A Patrizia con affetto...

Buon Anno, Tenten!

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- Tre... Due... Uno... Buon Anno, Konohaaa !!!
- Felice Anno Nuovooo !!!

Lo scoccare della mezzanotte scatenò il consueto boato di applausi e grida di festa. Anche nel Villaggio della Foglia, gli abitanti salutavano degnamente l'arrivo di un altro anno; malgrado l'ombra delle guerre e delle difficoltà, nessuno si sarebbe sognato di infrangere il patto delle festività: Orochimaru e Kabuto avevano infatti spedito la loro "cartolina di auguri" all'Hokage, L'Organizzazione Alba aveva offerto una cerimonia di fuochi d'artificio ( Deidara si era offerto spontaneamente! ) proprio sulla cima di un'alta collina tra Konoha e Suna, e perfino Madara si era ricordato di inviare un panettone e una bottiglia di spumante...
Dovunque i giovani shinobi e le kunoichi celebravano l'evento con gli occhi colmi di gioia. Naruto aveva ricevuto il primo "coraggioso" bacio di Hinata, sbarrando gli occhi per lo stupore ma scoprendosi tutt'altro che indifferente ai sentimenti della dolce fanciulla. Temari invece, appartata in un angolo con Shikamaru, osservava sbuffando lo spettacolo dei fuochi d'artificio cercando di non pensare al russare incessante di quell'insopportabile pigrone. Ino era talmente euforica quella sera che, dal momento del brindisi in poi, non si era staccata un solo momento dal braccio di Choji... Quest'ultimo non disse nulla ( ovviamente! ) ma era ovvio che la cosa non gli dispiaceva affatto.
Anche il Team Gai, allegro come non mai, inneggiava alla giovinezza con un brindisi di gruppo. Il maestro Gai e Rock Lee avevano preso a cantare, stonando terribilmente e soffocando in parte persino il rumore dei botti. Tenten non poté fare a meno di nascondersi il volto, imbarazzata dagli sguardi dei presenti puntati contro di loro, quando ad un tratto si guardò attorno. Che fine aveva fatto Neji ?!?

***

Dal momento che odiava la confusione e gli schiamazzi insensati, lo Hyuga si era allontanato dalla piazza dei festeggiamenti e si era seduto all'ombra di una panchina sotto un grande albero frondoso. Con lo sguardo assente davanti a sé e la coppa di spumante tra le dita, il giovane sembrava avere la testa decisamente altrove. Per lui il nuovo anno non significava niente di speciale ( era solo una festa idiota, per illudersi di dimenticare i problemi e le tristezze di ogni giorno ), era da stupidi illudersi che una simile confusione potesse cambiare qualcosa. L'indomani infatti, la vita sarebbe ripresa tale e quale a prima: con nuove sfide e missioni da affrontare, nuovi dubbi e incertezze sul modo corretto di agire, e quei due fanatici del maestro Gai e Rock Lee a complicare ulteriormente le cose con qualcuna delle loro stramberìe...

- Bah - esclamò il giovane, tracannando un sorso di liquido frizzante.
- Ah, eccoti - fece una voce alle sue spalle. - Bella idea la tua: rintanarti qui e lasciarmi sola con quei due matti...

Neji non rispose neanche, semplicemente poggiò la coppa di spumante sulla panchina e si chinò in avanti coi gomiti sulle ginocchia. Tenten sapeva bene che non era capace di fingere allegria ( né tantomeno "sforzarsi" di sorridere ), tuttavia fece finta di niente anche lei e si limitò a piazzarglisi di fronte, dandogli le spalle e intrecciando le mani dietro la schiena.

- Certo che si stanno dando proprio da fare coi fuochi quest'anno, non sei d'accordo?

Nessuna risposta.
Tenten osservava quel gioco di luci colorate nel cielo scuro, con un effetto pirotecnico straordinario, e sospirò fortemente con gli occhi che le brillavano. Neji sembrava del tutto indifferente, come se ciò non lo riguardasse affatto, tuttavia non aveva intenzione di offendere i sentimenti di Tenten dicendole apertamente che la cosa non gli interessava, per questo preferiva mantenere un ossequioso e rispettabile silenzio.
La ragazza si sedette di fianco a lui, con le mani poggiate sulla panchina e il capo sollevato verso l'alto, senza smettere di sorridere. Sollevando lo sguardo distrattamente, lo Hyuga non poté fare a meno di chiederle cosa ci trovasse di tanto affascinante in quei ridicoli botti.

- Che vuoi che ti dica - rispose lei, senza staccare gli occhi dal cielo illuminato. - Sono solo fuochi d'artificio, però mi divertono!
- Ma per quale motivo? - insistette lo Hyuga.
- Te l'ho detto, non c'è un motivo particolare, mi piacciono e basta... Sai, dovresti imparare a "riflettere" un po' meno qualche volta, ti farebbe bene!
- Hmpf - sbuffò lui seccato. - E magari dovrei vestirmi di verde e mettermi a fare uno di quei balli assurdi, in compagnia di quei due pazzi scatenati dei nostri compagni...

Tenten non poté fare a meno di trattenere una risata divertita.

- Ah Ah, però, sai che spettacolo!
- Tenten, sii seria, per favore!
- Uff - sospirò lei rassegnata. - Perché invece di essere così serio, una volta tanto non ti rilassi e cerchi di divertirti anche tu? Andiamo, non fare il guastafeste come al solito!

Così dicendo, Tenten si accostò a Neji, cingendogli la schiena col braccio e indicandogli le esplosioni rosse, blu, verdi e dorate che illuminavano la notte a sprazzi. Neji arrossì leggermente ma, incapace di replicare, si mise a guardare nella direzione indicata. In effetti, guardandoli meglio, quei fuochi colorati nel cielo non erano poi tanto male: alcuni disegnavano forme, altri si confondevano nel mucchio e poi si dissolvevano in una miriade di scintille luminose; per un attimo il cielo si illuminava di mille colori e poi i colori andavano a spegnersi, subito rimpiazzati da altri ancora più vividi e splendenti...
Con la coda dell'occhio, Neji poté chiaramente notare il gioco di luci ed ombre sul volto allegro di Tenten. Quest'ultima sembrava felice, indubbiamente più felice di quanto lui non sarebbe mai stato, ma la cosa strana era che un pizzico del suo buonumore aveva finito per contagiare anche lui.
Con un sorriso appena abbozzato, Neji si chinò a sfiorarle la fronte con le labbra e la baciò dolcemente.

- Buon Anno, Tenten - sussurrò.

FINE