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Autore: telesette    23/12/2011    3 recensioni
Natale si sta avvicinando e anche a Konoha si respira aria di festa. Mentre si sta scervellando per trovare un regalo adatto a quel brontolone di Neji, Tenten si ritrova coinvolta suo malgrado in un’emergenza: cantare per lo spettacolo di beneficenza del ventiquattro dicembre, al posto dell’artista impossibilitata a salire sul palco. Purtroppo però il fato ci mette malignamente lo zampino, giusto pochi minuti prima dell’inizio, e il concerto natalizio sembra destinato a fallire miseramente… Ma dopotutto a Natale qualche miracolo può succedere, se ci si crede ovviamente!
“Regali di Natale” è una canzone di Antonello Venditti
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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Regali di Natale

Immagini di: ~Sarigo & ~Pucka-Chan su deviantART 
La canzone "Regali di Natale" è di ANTONELLO VENDITTI

 

 

- Auguri, mio allievo prediletto - esclamò Gai, consegnando a Rock Lee il suo regalo.

Gli occhi del ragazzo brillarono di commozione, stringendo tra le mani una versione natalizia della tuta verde della giovinezza ( un colore verde di base molto più brillante, con sopra un motivo decorato di stelline ).

- Grazie, maestro - singhiozzò l’allievo, sfregandosi gli occhi con l’avambraccio. - E’ bellissima, la indosserò pensando sempre al suo affetto! 
- Buon Natale, ragazzo mio!

Seduti in disparte, schiena contro schiena, Neji e Tenten sembravano gli unici in tutto il villaggio ad essere immuni dalla febbre natalizia, tuttavia Tenten non poteva fare a meno di sorridere al pensiero di quanto poco bastasse per rendere felice una persona.

- Certo che la gente è proprio strana - osservò la kunoichi. - Guarda il maestro e Rock Lee, per esempio: c’è chi spende un capitale per regali costosi e loro invece si accontentano di così poco… 
- Bah - sbuffò Neji infastidito. - Natale è solo un richiamo all’ipocrisia e al consumismo, non esiste nessuna tradizione in questo, che io sappia! 
- E’ vero, ma si tratta pur sempre di un giorno da trascorrere coi propri cari: gli amici, la famiglia…

Subito Tenten si pentì di aver pronunciato quella parola. Era noto che Neji non avesse granché da festeggiare con la sua famiglia ( il clan Hyuga non era certo noto per l’affetto e il calore umano dei suoi membri ), oltretutto certi argomenti lo mettevano ancor più di cattivo umore.

- Neji, mi dispiace, non intendevo… 
- So cosa intendevi, non preoccuparti - mormorò l’altro senza fare una piega. - Si è fatto tardi però, è meglio che vada a casa!

Così dicendo, Neji si alzò in piedi e si allontanò lentamente lungo la strada che conduceva alla sua villa. Tenten si lasciò cadere supina sulla panca, osservando il cielo coperto di nubi, e sospirò profondamente.

- Mi sa che domani nevicherà - disse tra sé. - Accidenti alla mia boccaccia: volevo informarmi su che regalo gli avrebbe fatto piacere… e invece ne so quanto prima! Uffaaa, perché finisco sempre con lo sbagliare tutto?

