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Autore: otrop    03/12/2011    0 recensioni
La percezione è conoscenza, la conoscenza è vita.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nelle strade della mente,
ho conosciuto un cane
che aveva i miei stessi pensieri in testa
e uomini, e donne,
tanti uomini, tante donne,
 che non capivano quelle parole estasianti.
Al di là del sole,
celati dalle montagne spoglie,
si nascondevano pescatori d'anime
che da tempo avevano perso la ragione.
Incontrai le grazie,
e quegli stolti che ammiravano il falso saggio,
e quei meschini che fingevano di essere contenti,
e quegli animi che vagavano distanti da ogni cultura,
e sapevo che per me erano destinate cose più alte,
da immemore tempo sapevo.
E fui sempre solo,
in ogni lotta, in ogni vittoria,
conobbi me stesso e viaggiavo
senza potermi sottrarre a quegli stolti,
a quei mediocri,
a quei tiranni,
a quei falsi.
Vi erano tanti,
convinti di potermi essere padri,
convinti di potermi insegnare,
convinti di potermi redarguire,
ma io sapevo.
La follia,
non era altro che la mia assurda normalità.
I cieli bruschi e burrascosi,
mi accompagnavano,
sui monti irti e grigi dell’esistenza.
Raggiunsi il piacere assoluto,
guardando il corpo di quella donna venduta,
e seppi che infondo anche essa,
coi suoi capezzoli pungenti,
era ragazzina pura.
E le origini avevo purtroppo dimenticate,
quella mia terra gocciolante di sudore,
le immagini erano sbiadite,
inafferrabili e sciape,
non ricordai.
Mi capitò di toccare il sole,
e precipitare da nuvole ardenti,
tentare la morte di una vita imperfetta,
e scoprire quelle porte,
e aprirle, attraversarle,
e conoscere.
 
  
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