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Autore: Luna Crescente    20/01/2012    2 recensioni
Una piccola storiella comico/nonsense
Narra di un re fifone che viene ucciso dai suoi sudditi e ...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il re fifone

Tanto tempo fa, c’era un enorme castello dai colori decisi, che come scopo aveva quello di scoraggiare gli avversari.
Il principe, penserete voi, doveva essere un ragazzo forte, dal coraggio di un leone!
Ma che! Il principe Carlo non era altro che un codardo ed un eterno fifone.
Purtroppo per i sudditi il Re morì presto, e Carlo lo dovette succedere a soli 18 anni.
Re Carlo per la sua indole da coniglio era odiato da tutti; oltre a essere fifone era tirchio ed un pessimo legislatore.
Il regno era invaso da tasse altissime, e da leggi assurde.
Ma re Carlo non era un tiranno, no, non ne aveva il coraggio!
La sua codardia venne in risalto subito, appena il Re, suo padre, morì infatti Carlo si nascose sotto al suo enorme letto, e tremando come un bambino si rifiutò di uscirne.
Con il tempo, penserete voi, il Re Carlo migliorò, ma che!
Più gli anni passavano, più il re si faceva fifone e più i sudditi bramavano la sua morte.
Pensate che quando scoppiò la prima guerra, esattamente 3 anni 7 mesi 4 settimane e 23 giorni dopo il
suo incoronamento, il re terrorizzato si nascose nel suo sontuoso e “spaventoso” castello.
I sudditi, sopravvissuti alla sanguinosa guerra, arrabbiati con il re fifone, decisero che era giunto
il momento di ucciderlo.
Anche le guardie erano d’accordo e la sera stessa, Carlo il re si ritrovò un cappio al collo.
La mattina dopo, con noncuranza, si alzò dal suo enorme letto e in pochi secondi restò appeso al soffitto. Grande festa al regno quella sera!
Dopo pochi gironi però l’ anarchia finì e il fratello minore di Carlo, Massimo fu eletto sovrano.
Massimo era l’esatto opposto di Carlo! Non solo per l’aspetto fisico, ma soprattutto per il carattere!
Era impavido, intelligente, forzuto e coraggioso come un giovane leone, in guerra era forte come Achille e ingegnoso come Odisseo, insomma, era il re perfetto e per questo era amato e venerato come un dio.
Dopo ormai 8 anni dalla morte dell’ odiato Carlo le cose al castello cambiarono in peggio.
Cose assurde accadevano e una notte il re Massimo venne svegliato di soprassalto da un urlo spaventoso; Carlo gli si era materializza davanti! In mano il re fifone aveva un accetta lunga quanto il suo braccio e, con furia, iniziò ad agitarla senza controllo.
Re Massimo non ebbe un secondo di timore anzi, con scherno iniziò a ridere e quasi quasi ci lasciava le penne per le risate!
Carlo spaventato e confuso non sapeva come fare ad uccidere il fratello e con le lacrime agli occhi gli chiese aiuto.
“Sei proprio senza speranza” disse re Massimo dopo essersi alzato dal letto e diretto verso il fantasma “mi aiuteresti?” chiese Carlo allora con tono scoraggiato, come poteva dirgli di no? Il sovrano era così generoso e annui sicuro.
“Prima devi fermarmi” iniziò a spiegare “spingimi contro al muro!” continuò mentre con velocità si era già messo in posizione “ok, poi?” chiese Carlo, che non sembrava poi così stupido adesso! “Semplicemente,  devo affondare con forza l’ accetta nel mio cuore” continuò mentre con la mano indicava il punto preciso.
Carlo, ovviamente esitò più volte, era chiaro che anche dopo la morte era rimasto fifone come un coniglio, re Massimo allora stanco di aspettare strappò dalle mani del fratello l’accetta, e con grande coraggio si pugnalò al cuore.
E così ricominciò l’anarchia in quello sfortunato regno, perché anche l’amato re Massimo era morto.
Bhè, come dice un antico detto “la mela non cade mai lontano dall’albero.

 
 
  
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