Le braccia incrociate dietro la testa, Tenten vagò indietro con la mente ai ricordi degli ultimi anni: i tempi dell’Accademia, il Team Gai, le missioni, le avventure… e anche lui, ovviamente! 
Erano anni che conosceva quello scorbutico di Neji e, malgrado quel suo caratteraccio, non poteva fare a meno di volergli bene. All’inizio il loro rapporto non era stato dei migliori ( lui convinto di essere onnipotente, lei desiderosa di migliorarsi e diventare sempre più forte ), eppure nel tempo erano riusciti a sviluppare un gran bel rapporto. Allenandosi insieme infatti, avevano scoperto di prendere l’addestramento molto sul serio ed era come se si fossero scambiati una specie di tacito accordo. Per anni avevano partecipato a varie missioni e, a giudicare da quanto erano affiatati, tutto lasciava intendere che il loro legame fosse assai solido. La verità era che, quando era con Neji, Tenten si sentiva bene; per quanto fosse un tipo di poche parole, era bello avere accanto una persona come lui in certi momenti; un amico fedele e un compagno silenzioso, su cui poter fare sempre affidamento, e soprattutto un esempio da seguire. Anche Neji apprezzava molto Tenten, sia come combattente che come amica, e difatti aveva una grande considerazione per lei; la kunoichi non gli rivolgeva mai domande né chiacchiere inutili ed era l’unica ad avere sempre un sorriso sincero e una parola gentile. Era noto che lo Hyuga fosse un ragazzo difficile ma, nonostante quel suo modo di fare spesso irritante, Tenten sapeva che nulla avrebbe mai precluso la loro amicizia e perciò era disposta a passare sopra certi suoi atteggiamenti… come l’andare via in quel modo, piantandola in asso, per esempio! Un’altra al suo posto si sarebbe offesa, e lo avrebbe mandato a quel paese senza tanti complimenti, ma Tenten conosceva Neji da troppo tempo. Ormai sapeva che, dietro al suo comportamento, c’era qualcosa di assai più triste: fin da quando era molto piccolo, Neji aveva dovuto vivere contando esclusivamente su sé stesso; la morte di suo padre e il marchio sulla sua fronte erano ciò che gli ricordava ogni istante la sua difficile posizione all’interno della famiglia Hyuga; per questo motivo Tenten non si arrabbiava mai con lui più di tanto. Essere amica di Neji non era certo un compito facile ma Tenten riusciva ugualmente ad accettarlo così com’era, nella speranza che un giorno anche lui riuscisse a trovare un po’ più di serenità in sé stesso.

- Si sta facendo freddo - pensò Tenten, stringendosi nelle braccia. - E’ meglio che vada a casa anch’io, adesso! 
- Tenten, Tenten, 
emergenza! 
- Ma cosa…

Correndo come due pazze scatenate, Sakura e Ino raggiunsero Tenten proprio mentre stava andando a casa e, prima che quest’ultima potesse anche solo chiedere come mai fossero tanto agitate, entrambe la afferrarono per le braccia e la trascinarono via come se fosse una bambola di pezza.

- Ehi, dico - protestò Tenten inutilmente. - Insomma, volete spiegarmi che cavolo vi prende? 
- Non c’è tempo - risposero le altre, percorrendo di corsa le strade di Konoha e sollevando una nuvola di polvere al loro passaggio. - Ti spiegheremo tutto quando arriveremo! 
- Ma insomma, mi sembra pure di avere il diritto di… ATTENTE !!!

Il vecchio Teuchi, appollaiato sopra una scaletta davanti al negozio, stava finendo di sistemare alcune decorazioni sull’insegna. Tuttavia, vedendo quelle kunoichi corrergli incontro ( neanche stessero gareggiando sul circuito di Indianapolis ), gli occhi del pover’uomo si spalancarono per la paura.

- Pistaaa - urlarono le due sciroccate, senza nemmeno rallentare l’andatura.

Nei pochi istanti che seguirono il rovinoso impatto, la scaletta venne scaraventata per aria e il povero artista del ramen si ritrovò aggrappato fortunosamente all’insegna con entrambe le mani.

- Ma voi siete matte - gemette Tenten, chiudendo gli occhi per la disperazione. 
- Razza di delinquenti - sbraitò Teuchi, penzolando come un salame. - Se vi prendo…

 

***

 

Una volta raggiunto il locale “Shinobi Dance Night”, ci volle un po’ per far dimenticare a Tenten l’arrabbiatura per il suo inqualificabile sequestro… e ancora di più per convincerla ad ascoltare le ragioni di quelle due scriteriate.

- Te lo abbiamo detto, si tratta di un’emergenza! 
- Non mi interessa - replicò Tenten irremovibile. - Ringraziate il cielo che siamo a Natale, altrimenti non so chi mi trattenga da… 
- Per favore, aiutaci !!!

