Ecco a voi, per farmi perdonare del terribile ritardo dell'altra mia lonf fic, una one-shot che mi sta molto a cuore. Parla dei pensieri di Zero dopo il fatidico morso che Yuuki gli ha dato.
Spero vi possa piacere e ha vinto anche un contest indetto nel forum in cui praticamente sono di casa! Il vkfans forum.
Spero di avere vostre notizie e, ancora, di farmi perdonare!
Come quasi tutte le mia one-shot, anche questa ha un suo personale sountrack, che spero vi piaccia. Va sentita per tutta la lunghezza del testo! Buona lettura!




http://www.youtube.com/watch?v=VPwS85B4gzk&feature=related


Il silenzio e l’oscurità mi avvolge come una coperta ammantata di stelle, mentre il freddo dell’autunno inizia a sferzare i rami dalle foglie secche riecheggiando voci lontane del passato.

Sento il vento lieve attraversare la mia chioma che offusca per qualche istante la vista, in attesa di essere domato da un semplice gesto della mia mano, ma non lo faccio.

Non voglio muovere neanche un muscolo e spezzare così l’incantesimo che si è creato nel momento esatto in cui i miei sensi si sono concentrati in punti diversi dello spazio che mi circonda.

La vista mi dice dove guardare, mentre il tatto è concentrato su tutt’altro punto.

Nascosto alla vista da quest’albero, non mi rendo conto di rievocare nella mia mente immagini di tanto tempo fa che appartengono alla memoria.

E semplicemente ora le rivivo come il protagonista di ciò di cui una volta ero soltanto spettatore, osservando da lontano la Night class che, come tutte le notti, ha lezione.

Ma questa notte è diversa, molto diversa dalle altre.

E’ diversa da tutte le altre notti della mia vita.

Continuo a fissare verso l’alto e vedo ciò per cui il mio cuore sussulta, sanguina.

E’ passato più di un anno da quando tutto è cambiato.

È passato più di un anno da quando tutto ciò in cui credevo è crollato come un castello di carta.

E’ stato difficile riuscire a ricostruire il mio controllo ed ho impiegato così tanto per poter nascondere il vuoto che sento dentro, il gelo che mi attanaglia costante, che ogni giorno mi sono sentito sfinito, come se impiegassi più energie di quelle che avevo a disposizione,ma ciò ha portato a dei risultati.

Dei risultati che però non hanno fatto altro che aumentare, in negativo, l’opinione che gli altri hanno di me.

Mi definiscono un individuo taciturno, solitario, tengo a distanza chiunque, ma non sanno che è perché in questo modo nessuno può sondare la mia anima e sentirne il suo urlo.

E a me va’ bene così.

Non c’è nulla di sbagliato!

Però è bastato un attimo, un solo istante, a rendere vani tutti i miei sforzi!

Uno sguardo, una parola, quel dolce sorriso che adesso sono costretto ad osservare da lontano, improvvisamente è ritornato nella mia vita.

Come può un semplice sorriso far tremare tutte le mie certezze in un solo istante e far cambiare tutti i propositi che mi ero imposto per continuare per la mia strada?

Come posso restare impassibile quando vedo la tristezza in quello sguardo che mi ha regalato tanto calore, tutto il calore che adesso non ho più, ma che desidero ancora, nonostante non voglia?

Sono così confuso che non so quale possa davvero essere la risposta.

Perché per lei, per Yuuki, io perdo tutto ciò che sono, perdo tutto me stesso!

E non importa quanto possa lottare contro tutto e tutti, il risultato resta sempre lo stesso.

Perché lei non è un'altra persona, lei non è ciò che mi sono obbligato a credere che fosse.

E quello che è successo oggi me ne dà la certezza, nonostante mi smentisca
contemporaneamente!

Infatti, anche se è stata la decisione più difficile della mia breve vita, ho scelto di donarle il mio sangue.

Una cosa che non avrei mai voluto avvenisse, ma che ho dovuto fare per il bene di tutti, per la nostra sicurezza e per la sua.

Volto lievemente il capo e sento il suo profumo che ancora permane qui, sul mio collo, provocandomi brividi in tutto il corpo.

Ma chi voglio prendere in giro?

Ciò che ho fatto è stato solo per me stesso!

Solo per quello che provo e sento ogni giorno in questo petto ormai straziato.

Voglio che questo accada di nuovo!

Voglio sentire le sue labbra sulla pelle…

Voglio sentire il suo calore riavvolgermi come spire di fuoco e non lasciarmi mai più nel freddo della solitudine.

La sua bocca perlata e morbida come seta, che anelo ormai sempre di più da quando l’ho assaggiato per la prima volta.

Guardando sempre il suo viso, sposto le dita sulle labbra per ritrovare la sensazione di quel bacio rubato e i miei sentimenti ritornano a galla straripando come un fiume in piena.

Vorrei così tanto darle tutto ciò che vuole e renderla felice.

Le starei accanto nonostante tutto, nonostante io sappia che non sono colui che desidera.

Maledetto orgoglio che frena ogni mio intento!

Voglio stringere forte, sempre più forte, il suo corpo al mio e non darle mai più la possibilità di scappare da me.

Voglio sentire quelle labbra a contatto con le mie e godere del suo dolce sapore, per poi ritornare a morderla e a confonderne il gusto, con quello del suo dolce miele che riempie ancora le mie vene e che si agita costantemente ogni volta che percepisco la sua presenza!

Voglio rivedere i suoi occhi che mi cercano, nell’istante prima di assaggiarmi, che mi comunicano desiderio e brama, specchio inconsapevole dei miei stessi sentimenti.

Forse sono solo pazzo!

Forse spero ancora che lei possa volere me, nonostante tutto quello che è successo e che abbiamo fatto.

Mi rendo conto che non riesco ad allontanare il mio sguardo dal suo viso, che guarda annoiata verso un punto indistinto, e spero impazzito che si volti, che mi veda e che corra verso di me, travolta dai miei stessi sentimenti.

Che mi prenda, che decida in un solo istante di esaltare ogni senso del mio corpo con un solo tocco delle sue dita, che frenetiche, cercano la mia carne, sempre ed ovunque, senza sosta.

Provando le sensazioni che io stesso reprimo continuamente, perché sono proibite, portandomi ad un livello di piacere che neanche riesco ad immaginare.

Sentire il suo profumo filtrare dai suoi capelli mentre affondo il viso per assaggiarla di nuovo, come quando tutto questo poteva essere un piacere a senso unico, per poi darle l’opportunità di sondare profondamente il mio cuore, che non ho saputo aprirle questo pomeriggio.

Ed immergerci entrambi per sempre così nel nostro più terribile peccato.

Ma questo non accadrà.

E io resterò di nuovo qui, da solo, a guardarla da lontano mentre aspetta qualcuno che non c’è.

Continuerò ad offrirmi a lei affinché le cose siano gestite nel migliore dei modi, custodendo questi sentimenti.

Perché lei possa continuare nel suo intento, senza doversi preoccupare ancora di quel bambino che un giorno piombò in casa sua, bisognoso di cure, e che pian piano credette, invano, di aver trovato finalmente un rifugio sicuro.