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Autore: Illunis    16/12/2011    5 recensioni
È Natale e per una volta, dopo secoli, Bobby vuole festeggiare per bene.
(Dean/Cas ù.ù)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Destiel: Al mondo esiste solamente l'inevitabile u.u'
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Titolo: Il più bel regalo di Natale
Beta: Skadi e pervertpuccirat (Lj)
Rating: Pg 13 (per quel scaricatore di porto che è Dean)
Genere: romantico con una spolverata di comicità
Avvertimenti: Slash
Personaggi e Pairing: Dean/Castiel, Sam, Bobby e LOL Dean/Impala (ma non conta dato che è canon ù.ù)
Riassunto: È Natale e per una volta, dopo secoli, Bobby vuole festeggiare per bene.
Disclaimer: Supernatural è mio soltanto mio! +_____+ è di Kripke e compagnia bella, il resto è frutto della mia pazzia ù.ù
Note: Che poi l'avevo scritta per il L'Albero di Natale di destiel-italia (e se non conoscete la comm fateci un salto, su!) ma mi hanno promptato il prompt prima che io riuscissi a finire 'sta cosuccia #sniff ma ve la regalo comunque ù.ù
Dedica: A Liebe come anticipo, a Shirohime come mini pacco di Natale a Nenredhel come preregalo di compleanno ù.ù

 


 

 

Il più bel regalo di Natale

 

