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Autore: TTB Kun    24/01/2012    1 recensioni
Rieccomi subito^^ questa è la mia ultima opera per ora, è un oneshoot che chiude il ciclo che ho aperto con Past and Future e Darkside Chronicle, per comprendere a pieno i riferimenti presenti in questo oneshoot dovete aver letto anche le altre mie 2 ff che si trovano sempre in questa sezione.
Questo oneshoot si colloca qualche giorno prima la fine di Past and Future e ha Riku come protagonista, spero vi piaccia, personalmente a me piace molto, è l'opera che più rappresenta quello che sono io come stile^^
Buona lettura^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Vento delle Stelle

Erano passati ormai 4 anni da quando Kijani era stato sconfitto da Kovu, Le giornate erano passate in pace, Riku, Sora e Vitani erano cresciuti e i due principi erano ormai abituati a pattugliare i confini del regno insieme al padre, mentre Simba aveva smesso di svolgere questo compito da qualche mese vista l’età che avanzava.

Quel giorno per la prima volta Kovu aveva deciso di affidare un compito leggermente diverso dal solito ai suoi due figli, invece che pattugliare in gruppo, quel giorno si sarebbero divisi i compiti e avrebbero dovuto dimostrare di conoscere ciò che il re in quegli anni aveva insegnato loro.

Kovu si sarebbe occupato del confine dal lato nord, Sora della parte sud-ovest e Riku avrebbe pattugliato la zona sud-est.

Riku mentre pattugliava la sua zona ripensò a ciò che gli era successo da cucciolo...

Proprio oltre il confine sud-est si trovavano le terre del vento, il regno che era di Kijani e dove suo nonno lo aveva condotto dopo averlo rapito.

Sorrise ripensando a quei momenti, allora era un cucciolo indifeso mentre ora era un leone adulto e forte.

Non aveva più messo zampa nelle terre del vento da allora, era venuto a conoscenza che un nuovo re si era stabilito lì, ma oltre a quello non sapeva altro.

Mentre il leone era assorto nei suoi pensieri sentì dei rumori provenire da lì vicino.

Si guardò intorno e si mise in posizione di guardia, combattere non gli piaceva, a differenza del fratello, ma questo non significa che in caso di necessità non sapesse farsi valere.

Annusò l’aria cercando di avvertire l’odore dell’intruso, ma non sentì nulla, probabilmente l’animale misterioso era a favore di vento.

Allora Riku ruggì per cercare di intimidire l’intruso, come gli aveva insegnato suo padre.

Per fortuna non appena la sua voce riecheggiò per la savana dall’erba fece capolino una figura, apparentemente senza intenzioni bellicose.

-Scusami tanto, devo essere uscita dal mio territorio senza accorgermene, non volevo irritarti.-

Una leonessa dal pelo chiaro e dagli occhi castani si era appena mostrata, Riku la osservò per qualche secondo, la sua voce era molto dolce, il cuore del leone fece come una capriola nel suo petto.

-N.. no, no, non preoccuparti, non sono irritato, ero semplicemente in perlustrazione e sentendo un rumore, ma non vedendo nessuno, ho solo fatto il mio dovere.-

Riku senza rendersene conto iniziò a parlare balbettando leggermente, ma dopo poco ritornò in se; la leonessa allora rassicurata si avvicinò.

-Oh, allora scusami per il malinteso, io mi chiamo Aria vengo dalle terre del vento, piacere di conoscerti-

La leonessa sorrise a Riku che ricambiò il saluto -Il piacere è tutto mio, il mio nome è Riku e vivo qui nelle terre del branco.-

-Così queste sarebbero le terre del branco? Allora questo è il territorio del famoso Kovu?-

-Si lui è il re, ma come mai lo conosci?-

-Bhe, nelle terre del vento tutte le leonesse me ne hanno sempre parlato come di un salvatore, io sono nata dopo che lui ci ha liberato da Kijani il tiranno, e quindi non l’ho mai visto.-

Le parole di Aria incuriosirono il giovane leone.

