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Non tutto è possibile. Lo so io,lo sai tu.
Soffici erano le tue mani,piccole e morbide. Candida era la tua pelle,che sfioravo con le punte delle dita. Mi guardavi dritto negli occhi,e sorridevi. Stupendo era quel gesto che di tanto in tanto rivolgevi solo a me. E io mi sentivo la persona più felice di questo mondo. Yuki… due sillabe, un unico significato,neve. Bianca e gelida. Ma tu no,tu non eri affatto gelida. Amavi far felice le persone e non pensavi a te stessa.. Ti sentivo ansimare per un momento e ad un tratto speravo che fosse stato il mio gesto. Solo illusione perché mi accorgevo nei tuoi occhi che avevi solo paura. Paura di me. Abbassavi lentamente gli occhi. “Fallo” mi dicevi e mi avvicinavo lentamente al tuo collo. Riuscivo quasi a percepire il gusto del tuo prelibato sangue. Ma…cambio direzione e mi avvicino alle tue labbra leggermente socchiuse. Era pericoloso farlo,ma non riuscivo a smettere. Più forte di me,più della sete. Sento le mie labbra sfiorare le tue ma poi il vuoto più assoluto. Apro gli occhi di scatto….
Yuki...Da un po’ non facevo altro che ripeterlo. Quel sogno.Ti avevo detto che sarei andato avanti da solo. Mentivo. E lo faccio tuttora a me stesso.
Ogni tanto ,a notte fonda,quando non riesco a prendere sonno,riguardo le nostre vecchie foto. Ricordi? Siamo sempre stati insieme e chissà,se non avrei avuto uno schifoso carattere,magari saresti ancora qui.
Mi manchi sai,e non è vero che non mi importa più niente di te. Non c’è momento,non c’è minuto in cui non ti pensi. Ma tu non se più con me. Non tornerai più e io sono solo,. Di nuovo. Come lo era all’inizio di tutto e come lo sarà fino alla fine. Sei solo stata una parentesi,bellissima e dolce,del mio crudele destino,della mia insignificante vita.
Una goccia cade nel foglio per poi sfocare le ultime parole,adesso illeggibili. Richiudo la lettere,stropicciata. Le mie mani tremono. Fuori fa freddo eppure io mi sento scoppiare. Ho voglia di gridare ma dalla mia bocca non esce neanche una silliaba,niente. Il mio capo,abbassato,il mio corpo tremolante. L’unica cosa che riesco a dire ,è solo gettato al vento. In quel tremendo silenzio che mi circonda. “Zero…”.