DEBAUCHERY [dɪˈbɔːtʃərɪ]
A wild gathering involving excessive drinking and promiscuity; extreme
indulgence in sensual pleasures; dissipation.
Non
aveva senso. Non aveva alcun senso.
Se ne accorse anche da solo che i versi che stava scribacchiando erano
privi di
un qualsivoglia filo logico. Accartocciò il foglio e lo
gettò a terra, accanto
alle bottiglie vuote che gli avevano fatto compagnia quella notte.
Niente festa
per lui, quella sera: aveva qualche buona idea per dei nuovi testi, ma
ciò che
la penna scriveva non era affatto il riflesso di quel che lui aveva in
mente;
l’alcol stava facendo effetto, dunque, unito alla stanchezza
del tour, del
concerto devastante di quella sera, delle notti passate a parlare,
bere,
suonare, scopare.
L’albergo era migliore di quelli precedenti, perlomeno. Come
sempre, la stanza
in cui si trovava era unicamente a suo nome, ma questa volta
c’era il balcone,
c’era una grande finestra e c’era un letto
matrimoniale. Tutto suo.
Uscì a prendere un po’ d’aria ed a
fumare una sigaretta. La brezza di quella
nottata svedese era pungente, tanto da fargli venire la pelle
d’oca. Tuttavia,
il buio non era più così pesante, si stava
facendo giorno.
- Vic! Non pensavo fossi ancora sveglio! -
Si voltò di scatto verso la porta della stanza: Jocke era
appoggiato allo
stipite e gli stava rivolgendo un sorriso palesemente ubriaco.
- Beh, ho detto che tornavo in albergo, non che andavo a dormire come
un bravo
scolaretto -.
Il frontman rise e scosse i lunghi capelli scuri, dirigendosi verso il
letto.
– Ehi! – Esclamò Vic, - è la
mia stanza, quello è il mio letto! - ma non
ricevette attenzione, tanto che per quando ebbe finito la frase, Jocke
era già
accomodato sul cuscino. – Voglio stare qui -.
- Non se ne parla proprio! -
- Sì invece, ho deciso che voglio dormire qui -.
Vic diede un calcio ad una delle bottiglie per placare
l’istinto di darlo a
lui. – Dai cazzo, vattene! –
- Ma a me piace camera tua! - L’alcol rendeva Jocke testardo,
scorbutico ed
incredibilmente stupido.
– Dormirò io in camera tua, allora –
concluse il chitarrista.
Il sorriso sulla sua faccia diventò ancora più
ebete. – Non ti do la chiave –
disse, compiaciuto.
A Vic l’idea di discutere con uno più ubriaco di
lui non entusiasmava proprio.
Non era la prima volta che succedeva una cosa simile, ma spesso era
tanto
fottuto da non farci nemmeno caso e sistemarsi dove capitava.
Perché Jocke
aveva deciso di rovinare con il suo insopportabile modo di fare anche
quella
sera in cui tutto era andato liscio? Sbuffò innervosito e
gli si sedette
vicino. – Sei proprio uno stronzo, Joakim. –
- Devi dormire con me – affermò l’altro
in tutta risposta.
- Vaffanculo! -
Quando Vic ebbe finito di farsi la doccia e tornò in camera,
Jocke non si era
mosso di un millimetro: stava ancora occupando l’intero letto
a braccia aperte.
Il chitarrista indossò un paio di boxer puliti e raccolse i
lunghi capelli
bagnati, poi si avvicinò all’amico. Cercando di
non svegliarlo, lo spostò
lentamente verso un lato del letto, così da potersi
accomodare al suo fianco.
-Vic? -
Riaprì gli occhi e fissò il soffitto. –
Cosa? –
- Guardami -.
Volse stancamente lo sguardo verso il cantante che sorrise. –
Hai dei begli
occhi -.
- Uhm… grazie – mormorò Vic.
– Dormi ora -.
Ma Jocke, per l’ennesima volta, non lo ascoltò ed
invece accese la lampada che
stava sul comodino e prese la bottiglia di liquore mezza vuota accanto
ad essa.
– Ho voglia di bere ancora, tu no? -.
- Jocke, chiudi i fottuti occhi. –
- Dai, bevi con me – lo invitò, avvicinando la
bottiglia alle sue labbra e
costringendolo a trangugiare quasi metà di ciò
che rimaneva. – Ne hai voglia,
so che ti va -.
- Sei estremamente ambiguo, Berg -.
Il cantante rise e riportò la bottiglia alla sua bocca per
bere quanto
rimaneva, poi ne afferrò un’altra da terra, ma Vic
non ebbe prontezza di
riflessi e non schiuse le labbra in tempo: l’alcol
scivolò lungo le sue guance,
lungo il collo ed il petto. – Che cazzo fai? -
- Pensavo volessi bere – si scusò Jocke,
– Beh, non dobbiamo sprecarlo,
comunque – e detto questo gli si avvicinò con
espressione famelica, prendendolo
fermamente per le spalle.
