Era una notte come molte altre ma non per tutti i Saiyuki boys.
Sanzo giaceva nel letto con un dubbio atroce che gli rodeva l’anima e non gli permetteva di dormire: era innamorato? Ebbene, il bonzo non aveva il coraggio di rispondersi sinceramente; infatti non poteva permettersi di pensare ad altro che alla sua vendetta. Mentre si rigirava nel letto sentì dei rumori, così si accostò al muro che collegava la sua stanza a quella di Gojyo e Hakkai. Quello che sentì gli distrusse il cuore; i rumori provenienti dalla stanza accanto erano gemiti di piacere di Hakkai. Maledetto!, fu l’unica cosa che riuscì a pensare. Gojyo gli aveva rubato la persona che amava e come se non bastasse se la portava a letto, lui, quel donnaiolo che cambiava donna ogni sera, si era permesso di rubagli Hakkai! L’avrebbe pagata cara, perché nessuno poteva prendere qualcosa che gli apparteneva!
I giorni successivi passarono tranquilli ma notte dopo notte Sanzo meditava vendetta e covava una rabbia sempre maggiore nei confronti di Gojyo, il quale, ignaro di tutto, non si preoccupava.
Ed ecco che dieci giorni dopo si presentava l’occasione di sbarazzarsi del rivale. Era lì davanti a lui, un colpo e sarebbe morto, un solo colpo e Hakkai sarebbe stato suo. Ma ecco che l’occasione è persa, si è mosso; ma non serve perdere le calma, ci saranno altre occasioni per eliminarlo.
Quella stessa sera Gojyo lo prese da parte per parlagli.
– Sanzo, volevo parlarti di me e Hakkai… – il bonzo iniziò a fremere – Vedi, io e lui ci amiamo molto, ma so che dobbiamo compiere una missione, perciò volevo tranquillizzarti dicendoti che i nostri sentimenti non comprometteranno il compito assegnatoci.
Sanzo non poteva sopportare quelle parole. Estrasse la S&W e sparò due colpi che presero l’ignaro compagno al cuore e alla testa. Dalle labbra del bonzo sgorgò una risata isterica e inumana davanti al corpo esanime dell’uomo che gli stava di fronte.
Sanzo entrò nel locale e ordinò ad Hakkai di seguirlo, poi lo portò nella sua camera, chiuse la porta a chiave e lo violentò più volte.
– Dov’è Gojyo? – fu l’unica cosa che gli chiese Hakkai quando finalmente, esausto, Sanzo uscì da lui. Il bonzo in un primo momento fu stupito. Nonostante tutto il suo primo pensiero era ancora per quel maledetto! Dallo stupore passò alla rabbia e infine anche questa venne sommersa dalla cattiveria.
– Vuoi sapere dov’è quello schifoso mezzo demone? – disse, guardando gli occhi di giada dell’uomo che gli stava di fianco con un sorriso per niente rassicurante, per poi ridergli in faccia. Sul suo viso si allargò un sorriso – Ebbene, l’ho mandato all’altro mondo.
Hakkai iniziò a piangere lacrime di dolore per la perdita della persona amata. Poi guardò l’assassino negli occhi.
– Perché l’hai fatto?!
L’espressione di Sanzo si fece amara e la risposta che diede spiazzò l’altro.
– Perché ti amo e ti voglio! Ma quel maledetto ci teneva separati, ma ora niente ci ostacola…
Hakkai lo guardò con un misto di pietà e odio. Gli voltò le spalle, prendendosi due secondi di respiro da quella situazione che appariva ogni secondo più irreale. Dopo aver inspirato profondamente, tornò a fissare gli occhi dell’altro.
– Ma io non ti amo e mai potrò amarti! – poi sorrise – E scusami, scusami davvero per quello che sto per fare.
