Prima fanfic su BradxColin, aw. Sono coooooosì carini assieme. Merthur Bradlin is the way.

 

Maledizione

Bradley non sa nemmeno com’è iniziata questa cosa. O forse sì, lavorandogli a stretto contatto per tanto tempo. Ma rimane comunque inaccettabile. E poi, tutti quei video e quelle fanfictions. Andiamo.
Arthur e Merlin per primi e poi loro due. Lui non era mica scemo, internet lo sapeva usare.
Ma maledizione.
Bradley sbuffa senza riuscire a trattenersi. Sta partecipando alla festa che il cast ha organizzato per la fine della quarta stagione di Merlin. E sì, Bradley può aver esagerato con l’alcool, però questa faccenda è seccante.
Anche perché certi filmini schifosamente romantici sono carini e toccanti. Bradley impreca tra i denti. E deve ammettere, con un singulto interiore, che diverse autrici di quelle cacchio di fanfic - “ff”, scimmiotta Brad con voce femminile - hanno una discreta fantasia.
Ed immaginazione.
Bradley odia le ragazze, le come diavolo si chiamano, quelle che lo vorrebbero accoccolato a Colin per poi sbatacchiare le ciglia sospirando.
Ma maledizione, eh.
Bradley sta provando - tra un singhiozzo ed un’imprecazione - ad imprecare di nuovo, quando improvvisamente gli si para davanti un sorriso sincero e due profondi occhi blu.
E Bradley pensa, “uh, non pensare ai filmini, alle fanfictions, al bromance-più-che-altro-romance- omosessuale e sii rilassato, Braddyboy.”
Anche perché è Colin. Bradley fa un cenno col capo, incerto della propria voce. Solo Colin Morgan, chi diavolo è Colin Morgan?
“Sei già ubriaco?” chiede Colin, vagamente divertito, assottigliando gli occhi. Bradley ride senza un motivo particolare o forse è perché è ubriaco o, ecco, perché c’è Colin lì davanti che gli sta parlando, una maglietta verde addosso e un lieve accenno di barba, libero dai panni di Merlin.
E lui aveva visto molti filmini di recente, si ripete Bradley osservando Colin sedersi sulla sedia accanto alla sua, un drink tra le mani.
E letto, oh Dio, molte storie. Fanfictions. Bradley James odia il termine NC-17 e questo è perché lui internet, sì, lo sa usare.
Dannate slasher o come cazzo si chiamano.
Hanno rovinato l’amicizia tra lui e Colin.
NC-17. Il cervello di Bradley è aggrappato lì, un chiodo fisso, lì davvero, assieme a qualcosa che somiglia a un “E Colin gemette rocamente, quando Bradley lo accolse più profondamente nella bocca, la punta del suo uccello...” e qui Bradley deve boccheggiare perché ohmioDio, si ricorda che la ragazzina stramba ed indecente aveva scritto questa cosa su loro due in un'ambientazione simile a questa: ubriachi dopo aver partecipato ad una festa.
L’uccello di Colin. Il cazzo di Colin. Il membro di Colin. Il pene di Colin. Ecco, il pene di Colin.
Ecco. Brad riesce a sentire la voce di John Hurt sghignazzare “destino, destino, destino, sei fottuto”.
“Bradley, ehi? Stai bene?”
Bradley sussulta. Okay. Deve essere lucido. Sorride battendogli una spalla e quasi collassa quando sente quanto calda è la pelle di Colin.
“Sto bene.” risponde, sentendosi in dovere. Ma maledizione. “Colin, sai, hai mai, ecco, sentito parlare di fanfictions?”
E porca puttana.
Colin sbatte le palpebre e arrossisce. Beve un sorso del suo drink e lo guarda. “Sì. Ehm, ne parlano abbastanza. Anche alle conferenze.”
“Già.” Bradley annuisce, sollevato senza un motivo ma ehi, è ubriaco. “E cosa ne pensi?”
