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Autore: Spes    19/11/2011    5 recensioni
‘Grazie per essere rimasta.’ Disse San con voce mozzata e gli occhi più stanchi e lucidi che avesse mai avuto.
‘Sei la mia fatina, non ti lascerei mai da sola.’

Potrebbe essere collegata alla 3x06.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve gente bellissima! Questa è la mia primissima fanfiction e non vi chiederò di essere clementi, piuttosto di essere molto molto sinceri (in caso voleste recensire *me felice!*).Questa one-shot si è praticamente scritta da sola, è venuta dal cuore e dalla panza (?). Potrebbe essere un possibile seguito della 3x06.

Buoni unicorni svolazzanti a tutti voi!




‘Grazie per essere rimasta.’ Disse San con voce mozzata e gli occhi più stanchi e lucidi che avesse mai avuto.

‘Sei la mia fatina, non ti lascerei mai da sola.’
San sorrise dolcemente all’innocenza della sua ragazza.
‘Non sono intelligente, ma so l'amore che significa.*’ Disse Britt accarezzando, quasi sembrò sfiorare, la mano dell’altra. La toccò con una delicatezza disarmante, come se avesse paura di spezzarla perché questa volta Santana Lopez, la stronza del McKinley, si ritrovò faccia a terra. Più fragile che mai.
Tutti ormai sapevano. Sapevano di lei, della sua realtà, del suo amore. Ora tutti erano a conoscenza del suo punto debole, adesso anche lei poteva essere derisa, scalfita.
E piangeva.
Piangeva perché aveva paura.
Paura delle voci. Delle risatine alle sue spalle.
Paura di perdere l’unica cosa di cui si fosse mai interessata realmente. La sua Britt.
E se le avesse voltato le spalle dopo le prime avversità?
Come avrebbe potuto continuare ed affrontare tutto questo senza il suo piccolo unicorno?
‘San? San? SAN? Ci sei? Hey? Hey piccola smettila di piangere. Non fare così .. è perché non sto più applaudendo? Vedi che allora sei davvero una fata? Sei come Campanellino**. Lei viveva grazie agli applausi. Quindi se io applaudo, tu non mi lascerai. Vero San che non mi lasci? Perché io non ti lascio.’
A quelle parole la latina quasi si sentì rinascere. Alzò il viso e si scontrò in quegli occhi azzurri appena velati. Oddio, sembravano così tristi e preoccupati. La sua Britt non avrebbe mai dovuto avere quell’espressione sul volto. Non l’aveva vista così neanche quando scoprì che Lord Tubbington aveva iniziato a fumare. (Il che è tutto dire)
‘Tu non mi lasci? – chiese con aria sorpresa e speranzosa – Tu non mi las-’
‘San – la biondina piegò di poco la testa verso destra – ma sei diventata un disco rotto?’ E allora scoppiò in una breve risata cristallina. ‘San non avrei motivo, perché dovrei lasciarti?’ chiese seria.
‘Perché .. perché – la Lopez respirò profondamente – ci guarderanno in modo diverso. Ci rideranno dietro. Ci .. ci .. divideranno..’
‘Piccola, ma io e te siamo come pane e burro***. Inseparabili, gustosissime e da mangiare a colazione, pranzo, merenda o cena. Non c’è pane senza burro-’
‘Ma c’è burro senza pane’ disse la latina con un’espressione rassegnata in volto.
‘Sì, ma il burro senza pane è triste. E’ come un unicorno senza il corno!’
Oh, quanto era bella Brittany Susan Pierce. La ragazza più ingenua e innocente e .. bella, sì, bella .. che la vita potesse concederle. Credeva nelle fatine, negli elfi, aveva una teoria tutta sua sugli unicorni, pensava fermamente che il suo gatto fumasse e leggesse il suo diario. Eppure non c’era nulla di sbagliato in tutto quello. Quella biondina, dal viso delicato, toccato da poche e giuste lentiggini, era la sua metà. Si incastravano perfettamente. Era la sua parte migliore.
‘Allora .. sarò il tuo corno.’ Disse Santana sorridendo incerta.
‘Lo sei sempre stata. – Britt, con un sorriso grande, strinse forte la mano della mora – Ora andiamo a prenderci un gelato. Tutta questa tristezza mi ha messo una certa fame.’
‘Britt .. ma ci saranno meno di dieci gradi fuori!’
‘E allora? Non c’è temperatura o ora che tengano! E’ sempre un buon momento per il gelato.’ Un’espressione da cucciolo abbandonato si stampò sul suo volto chiaro.
‘Okay, vada per il gelato!’ Disse San con fare (fintamente) rassegnato.
‘Ottimo! C’è una vaschetta gigante che ci aspetta a casa mia.’ La Pierce si gettò di peso fra le braccia dell’altra.
E San capì. E l’abbracciò più forte che poté. Fino ai limiti dell’umano.
Capì. Quella che aveva fra le braccia era il suo unicorno. Suo. E le piaceva il suo modo di dimostrarle amore perché poteva capirlo solo lei. Solo San poteva. E così doveva essere.

‘Cause I feel that when I’m with you, it’s alright. I know it’s right.





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* Citazione memorabile tratta dal film Forrest Gump.

** E' un riferimento a Peter Pan e al fatto che Campanellino, per restare in vita, avesse bisogno di applausi. Non so, ma mi sembrava adatta da far dire alla nostra Britt.

*** Altro riferimento a Forrest e alla sua Jenny.
  
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