Con un gesto fluido portò la mano all’orecchio con gli orecchini che controllavano il suo potere maligno. Sanzo intuì immediatamente le intenzioni di Hakkai, e arretrò di un passo. Se il suo primo impulso fu quello di estrarre la sua shoureiju, nel compiere l’atto si rese conto che la sua vita senza Hakkai non avrebbe avuto significato. E quindi lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, sorridendo felice alla tempesta che stava per abbattersi su di lui come un’onda si infrange sulla spiaggia.
Hakkai aveva ormai perso la ragione da parecchio. Tolto il dispositivo di controllo, la trasformazione ebbe inizio. In quei pochi secondi che separavano la coscienza umana da quella demoniaca, l’Hakkai sorridente e gentile dal demone senza pietà che in realtà lui era, rivide tutte le belle giornate passate insieme ai compagni di viaggio, i lunghi momenti con la persona amata, piccoli ricordi chiusi a chiave nel suo cuore,quelli che mai avrebbe dimenticato. E ora tutto si frantumava per una gelosia, tutto il tempo che avevano trascorso ad imparare a sopportarsi veniva gettato via come una bambola usata per una questione così stupida!
Il ragazzo si guardò le mani sporche di sangue, il corpo in fin di vita di quello che fino a due ore prima considerava un amico e capì che tutto quello che aveva sempre temuto – uccidere un essere umano, e per di più un suo compagno di viaggio – si era infine avverato. L’espressione del suo volto mutò. Appena si fu ripreso, corse verso Sanzo per controllare l’entità dei danni. Un grosso squarcio all’altezza dello stomaco brillava di sangue facendo bella mostra di sé, risaltando ancor di più sulla pelle perlacea di Sanzo.
Quando Hakkai si rese conto del gesto compiuto non riuscì a sopportare il rimorso per l’omicidio di un essere umano e per perdita della persona amata, così decise che la sua vita non motivo di continuare. Uscì dalla stanza lasciando il corpo sul letto e raggiunse la camera dell’ultimo componente rimasto ed entrò, si avvicinò al letto e guardò Goku con affetto per poi mormoragli un addio. Scese sulla strada e si sedette vicino al corpo del suo amato e lo guardò con amore.
-Aspettami, sto per raggiungerti
Estrasse la S&W e si sparò u colpo alla testa.
La mattina seguente Goku si svegliò tardi e si stupì che i compagni non fossero venuti a svegliarlo così andò in camera di Sanzo e lo trovo morto, sconvolto andò nella camera degli altri compagni ma non li trovò così li cercò per il paese e li trovò morti nella strada dietro l’albergo. Distrutto dal dolore organizzò il funerale per gli amici defunti e andò in cerca di colro che riteneva i responsabili della morte dei compagni, Kogaiji&co. Continuò il viaggio fino al quartier geneale dei suoi nemici e uccise tutti gli abitanti della torre senza pietà nonostante la sua forza rimase gravemente ferito.
Dieci anni dopo Goku si trovava davanti alle tombe dei suoi amici venne a trovarlo una presenza inaspettata, il sommo Kanzeon Bosatsu. Quando Goku si voltò lo guardò con aria interrogativa e a quel punto la divinità spiegò a Goku quello che era successo dieci anni prima:<< Goku so che avrei dovuto dirti la verità molti anni prima ma non ho mai avuto il coraggio di spiegarti, vedi a uccidere Sanzo, Hakkai e Gojyo. Sanzo si era innamorato di Hakkai ma come ben sai lui amava Gojyo e la cosa era reciproca, Sanzo si è ingelosito e ha ucciso Gojyo e violentato Hakkai, il quale lo ha ucciso e si è tolto la vita. Questo è tutto.>>
L’unica cosa che fece Goku dopo la notizia fu togliere i fiori dalla tomba della persona che molto tempo prima considerava il suo sole.
Tornò a casa e gli vennero incontro due bambini di sei e sette anni gridando:<
Fine^^
Spero di non aver esagerato e di aver messo un giusto rating.
A presto^_^