Ecco. Ancora.  L’attore biondo spera che arrivi subito il 2012 con ferocia. Non sta veramente guardando il collo di Colin.
Cazzo, maledette ragazzine e NC-17.
“Uh, non lo so,” risponde nervoso Colin, umettandosi le labbra.
Bradley fa una smorfia dolorante, mugugnando. “Non umettarti le labbra, ti prego.”
Ma maledizione, infimo alcool.
Colin ride ancora ma nervosamente. “Mi, ehm, dispiace.” fa una pausa. “Cosa ti sta succedendo, Bradley?”
Oh, sembra davvero una scena di un film. Tipo quelli che parlano di animali e magari un cattivo vuole ammazzare un cagnolino innocente, stile carica dei 101, e Bradley è il fottuto dalmata.
Dio, Colin è Crudelia Demon.
Bradley prende a ridere istericamente, piegandosi in due.
“Bradley!” sbuffa Colin, senza però sembrare arrabbiato.
Ma certo, lui è Colin Morgan, chi diavolo è Colin Morgan?, non si arrabbia mai.
Aw, è così gentile, carino, bravo oh, oh - Colin, Colin.
Se, certo. Bradley con dignità si ritira su.
“Scusami. E’ che ho pensato ad una cosa folle. Dicevamo?” sorride.
E’ okay. La situazione.
“Uh, del bromance penso.” Colin si gratta una guancia.
O forse no. Forse è solo dannatamente assurda ed ingiusta.
“Senti, Colin.” sospira Bradley, seriamente. “Sono certamente ubriaco e non riesco. Fanculo alle slasher, filmini vari, NC-17. Hanno rovinato tutto, la nostra amicizia.”
Colin ha aggrottato la fronte, lo sguardo perplesso. “Bradley... di cosa stai parlando?”
Bradley si concede il lusso di imprecare di nuovo. Perché è davvero ottuso, l’altro.
“Scrivono che io ho-insomma il tuo-il tuo maledetto pene nella mia bocca oppure tu che gemi quando entro dentro di te, sentendomi riempito perché ho capito, lavorando con te, che ti amo? E no, aspetta, eh,” lo interrompe furioso, quando vede che Colin, spalancata la bocca e viola le sue guance, sta per parlare, “e naturalmente tutto quel subtext tra Merlin e Arthur e insomma è, davvero, ambiguo. Ma da amici. Cioè, ecco, sì, ma vedi ci sono delle pervertite che-”
“Ah, le slasher, personalità oserei dire strana.” commenta Colin e Bradley è tutto un ma che cazzo sto dicendo e che cazzo sta dicendo?
“E hanno molta fantasia,” conclude Colin.
Bradley si tormenta il labbro con i denti, nervoso. “Sei-sei ubriaco, vero?”
Colin sospira e annuisce. Beve l’ultimo sorso del drink. Poi solleva due occhietti vispi su di lui.
“Comunque se vuoi puoi E Bradley non riuscì a trattenersi, tuffandosi nel collo di Colin, mordendo la sua pelle, sentendolo gemere ed inarcarsi dolcemente, facendo aderire le loro erezioni’.”
Bradley deve recuperare la sua mascella, caduta a terra.
Il collo. Cioè, no, un attimo. Erezioni.
“Sappiamo a memoria la trama ed i passaggi di quelle-quelle maledette, ma maledizione, fanfictions” soffia, incredulo.
Colin sbuffa. “Facciamo schifo.”
Bradley si mette una mano tra i capelli, tirandosi via dalla fronte alcuni ciuffi biondi.
Va bene sono ubriachi entrambi.
“Quindi-uh-posso?” balbetta.
Colin si avvicina a lui dopo aver appoggiato il bicchiere vuoto sul tavolo davanti a loro, sorridendo lievemente, afferrandogli il viso tra le mani. Bradley cerca di inghiottire un battito del cuore, non riuscendoci.
Oh, oh signore.
Le labbra di Colin si avvicinano al suo orecchio, caldo respiro alcolico addosso, brividi piacevoli sulla pelle. “Puoi,” bisbiglia.

A Bradley passa automaticamente la sbronza, sentendosi molto, molto, molto lucido e arzillo.

Benedetta serata e ragazzine e internet e alcool.

fine