Sotto lo sguardo stupito di Tenten, sia Sakura che Ino si buttarono davanti a lei in ginocchio, profondendosi in suppliche e lamenti che avrebbero mosso a pietà perfino una pietra. Mentre una gocciolina cominciò a scenderle a lato della fronte, Tenten capì che l’unico modo per vederci finalmente un po’ più chiaro era quello di assecondarle. 
Le due ragazze furono leste a vuotare il sacco: da qualche giorno erano in vigore i preparativi per il grande Concerto di Natale; uno spettacolo di beneficenza, per finanziare i lavori di restauro all’orfanotrofio del villaggio e per comprare i regali agli stessi bambini; purtroppo la cantante ingaggiata per l’occasione era impossibilitata a presentarsi sul palco quella sera e, dal momento che Tenten era l’unica a saper cantare tra le kunoichi, Ino e Sakura non avevano avuto altra scelta se non correre a prelevarla poche ore prima dell’inizio.

- State scherzando? - domandò Tenten, sbattendo ripetutamente le palpebre. - Io so cantare al massimo sotto la doccia, figuriamoci se posso farlo davanti a un pubblico… 
- Andiamo, Tenny - gemettero le due. - Sei l’unica in grado di farlo, altrimenti il concerto dovrà essere annullato, capisci ? 
- Sì, certo, ma io… 
- Mi aiuti ?

Sentendosi tirare per la manica, Tenten abbassò lo sguardo e vide una dolcissima bambina di appena cinque anni che teneva in mano un lungo festone argentato.

- Mi aiuti, pel favole? - ripeté la bambina, indicando un grosso abete alle sue spalle.

Tenten si guardò intorno e vide chiaramente i bambini dell’orfanotrofio che stavano partecipando all’allestimento della sala per il concerto. La piccola stava appunto finendo di addobbare l’albero assieme agli altri ma, dal momento che erano troppo piccoli, non potevano certo fare il giro dei rami più alti. Tenten sentì quasi un groppo alla gola, nel vedere quanta tenerezza e quale atmosfera natalizia regnava lì dentro, e non poté fare a meno di commuoversi.

- D’accordo - rispose. - Non preoccupatevi, vi aiuto io!

La bambina sorrise e, stringendole le dita con la manina, la accompagnò verso l’albero. Ino e Sakura si avvicinarono dunque a Tenten, incrociando le mani.

- Allora - domandarono speranzose. - Ci aiuterai per il concerto?

Per un attimo Tenten scoccò loro un’occhiataccia dopodiché, distendendo il volto con una smorfia divertita, strizzò l’occhio con fare complice.

- Beh, se mi fate vedere il testo di quello che devo cantare…

 

***

 

Le prove erano andate molto bene. Tenten era di per sé molto intonata e il pianista non aveva alcuna difficoltà a starle dietro; le canzoni non erano facilissime ma, complice l’applauso dei bambini, la kunoichi si sentiva assai motivata.

- Molto bene - esclamò il pianista. - Andiamo in scena tra una mezz’ora, bisogna cominciare ad aprire il locale, vai pure a riposarti un po’!

Tenten sospirò di sollievo. Dopo tre ore consecutive, era veramente stanca e il concerto vero e proprio doveva ancora iniziare.

- Il rosso ti dona moltissimo, Tenten - osservarono Ino e Sakura, salendo entrambe sul palco. 
- Spiritose - replicò lei, cogliendo al volo l’ironia.

In effetti, con addosso quel rosso vestito lungo, Tenten era indubbiamente elegante ma ( dal momento che la cantante per cui era stato confezionato aveva molto più seno di lei ) si sentiva anche un po’ a disagio… In compenso però lo spacco laterale sulla gonna e i tacchi alti mettevano magnificamente in evidenza i suoi fianchi ben proporzionati e le caviglie sottili.

- Non sappiamo davvero come ringraziarti - dissero le amiche, trattenendo a stento i lucciconi agli occhi. - Se non fosse stato per te, sarebbe andato tutto a monte! 
- Non parliamone nemmeno - tagliò corto Tenten. - Questi bambini hanno diritto ad avere un Natale felice e dei regali, come chiunque altro! 
- Grazie a te - sottolinearono loro. - Hai una voce stupenda, potresti darti davvero alla musica! 
- Sì, certo - fece lei scettica. - Meno male piuttosto che non c’è la mia squadra a vedermi… 
- Ne sei proprio sicura?

