto di più, vero?" disse Jack
avvicinandosi lentamente a lei.
"Eh, si...penso di si..." rispose Kate con un
filo di voce.
Le loro bocche si sfiorarono quando una voce li
interruppe.
"Jack! Kate!"
Hurley li stava chiamando, in fretta si alzarono
e si diressero verso la botola.
"Correte! Michael si è
svegliato!"
Fine