Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: _DreamerL490_    11/12/2011    0 recensioni
Tutto nasce dalla passione per la musica. Una ragazza sta vivendo il suo sogno; gira il mondo con la sua band e sono entrati a far parte della sua vita i 30 Seconds to mars. Nel giro di due anni tra peripezie e sorprese tutto cambierà.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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*Reneé*

Ormai erano passati tre mesi da quando Lily era entrata nelle nostre vite. Stavamo diventando dei bravi genitori; avevamo stabilito dei turni per quando si svegliava la notte, ma la maggior parte delle volte io dovevo trascinare Jared fuori dal letto e aiutarlo a preparare il biberon. Lui era bravo a farla addormentare; infatti, ogni sera le cantava una canzone e lei dopo i primi versi cedeva. Io completavo il lavoro cambiandola e dandole da magiare, per il bagnetto dovevamo essere in due, lui la teneva ed io cercavo di lavarla mentre Jared continuava a dirmi di stare attenta. Infondo eravamo bravi, forse non quanto Tomo e Vicki, ma ce la cavavamo. Oggi saremmo tornati in studio dopo tanto tempo, anche Lily sarebbe venuta con me. C’eravamo già organizzati, quando dovevo incidere io Jared la teneva e quando toccava a lui, era il mio turno. Era anche la prima volta che l’avrebbe vista qualcun altro al di fuori delle nostre band. Gli Echelon l’avevano vista poco dopo la nascita con le foto dei giornali, ma dopo noi avevamo "chiuso" con il mondo esterno; i paparazzi ci seguivano e non ci andava di mostrare così la nostra vita privata, loro l’avrebbero conosciuta quando noi l’avremmo presentata personalmente, ma senza giornali o altro, sarà una semplice riunione di famiglia.
"Lily, siamo arrivati al lavoro di mamma e papà" disse. Jared la prese in braccio e la coprì con una coperta. Io presi il basso in spalla e la borsa di Lily.
"Non guadarmi così, dentro non ci sarà tanto casino" continuò.
"Ti ha risposto?" domandai divertita. Erano buffi, lui le faceva domande e discorsi seri e lei lo guardava spaesata ma ogni tanto sorrideva. Lily era un mix di Jared e me, aveva gli occhi celesti come il cielo, i capelli scuri con dei riflessi ramati e la pelle morbida baciata dal sole.
"Mi ha guardato male" sbuffò.
"In effetti, ha ragione" risposi aprendo la porta. Dentro c’era casino come al solito, assistenti e cantanti correvano qua e là, ma quando ci videro entrare con la piccola si fermarono e si avvicinarono per guardarla. Lei non s’intimorì, iniziò a scalciare e a muovere le manine, continuava a sorridere e Jared cercava di tenerla ferma. Quel posto le era piaciuto, forse era un segno del suo amore per la musica; a casa era abituata a sentire Shannon suonare, Jared cantare e me comporre, ormai era normale per lei trovarsi in mezzo a dei "pazzi".
"Dobbiamo andare allo studio n°8" disse Jay. Mi feci spazio tra la folla e ci dirigemmo verso l’ascensore.
"Bello eh?!" domandò. Lily rispose sorridendo.
"Siete buffi!" esclamai pigiando il bottone.
"è figlia nostra, non potrà mai essere normale" rispose.
"Giusto, quando dovrà andare all’asilo o quando ci sarà la giornata in cui i papà spiegano il lavoro che fanno…Tu dovrai parlare della band, degli Echelon e tutti compagni di classe ti adoreranno" dissi.
"Adoreranno anche te, soprattutto se inizi a cucinare…potresti battere Tomo se ti ci impegni" rispose uscendo dall’ascensore. Ci trovammo in un lungo corridoio, il nostro studio era l’ultimo a destra, aprimmo la porta e vidi Tomo e Shan. Appena ci videro presero Lily, anche loro iniziarono a parlare con lei. Lily adorava zio Shannon, ogni volta che lo vedeva sorrideva e voleva stare solo con lui; con Tomo era la stessa storia, ma Andreas era geloso di Lilian.
"Eh eh iniziamo?" chiese Jared. Presi Lily dalle braccia di Tomo e mi sedetti sul divano. Shan si sedette vicino a me e Tomo vicino al loro produttore.
"Inizia prima la voce" disse il maggiore dei Leto riprendendosi sua nipote.
"Ok, inizio con Save me" rispose Jared. Lily lo cercò al suo fianco, ma non lo trovò, iniziò a disperarsi, ma dopo tanto curiosare lo vide dietro al microfono con le cuffie e lui le sorrise.
" Hang me down on a river bed with the other dead…i will die without a sound…Hang me down on a river bed with the other dead…I will sing the whole way down…save me, save me…" cantò. Tomo stava regolando i volumi, Shan era preso dalla voce del fratello e lo stesso Lily.

