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Autore: A g n e    05/12/2011    5 recensioni
La mia prima Merthur!
Nasce da una richiesta di usare il prompt "coperta".
Merlin ha freddo e per Arthur ogni scusa è buona.
Hope you'll enjoy it!
- Cosa volete stia facendo, sire? Sto morendo dal freddo, ecco cosa sto facendo!
- Ed è una ragione valida per dimenarti in quel modo?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Merlin, cosa diamine stai facendo?!
È notte fonda, e invece di essere in un comodo letto all’interno delle rassicuranti mura della cittadella, io e Arthur ci troviamo in un’inquietante foresta ai confini di Camelot, a dilettarci con un’altra missione potenzialmente suicida di cui Uther, naturalmente, non è a conoscenza.
Come se ciò non bastasse, anche in questo momento l’irritante voce del mio adorato principe mi sta rimproverando qualcosa per cui non ho colpa.
- Cosa volete stia facendo, sire? Sto morendo dal freddo, ecco cosa sto facendo!
- Ed è una ragione valida per dimenarti in quel modo?
Se c’è una cosa che stare al servizio di Arthur mi ha insegnato  è l’autocontrollo. Per cui, invece di saltargli al collo e porre fine al sogno di Albion, brontolo qualcosa di simile a: - Ho scordato la mia coperta.
Arthur sospira seccato.
- Hai scordato la tua coperta?! Come hai fatto a dimenticare la tua coperta?
- Forse perché dovevo ricordarmi della vostra spada, e del vostro arco, e del vostro vessillo, e dei viveri, e…
- Mmm, d’accordo, d’accordo - mugola Arthur, rigirandosi su se stesso. - Cerca di non fare rumore, almeno.
Ma certo, con questo gelo secondo lui dovrei anche starmene zitto e buono mentre lui dorme tranquillo avvoltolato nella coperta che comunque gli ho portato io….
- Merlin.
Numi celesti, adesso cosa c’è? Se quella stupida lucertola troppo cresciuta non mi raccomandasse più o meno ogni giorno che “il futuro di Albion risiede nella nostra unione” l’avrei già soffocato con la suddetta coperta.
- Sì?
- Vieni qui.
Perfetto, ora il freddo mi causa anche allucinazioni, perché Arthur che solleva un lembo della coperta invitandomi a dormire con lui non può che essere…
- Merlin, vieni immediatamente qui o ti lascerò al gelo. 
D’accordo, allucinazione per allucinazione perché non approfittarne?
Mi avvicino cauto ad Arthur, che mi getta un angolo della coperta in faccia intimandomi di stare in silenzio fino all’alba, di dormire e di non disturbarlo ulteriormente.
Dormire, a mezzo metro da Arthur? Direi di no.
Forse era meglio il freddo…
Qualche anno dopo
- Ma cosa diamine- Merlin, cosa ci fai fuori dalla mia finestra?!
Maledicendo quell’idiota, apro di scatto le imposte in modo che possa entrare nella mia stanza.
- Merlin, cosa stai facendo? - sibilo all’indirizzo del giovane rotolato sul pavimento, mantenendo un tono di voce che non allarmi tutti i soldati di Camelot. Odio il disordine nei miei appartamenti, io.
- Trovo un modo per entrare nella vostra stanza?
- Questo lo vedo! Perché dalla finestra, comunque?
- Avete un altro modo per eludere le guardie? - commenta, rialzandosi in piedi.
- No! Ma perché eludere le guardie?! - esclamo, esasperato.
Merlin si prende un attimo per rispondere. Poi, guardandomi di sottecchi, suggerisce:
- … per entrare nella vostra stanza?
Indispettito, esco in un sospiro seccato. Maledizione a me e al momento in cui mi sono innamorato di questo cretino.
- Merlin - esordisco, tentato di calmarmi. - Cosa ci fai qua?
- Avevo freddo. E mi sentivo solo. - risponde, tormentando i bordi di quella ridicola sciarpina che porta sempre al collo.
Dovrò ricordarmi di scrivere un editto che la dichiari fuori legge. Esattamente come quello sguardo da cucciolo che mi sta rivolgendo in questo momento.
- Ho capito. - sospiro, tornando a dormire. - Vieni.
Felice del risultato della sua sceneggiata, Merlin trotterella fino al mio letto, infilandosi sotto le coperte.
- Gah! Merlin, che piedi freddi! - esclamo, pentendomi già del mio buon cuore.
- Motivo in più per farmi scaldare da voi - sussurra sulla mia bocca, e il mio malumore scompare immediatamente, mentre comincio dolcemente a baciarlo.

Ahora dunque.
Questa cosetta è una ff promessa a Joey che mi ha suggerito il prompt 'coperta'.
Joey, prova solo a pensare 'quanto potenziale p0rn sprecato' e non ti scriverò più nulla.

