07/01/2012
6 recensioni
Disclaimer:
I personaggi, a parte gli OC che elencherò, appartengono agli aventi copyright.
Questa Fanfiction non è a scopo di lucro.
Chiederei inoltre a tutti i moralisti a caccia di plagio che,
nel caso qualcosa nella fic a loro parere non quadrasse,
di inviare un messaggio privato alla sottoscritta.
Provvederò immediatamente a sistemare le cose.
Grazie.
_Loveless_
~ ~ ~
In questa fic ho inserito gli OC creati da Angy (FujiyamaNoKisetsu), Alicchan (Bloody_Alice97), Lisa (Kidou_Devil), Miam (MiamChan_) e Niki (Niki_White).
Non aggiungerò altri OC, dal momento che sono un'incapace che non sa scrivere in modo decente, che aggiorna con la lentezza di Miam (senza offesa Usagi-kun) e che non riesce a gestire tanti personaggi.
Spero comunque che questo capitolo -cheoltretuttoècortissimocazzo-, a tutti gli sfortunati che leggeranno , piaccia.
Ultima cosa.
Prima o poi questa fic disporrà di un titolo decente.
Ahahah, questa si che è una bella battuta.
***
IT’S JUST LUCKY, GUYS.
Lucky is for begginers.
“Secondo me è il decimo a sinistra! Voi che dite?”
“No Keiko, è il terzo in basso”
“Per me è il quarto in alto”
“Figurati se è il quarto in alto, polaretto”
“Come tulipano?”
“Ragazzi, lasciatela decidere in pace” disse all’improvviso la mora fulminando l’albino e il rosso con lo sguardo, prima che iniziassero a picchiarsi.
“Grazie Misaki-kun, ma non so davvero quale scegliere” mormorò l’albina scrutando con i suoi occhi neri i tappi allineati sulla bancarella.
“Può ripetermi la regola?” chiese alla fine rialzando lo sguardo verso l’uomo davanti a sé.
Quest’ultimo parlò: “Su questo tavolo ci sono cinquanta tappi di bottiglia. Per vincere il premio in palio, ovvero un viaggio all-inclusive per l’Europa, devi trovare l’unico tappo con il fondo verde. Se il fondo del tappo è rosso, hai perso”
Lei annuì per poi posare nuovamente lo sguardo sui tappi.
Lei era quella fortunata a tombola, quindi –almeno secondo i suoi amici- era anche la più indicata per partecipare a un’estrazione con un premio del genere.
I problemi però erano due: c’erano troppi tappi e soprattutto, troppe voci.
Suo fratello Suzuno, per quanto controllato poteva essere, vicino a Nagumo diventava impossibile da gestire. Keiko era una sedicenne molto dinamica. Troppo dinamica. Misaki poi, a causa del suo carattere schivo, non era un grande incoraggiamento.
E così, Kahori Suzuno, quindicenne alta un metro e una moneta, doveva decidere il tappo vincente tenendo conto di quei due semplicissimi –e alquanto scoccianti- impicci.
“Eddai Kahori, il tappo giusto è il terzo in basso!”
“Zitto, tulipano. Il tuo sesto senso è pari alla lucidità di un drogato”
“Cosa hai detto?!?”
“Suvvia ragazzi, non litigate!!” esclamò Keiko, sistemandosi una ciocca dorata che le era caduta davanti agli occhi.
“Keiko-chan, non è colpa mia se il polaretto è irritante”
“Irritante? Io sarei quello irritante?!”
La mora interruppe nuovamente i due, indicando un tappo al centro del tavolo “E’ questo”.
“Ti ci metti anche tu?! E’ il terzo in basso!”
“Facciamo così fiamma mancata. Io dico che è quello al centro. Se ho ragione, mi dai duemila yen”
“D-Duemila yen?!”
“Che c’è, hai paura?”
“Non ti intromettere polaretto!! Accetto la scommessa!”
“Bene”
“Quindi … alzo il tappo al centro … sicura Misa-kun?” domandò l’albina voltandosi verso la ragazza.
Misaki annuì seria.
Così Kahori afferrò il piccolo oggetto di plastica colorata e lo alzò.
“Misa-san?”
“Sì?”
“Posso darti le duemila yen anche a rate, vero?”
“Certo fiamma mancata”
***
La castana faceva scorrere velocemente i suoi occhi cremisi da un lato all’altro della strada, in attesa di qualcosa di interessante.
Alzò lo sguardo verso il cielo, per poi riabbassarlo subito dopo.
E finalmente notò qualcosa.
“Hiro-chan, lo facciamo?” chiese all’improvviso voltandosi verso il rosso.
Il pistacchietto sembrò afferrare al volo il significato di quella richiesta, mentre per qualche secondo, testa di pomodoro e il Dio biondo di fianco a lui, la fissarono attoniti.
Quando anche la ragazza arrivò al ragionamento dei due amici, si udì un tonfo.
Subito dopo, in mezzo alla via, Hiroto e Afuro si contorcevano dal dolore, perché la castana aveva assestato a entrambi un pugno sulla testa.
“Siete dei pervertiti!” si lamentò lei “Meno male che c’è Ryuuji-chan! Almeno lui mi capisce!” esclamò piccata, incrociando le braccia al petto.
“Scusaci Mitsuki-chan, ma da come hai fatto la domanda …” cercò di giustificarsi Aphrodi.
“Ok. Scuse accettate … però io voglio provare!” insisté la quattordicenne indicando una bancarella.
I ragazzi seguirono Mitsuki, che si piazzò davanti al banco, disseminato di tappi di bottiglia.
Dopo la spiegazione, la Taiyoo ripeté tutto di nuovo, a modo suo.