-E ora nelle terre del vento chi è il re? So che Kovu non ha voluto diventarlo, cos’è successo dopo?-

-Non sei mai stato nelle terre del vento?- 

-Bhe ci sono stato una volta, diciamo, ma ero piccolo allora-

Riku non voleva raccontare subito a quella leonessa chi fosse lui in realtà, voleva prima conoscerla per quello che era, e capire cosa pensava di lui non come principe ma come un leone qualunque. Riku non capiva ancora bene cosa provava, ma Aria lo affascinava.

La leonessa allora iniziò a raccontare: -Mia madre mi ha raccontato che poco dopo che Kijani morì nelle terre del vento si presentò un altro leone, diceva di chiamarsi Muda e voleva affrontare Kijani, perchè aveva un conto in sospeso con lui. Il pelo del leone era color panna e anche la criniera, sul petto aveva 4 cicatrici, che si intravedevano nella parte meno folta della criniera, ed erano segno di profonde ferite.

Le leonesse gli dissero che Kijani era già morto, e Muda da un lato fu felice di sapere che quel mostro non c’era più, ma al contempo irritato dal fatto di non averlo affrontato in prima persona, come se ci fosse qualcosa nel suo passato di cui si vergognava e a cui volesse rimediare. Così lui è diventato re, per fortuna si è dimostrato un sovrano giusto, e alla fine mia madre è diventata la sua compagna.-

-Aspetta, questo significa che tu sei la figlia del re? Una principessa?- chiese Riku sorpreso.

-Ahahah, si è così, ma non farti strane idee, l’erede al trono è mio fratello, il suo nome è Wingu-

-Farmi strane idee? Che cosa vai a pensare?- Disse Riku lanciando uno sguardo ammiccante alla leonessa.

-Oh bhe nulla di che- Rispose la leonessa arrossendo leggermente.

Proprio in quel momento arrivò di corsa un altro leone sul posto.

-Riku, ti ho sentito ruggire è successo qualc....- Il secondo principe si interruppe vedendo di chi era in compagnia il fratello, e con tono scherzoso iniziò a parlare. -Ma salve! Fratello mi presenti la tua nuova amica?- 

Riku diede un occhiataccia al fratello “Proprio adesso dovevi arrivare?”

-Lei è Aria, è una leonessa delle terre del vento, è finita qui per sbaglio, mentre lui è mio fratello Sora-

-Piacere di conoscerti- disse Aria, - Grazie, anche per me è un piacere- rispose Sora.

-Bene , ora che vi siete conosciuti Sora puoi anche andare, era un falso allarme il ruggito di prima-

-No fratello, non sono venuto solo per quello, papà ci vuole a casa, vuole sapere come è andata la nostra prima perlustrazione individuale, la solita roba da principi.-

-Principi? Siete i figli di Kovu per caso?- Aria era sorpresa anche più di quanto non lo fosse stato Riku in precedenza.

-Si Kovu è nostro padre, e il mio fratello è l’e....- Riku tirò una gomitata al fratello interrompendolo -Io sono il secondogenito, e Sora è l’erede al trono-

Sora guardò di traverso il fratello, il quale gli rispose facendo l'occhiolino, come per dire “Reggimi il gioco”

Sora allora si sollevò e iniziò un po’ a burlarsi della situazione parlando con tono da superiore: -Si io sarò il futuro re di tutto il regno, mentre mio fratello sarà il mio umile consigliere-

Riku squadrò il fratello con uno sguardo a metà tra il divertito e lo “Smettila di fare l’idiota”

-D’accordo mio futuro re, potresti iniziare a fare ritorno verso la rupe, devo ancora fare una cosa veloce qui.-

-Ok, vedi di far presto però che papà sta aspettando-

Sora fece ritorno a casa mentre Riku voleva ancora dire qualcosa alla leonessa che aveva appena conosciuto, ma fu lei a parlare per prima.