Proprio in quel momento infatti, tra il pubblico che cominciava ad affollare la sala, Tenten riconobbe il maestro Gai, Rock Lee e…

- Neji ?!?

Sia Ino che Sakura, ridendosela sotto i baffi, scesero dal palco per dare una mano agli organizzatori dell’evento. Tenten si riscosse dallo stupore e, ricordandosi di avere addosso quel costume vistoso, si affrettò a sparire dietro le quinte. Stava appunto per correre alla toilette quando, senza neanche guardare davanti a sé, finì inevitabilmente per urtare addosso a qualcuno.

- Mi scu…

Come riconobbe chi aveva di fronte, per poco non le venne un colpo.

- Ciao - fece lo Hyuga, impassibile come sempre. 
- Cia… Ciao - rispose lei, cercando di ricomporsi. - Cre… Credevo che fossi andato a casa!

Neji la guardò negli occhi, incapace come al solito di mostrare apertamente le sue emozioni.

- Scusami, avevo bisogno di starmene un po’ da solo, non ti volevo offendere! 
- Ah, non ti preoccupare, figurati - rispose lei, agitando la mano con noncuranza. - Se mi dovessi offendere tutte le volte che mi pianti in asso, come minimo dovrei tenerti il broncio tutto l’anno!

Neji abbozzò appena un leggero sorriso all’angolo della bocca.

- Non sapevo che partecipassi anche tu a questa cosa! 
- Beh, ecco… A dire la verità, non lo sapevo nemmeno io: la cantante ha dato buca all’ultimo momento e così, in mancanza di altri, mi hanno chiesto di sostituirla! 
- E’ per questo che sei vestita così, dunque? 
- Ti prego - sussurrò lei, chinando il capo. - Mi sento già abbastanza ridicola all’idea, non ti ci mettere anche tu… 
- Sei molto elegante, davvero!

Tenten sollevò il capo di scatto. In tanti anni che si conoscevano, quella era forse la prima volta che le rivolgeva un simile complimento. Entrambi non dissero niente, probabilmente troppo imbarazzati per parlare, ma i loro occhi sembravano dire molte cose: tutto ciò che provavano era vivo nel cuore di entrambi; probabilmente non lo avrebbero mai detto apertamente ma, a prescindere dalle parole, era chiaro che tra loro vi era un sentimento di affetto; nessuno dei due intendeva sbilanciarsi con dichiarazioni avventate ma, indipendentemente da questo, era ovvio che sentivano qualcosa di reciproco l’uno per l’altra.

- Ma pensa che situazione - rise Tenten, nascondendo il volto nelle mani. - Stamattina mi stavo spremendo le meningi, per trovare un regalo adatto a te… e mi ritrovo a dover cantare tra pochi minuti su un palcoscenico! 
- In questo caso il regalo non è solo per me, però - osservò Neji con una smorfia. 
- Scemo - ribatté lei, mollandogli una pacca sul petto.

Improvvisamente si udì un tonfo e un urlo di dolore provenire dall’ingresso posteriore del locale. Accorrendo prontamente, i due ragazzi trovarono il pianista accasciato a terra con le mani strette contro il petto.

- Cos’è successo? - domandò Tenten, chinandosi per aiutarlo. 
- Le… Le mie… Le mie mani

Guardando meglio, la kunoichi vide le sue estremità gonfie e arrossate. Mentre si accingeva a sistemare la corda del sipario, uno dei pesi si era staccato dalle carrucole e si era schiantato in linea retta proprio su entrambi i polsi del poveretto.

- Le ossa del metacarpo sono incrinate - disse Neji, esaminando le mani dell’altro col Byakugan. - Deve essere portato subito all’ospedale!

In quella arrivarono anche Sakura e Ino. Non appena fu chiara a tutti la situazione, le conseguenze si rivelarono a dir poco catastrofiche.

