24/12/2011
5 recensioni
Auguri di buon Natale a tutti!
Questa fic la dedico ad Asdrid 00, una mia grande amica.
E' il mio regalo di Natale per lei, spero le piaccia.
E spero piaccia anche a tutti quelli che la leggeranno.
Recensite Please ^^
*#*Neve*#*
Neve,
candida e soffice, scende lentamente giù dal cielo grigio come piccoli fiocchi, e va ad imbiancare le strade, le fronde degli alberi, i tetti delle case, creando uno spettacolo meraviglioso.
Neve,
così fredda e fragile che basta sfiorarla per romperla o scioglierla.
Neve,
che quando inizia la sua discesa è pura ma basta che tocchi terra per sporcarsi.
Anch’io, come la neve, tanto tempo fa sono caduto;
Cadendo ho perso tutta la mia purezza di adolescente e ho lasciato che le tenebre invadessero il mio cuore.
Ho portato dolore e distruzione con un sorriso sulle labbra, credendo che fosse la cosa migliore da fare, ma infondo al cuore sapevo di sbagliare;
purtroppo, anche sapendo, non riuscivo a rimettermi in piedi e continuavo a precipitare nelle tenebre più cupe.
Poi qualcuno mi ha afferrato la mano e mi ha aiutato ad alzarmi, tirandomi su di peso.
Chi fosse, non lo dimenticherò mai, ma so per certo che non fu solo merito suo se riuscii a tornare sulla retta via, ma anche di quelli che lo affiancavano da sempre.
Ora grazie a lui, no… grazie a loro sono qui, sdraiato sulla fredda neve che ricopre il tetto della vecchia casa di cui sono ospite, intento a contemplare il cielo.
Le stelle sono molte e brillano più intensamente del solito, forse perché è la notte della Vigilia, forse perché è il primo Natale che passo con loro: il primo Natale che passo assieme a tanti blader della mia stessa età che mi chiedono continuamente di chiamarli Amici.
Però io non ci riesco, non riesco a chiamarli così.
A causa della mia follia loro hanno sofferto molto e non riesco a perdonarmi.
Fino a quando il mio spirito non sarà più inquieto, non mi legherò a nessuno e conterò solo su me stesso.
Certo, è una soluzione dolorosa, ma che altro posso fare?
Io ho paura.
Paura di poterli ferire di nuovo.
Paura di vederli soffrire di nuovo.
Paura di guardarli impotente dall’angolo più piccolo del mio cuore.
La neve continua a cadere su di me, avvolgendomi in una morsa glaciale.
Sento freddo ed è probabilmente questo che mi fa riflettere.
Pensandoci bene, comportandomi in questo modo, non farò che accrescere la parte malvagia del mio cuore; comportandomi in modo distaccato, farò il suo gioco e finirò per sbagliare ancora.
Ma allora cosa faccio?
Forse… devo solo aprire il mio cuore agli amici e non rimanere più solo.
Già, sarebbe la cosa migliore sia per me che per loro.
-Brooklyn vieni! È mezzanotte, dobbiamo scartare i regali!- grida Takao affacciandosi alla finestra.
-arrivo!- rispondo.
Mi metto seduto mentre la neve che mi copriva scivola lungo i miei vestiti umidi.
Salto agilmente giù dal tetto e mi avvio verso l’ingresso.
Andrò da loro e passerò il più bel Natale della mia vita.
Ora sono libero e puro perché a differenza della neve, dopo essere caduto, sono riuscito a tornare al cielo; non permetterò a nessuno, neppure a me stesso, di farmi cadere di nuovo.
Ora non sono più solo, ho degli amici di cui fidarmi, amici che si fidano di me, amici con cui ridere, piangere, scherzare, divertirsi… amici con cui guardare la neve.