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Autore: grimmione99    30/12/2011    1 recensioni
il dottor Chiccostein era un ex dottore pazzo, e per curarsi, su ricetta medica va in transilvania,dove viene scambiato per il conte rucola, e li con l'aiuto di un gobbo, costruisce un mostro per rendere astemi i vampiri, tutto dura fino al ritorno del vero conte rucola, e ci sarà lo scontro finale.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il temporale infuriava sul paese, sui tetti aguzzi,rivestiti di mattonelle rosse, dove l'acqua rimbalzava e gocciolava nelle viuzze lastricate di sassi lisci, sbatteva contro le facciate di pietra, sulle verdi imposte,dietro alle quali la gente dormiva,cullata dal tamburellio regolare,nei loro letti comodi. Batteva sui portoni di legno borchiato delle case. Batteva su quella casa, che isolata dal resto del paese, si ergeva come un mostro sulla collina, vicino alla chiesa. Intorno a quell'edificio c'era un boschetto di aranci,ed un oliveto, battuti, in quel momento, dalle gocciolone e dal vento impetuoso. Un chiostro di marmo con la statua di un vecchio, che tremava. Era bianca come di gesso. Mah,.... è una mia impressione o si muove veramente, trema? No riesco a capirlo,voi, invece, amici lettori?Si muove o no? Come?Non lo sapete?Vabbè!Ve lo dico io:questa statua mobile non è altro che uno scienziato in pensione. Se volete conoscerlo vi basta sapere che si chiama Josha Chiccostein, ha 65 anni, niente mogli ne figli, e la cosa a cui è più legato è il suo pesce rosso: Branchia. Ma se volete che vi parli della sua carriera vi posso dire ben poco: lavorò come medico chirurgo,ma una malattia al cervello lo costrinse ad andare in pensione. Ora è curato da un dottore : Hudson Hudson detto Hudson, un vecchio barbogio che capisce marmitte per marmotte. Detto questo m'immagino che vorrete sapere perchè era sotto il chiostro, di notte, mentre diluviava, vero? Bene, era lì perchè doveva dare le briciole di pane agli uccellini. Come? Direte voi: ma gli uccellini non c'erano con quella pioggia. Vero, ma lui non aveva nemmeno le briciole, quindi tutto quadra. Scese gesson gessoni gli scalini e corse verso casa, sotto l'acqua che cadeva a catinelle, anche se il cielo non era a pecorelle. Deduzione del capitolo: gli angioletti avevano bevuto troppo ( figuratevi se avessero fatto indigestione!!) Aperta la porta di casa, scese gli scalini per andare al piano superiore Andò al bagno per lavarsi i denti: aprì lo sportello e pigliò in mano lo spazzolino spelacchiato, prese poi lo shampoo e ce lo mise sopra, come un ricciolo di gelatina blu. Con un sapore di mente piperita in bocca , si pulì i denti e prese il filo interdentale per sturarsi le orecchie. Entrò in camera per dormire, si mise il pigiama rosa, salutò Branchia, e si sdraiò sul letto a cancello per colorare una rivista :"Fiabe da colorare". Poi si addormentò, con l'orsetto Pippo sull'orecchio. Fine primo capitolo Prossimo capitolo tra una settimana.
  
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