- E adesso - esclamò Ino sconvolta, mentre lo sfortunato pianista veniva portato via dai medici. - Come facciamo per il concerto? Tenten non può cantare senza accompagnamento… 
- E invece dovrò farlo - ribatté la kunoichi decisa. - Non abbiamo scelta! 
- Ma non puoi, senza musica, è impossibile! 
- Temo che abbiano ragione - fece eco Neji. - Se non hai una base dietro, rischi di andare fuori tempo e il concerto sarà comunque un fiasco! 
- Il concerto deve esserci, è troppo importante per quei bambini, non lo capite? 
- Sì, ma… - Niente “ma”, Sakura - tagliò corto Tenten. - Mi sono presa un impegno perché i bambini abbiano il loro Natale e, con o senza accompagnamento, andrò fino in fondo!

Dalla sala proveniva il brusìo del pubblico che reclamava l’inizio dello spettacolo. Tenten fece dunque per andare in scena quando una mano la afferrò leggermente per la spalla.

- Sei sicura di quello che stai facendo? - domandò Neji. 
- Guarda che non lo faccio per me - puntualizzò l’altra. - Questi bambini sono la vera essenza del Natale: non hanno niente, a parte la speranza e la fiducia nel prossimo, e meritano di essere felici più di chiunque altro… Ma se lo spettacolo non avrà luogo stasera, per loro domani sarà un giorno uguale a tanti altri; con gli stessi problemi se non addirittura peggio, perché perderanno anche la speranza di poter essere felici !

Neji sembrò sorpreso e confuso. Indubbiamente Tenten non era egoista quanto lui, per questo la triste situazione di quei bambini le stava tanto a cuore, e nelle sue parole vi era una grandissima verità. Anche Neji conosceva il dolore di essere orfano ma, a differenza di quei bambini che condividevano tutto ( gioie e amarezze, difficoltà e divertimento, tristezza e allegria ), lui si era chiuso nella pretesa di essere solo e di non dovere niente a nessuno, così come nessuno doveva niente a lui. Tenten però non si era mai comportata da egoista con lui, si era sempre dimostrata un’amica leale e sincera, ed era forse la persona più importante di tutta la sua vita. 
In quel preciso momento lo Hyuga imparò qualcosa che non avrebbe scordato mai più: Tenten gli aveva dato una preziosa lezione… il minimo che poteva fare dunque era di ripagare il debito nei suoi confronti.

 

***

 

Come Tenten salì sul palco, tremando come una foglia ma determinata come non mai, nella sala scese improvvisamente il silenzio. Il cuore della kunoichi batteva forte ( una simile situazione era quasi peggio persino di una missione di livello S ) ma quello spettacolo era la chiave della felicità di quei bambini, i loro sorrisi e le loro speranze dipendevano da lei, non poteva deluderli… 
Prendendo il coraggio a due mani, Tenten si avvicinò al microfono e fece per informare il pubblico dell’incidente occorso e della sua decisione di cantare senza l’ausilio di alcun accompagnamento. 
In quel momento però, con suo grande stupore, dal pianoforte alle sue spalle si levò un lungo assolo introduttivo. Tenten si voltò e vide Neji seduto alla tastiera, facendo sfoggio di un’abilità notevole ed evidente padronanza dello strumento. Lo Hyuga ricambiò lo sguardo della ragazza con un sorriso gentile e, avvicinando il microfono alle labbra, fece un annuncio a tutta la sala.

- Informiamo il gentile pubblico che lo spettacolo di Natale, il cui ricavato andrà interamente a beneficio degli orfani di Konoha, si svolgerà come previsto… Nonostante alcuni piccoli inconvenienti!

L’applauso che seguì fu interrotto da Neji il quale, indicando Tenten con un cenno della mano, si accinse dunque a proseguire.

- Il merito più grande va ad una persona - esclamò. - Una persona che, pur essendo chiamata a partecipare all’ultimo momento, ha dimostrato un impegno ancora maggiore per questi bambini; questa persona infatti, oltre che cantando per voi stasera, ha scelto di regalare a questi bambini qualcosa di più importante dei fiocchi e della carta colorata… Ha regalato il suo affetto!

