-Perché me lo dici solo ora?-
Sussurrò, torturando i bordi della lettera ancora stretta nelle sue mani.
-Ti supplico, non mi odiare.-
Si alzò lentamente, aiutandosi poggiando una mano sul bordo del tavolinetto provvisto di specchio con le luci.
L’ altro gli si avvicininò, posando l’ asciugamano sul tavolino, levandogli la giacca nera, troppo leggera per quel settembre piovoso e freddo.
-Dovresti vestirti più pesantemente.-
Gli disse, districando la lettera dalla sua mano, per poi levargli la maglietta di cotone.