Fai il presepe, aveva detto.
« E con cosa diamine lo faccio? Con pallottole e sale? » aveva urlato di rimando Dean dietro al scomparire dell'ombra di Bobby nella cucina. A cucinare ci andava in cucina. Dio, dove era finito il mondo? Bobby ai fornelli a riempire il culo di un pollo e lui in giro per casa ad addobbarla con Sam che sparatemi un colpo canticchiava stupide canzoncine natalizie.
« Potresti almeno cambiare canzone? » gli borbottò due secondi dopo che il fratello aveva ricominciato di nuovo la stessa fotuttissima lagna.
« Potresti rompere di meno? » No, a quanto pare non aveva nessuna intenzione di smetterla, quindi nemmeno lui avrebbe smesso di mettere il muso come gli aveva gentilmente fatto notare Bobby, e se ricominciò ad appendere quelle bisce sgargianti fu solo per concentrarsi su qualcosa che non sia la voce del fratellino, non perché una volta tanto potevano festeggiare in santa pace e dedicarsi a qualcosa che non fosse bruciare, accoltellare o uccidere il mostro di turno.
« Ehi, Bobby » lo raggiunse in cucina prima che il luccichio delle decorazioni gli forasse il cervello « Si può sapere con cosa lo faccio questo presepe? »
« Con il presepe che ho giù nello scantinato. » gli rispose ficcando la testa nel forno dove s'arrostiva il pollo e, oh, improvvisamente Dean stava morendo di fame.
« E da quando hai un presepe? » si sbigottì cercando di ricacciare indietro l'aquilina arruffando un pezzo di cioccolato scovato in quel caos che un tempo era stato un tavolo.
« Da quando è di moda farlo. » acchiappò il forchettone punzecchiando la povera bestia che stava friggendo nel forno e, davvero Dean dovette fuggire dal girone dei golosi, perché altrimenti avrebbe continuato a peccare.
Alla fin fine un presepe c'era davvero. Era finito in una vecchia scatola fra un sacco a pelo, vetri vuoti e dita di polvere. Dovette pure sfrattare un povero ragno dalla sua casa alla vigilia di natale per portar su il tutto. Eh, la crudeltà della vita.
Non ebbe nemmeno la possibilità di scegliere dove buttare le fondamenta della capanna, giacché in qui cinque maledettissimi minuti impiegati a trovare il presepe Sam aveva creato un ripiano alla base dell'abete che troneggiava accanto al camino. Perché diamine non era così veloce quando gli chiedeva di andargli a prendere una torta?
S'accovacciò ai piedi dell'albero iniziando a estrarre i pastori e le pecorelle, centinaia e centinaia di pecore, così tante che a momenti credette che ci fossero solo quelle, finché non pescò alcune galline, delle capre mezze scornate, un soldato romano - per quanto insistette non volle starsene in piedi - Giuseppe, il gallo e... qualcosa non tornava.
« Ehi, Sammy che ci manca secondo te? »
« Il muschio. » gli rispose frettolosamente defilandosi al piano di sopra, tutto indaffarato.
Giusto. Aprì meglio il pacco rovistando fino in fondo, ma niente non c'era nulla che poteva sostituire il muschio e di certo lui non sarebbe andato in giro a cercarlo.
Poco male avrebbero fatto senza.
« Dean. » pronunciò la roca voce di Castiel facendolo sobbalzare. Da quando era arrivato?
« Cazzo, Cas potresti entrare dalla porta per una volta? » sì voltò accigliandosi nel vedere quel strano ammasso informe nelle mani dell'angelo. « E quello cosa sarebbe? »
« Il muschio che mi ha chiesto Sam. » disse come se fosse l'ovvietà più ovvia di questo mondo.
« Dà qua. » spostò le statuette che aveva già posato e sistemò sommariamente il muschio, distendendolo con i palmi affinché non fosse troppo alto. Castiel si abbassò al suo fianco seguendo il pressare delle belle dita di Dean. Raccolse qualche pecora abbandonata là attorno e le posizionò nella morbida trama della pianta imitando l’altro, in un religioso silenzio spezzato solo dal vispo crepitare del camino. Se c’era qualcosa di unico in Cas, ponderò Dean, che lo rendeva inestimabile per lui era quell’assurda abilità - o come diamine la si può chiamare - per cui qualsiasi idiozia facessero assieme lo rendeva stupidamente felice.
« Sam mi ha detto che questo è un presepe. » ruppe il silenzio l’angelo districando la riproduzione di un suo simile dalla cordicella che sarebbe servita per appenderlo, posandolo poi affianco alla capanna. La squadrò, accigliandosi.
« Uhm uhm » mugugnò Dean litigando di nuovo con quel sfaticato di un soldato che non voleva rimanere in piedi, finché gli ficcò ai piedi una pecora. Chissene della verosimiglianza.
« E mi ha detto che è un rappresentazione della nascita di Cristo. »
« Sì. » pescò dal pandemonio dello scatolone la carta stagnola che si era praticamente irrigidita nella forma datagli chissà quanti secoli fa, sistemandola dove avrebbe messo le anatre trovate fra i polli.
« Però la capanna non era così. » esclamò rigirandosi fra le mani l'accusata.
« Cas, è una rappresentazione. » gli strappò di mano la capanna - era veramente bella, intagliata, forse dallo stesso Bobby, in un ceppo di rovere - posizionandola fra il brillare del laghetto e l’incerta posa del soldato romano « Quindi non serve che sia tutto com'era. »
« È per questo che c'è anche un Impala? »
« L'Impala? » si voltò e c'era veramente un Impala fra le mani dell’altro, beh certo una riproduzione della sua adorata Chevrolet, ma che diamine ci faceva lì in mezzo a tutto quel immaginario belare?
« Sì, però non è la tua. » lo informò allungando le sue affusolate dita verso Dean, porgendogli l’oggetto.
« Certo che non è la mia, Cas » ridacchiò, accogliendola fra le mani. Ne ammirò la perfetta riproduzione, fedele in ogni piccolo e argenteo bullone « Perché potresti rimpicciolirla? » quasi svenne all'idea.
« Lo vuoi? »
« Non azzardarti a toccare la mia bambina » sbottò accozzando l’indice ammonitore contro il petto e sporgendosi verso il profondo blu del suo angelo, così per dare enfasi alla frase, non certo perché adorava sentirsi addosso il suo cheto respiro e perdersi nel contare il sottile nero delle ciglia.
« Dean. » soffiò Castiel porgendo le labbra in quel lieve e semplice sorriso che pareva poter dissipare le tenebre dell’anima di Dean da quanta serenità erano in grado di donargli. « Buon Natale. » gli augurò e da quando Cas fa gli auguri? si chiesero i neuroni del ricevente prima d’essere annichiliti nel morbido bacio di quell’angelo che l’aveva strappato dalla perdizione e da un sacco d’altre cose che, al momento, Dean non aveva nessuna voglia d’elencare.
Gli accarezzò una guancia e ridette luce al verde dei suoi occhi - quando diamine li avevo chiusi? - concedendosi un ampio e dolce sorriso, di quelli fottutamente melensi che se solo Sam fosse entrato in quel preciso istante l’avrebbe preso in giro a vita (e pure dopo, garantito), ma per una volta avrebbe fatto finta di niente, davvero, perché se quello era il prezzo da pagare per essere schifosamente felice allora era uno scotto esageratamente misero.

 

N.a: A chi di voi segue le mie due long vi informo che il capitolo di Veritas filie temporis è in fase di betaggio ergo prima o poi arriverò e per La finestra sul cortile sono in alto mare, ma non Mar Adriatico è più Oceano Pacifico, ja. Perdon ç_ç

Ps: Buon Natale destielline care!♥

 

 

   
 
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