Il secondo applauso fu addirittura più forte del precedente. Tenten non si sentiva quasi più le gambe, non riusciva a credere che Neji avesse veramente detto così, eppure lo Hyuga fece scivolare agilmente le dita sulla tastiera e ciò fu sufficiente per scuoterla da ogni dubbio. Le note volarono leggere nell’aria e, respirando profondamente, Tenten cominciò a cantare.

 

***

 

Il concerto fu un successo! 
Gli organizzatori avevano raccolto molto più del necessario, grazie soprattutto alle generose offerte del pubblico ( commosso dalla voce e dal talento della cantante ), e parte del ricavato venne subito investita per preparare la festa dell’indomani per i bambini. I lavori per l’orfanotrofio sarebbero cominciati regolarmente dopo capodanno e, a giudicare dalle facce di Ino e Sakura, era probabile che la casa di quei bambini sarebbe tornata addirittura nuova.
Quando le luci si spensero nel locale, lasciando tutto immerso nell’oscurità, solamente una figura era ancora ferma e immobile proprio al centro del palcoscenico. Seduto davanti al pianoforte infatti, Neji aveva aspettato pazientemente che tutti se ne andassero, per non incontrare nessuno e soprattutto parlare con nessuno ( erano anni che non festeggiava più la notte della vigilia e, malgrado l’esperienza di quella serata, tutto sommato preferiva restare solo a riflettere ). Improvvisamente qualcuno riaccese le luci della ribalta e Neji attivò il Byakugan per distinguere la persona accanto agli interruttori.

- I bambini ti staranno aspettando - esclamò lo Hyuga, rivolgendosi ad un punto nascosto dietro le quinte. 
- Sono così contenti là fuori da non accorgersi nemmeno che ha cominciato a nevicare!

Così dicendo, Tenten uscì dall’ombra e si avvicinò lentamente al pianoforte, con addosso ancora il suo splendido costume di scena. Neji la osservò senza battere ciglio tuttavia, dalla sua espressione, si capiva benissimo che era contento di vederla. Tenten si fermò accanto alla cassa armonica e, passando dolcemente le dita sulla nera superficie di legno lucido dello strumento, cercò di trovare le parole giuste da dire in quel momento.

- Grazie - mormorò lei. - Non sarebbe stato questo successo senza di te, sei stato bravissimo, non sapevo nemmeno che fossi in grado di suonare così bene! 
- Sono io che dovrei ringraziarti - replicò l’altro. - Quello che hai detto, circa quei bambini e questo spettacolo… Avevi ragione!

Tenten annuì.

- Beh, devo dire che mi hai veramente sorpresa - proseguì lei con un filo di voce. - Credevo di svenire, quando ho capito cosa avevi in mente, sul serio… E’ stato molto bello da parte tua!

Entrambi si guardarono negli occhi. Da fuori si udivano le voci concitate dei bambini assieme ai cori natalizi che annunciavano lo scoccare della mezzanotte, tuttavia Neji e Tenten sembravano indifferenti a tutto ciò che era fuori dal palcoscenico. Per un attimo la distanza tra i due sembrò ridursi, anche se in realtà non si erano mossi di un centimetro, ed entrambi non desideravano essere da nessun’altra parte.

- Tenten - disse Neji, sollevando la schiena. - Ti andrebbe di ascoltare una canzone, adesso? 
- Adesso ?!?

Le dita di Neji fecero scivolare un lungo accordo.

- Vorrei dedicarla a te, se me lo permetti… 
- Va bene, maestro!

Sorridendo furbamente, Tenten si sistemò di fronte a Neji. Questi socchiuse gli occhi per un attimo e, concentrandosi sulla melodia, si lasciò andare alle parole di una canzone dolcissima…

 

Regali di Natale Antonello Venditti

http://www.youtube.com/watch?v=ozf39tPCxqk

Ritornerà dicembre 
con il freddo e i temporali 
e tu sarai già pronta 
con la lista dei regali 
ci incontreremo all’angolo 
in quel bar di Via Frattina 
è bello non vedersi 
come amanti stamattina…

Sempre 
sempre resterai 
nella mia mente 
sempre 
sempre 
tu sei il mio regalo 
e sei per sempre!

