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Autore: Fuores    12/01/2012    4 recensioni
So anch'io che dovrei sforzarmi di essere un po' più socievole con quello che adesso è il suo ragazzo ma, se loro hanno la possibilità di stare insieme, lo devono soltanto a me! A me e alla mia stupidità! È colpa mia se ho allontanato Akihiko da me, lasciandolo troppo tempo senza nessuna certezza.
Certezze.
Erano queste che voleva ed io non gliene ho mai date. Una in particolare: Ti amo.
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi, Nuovo Personaggio, Takahiro Takahashi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusami
Se ho bisogno di chiamarti qualche volta per sentirmi meglio
Se ogni notte io ti sento così forte che rimango sveglio
Se ho lasciato la tua foto accanto al letto e non l'ho tolta mai
Se rileggo quel messaggio che mi hai scritto prima di andar via

"Chissà come starà Usagi-san..." dice mio fratello  rivelando in qualche modo i miei pensieri, mentre si porta un gamberetto fritto alla bocca. " è da molto che non si da sentire"
"Già- gli risponde Manami- da quando convive con Eiji si fa sentire molto meno!"
"Se siete tanto preoccupati per lui perché non lo chiamate?" da quando sono diventato così freddo quando si parla di lui? Prima ero un ragazzino dolce e solare, ora invece, da quando quell'uomo ha deciso di uscire dalla mia vita, sono freddo e distaccato con tutti.
Usagi-san...
"Ma noi non vorremmo disturbare" mi sveglia dai miei pensieri Takairo. Senza dire altro mi alzo da tavola, mi dirigo verso il telefono e compongo il suo numero. Il telefono ha incominciato a squillare e il mio cuore comincia a battere all'impazzata. Nonostante sia passato quasi un anno dalla nostra separazione, non riesco a reprimere tutte le emozioni che scaturiscono al solo sentire la sua voce e infatti, quando lui finalmente rispondere devo fare un respiro profondo prima d'incominciare a parlare.
"Usagi-san sono io"
"Misaki..." che bello il mio nome detto da lui, è da tanto che non lo sentivo!
"Takairo e Manami erano preoccupati perché non ti fai più sentire" devo riuscire a dare l'impressione che sia la verità e non la solita scusa per ascoltare la sua voce!
"Già è vero!" vorrei rilassarmi, ma non ci riesco. "Ho avuto un po' da fare con il trasloco!- è contento... È felice della sua nuova vita!- Ma parlarne per telefono è inutile! Dovete assolutamente venire qui!"
"Ok..." ci mettiamo d'accordo sul giorno e sull'ora e, come riattacco, torno in cucina.
"Allora?" è mio fratello a parlare, li informo della nostra decisione e, mentre loro sorridono felici, io vado nella mia camera, illuminata solo dalla luce lunare. Mi avvicino al mio letto e accendo la lampada che ho sul comodino, poi mi siedo, appoggiando la schiena alla testiera. Prendo il libro lì vicino e lo apro alla solita pagina, dove tengo la sua foto. Era l'estate di due anni fa. Avevamo deciso di girare in lungo e in largo tutto il Giappone visitando i luoghi più famosi e assaggiando i piatti tipici. A quel tempo sorrideva. Sorrideva sempre! Poi, piano piano, ha smesso di farlo, fino a quando se n'è andato, lasciandomi una lettera da cui riesco facilmente capire quanto mi amasse e quanto stesse male. La rileggo spesso ed ogni volta rimango stupito da quanto forti fossero i suoi sentimenti.
Chiudo il libro, rimettendolo al suo posto e spengo la luce, sperando che il giorno della partenza arrivi presto!
 
Scusami
Se non sono stato come mi volevi e se non sono perfetto
Se non ti ho telefonato il giorno del tuo compleanno
Se non resto indifferente adesso che c'è un altro al posto mio
Se non riesco a fare a meno di pensare a quanto è colpa mia