“Quindi … tappo con fondo verde e andiamo tutti in Europa a spassarcela, tappo con fondo rosso e rimaniamo a casa a guardare film strappa-lacrime”
Dietro la testa dei tre amici e del ragazzo addetto al gioco comparve una gocciolina stile manga.
“Se solo mi desse un indizio …” mormorò spostando i suoi occhi rossi verso il moro oltre il tavolo.
Quest’ultimo arrossì leggermente mentre rispondeva “Veramente io non posso dare alcun ‘indizio’”.
In ogni caso, la ragazza si accorse che il giovane aveva abbassato lo sguardo verso un gruppo di tappi, puntandone uno.
Lei sorrise soddisfatta, e i riflessi arancioni e gialli nei suoi occhi sembravano risplendere alla luce del Sole.
Afferrò un tappo e guardò il fondo.
“Lo sai Mido-chan, questo colore sembra lo stesso dei tuoi capelli!” esclamò soddisfatta Mitsuki girando il tappo tra le dita delle mani.
“Quante persone posso portare con me?” chiese curiosa.
“Puoi portare con te fino a sette persone”
“Grazie mille!”
“Mitsu-chan, chi sceglierai?”
“Sceglierò? Io ho già scelto! Verrete tu e Ryuuji, Hiro-chan”
“E io?” domandò con tono deluso Afuro.
“Certo, anche tu! Ma a una condizione”
“Quale Mitsu-chan?”
“Devi tingerti i capelli di rosso. Il giallo non mi piace”
“COSAAAAA?!?!?”
***
“Kaze-chan … sbrigati a scegliere il tappo …”
“Sorellina, smettila di mettergli fretta solo perché il gazebo è bianco”
“M-ma Atsuya-nii-chan … è spaventoso ...”
“Ichigo-chan?”
“Sì, Hana-chan?”
“Fazzoletto bianco!” gridò la ragazza lanciandole in faccia un pezzo di candida stoffa.
La piccola Fubuki urlò, per poi lanciare un’occhiataccia all’amica, che intanto se la rideva.
Era incredibile.
Quattro mesi che si conoscevano e quattro mesi che Hana Yutaka, amica d’infanzia di Kidou, la tormentava con quegli scherzi idioti, ben sapendo del suo odio e terrore verso il colore bianco.
E il fatto che sia lei che i suoi fratelli fossero albini, non migliorava la situazione.
Nemmeno la neve dell’Hokkaido migliorava le cose.
Almeno per quei quattro mesi, la neve le aveva fatto un favore enorme.
I tre fratelli Fubuki dovevano passare le vacanze di Natale a Inazuma-cho, ma una forte blizzard aveva prolungato la loro permanenza … di quattro mesi.
Lei era felice, perché non avrebbe più visto la neve per un po’.
Atsuya era distrutto, perché non avrebbe visto uno snowboard per un po’.
Shirou era al settimo cielo, perché sarebbe rimasto insieme a Gouenji per un po’.
Mentre ripensava ai quei particolari, si accorse che gli altri avevano iniziato a osservare attentamente il suo migliore amico.
Kazemaru infatti era immobile davanti alla bancarella, indeciso su quale tappo prendere per vincere il fantastico viaggio all-inclusive per l’Europa.
Proprio quando sembrava sicuro di aver trovato il tappo giusto, un cagnolino bianco come la neve arrivò ai piedi di Ichigo Fubuki.
Lei urlò, aggrappandosi saldamente alla schiena di Ichirouta.
Quest’ultimo si sbilanciò e, prima di cadere tra le braccia di Endo, afferrò un tappo, ma non quello che avrebbe voluto.
Gli altri ragazzi (Kidou e Gouenji compresi) sgranarono gli occhi e rimasero con il fiato sospeso, fino a quando Kazemaru, aprendo lentamente la mano, mostrò il tappo.
Il singolare verde pistacchio sul retro del piccolo oggetto fece illuminare gli occhi di Hana.
“Ichigo-chan, la tua paura per il bianco è davvero utile!” esclamò Endo sorridendo felice.
“Già, forse continuandoti a spaventare potrebbero accadere cose incredibili!” scherzò Atsuya.
Ichigo osservò il gazebo bianco della bancarella, poi spostò lo sguardo verso i suoi capelli.
Rabbrividì, e trattenne a stento un altro grido.
“Shirou-chan?”
“Sì Ichigo-chan?”
“Posso tingermi i capelli di rosso?”
“Scordatelo”
“La tua teoria è sbagliata, Atsuya-nii-chan”
***
*Angolo retto (??)*
Il nome del mio angolino *indica* è opera di Angy.
Comunque, mi sento ufficialmente supida.
Questo capitolo non solo è corto, ma è pure brutto.
Ma invece di auto-coomiserarmi, è meglio dire altro.
L'idea dei tappi di bottiglia e del viaggio-premio sono di Alicchan.
Per questa fic mi hanno aiutata anche Angy, Miam e Lisa e per questo le ringrazio.
Ringrazio anche Niki, che ha voluto partecipare a questa idea e
chiunque leggerà e/o recensirà questa roba.
Ora, gli OC.
Keiko (figlia fortunata) Shion è l'OC creato da Niki.
Misaki (bellezza che sboccia) Takishima è il mio OC.
Kahori Suzuno è l'OC di Miam.
Mitsuki (luna piena) Taiyoo (Sole) è l'OC di Alicchan.
Hana Yutaka è l'OC di Lisa.
Ichigo (fragola) Fubuki è l'OC di Angy.
Al prossimo capitolo, che forse pubbliccherò tra vent'anni.
Mya_