-Simpatico tuo fratello, ma non ti sembra un po’ troppo...-

-Idiota per governare, infatti a cosa pensi che serva io come consigliere?- concluse Riku al suo posto mentre entrambi scoppiavano a ridere. -Comunque di solito non è così, fidati, è solo che gli piace scherzare.-

-Ah capisco, bhe se devo essere sincera a me piacciono i tipi più seri.- Mentre pronunciava quelle parole Aria guardò Riku in maniera diversa, e stavolta fu lui ad arrossire.

-Bhe capisco... senti, visto che ora io devo andare, mi piacerebbe sapere se ti va di... incontrarci ancora un altra volta.-

-Sarebbe un appuntamento questo?- Chiese Aria sempre senza togliere gli occhi di dosso da Riku.

-A te cosa sembra?- Rispose lui stavolta reggendo il suo sguardo.

Aria allora sorrise -Ok, per me va bene, che ne dici di vederci qui domani pomeriggio?-

-Non vedo l’ora.-

-Allora.. a domani!- Lo salutò Aria, mentre si allontanava, con la sua voce dolcissima che lasciò ancora ammaliato Riku per qualche secondo.

Quando il principe tornò alla realtà fece mente locale, cosa gli stava succedendo? Quella leonessa lo affascinava, ma forse c’era qualcosa di più.

Il suo sguardo, la sua voce, lo facevano impazzire, e poi quella frase.. “a me piacciono i tipi più seri”.

Forse anche lei provava qualcosa per lui... doveva scoprirlo.

Avvolto nei suoi pensieri Riku arrivò alla rupe, ad attenderlo c’erano Sora e Kovu.

-Eccoti finalmente. Come è andata allora il tuo primo pattugliamento solitario?-

-Oh...Ecco... è andato tutto liscio papà...-

Sora guardò il fratello di traverso, e anche Kovu aveva capito che il figlio mentiva.

-La tua faccia non dice questo, dimmi che cosa è successo- Chiese questa volta con tono più severo, ma comunque affettuoso, il re.

Riku Sollevò lo sguardo, cosa gli prendeva? nn c’era ragione per mentire....

-Ecco, scusami papà, in realtà mentre pattugliavo ho incontrato una leonessa delle terre del vento.-

Kovu inarcò le sopracciglia -Nel nostro territorio? e cosa ci faceva?-

-Ha detto di non essersi resa conto di aver superato il confine, non sembrava volesse provocare disturbo-

-E quindi adesso è tornata a casa?-

-Si, è così- concluse Riku.

-Allora perchè mi hai mentito prima? Non c’è nulla di male in questo...-

Il re squadrò il suo primogenito dalla testa alla coda, notò che il figlio era come pensieroso, sorrise pensando di aver intuito cosa gli passasse per la testa.

-Riku, quella leonessa ti piace per caso?-

-Ch..che? C..Come? Cosa?- Iniziò a balbettare Riku nervosamente mentre Kovu e Sora scoppiavano a ridere.

-Figliolo ti si legge in faccia, è per questo che sei pensieroso?-

-Bhe, si, sono un po preoccupato, mi piace eccome, ma non so cosa pensa lei, e inoltre non voglio piacerle solo perchè sono un principe.-

-Ah è per questo che hai fatto quella sceneggiata! Sappi che mi devi un favore.- disse Sora ridacchiando.

-Sora, Riku, parlo ad entrambi, se volete conquistare una leonessa siate voi stessi, siete entrambi leoni da un carattere forte, con pregi e difetti, sicuramente se vi giocate bene le vostre carte qualunque leonessa cadrà alle vostre zampe... e poi siete pur sempre figli miei.- Il re scoppiò a ridere e così fecero anche i suoi figli.

-Hai ragione papà, domani quando la rincontrerò farò in modo che si innamori perdutamente di me.-

Kovu fu leggermente stupito da quelle parole. -Già hai un appuntamento? ma allora perchè ti preoccupi! sei già sulla buona strada.- Kovu diede uno scappellotto amichevole al figlio e di nuovo scoppiarono a ridere.