Il fatidico giorno è arrivato.
Una volta salito in macchina, devo aspettare un paio di minuti prima di partire, e, mentre io cerco di mantenere una certa compostezza e di sembrare il più tranquillo possibile, gli altri due non nascondono la loro felicita.
"Misaki!" mi chiama Manami. Sposto gli occhi dal finestrino e guardo il regalo che hanno preso ad Usagi per il suo compleanno, che è stato circa una decina di giorni fa. Ero talmente indeciso se telefonargli oppure no, cosa dirgli e cose simili che alla fine non ho fatto nulla! 
Lei continua:
"Credi che gli piacerà?" annuisco. A lui non interessa di che regalo si tratti  basta che sia fatto con il cuore!
"Speriamo..." termina. 
Il viaggio, almeno per me, è monotono e, quando arriviamo a destinazione, ci sono Usagi ed Eiji che ci aspettano all'entrata della loro nuova casa e il primo esclama:
"Benvenuti a casa nostra!" sorride ma non con gli occhi. Il suo tono è felice ma lui non lo è!
Dopo i soliti saluti, baci e abbracci, anche l'altro li saluta, scambiando una stretta di mano. Quando la tende verso di me, però, non mi muovo e rimango con le braccia lungo i fianchi, limitandomi a guardarlo negli occhi.
"Beh.." riprende, dopo un momento di imbarazzo "È meglio entrare!" Ci fanno fare il giro turistico della loro abitazione, sistemandoci in camere differenti, staremo qui qualche giorno per 'recuperare il tempo perduto', cosi ha detto lui. Mentre camminiamo lungo il corridoio, lui mi si avvicina e i brividi mi salgono lungo la schiena. Quanto mi manca la sua vicinanza!
Assume un tono un po' più duro rispetto a quello usato prima.
"Vorrei che non facessi così con Eiji" annuisco senza prestare veramente attenzione alle sue parole e lascio vagare i miei occhi sulla loro nuova casa.
So anch'io che dovrei sforzarmi di essere un po' più socievole con quello che adesso è il suo ragazzo ma, se loro hanno la possibilità di stare insieme, lo devono soltanto a me! A me e alla mia stupidità! È colpa mia se ho allontanato Akihiko da me, lasciandolo troppo tempo senza nessuna certezza.
Certezze.
Erano queste che voleva ed io non gliene ho mai date. Una in particolare.

Parchè ogni volta penso
Che io non ti ho detto mai
Quel ti amo maledetto che io adesso griderei
Ma ormai non c'è più tempo
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai

Ti amo.
Gli bastavano queste due parole ed io non gliele ho mai dette, nemmeno quando sentivo che rischiavo di perderlo! Paura?
Forse.
Siamo seduti chi su delle sedie chi su un divano e lo guardo di sottecchi. È buffo! Mentre stavamo insieme non gli avrei mai detto 'ti amo', ma adesso, che è nuovamente davanti ai miei occhi, non riesco a smettere di pensarlo! È l'unica frase di senso compiuto che riesco a formulare e, nonostante sappia che lui ha un'altra storia, un angolo del mio cuore continua a sperare che lui mi ami ancora. 
Sfortunatamente, o per fortuna, la ragione ha il sopravvento: dopo quello che gli ho fatto, dopo quanto l'ho ferito, non so se tornerà mai da me. Ormai è troppo tardi!

Scusami
Se ripenso a quando noi ci inventavamo già la nostra casa
Se ti vedo che mi aspetti ancora sveglia con la luce accesa
Se ti sento ancora ridere per quel vecchio film
Se ritorno col pensiero a quella festa in cui ti ho visto lì

La sera decidono di passarla insieme, io, invece, decido di uscire all'aria aperta, facendo un giretto nei dintorni e pensando ad oggi.
Patetico.
Mi sento veramente patetico! Non trovo altro modo per definire la situazione! Io che fingo che di lui non m'importi più nulla, che ormai lui è un lontano ricordo, che di lui non sia più innamorato! 
Rimango fuori a lungo, cercando di schiarirmi le idee e magari predisponendomi mentalmente a non dover scappare ogni volta che la coppia di fidanzatini fa qualcosa. Alla fine, quando mi sento sufficientemente pronto, faccio marcia indietro.
Quando scorgo la casa, la prima cosa che mi colpisce è una luce accesa e, come entro, vado nella stanza da cui proviene: il salotto. E lì, seduto sul divano, c'è Usagi-san mentre guarda il suo film preferito, ridacchiando.
"Come mai ancora sveglio?" domando, avvicinandomi a lui che mi guarda.
"Ah... Misaki! Sei tornato." annuisco e, sedendomi al suo fianco, porto lo sguardo sul televisore, commentando:
"Non pensavo lo guardassi ancora.." riporta gli occhi sul film anche lui replicando:
"E perchè? Mi piace!" lo so!
"Ma è vecchio" pensavo che ne avesse trovato un altro!
"Solo perchè una cosa è vecchia, non significa che non possa piacermi ancora."
"Già..." sospira e si alza.
"Beh, visto che sei tornato, io vado a dormire!" rimango sorpreso e, realizzando pienamente quanto mi ha detto, chiedo:
"Vuoi dire che mi stavi aspettando?" non risponde e cambia totalmente argomento:
"Ti ricordi dov'è la tua camera?" devo prenderlo per un sì?
"No" mento.
"Vieni. Ti accompagno." spegne la tv ed il video registratore ed insieme ci dirigiamo verso la mia stanza. Durante il tragitto, continuo a guardarmi intorno e commento:
"Non me la immaginavo così"
"Cosa?"
"La 'tua' Casa.." lui non la voleva così! La pensava non tanto grande, ad un unico piano e con un ampio giardino. Sulla sinistra, appena dopo la porta d'ingresso, ci sarebbe dovuta essere la cucina e poi le solite stanze.
Questa, è decisamente diversa!
Gli lancio un'occhiata, vedendo che i suoi occhi sono distanti, probabilmente ad un nostro ricordo quando stavamo ancora insieme.
Rimane qualche secondo in silenzio, prima di replicare:
"Le cose cambiano.." già. Le cose cambiano... 

