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Autore: fila    24/11/2011    10 recensioni
Questa storia ha partecipato al contest "Ricordi - only Quileute and Volturi" indettto da Palm_, classificandosi sesta.
Una Renata, malinconica, racconta i suoi ricordi alle amiche. Che c'entra Felix in tutto ciò? Benvenuti a Volterra.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chelsea, Corin, Felix, Renata, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Questa storia ha partecipato al contest "Ricordi - only Quileute and Volturi" indettto da Palm_, classificandosi sesta.


Colore del pacchetto: Bianco
Prompt: torta, finestra, pioggia, prato
Titolo: Figli
Personaggi: Renata, Felix, Corin, Chelsea
Genere: one-shot
Rating: verde

Note dell’autore: la Renata della mia storia è quella descritta da Dragana nel suo “Storia dal nido degli avvoltoi – capitolo 3 L'incrocio”. Andate a leggerlo è stupendo. In ogni caso questa Renata non è maltese ma sarda.

 

Figli

 

 

 

Una settimana di pioggia annunciò l'arrivo dell'autunno a Volterra. Dopo l'allegra invasione estiva di turisti, gli abitanti tirarono un sospiro di sollievo, godendosi finalmente il meritato silenzio. La quiete era apprezzata da tutti, tranne che dagli inquilini di Palazzo dei Priori.

Un pomeriggio di inizio ottobre Caius stava veemente rimbrottando la loro vivandiera.

Adesso basta! Sono ormai tre settimane che ci porti soltanto vecchi decrepiti!” urlò l'uomo.

Signore, in questo periodo dell'anno i ragazzi sono a scuola e gli adulti al lavoro. Non vengono a visitare la Toscana.” spiegò Heidi pazientemente.

Ecchissenefrega!” ribatté il suo Signore. “Sono stufo di bere sangue con il colesterolo alto e di sentire l'acre sapore dei medicinali sulla lingua. Trovami una scolaresca.”

Signore, è troppo presto per le gite di classe.” tentò di giustificarsi la vampira.

Devo mandare Gianna a fare il tuo lavoro?” la minacciò Caius.

Sarà un piacere per me esaudire ogni Suo desiderio.” disse Heidi stizzita.

 

Due giorni dopo, l'età del pranzo non superava i cinque anni.

Renata uscì dalla sala dei banchetti un po' turbata. Chelsea e Corin, vedendola più silenziosa del solito, la seguirono. La trovarono seduta sul prato di uno dei giardini interni del palazzo che stringeva a sé un giocattolo, e si sedettero a fianco a lei.

Renata posò la bambola di pezza su una panchina di fronte e cominciò a fissarla con sguardo assente.

Tutto bene, tesoro? Qualcosa ti preoccupa?” chiese Chelsea con tono dolce.

Pensavo ai miei figli.” rispose, infine, l'interpellata.

Figli?!!” ululò qualcuno dall'alto.

Le tre donne alzarono lo sguardo. Felix era affacciato a una finestra e le stava osservando.

Porco mondo! Vada per quell'Eleazar, ti ha portato lui qui. Ok Aro: è il boss e con lui non si discute. Ma, Principessina mia, pure con gli umani?” chiese scocciato.

Si buttò giù dal primo piano atterrando, elegantemente, in una pozza di fango.

Non sapevo avessi avuto dei figli, mia cara.” domandò Corin, spazzando via gli schizzi dal vestito.

In effetti è una storia un po' strana.” rispose Renata.

I miei ricordi umani sono ormai vaghi e sfumati, come quelli di tutti noi che entriamo nella seconda vita. Alcuni momenti però sono limpidi e chiari come se li stessi vedendo in un film.” disse dopo qualche minuto di silenzio. “Rammento bene il gusto orribile della prima torta che cucinai per mia nonna, il colore del mare il giorno che imparai a nuotare e il profumo dei fiori selvatici che mi regalò il mio fidanzatino.”

Si interruppe e fece un sorriso. “Peppe era figlio di un pastore. Aveva preso l'abitudine di fermarsi a guardarmi da lontano quando portava le sue tre pecore a pascolare. Una sera di primavera, raccolse tutto il coraggio che possedeva e si avvicinò. Come ero emozionata!” ricordò intenerita. “Bofonchiò un “ciao”, mi porse uno sparuto mazzolino di fiori e poi corse via. Ero senza parole dalla felicità.” proseguì. “Da quella sera cominciò a portarmi tanti regali: fiori, sassi colorati, pietre con fogge strane, pezzi di legno intagliato...”

