18/01/2012
6 recensioni{Solo Tu
Ed eccomi qua. Il primo giorno di scuola in una nuova città. Sono diventata la novità, il top del top su cui parlare sempre: tra i banchi di scuola, a mensa e fuori l’edificio scolastico. WoW, la famosa figlia del capo di polizia Charlie Swan si è appena trasferita, che sorpresa e che novità! Sbuffo, annoiata dall’attenzione che i compagni di classe riservano nei miei confronti. Sono solo una ragazza goffa, che c’è di tanto speciale? Perché non si girano, pensano ad altro e si fanno gli affari loro? Troppo difficile, no?
" Mademoiselle Swan… " interrompe la lezione il professore. E che professore: cinquanta chili di pura meraviglia! L’insegnante di francese è un corpo da modello con splendidi occhi verdi e disordinati capelli ramati. È venuto da poco a insegnare in questa scuola, trasferendosi dalla Francia. " Mademoiselle Swan, je vous emprise de prêté attention. " mi richiama lui, interrompendo un’altra volta i miei pensieri. " Excusé moi " rispondo io, cercando di prestare attenzione alla lezione trattata da quel Dio sceso in terra.
Il resto dell’ora passa lentamente, mentre io non riesco a capire molto di ciò che il professor Cullen sta cercando di spiegare agli studenti. Ma forse il motivo è perché non ho seguito l’intera lezione con attenzione e quindi ora mi è difficile riprendere il filo del discorso. Alla fine anche l’odiata campanella squilla e quindi ripongo la materia nello zaino, scrivendo infine i compiti sul mio diario della Comix. Perfetto: quattro intere pagine su un argomento di cui non ho capito assolutamente nulla!
Sospiro, mentre mi avvio verso la prossima lezione: lettere. Non ne sono mai rimasta affascinata, ma almeno spero di capirne meglio di quanto abbia fatto in Francese, una materia di cui non so dire niente se non 'Bonjour', 'Au revoir' ed 'Excusé moi', per tutte le volte che sono stata distratta durante le lezioni. Anche questa lezione passa alla meglio peggio, ma tuttavia faccio difficoltà a capire.
Sembra come se tutte le persone che sono presenti in questo luogo abitassero in un pianeta alieno in cui parlano una lingua incomprensibile anche al più grande scienziato di tutti i tempi. In compenso faccio amicizia con una simpatica ragazza di nome Angela. Sembra molto timida, ma dietro la sua “corazza” si può scorgere perfettamente un cuore tenero e dolce e un’incredibile comprensione e disponibilità.
Insomma, in poche parole, l’amica che tutti vorrebbero. Con lei riesco a parlare facilmente, senza giri di parole, ed è magnifico. Anche l’ora di letteratura passa e quindi, controllando l’orario, mi ritrovo a dover fare i conti con una materia che odio: Educazione Fisica. Angela capisce in un baleno il mio stato d’animo e, sorridendomi incoraggiante, dice che lei non ci sarà: ha lezione di scienze.
Quindi, sconfitta dalla verità, mi dirigo verso lo spogliatoio, a testa bassa. " Ciao, mi chiamo Jessica… " mormora una ragazza alle mie spalle quando mi sto mettendo la divisa per andare in palestra. Mi giro e mi ritrovo una ragazza che avrà più o meno la mia età, con occhi e capelli castani. " Ciao. " rispondo al saluto, non avendo altro da aggiungere, e incamminandomi verso gli altri miei compagni di classe. " Che fai? Te ne vai così di fretta? Ami così tanto Educazione Fisica? " mi riprende lei al mio comportamento, venendomi dietro.
Subito sento un gran fastidio nei suoi confronti. Non so perché, ma mi innervosisco molto quando dice semplicemente un " Da dove vieni? ". " Senti, perché non facciamo una cosa? Io proseguo per la mia strada e tu ti fai gli affari tuoi? ". Lei mi guarda di traverso e se ne va verso le sue amiche a testa alta. Mhm. Fastidiosa. Penso tra me, mentre la lezione incomincia.
Pallavolo. Quando la palla viene nella mia direzione io cerco di respingerla, non volendo che mi arrivi in faccia, e colpisco un ragazzo. Ops… Il tizio in persona si chiama Mike. Lo so perché la ragazza incontrata prima mi urla, in preda a un delirio " Cazzo, Swan! Fai più attenzione, porca put… " ma viene rimbeccata dal professore, che la guarda in modo storto come ad ammonirla delle sue poco delicate parole e poi va a soccorrere lo studente colpito, che era finito a terra.
" Tutto a posto, Newton? " chiede, come se nulla fosse. Il ragazzo risponde con un " Sì… Certo… ", prima di alzare lo sguardo e puntarlo nel mio, perdendocisi. " Scusa " dichiaro io, prima di distogliere lo sguardo dal suo, sentendomi troppo osservata. Lui pare capire, perché punta il suo sulla palla, rispondendo però alla mia parola con un " Niente ".
Quindi, dopo altre rovinose cadute dei miei compagni di classe a causa mia, diventa ora di mensa. Tutti vanno in spogliatoio per ricambiarsi con i vestiti normali. Io, invece, prima di ricopiarli, vengo bloccata da Jessica. " Non provare più a far male al mio Mike, anche involontariamente, o ne pagherai le conseguenze " mi fulmina con lo sguardo e poi si dirige verso le sue compagne di classe. Una volta finito di mangiare, non mi soffermo per le lezioni successive. Decido di tornarmene a casa.
Se il primo giorno di scuola era stato così noioso, non mi immagino il resto di questa mia nuova vita... Assolutamente Desolante! Mi manca Phoenix…
Spazietto dell'autrice.
Salve a tutti, gente di EFP! Eccomi alle prese, dopo parecchio tempo, con una ff su Twilight.
So che dovrei continuare a scrivere la ff "L'angelo e la sua ombra", ma non me ne vogliate se vi dico che proprio non mi viene ispirazione. >.<
Ho provato più e più volte a scrivere il seguito di soli due capitoli, ma proprio non riesco a proseguire. Che sia il blocco dello scrittore? >.>
Comunque, spero vi piaccia l'inizio della mia ff su una delle coppie adorate da tutti i Twilighters: Bella/Edward!