Perchè ogni volta penso
Che io non ti ho detto mai
Quel ti amo maledetto che io adesso griderei
Ma ormai non c'è più tempo
E anche se io lo so che mi ami non ritornerai

Eppure, non posso fare a meno di chiedermi se, se quel giorno gli avessi detto quello che provo, le cose fra noi sarebbero andate bene, se adesso staremmo ancora insieme. Mi sarebbe bastato un 'ti amo', dire un solo, semplice 'ti amo'!
C'è gente che riesce a dichiararlo con una semplicità invidiabile ed io non sono fra questi! 
Akihiko lo sapeva e infatti ha pazientato a lungo, prima di mettermi con le spalle al muro. Mi fece una semplice domanda: "cosa provi per me?"
Io non risposi.
Ma adesso, adesso lo so! Lo amo!
"Chiedimelo ancora una volta" mormoro, fermandomi davanti alla porta della mia camera e guardandolo dritto negli occhi. Sembra non capire e infatti replica, assumendo un'espressione perplessa:
"Cosa?"
"Chiedimi cosa provo per te!" 
"Perchè dovrei?"
"Perchè ti amo.." ecco. L'ho detto. Non potevo trattenermi oltre! Spalanca gli occhi, decisamente sorpreso.
Non dice niente e perciò decido di ripeterlo:
"Ti amo" distoglie lo sguardo, rimanendo per qualche secondo in silenzio.
"Ormai è tardi" lo so! Purtroppo, lo so! Ed ora ne ho la conferma! Si volta, incamminandosi lungo il corridoio.
"... Buona notte" rimango ad osservarlo, fino a quando svolta l'angolo e poi entro nella mia camera, lasciandomi cadere a faccia in giù sul letto mentre le solite quattro parole continuano a martellarmi nella testa.
Ti amo.
È tardi.
Eppure, nei suoi occhi c'era qualcos'altro. Esprimevano qualcosa che mi è molto familiare, poichè è la stessa cosa che cercavano di comunicarmi diverso tempo fa.
Gioia e dolore.

Ma se adesso stai pensando che ti sei sbagliata
Chiudi a chiave l'orgoglio che hai dentro e vieni qui da me
A me basta anche una volta per dirti tutto quel che sento
Perchè l'amore è più forte di quel ti amo maledetto 

Gioia e dolore.
Forse, Usagi, mi ama ancora!
Stringo la federa del cuscino con una mano cominciando piangere e a pregare. Non mi rivolgo a qualche dio particolare, sarebbe inutile! Mi rivolgo solo ad una persona, l'unica nella quale credo veramente ed a cui affiderei la mia stessa vita:
Akihiko Usami.
Lo supplico di essersi sbagliato, di non fare il mio stesso errore e di tornare da me. Gli chiedo una sola possibilità! E questa volta non la butterò via!
Dopo minuti interminabili, in cui cerco di smettere di versare lacrime, la porta si apre, richiudendosi subito dopo aver lasciato passare una sagoma all'interno. Mi siedo sul letto ed accendo la luce della lampada che illumina la stanza sufficientemente affinchè possa vedere colui chi è entrato.
È lui.
Rimane fermo vicino alla parete, mentre bisbiglia:
"Dicevi sul serio, prima? Non stavi mentendo?"
"Era la verità" viene verso di me, e mi abbraccia. Ci metto qualche secondo a riprendermi, ma poi ricambio nascondendo il viso dietro la sua spalla e ricominciando a piangere. 
"Ripetimelo" si scosta un pochino da me guardandomi con due occhi seri e decisi. "Se è vero, ripetimelo ed io ti crederò!" appoggia le mani sulle mie guance, asciugando delicatamente le mie lacrime.
"Ti amo" mi aggrappo alla sua maglietta.
"Ti amo- altre lacrime- e ti amavo anche quando stavamo insieme" mi sorride, portando le mani sulle mie e facendo intrecciare le nostre dita.
"Ti amo" mi abbraccia.
"Ti amo" ricambio il gesto con la necessità di sentire il suo corpo a contatto con il mio.


E anche se io lo so che mi ami non ritornerai

"È tardi per ricominciare?" mormoro, senza accennare a voler lasciare la presa su di lui. Avverto il suo capo muoversi, mentre si lascia sfuggire un soffio:
"No" affondo il viso nel suo petto caldo e finalmente mi rilasso.
Anche se non lo credevo possibile, è tornato da me. Forse l'amore non vince sempre, ma sono contento che questo non sia uno di quei casi!



 
Finalmente l'ho scritta ^O^! Era da tantissimo tempo che volevo farlo e finalmente ce l'ho fatta! come sempre la stesura finale è un po' diversa da come l'avevo pensata all'inizio, soprattutto la fine.. le ultime righe erano completamente diverse, ma mi piace lo stesso anche così ^^!
Voi cosa ne pensate? Lasciate un commentino!
Baci
Fuores
  
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