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Autore: Lena Mason    24/01/2012    5 recensioni
Un trasferimento in Giappone a causa di un destino avverso..
Una ragazza orgogliosa e testarda...
Un ragazzo selvaggio e don Giovanni...
Una storia ordinaria dai risvolti straordinari
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kiba Inuzuka, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo XIX

Christmas.

 

Ottobre lasciò il posto a Novembre, che a sua volta scivolò verso Dicembre, riempiendo Tokyo di illuminazioni natalizie e di neve.

Alida e Kiba si trovavano alla pista di pattinaggio su ghiaccio. La ragazza aveva ancora bisogno di aiuto, dato che cadeva in continuazione, facendo morire dal ridere il ragazzo e gli amici che li avevano accompagnati.

 

«Avanti, Kiba! Aiutami» disse al fidanzato che, dopo averla fatta alzare, se la strinse addosso, iniziando a scivolare sul ghiaccio abbracciati.

 

«Così va decisamente meglio» disse la corvina, appoggiando la testa al petto di Kiba.

 

«Comoda? Qui faccio fatica solo io però! Senti… per Natale mia sorella e mia madre vanno al ranch. Io avrò la casa libera e volevo festeggiare Natale con tutti.Molti genitori dei nostri amici se ne vanno in vacanza in quel periodo, ma la maggior parte di noi non vuole seguirli».

 

«La mia tutrice ha rinunciato a una settimana con il suo fidanzato per stare con me e mi dispiace. Se le dico che ho altri programmi sarà felice! Però… dovrò portare Tigro con me. Sicuro che Akamaru reagirà bene?».

 

«Il mio cane è tanto grosso quanto fifone. Se vede un gatto del genere si spaventa» le disse ridendo, mentre si rimettevano le loro scarpe.

 

«D’accordo. Allora oggi le dico che verrò da te, con gli altri, per la festa di Natale. Posso portare anche Giulia, vero?».

 

«Ovvio, e anche Chiara, se dovesse venire» le rispose.

 

«Lo spero o Sasuke si deprimerebbe ancora di più».

 

«Piantala di preoccuparti per lui!» le rispose Kiba.

 

«Ehi, cretino. È il mio migliore amico!».

 

«Mph. Sì, ma è anche colui che ti ha portata a letto, vorrei ricordarti. Quindi, mi pare ovvio che tutte queste attenzioni per lui mi diano fastidio».

 

«Ah, capisco… sei semplicemente geloso marcio…» concluse la ragazza, ridendo e ritrovandosi ammutolita da un bacio del fidanzato.

 

La sua tutrice era felice: primo, perché Alida aveva trovato qualcuno che alleviava la sua solitudine e, secondo, perché ora poteva andare a sciare con il suo fidanzato.

«Alida, sei sicura?».

 

«Teresa, te l’ho ripetuto cento volte: vai e divertiti, io farò altrettanto».

 

«Quando arriva Giulia?».

 

«Domani sera… mentre Chiara non lo so. Non risponde ai miei messaggi, né a quelli di Sasuke. Non ti dico di che umore è in questi giorni. Non lo si può avvicinare che ringhia come uno scoiattolo idrofobo».


«Poverino. Mi fa una tenerezza quel ragazzo. Sai, pensavo ti saresti messa con lui. Questo prima di vedere Kiba. Quel ragazzo è proprio, come dire, sexy».

 

«Teresa!» esclamò Alida, divenendo di mille colori.

 

«Oh beh, sono sincera. Non credo gli resisterai ancora per molto» disse prima di scappare fuori, evitando per un soffio il cuscino lanciatole dalla ragazza.

 

 

 

Giulia atterrò la sera dopo; ad andare a prenderla all’aeroporto c’era solo Itachi, che si ritrovò a terra con il peso della ragazza sopra.

 

«Giulia! Così mi uccidi» le disse il ragazzo, che non protestò oltre, dato che la ragazza lo aveva baciato, lasciandolo senza fiato.

 

«Mi sei mancato così tanto» gli disse, prima di alzarsi e sorridere «Tra l’altro ho portato una sorpresa» aggiunse, voltandosi verso Chiara.

