Un viaggio delirante nella mente,
Dove non c'è spazio più per niente,
Quando tutto perde di significato,
In cerca di un affetto mai più provato.
Silenzio innocente scende,
sul paesaggio cittadino in festa.
Un velo su tutto si stende.
Ma in fondo cosa resta?
Tutto è avvolto in un alone di luce.
Tutto giace in malinconica futilità.
Corse quotidiane, sul volto soltanto uno sguardo truce.
Senz' accorgersi dell' improvvisa inutilità.
Iniezioni di confezionata felicità,
Inutile in questa silenziosa agonia.
Una dipendenza che scampo non dà.
Ricercata, impacchettata, regalata malinconia.
Scaglie di veloci allucinazioni,
Come un trip ben piazzato,
In ogni nota di quelle sdolcinate canzoni.
Ultimo cantico di un detenuto condannato.
Frammenti di ricordi,
Come assurde statue di cristallo,
Nella neve e nella bufera,
Dal freddo consacrati,
Ad un' eterna placidità
Nel tormento infinito della normalità.
Guardando attraverso calde rifrazioni,
Scorci di un' attimo di eterno paradiso,
Di colori, di dolci, dolorose allucinazioni.
Dono di un secondo, mi congelano in volto il sorriso.
Spensierata, candida innocenza,
Perduta senza averla assaporata,
Guardando un ragazzo giovane, con insofferenza,
Il cuore gonfio di amore, poesia, di amara dolcezza appassionata.
Solo rossi festoni ormai restano,
Come fiumi di sangue, a cui non si presta mai attenzione.
Macabri decori di euforia si appendono,
Come dopo un' esecuzione.
Sopporto il peso del Tempo,
Sulle spalle, e non ho scampo,
Da quest' atmosfera sopravvalutata,
Trascinando le colpe degli altri attraverso la città dannata.
Male dell' anima annichilente,
Vortice nero di apatia,
Ruggisce in me e niente lo porterà via,
Svanirò nel mio buio lentamente.
Dietro l' oscurità di questa maschera,
Un volto forse ancora si cela?
Cosa può accendere in me speranza, come fiamma di candela?
Una sola lacrima in memoria della Luce.
In un angolo resterò.
E con voi sembrerò.
Riderò.
Piangerò.
Ma in realtà,
Così non sarà.
Io me ne andrò.
Lontano, sai...
Dove il sole mai,
Io rivedrò.
Solo tu, nei pensieri miei,
Dolcezza che ormai,
Perduta sei.
Sempre ti amerò, come nessuna mai.