Anyway. Spero di non aver reso nessuno dei due troppo OOC. Nel caso, abbattetemi e ponete fine alle mie sofferenze.
Ah, c'è un cambiamento di POV tra le due sessioni temporali. Perdonatemelo, ma ci stava.
('Sessioni temporali'... fa molto Star Wars. Devo smetterla di guardare tbbt)
N.B.: 'lucertola troppo cresciuta' è una citazione da Eragon e Christofer gentilmente me la presta.



Di coperte, freddo e altre scuse

- Merlin, cosa diamine stai facendo?!

È notte fonda, e invece di essere in un comodo letto all’interno delle rassicuranti mura della cittadella, io e Arthur ci troviamo in un’inquietante foresta ai confini di Camelot, a dilettarci con un’altra missione potenzialmente suicida di cui Uther, naturalmente, non è a conoscenza.
Come se ciò non bastasse, anche in questo momento l’irritante voce del mio adorato principe mi sta rimproverando qualcosa per cui non ho colpa.

- Cosa volete stia facendo, sire? Sto morendo dal freddo, ecco cosa sto facendo!
- Ed è una ragione valida per dimenarti in quel modo?

Se c’è una cosa che stare al servizio di Arthur mi ha insegnato  è l’autocontrollo.
Per cui, invece di saltargli al collo e porre fine al sogno di Albion, brontolo qualcosa di simile a: - Ho scordato la mia coperta.

Arthur sospira seccato.
- Hai scordato la tua coperta?! Come hai fatto a dimenticare la tua coperta?
- Forse perché dovevo ricordarmi della vostra spada, e del vostro arco, e del vostro vessillo, e dei viveri, e…
- Mmm, d’accordo, d’accordo - mugola Arthur, rigirandosi su se stesso. - Cerca di non fare rumore, almeno.

Ma certo, con questo gelo secondo lui dovrei anche starmene zitto e buono mentre lui dorme tranquillo avvoltolato nella coperta che comunque gli ho portato io….

- Merlin.

Numi celesti, adesso cosa c’è? Se quella stupida lucertola troppo cresciuta non mi raccomandasse più o meno ogni giorno che “il futuro di Albion risiede nella nostra unione” l’avrei già soffocato con la suddetta coperta.

- Sì?
- Vieni qui.

Perfetto, ora il freddo mi causa anche allucinazioni, perché Merlin che solleva un lembo della coperta invitandomi a dormire con lui non può che essere…

- Merlin, vieni immediatamente qui o ti lascerò al gelo. 

D’accordo, allucinazione per allucinazione perché non approfittarne?
Mi avvicino cauto ad Arthur, che mi getta un angolo della coperta in faccia intimandomi di stare in silenzio fino all’alba, di dormire e di non disturbarlo ulteriormente.
Dormire, a mezzo metro da Arthur? Direi di no.
Forse era meglio il freddo…

Qualche anno dopo

- Ma cosa diamine- Merlin, cosa ci fai fuori dalla mia finestra?!

Maledicendo quell’idiota, apro di scatto le imposte in modo che possa entrare nella mia stanza.
- Merlin, cosa stai facendo? - sibilo all’indirizzo del giovane rotolato sul pavimento, mantenendo un tono di voce che non allarmi tutti i soldati di Camelot. Odio il disordine nei miei appartamenti, io.
- Trovo un modo per entrare nella vostra stanza?
- Questo lo vedo! Perché dalla finestra, comunque?
- Avete un altro modo per eludere le guardie? - commenta, rialzandosi in piedi.
- No! Ma perché eludere le guardie?! - esclamo, esasperato.

Merlin si prende un attimo per rispondere. Poi, guardandomi di sottecchi, suggerisce:
- … per entrare nella vostra stanza?

Esasperato, esco in un sospiro seccato.
Maledizione a me e al momento in cui mi sono innamorato di questo cretino.

- Merlin - esordisco, tentato di calmarmi. - Cosa ci fai qua?
- Avevo freddo. E mi sentivo solo. - risponde, tormentando i bordi di quella ridicola sciarpina che porta sempre al collo.
Dovrò ricordarmi di scrivere un editto che la dichiari fuori legge. Esattamente come quello sguardo da cucciolo che mi sta rivolgendo in questo momento.

- Ho capito. - sospiro, tornando a dormire. - Vieni.
Felice del risultato della sua sceneggiata, Merlin trotterella fino al mio letto, infilandosi sotto le coperte.

- Gah! Merlin, che piedi freddi! - esclamo, pentendomi già del mio buon cuore.
- Motivo in più per farmi scaldare da voi - sussurra sulla mia bocca, e il mio malumore scompare immediatamente, mentre comincio dolcemente a baciarlo.

   
 
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