Proprio in quel momento le leonesse tornarono dalla caccia, Vitani arrivò salutando i fratelli e il padre -Stasera gnu, siete contenti?-

Dietro di lei Kiara insieme ad un altra leonessa portava la carcassa della preda.

-Coraggio venite a mangiare, avrete fame dopo aver pattugliato tutto il giorno.-

-Io sono affamatissimo!- Disse Sora lanciandosi sulla preda e iniziando a mangiare voracemente.

-Non ne avevo dubbio, ingordo che non sei altro- Disse Vitani, provocando una risata generale di tutto il branco.

 

Nelle terre del vento Aria era appena giunta alla tana, Una volta varcata la soglia vide Muda e Wingu che parlavano.

Il fratello di Aria era un leone completamente bianco e con gli occhi azzurri, appena vide la sorella entrare fu il primo ad accoglierla: -Bentornata sorellina, come ti è andata la giornata?-

-Non sono riuscita a catturare nulla mentre cacciavo, però ho incontrato un leone, poco oltre il confine nord-ovest, nelle terre del branco.-

-Un vagabondo? Aria ti ho sempre detto di fare attenzione, non puoi mai sapere cosa passa per la testa a chi non conosci, potrebbero cercare di ingannarti o farti del male.-

Muda ripensava alla sua vita, un vagabondo era stato la causa della sua rovina in passato, non voleva che succedesse mai più qualcosa di simile.

-Papà, lo so, me lo avrai ripetuto un milione di volte, però non è un vagabondo, anzi, è un principe!-

-Davvero? è il figlio di Kovu? quindi è il suo erede?-

-No è solo il secondogenito, mi ha chiesto se domani volevo reincontrarlo.-

-Un appuntamento? Con la mia cucciola?- Muda trasalì al solo pensiero.

-Dai papà, non fare così, ormai Aria è cresciuta, non puoi trattarla sempre come una cucciola-

Aria sorrise al fratello che prendeva le sue parti.

Il re fece un profondo respiro -E va bene, avete ragione, non potrò controllarvi per sempre, è giusto che siate liberi di agire come pensiate sia più giusto ormai, liberi come il vento. Ma mi raccomando, ricordatevi sempre ciò che vi ho insegnato, state attenti, voi siete il futuro del branco-

-Certo papà, non preoccuparti, staremo sempre attenti- Rispose Aria avvicinandosi a Muda e facendo le fusa.

Il re era felice di avere una famiglia che gli volesse bene, vedendo ora i suoi figli non poteva fare altro che vergognarsi di aver negato questo piacere al proprio padre nei suoi ultimi giorni, una ferita indelebile nel suo cuore, ancora peggiore delle cicatrici sul suo petto, per questo aveva abbandonato il suo vecchio nome, ormai lui non era più semplice pioggia, era temporale, ma si sa che dopo il temporale c’è sempre l’arcobaleno.

 

Il branco di Kovu aveva appena finito il pasto, era ormai quasi sera e il sole sta tramontando, e i membri del branco stavano chiacchierando prima che la notte giungesse con il sonno.

Poco fuori dalla grotta Simba stava osservando il tramonto: “Manca poco”

Riku gli si avvicinò era da un po che nn faceva duo chiacchiere con suo nonno.

-Ciao nonno, come va?- gli chiese il nipote.

-Tutto bene Riku, non c’è nulla di cui mi possa lamentare, tu piuttosto, ho saputo che ti sei preso una bella cotta- Il vecchio re scoppiò a ridere mentre Riku arrossiva.

