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Autore: Temari    13/11/2011    5 recensioni
Ritsu quella mattina era arrivato per primo a lavoro, ma a quanto pareva qualcuno di molto particolare aveva deciso di usare l'ufficio come nascondiglio segreto.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ritsu Onodera
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
Ho deciso di postare un drabble meme nella mia pagina LJ ma, come avrei dovuto aspettarmi, io e le drabble non andiamo molto d'accordo... mi dilungo sempre troppo. *sigh* In ogni caso, ho fatto ben quattro tentativi per scrivere questa cosa facendola rientrare in 100/120 parole - davvero! - ma non c'è stato verso.
Portate pazienza. ^^;

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
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        Arrivato stranamente per primo in ufficio, Ritsu si gettò sulla sua sedia e si rilassò completamente, sospirando soddisfatto.
        "Oh, c'è qualcuno? Beh, fa nulla." Ritsu scattò in piedi, terrorizzato nel sentire una voce provenire dalla scrivania di Takano. La persona che aveva parlato, però, non era il capo editore bensì il rinomato Usami Akihiko, che l'editore ammirava da sempre e di cui era stato editore.
        "... Usami-sensei...?" chiese Ritsu, scioccato, "Cosa ci fa qui?"
        "Mi nascondo." rispose lo scrittore senza esitazione o incertezza, poi sembrò squadrare il venticinquenne più attentamente, notando che aveva qualcosa di familiare, "Onodera-kun?"
        Felice che Akihiko si ricordasse di lui, le labbra di Ritsu si distesero in un largo sorriso, "Mi fa piacere rivederla dopo tutto questo tempo!" disse, annuendo e non prestando attenzione alla parte sul 'nascondersi' del discorso dello scrittore.
        "... Così adesso lavori con i manga? Francamente non mi sembravi il tipo."
        Tossendo imbarazzato, l'editore rispose, "Sì in effetti... sfortunatamente le circostanze mi hanno scaraventato qui..." Ritsu voleva aggiungere qualcosa, ma un'altra voce risuonò all'improvviso dal corridoio.
        "Usagi-san!! Esci fuori!... Lo so che sei qui, maledetto!! Aikawa-san sta per avere un ictus per colpa tua!!"
        Le sopracciglia di Ritsu volarono all'attaccatura dei capelli—perché un ragazzino stava urlando contro Usami-sensei? Chi era questo ragazzino impudente?
        La risata appena udibile di Akihiko stupì il venticinquenne, che però non ebbe modo di chiedere nulla perché l'uomo lo oltrepassò fino a mettere piede nel corridoio. "Misaki."
        "AH! Ecco dove ti eri cacciato, dannato Usagi-san! Lo sai che con questo comportamento infantile non fai che causare problemi?! Ho dovuto saltare le lezioni perché Aikawa-san non faceva che mandarmi messaggi...!!" la voce del ragazzo si era fatta più vicina mentre Akihiko gli si era avvicinato, "Non posso perdere troppe ore di univer—GAH!" il discorso di Misaki fu interrotto bruscamente dallo scrittore che lo prese per la vita e se lo caricò su una spalla come fosse un sacco di patate.
        Ritsu, che aveva sporto la testa oltre il divisorio dell'ufficio, osservò la scena a bocca aperta: non aveva mai visto Usami-sensei comportarsi così.
        "Onodera-kun." disse lo scrittore, iniziando a camminare lungo il corridoio verso gli ascensori, "Sono sicuro che farai un ottimo lavoro anche qui; ha fatto piacere anche a me rivederti."
        "USAGI-SAN! LASCIAMI!!!" le urla e le ferventi proteste di Misaki impedirono a Ritsu di rispondere... ma probabilmente non ne sarebbe stato in grado in ogni caso—era troppo scioccato per farlo, soprattutto nel sentire Akihiko dire al ragazzo che aveva in spalla cose come "Sono a corto di Misaki." in un tono che grondava di desiderio.


   
 
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