Ti ho persa ad un semaforo 
forse mentre attraversavi 
ma tu dovevi dirmelo 
che in silenzio tu mi amavi 
confondono i ricordi 
i regali di Natale 
trasformano in minuti 
tutti gli anni che passavi…

Sempre 
sempre resterai 
nella mia mente 
sempre 
sempre 
tu sei il mio regalo 
e sei per sempre!

Ma che destino complice 
ti ritrovo in libreria 
a ricomprarmi Seneca 
proprio mentre andavo via 
confondono gli amanti 
i regali di Natale 
nascondono i diamanti 
fra le cose che più ami…

Sempre 
sempre 
sempre resterai 
nella mia mente 
sempre 
sempre 
tu sei il mio regalo 
e sei per sempre!

( interludio )

Sempre 
sempre 
tu sei il mio regalo 
e sei per sempre!

 

Tenten ascoltò la canzone, commossa sia dalla voce di Neji che dalle sue parole. Costui non avrebbe potuto essere più chiaro, neppure se avesse urlato quelle cose sulla piazza di Konoha davanti a tutti… Nell’intimità di quell’enorme sala invece, così vuota e silenziosa, Neji era riuscito finalmente a dire ciò che sentiva dentro: tutto l’amore e l’affetto che Tenten gli aveva sempre dimostrato, da che si conoscevano, ed era lo stesso che provava anche lui. Lui teneva molto a Tenten e, accanto a lei, si sentiva felice; come se tutta la tristezza e la solitudine della sua vita si dissolvessero, davanti al sorriso luminoso e agli occhi pieni di vita di lei… Con lei accanto, Neji sentiva di avere tutto il calore e l’affetto di cui aveva bisogno.

- Mi sento così sciocca - fece Tenten, passandosi le dita sulle lacrime che le scendevano capricciose. - Non so perché piango ma non riesco a smettere…

Facendo sfumare le note in chiusura, Neji sollevò improvvisamente il capo e puntò i suoi bianchi occhi perlacei in quelli della kunoichi. Tenten sentì le mani del ragazzo che la cingevano per le spalle e, nel momento in cui questi si chinò per baciarla, si dimenticò di tutto quanto.

- Sei tu il mio regalo più bello, Tenten - sussurrò Neji, accostando appena le labbra a quelle della ragazza. - Buon Natale!

FINE

Angolo dell’Autore: 
XD era tanto ormai che non scrivevo più una shot-nejiten, non potevo proprio chiudere l’anno senza qualcosa di nuovo per i miei due ninja preferiti… ^__^ Probabilmente anche questa storia finirà dimenticata entro le prossime ore ma, per quanto mi riguarda, io sono più che felice. E’ passato un altro anno e, nonostante i tanti piccoli problemi e difficoltà della vita quotidiana, ho ancora questo piccolo spazio in cui rifugiarmi ( un dolcissimo spazio! ) e poco importa se le mie storie non sono ovviamente all’altezza delle fanfiction migliori di questo sito. Io ho un solo rammarico: di mani ne ho solo due e di idee… Beh, lasciamo perdere! XD 
A Natale bisogna essere tutti allegri e felici, non è bello serbare rancori e malinconia, pertanto il mio augurio è rivolto non solo agli amici e alle amiche ma anche ai nemici ( si fa per dire, ovviamente! ). Non che mi ritengo nemico di nessuno ma non escludo di stare sulle ba*** ehm, di non essere molto simpatico a qualcuno… Vabbé, ad ogni modo, concludo con un affettuoso abbraccio a tutti: ad Erika, ad EFP, agli amministratori, all’autrice Lara Manni, agli autori del libro "Niente è Come Prima", a tutti coloro che interagiscono col sito per regalarci ogni giorno nuove storie e nuovi intrattenimenti, alla mia amica Jamina ( che l’anno prossimo deve purtroppo tornare in Albania ma che, fortunatamente, si terrà in contatto con me tramite posta! ), ai frequentatori dei vari fandom ( e alla pazienza con cui sopportano tacitamente le “schifezze” del sottoscritto ) e per non escludere veramente nessuno…

BUON NATALE A TUTTI !!! 
^__^

DADO

   
 
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