-Sora non ha saputo tenere la bocca chiusa a quanto pare-

-Si, le voce si è allargata in fretta, devo dirlo, sono felice di sapere che ti sei innamorato, è il cerchio della vita che va avanti, chissà se riuscirò a vedere i miei pronipoti- Ancora una volta Simba scoppiò a ridere

-Nonno! non ti pare presto per pensare a certe cose?-

-Bhe si forse hai ragione, del resto vi siete appena conosciuti-

Riku divenne triste di colpo -No, io in realtà non intendevo quello... -

Simba sorrise -Figliolo, non devi preoccuparti, anche se non ci sarò più, sarò sempre insieme ai grandi re del passato tra le stelle del firmamento, e vi guarderò da lassù.-

Riku sentendo quelle parole non poté fare altro che trattenere le lacrime, ormai era chiaro che Simba era vecchio e difficilmente sarebbe vissuto ancora a lungo, sapeva che suo nonno era sereno nonostante ciò, ma separarsi da lui era comunque un pensiero doloroso.

Il vecchio re notò la reazione del nipote, ma sapeva cosa dirgli per tirarlo su di morale.

-Riku ascoltami, voglio darti un consiglio per quella faccenda della leonessa, portala in un posto speciale, che le faccia capire quanto sia importante per te, confidale ciò che provi e vedrai che tutto andrà bene.-

Simba sorrise al nipote e gli diede una pacca sulle spalle. Riku a sua volta ricambiò: -Grazie nonno, è un ottima idea, ma non saprei in che posto portarla...-

-Deve essere un posto speciale per te, e devi fare in modo che lo diventi anche per lei, sicuramente qualcosa ti verrà in mente.- Concluse Simba facendo l’occhiolino al nipote.

-Grazie mille nonno! dovrò sdebitarmi in qualche modo.-

-Il modo migliore che hai per sdebitarti è divertirti, non chiedo altro.-

Riku allora se ne andò salutando Simba che ritornò ai suoi pensieri Nala si sedette al suo fianco e rimase li insieme al suo compagno ad osservare il tramonto, ora era arrivato il momento delle nuove generazioni, nuovi amori nascevano mentre il cerchio della vita continua.

 

Il giorno seguente Riku fu il primo a svegliarsi e a lasciare la grotta, ci aveva pensato tutta la notte ma non riusciva a farsi venire in mente un posto in cui portare Aria quel pomeriggio.

Decise allora di andare a fare un giro, magari passeggiando gli sarebbe venuta qualche idea, conosceva quasi a memoria ormai le terre del branco, suo padre gliele aveva fatte girare in lungo e in largo fin da cucciolo, c’erano molti posti carini, ma nessuno lo convinceva pienamente.

Mentre passeggiava senza accorgersene si ritrovò al confine sud-est, proprio dove il giorno prima aveva conosciuto Aria. Non c’era nulla di interessante li intorno, ma nella sua testa scattò come una molla, ebbe un illuminazione, ora sapeva dove portare la leonessa.

Riku tornò alla rupe di corsa. -Eccoti qua, dove eri sparito?- lo accolse il fratello.

-Ero andato solo a fare due passi, ora possiamo andare a pattugliare, oggi io vado a nord, a più tardi!- 

Quando Riku ebbe finito il suo pattugliamento il sole era ormai già alto nel cielo, al suo ritorno alla rupe c’era tutto il branco che stava banchettando con una preda catturata dalle leonesse.

Il principe si unì al pasto e una volta finito iniziò a dirigersi verso il luogo dell’appuntamento.

Dopo poche centinaia di metri però si bloccò di colpo: -Voi due pensate che non mi sia accorto che mi state seguendo?-

-Cavolo sgamati subito- disse Sora sbucando dall’erba alta.

-E’ tutta colpa tua, cammini come un elefante- Lo prese in giro Vitani.

-Ma invece che stare dietro a me non è ora che inizi a guardarti intorno anche tu per trovare una compagna? Oppure le fai scappare tutte appena ti vedono?-

Riku e Vitani scoppiarono a ridere, ma anche Sora si lasciò scappare un sorriso.

-Se ci riesci tu stai tranquillo che per me sarà una passeggiata, fratellone-

-Bravo e allora smettetela di seguirmi, d’accordo?- Concluse Riku squadrando per bene i due fratelli.