 

«Ma Sasuke e Alida dicono che non rispondi ai loro messaggi! Il mio otouto è in crisi totale!».

 

«Lo so. L’ho fatto apposta. Ora andiamo a far prendere un colpo al tuo fratellino» disse Chiara, ghignando perfida.

 

Una volta giunti a villa Uchiha, la porta fu spalancata da un Sasuke mezzo addormentato e in boxer.

Le due ragazze divennero paonazze, mentre l’Uchiha Junior corse in camera per vestirsi e solo mentre si infilava i jeans si rese conto che Chiara era lì.

Scese di corsa, mettendosi la maglietta sulle scale e si fiondò in salotto, dove vide le due ragazze accomodate sul divano.

Sasuke sospirò quando vide Chiara e le si avvicinò a passo di marcia: gliel’avrebbe pagata cara per non aver risposto ai suoi messaggi.

 

«Itachi, Giulia. Uscite per favore. Devo risolvere una questione con questa qui» disse Sasuke, il cui tono fece alzare di scatto i due interpellati.

 

«Ti sei resa conto che potevo seriamente passare fuori di testa?» le chiese stringendo i pugni.

 

«Ovvio, l’ho fatto di proposito!» rispose Chiara con sufficienza, spaventandosi quando Sasuke ghignò.

 

«Allora dovrai pagare» le disse prima di sollevarla di peso e baciarla, sotto gli sguardi sbalorditi di Giulia e Itachi che sghignazzavano.

 

 

Dopo aver passato cinque giorni in giro per negozi alla ricerca dei veri regali, le ragazze erano sfinite e non vedevano l’ora che il Natale passasse. Il bacio tra Chiara e Sasuke era già di dominio pubblico grazie alla lunga lingua di Giulia, e le ragazze si erano sinceramente complimentate con le due italiane: Sasuke era il più corteggiato a scuola, dopo Itachi.

La sera della vigilia la passarono in casa di Alida, sole donne, mentre i maschi la passarono da Kiba.

Le ragazze si divertirono molto, bevendo anche troppo.

 

La mattina di Natale la padrona di casa fu la prima a svegliarsi e, tirando giù del letto le altre, sistemarono il disastro della sera prima e poi si vestirono per andare da Kiba.

L’unica che mancava all’appello era Temari, poiché Hidan aveva insisto per passare le vigilia da soli.

Fortunatamente l’avrebbero vista al pranzo di Natale, dove Kiba aveva invitato persino Suigetsu e Juugo, i quali si presentarono il primo, come era intuibile, accompagnato da Karin; e il secondo niente di meno che da Sakura. I due confessarono di essersi casualmente incontrati in un negozio di dischi e tra un consiglio e l’altro si erano trovati in sintonia.

Mentre Alida apparecchiava con l’aiuto di un'elegante Hinata, il campanello suonò rivelando i due affascinanti Uchiha. Sasuke strinse a sé la sua migliore amica e le disse, sussurrando per non farsi sentire da Kiba:

 

«Buon Natale Alida, ti voglio bene».


«Anche io Sas’ke. Ora va’ da Chiara» gli disse, ridendo e salutando anche Itachi.

 

Tutti i presenti erano stupiti nel vedere che Tigro, il gatto di Alida, non solo aveva domato il cagnone dell’Inuzuka, ma ora ci dormiva persino vicino, come due amici di vecchia data.

«Se Tigro fosse una femmina, sarebbe la versione animale di voi due» disse Shikamaru, indicando Alida e Kiba e suscitando l’ilarità di tutti.

 

I festeggiamenti proseguirono fino a tarda sera, quando le varie coppie si divisero, tornando ognuno a casa propria.

A casa Inuzuka rimasero solo Alida e il padrone di casa.

Il ragazzone le si avvicinò, abbracciandola da dietro e baciandole il collo scoperto dalla maglia che indossava. Alida si girò verso di lui e sorrise.

 

«Dobbiamo scambiarci i regali».

 

Il ragazzo afferrò un pacchetto da sotto l’albero e lo porse alla corvina, la quale vi trovo una catenina d’oro bianco con un cuore alla fine. Si fece aiutare da Kiba ad indossarla e lo ringraziò con un bacio.