- Lasciamelo bere, ti prego -.
Il chitarrista lo guardò allarmato – Che intendi? -
- Che ho sete – mormorò con un fil di voce, prima
di abbassare il viso fino al
petto del chitarrista ed iniziare a leccarlo.
- Jocke che cazzo stai facendo?! – gridò Vic,
cercando di levarselo di dosso,
con scarsi risultati.
- Ti assaggio - La
sua lingua proseguì
fino ai capezzoli, a cui vennero riservati anche dei morsetti, e poi
salì fino
alle spalle, al collo. Per qualche motivo, il chitarrista si
ritrovò a pensare
che Jocke sapeva usare la lingua meglio delle donne e che era quasi
piacevole.
- Ti prego versane ancora! – lo implorò il
cantante con voce roca, - hai un
buon sapore -.
Vic sentì
la schiena percorsa da
brividi, era tutto dannatamente insensato, come i testi che stava
scrivendo
poco più di un’ora prima. – E’
sbagliato, cazzo! Dovresti essere una donna,
oppure io dovrei essere una donna o… -
- Ma la vuoi smettere di blaterare? – si lamentò
Jocke risalendo in fretta
lungo il viso dell’amico, fino alle sue labbra, che
baciò avidamente, per farlo
tacere. Effettivamente, anche lui aveva un buon sapore, sapeva di alcol
e di
fumo. Per una manciata di secondi si osservarono a vicenda, per
registrare le
loro reazioni. Vic notò sul viso e sul collo del cantante
segni di rossetto, e
solo quando abbassò lo sguardo notò che lui aveva
ancora indosso il chiodo di
pelle. Senza pensarci due volte, glielo sfilò e lo
buttò a terra e lo stesso
fece con la maglietta.
- Mi fai impazzire – sussurrò Jocke al suo
orecchio, per poi riprendere a
baciarlo. Ora le loro pelli erano a contatto e lo sfregare di corpi che
si era
creato fece sì che Vic sentisse una sorta di…
calore. Il suo cervello era
annebbiato, non conosceva la ragione di tutto ciò che stava
accadendo. Voleva
solo che tutto finisse, voleva svegliarsi ed accorgersi che era un
incubo.
Tutto sommato, un incubo dannatamente piacevole.
- Cazzo Vic prendi il liquore! -
Eseguì gli ordini e non appena la bottiglia fu in mano a
Jocke, i loro visi si
ritrovarono inondati di alcol, così come i loro corpi. Il
cantante riprese il
suo meticoloso lavoro, ripulendo con le labbra ogni centimetro della
pelle
dell’amico. Dalle spalle all’ombelico,
ai fianchi, intorno all’orlo dei boxer che il
chitarrista sentiva
diventare sempre più stretti. Ma Jocke non si
fermò, baciò la stoffa, lentamente,
poi risalì fino al collo di Vic, ormai inerme e succube
delle sue attenzioni.
Lo morse, mentre con una mano gli carezzava i fianchi, i capezzoli ed
il
ventre.
Fu nel momento in cui la sua mano tentò di intrufolarsi
oltre la stoffa, che
Vic lo fermò. La cosa stava andando decisamente troppo
oltre. – Che cazzo
stiamo facendo? -
- Oh Vic ti prego chiudi il becco – esclamò Jocke,
- ti prometto che ti piacerà
-. Riprese a baciarlo avidamente, infilando con prepotenza la lingua
fra le sue
labbra.
- Ma di che stai parlando? Sei pazzo! – Vic tentò
ancora di spingerlo via, ma
per qualche assurda ragione, non lo fece davvero con
l’intenzione di
allontanarlo, ma piuttosto con quella di farlo avvicinare se possibile
ancora
di più.
Jocke non gli diede ascolto e resistette, senza staccare le labbra dal
suo
corpo. Ritornò in basso, dove ormai era chiaro che a Vic
tutto questo non era
assolutamente indifferente. – Mi vuoi, lo sai anche tu che mi
desideri - .
- Non è vero, è che hai i tuoi cazzo di movimenti
da donna e insomma… baci bene
e… -
- Falla finita Vic, e scopami! -
Dentro la testa del chitarrista c’era la confusione
più totale. Non era più
sicuro di niente, nemmeno di ciò che era giusto e
ciò che non lo era. Voleva
dare un taglio a tutto ciò che stava accadendo, voleva
smettere di pensare e fare
ciò che i suoi sensi gli dettavano, ma sapeva che se ne
sarebbe pentito al
risveglio.
- Fanculo Berg, l’hai voluto tu. Girati, ora però
comando io -.
Oh, bene. Ecco. Gli
Hardcore Superstar sono la mia band preferita e purtroppo non ho mai
trovato una fanfiction su di loro, così ho pensando di
dilettarmi io nella scrittura di qualcosa di... uhm. Beh, avete capito
*-*
Spero venga
apprezzata, sono in attesa delle recensioni! Grazie anche a chi ha solo
letto :D