-D’accordo, lasciamo da solo il timidone, vieni Sora torniamo a casa.-

-Va bene, Riku, se quella ti respinge sappi che ci penserò io a tenerle compagnia, magari preferisce avere a che fare con l’erede al trono- Sora scoppiò a ridere e insieme a Vitani fece ritorno a casa.

“Che scemo” Pensò Riku ridendo della battuta del fratello.

 

Riku fece in modo di arrivare abbastanza presto all’appuntamento, era pur sempre un tipo preciso, dopo qualche minuto vide arrivare in lontananza la leonessa che gli piaceva, il suo cuore sussultò come la prima volta che la vide.

La leonessa si avvicinava sorridendo -Ciao! Ti ho fatto aspettare molto?- chiese dolcemente Aria.

-No no, sono appena arrivato, non ti preoccupare-

-Meno male, allora che cosa ti va di fare?-

-Potremmo iniziare facendo due passi che ne dici?-

-Va bene, fai strada- Aria si avvicinò a Riku appoggiandosi quasi al fianco del leone e strusciando lievemente la testa contro la sua criniera. Il principe chiuse un attimo gli occhi il profumo della leonessa gli riempì le narici, e iniziò a fare le fusa.

I due giovani si avviarono, mentre da oltre il confine un leone li osservava

“Quello sarebbe il figlio di Kovu? Gli occhi sono dello stesso colore di quelli di suo nonno, ma a differenza sua ha uno sguardo dolce. Penso che non ci sia motivo di preoccuparmi.”

Muda sorrise e fece ritorno a casa, ora finalmente sereno.

 

Aria e Riku passeggiavano per le terre del branco, uno a fianco dell’altra, ogni qualvolta le loro code si sfioravano il cuore di Riku aveva un sussulto, era decisamente cotto di lei.

Aria invece era affascinata dalle terre del branco, non ci era mai stata, non erano molto diverse dalle terre del vento, ma a lei sembravano stupende, come se ci fosse qualcosa che rendesse l’atmosfera più bella, o forse era qualcuno a farle questo effetto...

http://www.youtube.com/watch?v=Ld3ZKU0wUSw
*ascoltatela mentre proseguite nella lettura*

 

La leonessa non aveva ancora assimilato completamente i suoi sentimenti nei confronti di Riku.

I due passeggiarono a lungo parlando di qualunque cosa, ridendo e scherzando, mentre ormai il sole era calato e le stelle cominciavano ad accendersi in cielo.

Riku allora capì che era arrivato il momento.

Condusse aria in un posto isolato, una collinetta, circondata dal nulla.

-Fermiamoci un attimo qui.-Disse Riku coricandosi a pancia all’aria nell’erba.

Aria lo guardò inizialmente un po stranita ma poi sorrise e si coricò al suo fianco.

-Ti sei mai fermata ad osservare le stelle?- chiese Riku alla leonessa con un tono di voce dolce e affettuoso

-No, non ci ho mai fatto molto caso, perchè?-

-Bhe io l’ho fatto spesso, con mio padre, mio nonno e coi miei fratelli, ci divertiamo a cercare dei disegni nel cielo, vuoi provare anche tu?-

-Sembra interessante....Hai ragione, guarda! Quello sembra un leone, non trovi anche tu?- disse Aria indicando il cielo.

-Vero, e guarda, al suo fianco non sembra esserci anche una leonessa?-

-Giusto! non ci avevo fatto caso, sei proprio un esperto!- Disse Aria scoppiando a ridere.

Riku sorrise, la dolce risata di Aria era come musica per lui.

-Sai mio padre e mio nonno mi hanno sempre ripetuto che in realtà le stelle non sono altro che i grandi re del passato che non ci sono più, che ci guardano e ci proteggono dall’alto.- 

In quel momento una leggera brezza iniziò a soffiare scompigliando la criniera di Riku.

-Davvero? Mio padre invece da piccola mi raccontava che quando un re muore il suo spirito rimane nell’aria, e quando il vento soffia significa che I nostri antenati sono con noi.-

-Interessante, è bello avere punti di vista diversi, non trovi?-

-Si, sai mi piace stare con te, sto scoprendo un sacco di cose nuove- Disse Aria guardando negli occhi Riku.

