Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: Wave__    09/01/2012    2 recensioni
Storia di una cacciatrice, che decide di iniziare a cacciare dopo aver scoperto una dura e atroce verità.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


LA VENDETTA VA SERVITA SU UN PIATTO FREDDO: ARRIVA QUANDO MENO TE LA ASPETTI.

Sono nata e cresciuta in Finlandia. La mia vita è sempre stata molto movimentata fin da quando ero bambina. I miei genitori e la mia sorellina di sono solo tre anni sono morti in un incidente stradale quando io avevo solo sette anni. Non ho mai avuto una vera famiglia ma posso dire che l’amore e l’affetto familiare non mi sono mancati. Ho vissuto nella casa della mia adorata nonna e di mia zia.
Il giorno della tragedia i miei stavano venendo a prendermi alla festa di compleanno della mia migliore amica, che da quel terribile fatto non ho più visto. La nonna con me era molto protettiva: non mi permetteva di uscire dopo le dieci di sera e faceva di tutto perchè io rispettassi il coprifuoco.. Fin quando un giorno, all'età di 16 anni, non decisi di disubbidirle.
Entrambe le donne mi dicevano che fuori nel buio si nascondevano cose che io non potevo neanche immaginare.
La curiosità s’impossesso di me.
Uscii di nascosto dalla finestra della mia camera: avevo bisogno di farmi un giro nell'oscurità.
Non mi aveva mai spaventato anzi, l'avevo quasi sempre amata e mi aveva sempre affascinato.
Così come mi affascinava tutto del mondo paranormale. Vampiri, licantropi, fantasmi.. tutto quello che non era concepibile agli occhi degli umani. Ma io ci avevo sempre creduto.
Quella notte però rischiai la vita. Mi imbattei in due uomini, apparentemente innocui che mi chiesero informazioni su un hotel della zona. Mi sembrava assai assurdo trovare qualcuno in giro a quell’ora, ma da persona educata gli indicai la via e l’hotel.
Tutto successe in una frazione di secondi. I loro occhi cambiarono colore, diventando neri e i denti divennero appuntiti.
Ero come paralizzata, non riuscivo neanche a muovermi. Se non fosse stata per mia zia che aveva scoperto l’inganno del cuscino sotto le lenzuola, a quest'ora sarei morta. Con una balestra e delle frecce di legno colpì i due uomini dritti al cuore, uccidendoli.
Tornata a casa mi misero in punizione, ma mi spiegarono cos’era appena successo.
Scoprii che erano due vampiri. I vampiri esistevano davvero.
Esisteva un mondo che io non conoscevo e di cui mia zia e mia nonna dicevano che bisognava avere paura. Io però rispetto a loro non ne avevo, non avevo paura dei "mostri" che si celavano nell'oscurità. La nonna e la zia mi spiegarono i misteri dell'oscurità, mi rappresentarono le creature esistenti (quali vampiri, licantropi, streghe..), mi dissero che si nascondevano tra di noi facendo finta di essere semplici esseri umani, conducendo una vita apparentemente normale e che bisognava usare la massima prudenza.
Mi parlarono anche dell'incidente che aveva cambiato totalmente la mia vita, distruggendomi l'infanzia.
Era un argomento che non avevano mai affrontato prima d’allora.
Avevo cercato di scoprire qualcosa in passato, ma avevano sempre sviato l’argomento.
Adesso capivo la motivazione.
Come si poteva raccontare ad una bambina di soli sette anni l’assurda verità?
Così scoprii la vera e dura realtà dei fatti: due demoni avevano assalito la loro macchina, uccidendoli.
Il loro obiettivo però non erano i miei, ma io.
Giorni prima dell’incidente i miei genitori avevano ricevuto una lettera anonima in cui si affermava che ero una persona speciale, che sarei diventata la più terrificante delle cacciatrici in circolazione e che dovevo essere eliminata.
I miei genitori e la mia sorellina erano morti a causa mia.
Una rabbia cieca s'impossessò di me. Dopo aver saputo tutta la verità, inizia a cacciare segretamente.
Di giorno frequentavo la scuola come una ragazza normale, studiavo, facevo i compiti, stavo in compagnia delle mie amiche. Nel tempo libero mi documentavo sulle leggende locali, mi allenavo nel bosco per essere in grado di difendermi, leggevo quotidiani in cerca di qualcosa di strano, indagavo sulle morti delle persone cercando di capire se centrasse qualche creatura della notte. Di notte invece mi mettevo al lavoro.
Cercavo prove sospette per incastrare l’assassino. Poi cercavo il colpevole facendolo confessare.
Uccidevo solo i più pericolosi mentre con gli altri mi divertivo solamente, facendoli ragionare e facendoli smettere.
Tutto questo andò avanti tre anni. Tre anni in cui mia nonna e mia zia non si accorsero minimamente della mia doppia vita. Tre anni in cui mantenni in segreto con tutti e in cui cercai più notizie e informazioni possibili sui due demoni che avevano sterminato la mia famiglia, finchè non trovai una pista, o meglio..
...I demoni trovarono me.
Me li ritrovai a casa mia.
La nonna e la zia erano entrambe legate ad una sedia, ferite ma vive. Si capiva perfettamente che erano state torturate per farle parlare e sapere dove fossi. Entrambe mi guardarono con una faccia palesemente perplessa quando tirai fuori dal mio stivale un coltello e dalla mia borsa una pistola. Non sapevano che fossi una cacciatrice.
I due demoni mi dissero che nel mondo della notte mi conoscevano, anche se non sapevano il mio nome completo.
Ero conosciuta come "Bionda, l'Assassina".
Il mondo oscuro mi temeva, temeva per sua incolumità.
I due demoni non fecero in tempo ad aggiungere altro.
Gli colsi alla sprovvista. Uccisi entrambi, senza pietà.
Gli tagliai di netto la testa e ne bruciai i resti.
Dopo questo fatto entrambe scoprirono il mio essere una cacciatrice. Mi tartassarono di domande sull’argomento.
Da quanto tempo lo fai, quante creature hai ucciso, come avevo imparato tutto quello che sapevo, se andavo ancora a scuola.
Risposi a tutte le loro domande. Non avevo niente da nascondere.
Decisero così di mandarmi a Los Angeles, al College of Blood.
Qui avrei imparato a dominare i miei istinti e sarei dovuta stare a contatto con gli esseri soprannaturali di ogni genere.
Non odio né licantropi, né vampiri, né streghe.
Odio solamente i demoni. 
Il mio nome è Sharon Parker e ho diciannove anni.
Sono una cacciatrice, con un cuore ovviamente ma spietata quando serve.
Non mi pento per quello che ho fatto a quei due bastardi.
Hanno avuto la fine che si meritavano.
Finalmente ho avuto la mia vendetta personale.
Finalmente i miei genitori e mia sorella possono riposare in pace.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Wave__