 

«Il mio è meno romantico, sappilo» gli disse la ragazza.

Il selvaggio scartò velocemente il pacco, rivelando due guantoni da boxe nuovi e con il suo nome ricamato all’interno.

 

«Lo hai fatto tu?».

 

«Sì, ma sono stata aiutata da Hinata» gli rispose, arrossendo quando il selvaggio le sorrise solare.

Kiba le si avvicinò e, dopo averla baciata, la ringraziò. Rimasero con le fronti appoggiate l’una a quella dell’altro per quello che sembrava un secolo, prima di baciarsi ancora.

Il bacio divenne profondo e sensuale, tanto che Alida si avvinghiò ancora di più al ragazzo.

 

«Alida» soffiò fuori lui «sei sicura?».

 

«Mai stata così certa di qualcosa» rispose lei mentre baciava il collo del ragazzo, il quale la sollevò da terra e, tenendola stretta a sé, la portò nella sua camera al piano superiore, sotto gli sguardi indagatori di Tigro e Akamaru.

I due ragazzi si chiusero la porta alle spalle e, mentre Kiba baciava sul collo Alida, lei si premurava di accarezzargli la schiena, fino a scendere al sedere, dove infilò le mani nei jeans del ragazzo.

 

«Lo sapevo che ti piaceva il mio sedere…» le sussurrò all’orecchio, facendola ridere.

 

«Come se a te il mio faccia schifo».

Il ragazzo rispose afferrandola proprio dal sedere e sollevandola da terra. Si baciarono in modo profondo e passionale, fino  a ritrovarsi sul letto del ragazzo. Kiba si sfilò la maglia e Alida fece lo stesso con la sua, lasciandosi baciare ovunque dal selvaggio.

Le labbra di Kiba era incandescenti sulla sua pancia e sulla parte di seno lasciata libera dall’indumento che Kiba tolse senza tanti problemi, iniziando a torturare Alida che prese a gemere sempre più forte.

La corvina, appena Kiba interrupe la sua più che piacevole tortura, ribaltò le situazioni, rendendo il favore al ragazzo. Gli slacciò anche i calzoni, infilando una mano sopra i boxer da dove sentiva quando desiderio sapesse esprimere il ragazzo che, con un gesto secco si liberò dei calzoni, mentre Alida lanciò la gonna lontana.

Si ritrovarono praticamente nudi a guardarsi negli occhi.

 

«Sei bellissima Alida» le disse il ragazzo, facendola sorridere radiosa, prima di chinarsi e baciarlo «Ma qui il gioco lo dirigo io» aggiunse lui, facendola finire di nuovo sotto il suo peso.


«Ora sei mia» le disse, facendola arrossire quando le tolse gli slip e fece altrettanto con i suoi boxer neri.

Il ragazzo la guardò mentre scivolava dentro di lei con delicatezza. La ragazza, al sentire Kiba dentro di sé, inarcò la schiena per il piacere e si lasciò andare alle spinte del ragazzo, assecondandole. Danzarono insieme fino a raggiungere l’orgasmo gridando una il nome dell’altro.

Si stesero vicini e, mentre Kiba la stringeva a sé, possessivo, le disse:

 

«Ora ho capito la differenza tra amore e sesso, Alida» facendola sorridere, mentre cercava di rimanere sveglia.

«Kiba… ti amo» gli sussurrò arrossendo e addormentandosi, senza sentire la risposta del ragazzo.

«Anche io».

 

 

 

 

Oddio, grazie signore che siamo quasi alla fine *si inchina di fronte al santo*. Giuro che mi viene male persino aggiornare. Ormai Naruto ha perso il suo fascino di 'ispiratore di fic'. Kishimoto sta allungando troppo il brodo e Naruto stesso sta diventando un Gary Stu, o Padre Maronno di Konoha. Sasuke è sparito, probabilmente è in crisi perchè i nuovi occhi stonano con il suo kimono e Tobi è Madara, ma non lo è...come la polverina di Pollon...finirà prima della mia dipartita questo manga?
Bah.
Ci si sente
Elena
   
 
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