*Jared*


Era il turno di Reneé. Eravamo nello studio n°10, dentro c’erano tutti. Cole accordava la sua chitarra e riscaldava le dita. Matt regolava la batteria e mi guardava divertito, non si era ancora abituato a vedermi sotto veste di padre. Helen era seduta accanto a me e giocava con Lily; non l’avevo mai vista così, mi è sempre sembrata fredda e antipatica, questo suo nuovo lato non mi dispiaceva. Per ultimo notai Renata, lei stava facendo delle armonizzazioni, era già dentro il vetro, il basso era collegato, non doveva far altro che suonare.
"Reneé inizia con Moonlight" disse Cole. Lui si sedette vicino a John e le diedero il via. Lei annuì e iniziò a suonare. L’introduzione mi piaceva, era lenta, leggiadra, avevo già sentito questa canzone, ma non completamente. Dopo qualche minuto iniziò a cantare, in quel momento tutti rimasero presi da lei, erano incantati e sorpresi. Solo Cole sorrideva, forse lui era l’unico che sapeva di questa cosa. Anch’io ero spiazzato, non aveva mai voluto cantare in un cd e ora lo stava facendo. Lily era concentrata, non stava più scalciando, i suoi occhi erano fissi sulla mamma, non si perdeva neanche un movimento. Osservava come muoveva le dita, il suo viso; anch’io nella sua stessa situazione.
"Va bene?" domandò Reneé.
"Perfetta!" disse John.
"Bene, Cole è il tuo turno" rispose uscendo da quella cella. Helen si alzò e cedette il posto a Reneé.
"Wow!" esclamai.
"Esagerato" disse prendendo Lily.
"No, credimi. Tu stavi là e non te ne sei resa conto, ma qui tutti erano incantati" risposi serio. Lei scoppiò a ridere, non si riteneva una brava cantante.
"Oh povere noi!Papà sta delirando!" esclamò divertita.
"Dovresti cambiarle il pannolino" dissi. Reneé le aprì lentamente il pannolino, entrò in apnea e cercò di non schifarsi. Anche se era piccola e carina era una tortura cambiarla. Io la guardavo divertito, pochi minuti fa stava incidendo un disco e ora era entrata in "modalità mamma".


Finalmente eravamo tornai a casa, Lily dormiva come un angioletto, Reneé preparava i biberon in anticipo ed io bevevo un caffè. Continuavo a osservarla mentre smanettava con il latte etc. Dopo il parto era tornata come prima, forse ora era anche più magra e bella. Mi alzai senza far rumore e mi avvicinai a lei. La strinsi da dietro e le baciai il collo. Lei continuava a fare quello che stava facendo, cercava di non cedere a me, ma non ci riusciva.
"Do you really want? Do you really want me…" sussurrai.
"Hurricane" rispose lei. Cercavo di farla arrendere cantando, ma era un osso duro:prima di me c’era Lily. La girai verso di me, ora avevo il suo viso vicino al mio, il mio respiro le sfiorava le guance. Le mie mani presero le sue gambe e la alzai da terra. Inizia a baciarla con più voga, le mie labbra pretendevano le sue e il mio corpo il suo. Per un momento lasciò stare i biberon, posò le sue braccia sulle mie spalle e iniziò ad assecondarmi.
"Attento, così mi bruci" sussurrò staccandosi da me.
Le sorrisi, non mi ero reso conto che la cucina era accesa. La spostai verso il tavolo e continuai a baciarla. Volevo farla mia…
 

  
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