Anime & Manga > D'Artagnan
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Autore: telesette    07/12/2011    1 recensioni
Vi ricordate per quale motivo D'Artagnan decise di lasciare il suo paese in Guascogna? All'epoca voleva solo dimostrare a quello sbruffone di George di avere ragione da vendere circa l'esistenza dell'elefante a Parigi. Chissà le facce che avranno fatto George e i suoi amici nel vedere tornare il nostro eroe in groppa al gigantesco pachiderma...
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era passato molto tempo ormai, dal giorno della famosa lite tra D’Artagnan e George. Quest’ultimo, arrogante rampollo di una nobile famiglia della Guascogna, stava appunto ripetendo agli amici per la duecentomillesima volta il modo in cui aveva sistemato quel bugiardo di D’Artagnan.

- …E dunque, come vi dicevo, io e la mia mucca non potevamo certo tollerare un simile affronto - esclamò George, gesticolando pomposamente davanti al proprio uditorio. - “Un animale più grande della mia Brigitte?” Ma figuriamoci! D’Artagnan è arrivato addirittura ad inventarsi che a Parigi esistesse un “Eletante” ( o come cavolo si chiama! ), e insisteva pure con questa frottola, allora io…

Gli altri ragazzi ascoltavano annoiati le vanterie di George, ben sapendo in realtà come fosse andata a finire quella volta ( ovvero con il bagno di quest’ultimo nel fiume, al termine di una folle corsa sul dorso della sua mucca imbizzarrita ), tuttavia si guardarono bene dal contraddirlo. George era veramente insopportabile ma, oltre ad essere grande e grosso, era anche ricco e viziato; nessuno dunque poteva permettersi di avere da ridire con lui, senza poi incorrere nella sua furia o in qualche ingiusta ripicca da parte dei suoi familiari. Dopo innumerevoli volte che avevano sentito questa versione addomesticata dei fatti, avrebbero fatto e creduto qualsiasi cosa pur di farlo smettere.
Ad un tratto, con un verso assordante mai udito prima, i ragazzi si resero conto che una gigantesca massa grigia in lontananza stava avanzando lentamente nella loro direzione. Lo strano rumore distolse George dalle sue farneticazioni ( grazie al cielo! ) e anche quest’ultimo si voltò ad osservare.

- Guardate - urlò qualcuno. - Che cos’è, secondo voi ?
- E’ impossibile, non sarà mica…

Di nuovo quel rumore, un barrito per essere esatti, e George e gli altri poterono vedere l’elefante in tutta la sua grandezza. A bocca aperta per lo stupore, i contadini lungo la strada lasciarono cadere i forconi e si limitarono ad osservare l’enorme bestione senza credere ai propri occhi. In groppa all’animale, felice e sereno come una pasqua, c’era proprio lui… D’Artagnan!

- Ehilà, amici - gridò il giovane, agitando la mano con un sorriso. - Come state?
- D’A… D’Ar… D’Artagnan ?!? - esclamò George con voce strozzata.
- Allora, George, che mi dici adesso… Sei ancora convinto che la tua mucca sia l’animale più grande di tutta la Francia?

Pallido come un lenzuolo, George non riuscì ad articolare neanche mezza parola. L’elefante si fermò a pochi metri dal punto ove si trovavano lui e i suoi amici: D’Artagnan appoggiò entrambi i gomiti in avanti e, mettendosi comodo, osservò soddisfatto l’espressione incredula che avevano tutti.

- No… No… Non… - balbettò George. - Non ci credo, non è possibile…

Mormorandogli qualcosa all’orecchio, D’Artagnan ordinò dunque all’elefante di afferrare George con la proboscide e sollevarlo in alto come un fuscello. Costui urlò terrorizzato, agitando le braccia e sbraitando inutilmente, ma D’Artagnan non intendeva rinunciare a questa soddisfazione per niente al mondo.

- Mettimi giù - strillò George, peggio di una vecchietta isterica. - Mettimi giù, ho detto!
- Ma come, George - scherzò D’Artagnan, sfregandosi il naso con l’indice. - Non eri tu a dire che ti piaceva “star sopra tutti quanti?”
- Giuro che appena scendo te la faccio pagare, D’Artagnan… Questa me la paghi caraaa !!!

Ma le parole di George si persero allegramente nel coro di risate degli altri ragazzi, perfino l’elefante sembrava divertito, finalmente D’Artagnan aveva avuto la sua rivincita.

FINE

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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