Il Leone si perse per qualche secondo negli occhi della leonessa, poi facendosi coraggio iniziò a parlare.

-Aria, io ti voglio dire una cosa, prima di incontrarti oggi mi sono scervellato un sacco, volevo portarti in un posto speciale, volevo farti capire quello che provo, ma mentre ci pensavo ho capito una cosa-

Il leone si sollevò su un fianco e si avvicinò ulteriormente alla leonessa.

-Non importa dove io ti porti, qualunque luogo è speciale se tu sei con me, perchè....-

Riku fece un profondo respiro -Io ti amo, da quando ti ho vista il mio cuore ha iniziato a battere solo per te...-

Aria rimase di sasso sentendo quelle parole, non capiva, anche a lei Riku piaceva, ma era ancora confusa.

-... e visto che mi piaci voglio essere sincero con te, in realtà ieri ti ho mentito riguardo una cosa, io non sono il secondogenito, sono l’erede al trono, non volevo piaceri solo per la mia posizione, per questo ti ho detto quella bugia.-

Aria era ancora confusa, non sapeva che fare o che dire.

Istintivamente la prima cosa che fece fu correre; iniziò a correre, senza una meta.

-Aria aspetta!- Riku iniziò a inseguirla, ma la leonessa era veloce.

“Mi ama? Lui ha detto che mi Ama? E io? Cosa provo per lui?”

La leonessa si infilò in una zona con alcuni alberi, Riku la inseguiva ancora

-Aspettami ti prego!- Il leone attraversò la macchia di vegetazione ma dall’altra parte di Aria non c’era alcuna traccia. Riku non capiva, aveva reagito così perchè gli aveva mentito? O forse perchè lei non ricambiava i suoi sentimenti? Non capiva quale delle due fosse la verità ma in ogni caso si sentiva uno stupido.

Improvvisamente però da dietro di lui arrivò qualcuno che gli saltò addosso atterrandolo, Riku chiuse gli occhi istintivamente, ma la prima cosa che sentì fu il calore di qualcuno che strusciava il suo muso contro il suo, e il suono di fusa.

Allora Il giovane apri gli occhi e si trovò di fronte Aria che lo aveva atterrato.

-Scusami, non so che mi è preso, forse non mi aspettavo una dichiarazione, non avevo ancora compreso i sentimenti che provo per te... ma adesso si, anche io ti amo, e non mi importa che tu sia un re o un vagabondo, io ti amo per quello che sei e per come mi fai sentire quando sono vicino a te.-

Ora era Riku ad essere rimasto di sasso, ma in un attimo la sua espressione cambiò, il suo sguardo divenne sognante, incrociandosi con quello della leonessa che amava.

Riku e Aria allora iniziarono a farsi le fusa a vicenda, uniti in un abbraccio che avrebbero voluto non finisse mai.

I due leoni rimasero insieme qualche ora ancora, alla fine Aria dovette separarsi dal suo nuovo compagno.

-Ora devo tornare a casa, La prossima volta che ci vedremo rimarrò con te.... per sempre.-

-Ti aspetterò con ansia- Rispose Riku dando un bacio alla sua compagna.

La leonessa sorrise al suo compagno mentre si avviava verso le terre del Vento.

Riku la osservò sparire in lontananza, anche se non era con lui sapeva che sarebbero stati uniti nel loro cuore e che era solo questione di tempo prima che lei facesse ritorno.

Riku alzò lo sguardo al cielo, osservando le stelle mentre il vento gli scompigliava la criniera, come se i re del passato di entrambe le terre fossero li con lui, come se si trattasse di un vento proveniente dalle stelle.

 

 

 

Fine.



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Angolo dell' autore

Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito^^ mi piacerebbe molto avere la vostra opinione su questo oneshoot e anche sulle altre mie opere quindi nn abbiate timore di lasciare una recensione, accetto volentieri anche le critiche^^

  
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