Sai che sforzo!” commentò acido Felix.

Per me erano tesori. Nessun gioiello mi avrebbe reso più felice.” replicò Renata sorridendo.

Felix, stai zitto! Continua la tua storia, ti prego.” la implorò Corin con gli occhi che brillavano di curiosità.

Era quasi passato un anno quando successe il fattaccio. Ero sugli scogli, come al solito, a raccogliere i ricci di mare. Lui mi raggiunse con del latte. Faceva un gran caldo. Poi, sapete anche voi come funziona, da cosa nasce cosa...”

Tze! Un pastore.” intervenne nuovamente il vampiro. Nessuno gli diede retta.

E i figli?” chiese Chelsea

Nei giorni successivi ero convinta di essere rimasta incinta. Ero terrorizzata! Non mangiavo e non dormivo più. Poi, però, qualcosa cambiò in me. Cominciai a sognarmeli, quei bambini. Li immaginavo con capelli ricci e occhi neri come i suoi. Nei miei sogni li vidi crescere, giocare con me, amarmi, essere felici.” disse con un sospiro Renata. “Così raccolsi tutti i cenci vecchi e inutilizzati, e costruii una bambola per il mio bimbo.”

La vampira indicò il giocattolo che aveva posato davanti a sé.

Ecco, quella le somiglia tanto. Si vede che è stata fatta dalle mani inesperte di una bambina con dei vecchi indumenti.”

Ci fu un attimo di silenzio.

Te la senti di finire la storia?” chiese Corin abbracciando l'amica.

Mia nonna capì che qualcosa non andava e mi costrinse a confessare tutto. Rise delle mie paure ma cominciò a seguirmi ovunque. Lui non si avvicinò più.” terminò Renata.

Beh, 'sti figli dove stanno?” domandò Felix.

Non li ho mai avuti.” rispose lei semplicemente.

Cos'è, il pecoraio s'è fatto spaventare da una vecchietta?” replicò lui.

Peppe sposò la figlia di un altro pastore, Maria. Lei portava in dote due pecore. La mia famiglia era molto povera quindi io non ero un buon partito.” spiegò la vampira scrollando le spalle.

Quanti anni avevi, Fatina Swarovski?” domandò lui curioso.

Nove anni.” rispose lei.

Principessina mia, come sei precoce! Persino io l'ho fatto più tardi! E dire che avevo un sacco di materia prima tra le mani e nessun controllo.” ridacchiò Felix.

Se avesse potuto, Renata sarebbe arrossita. Si limitò a guardarlo stranita.

Che tatto, Mister elefante in un negozio di cristalli!” lo redarguì Chelsea.

Ehm, no. Temo che la mia prima volta sia stata molto più tardi della tua. Sai, ero già vampira.” sussurrò Renata.

Ma.. ma.. tu hai detto che pensavi di sfornare una nidiata di mocciosi.” si stupì lui.

Una volta, mio caro, l'educazione sessuale non era materia di discussione. Mia nonna era molto parca e criptica nelle informazioni che mi dava.” spiegò lei. “Peppe, quel giorno, mi diede solo un bacio sulla guancia e...” si interruppe imbarazzata.

Eeee....” dissero in coro gli altri tre presenti in giardino.

Mi toccò con un dito l'ombelico che si intravvedeva sotto la camicia bagnata.” concluse.

L'ombelico?” sussurrò Corin. “Non capisco.”

Con le amiche eravamo giunte alla conclusione che le donne aspettassero un figlio dopo essere state toccate da un maschio in quel punto. Buffo, vero?” replicò Renata sorridendo.

Felix era piegato in due dal ridere.

E io che pensavo di aver fatto tutto il possibile e l'immaginabile con le donne.” disse quando fu di nuovo in grado di parlare. “Fatina, non appena queste due scocciatrici saranno schiodate, posso avere l'onore di toccarti l'ombelico?”

E le fece l'occhiolino.

 

 

 

 

Note parte seconda: Felix ha una cotta per Renata! Se non ci credete leggete tutta la raccolta di Dragana.

Ringrazio Palm: non avevo mai provato a partecipare a un contest. Il tuo mi è piaciuto talmente tanto da aver “rotto il ghiaccio”. Grazie!!!

Ringrazio Vannagio :) e chiunque abbia avuto la pazienza di leggere fino a qui.

  
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