Titolo: Sotto il cielo di Asgard
Fandom: Thor
Pairing/Personaggi: oneside!Loki/Thor
Rating: Pg
Words: 654 (fiumidiparole)
Genere: introspettivo, pre-slash
Warning: pseudo incest
Summary: Con uno sguardo disperato, Loki stringe appena le labbra in una
linea bassa e scontenta.
Note: scritta per la Maritombola
di maridichallenge sul prompt 61: “Non farlo. Per favore, non farlo”/”L’ho già
fatto” e per la prima
settimana del Cow-T di maridichallenge sul prompt: “sereno”. Dedicata con tutto il mio cuoricino al mio
brothello neera_pendragon per il suo compleanno CHE È STATO MESI FA, MA
SHHHHH ♥
DISCLAIMER: vorrei tanto possedere Loki, ma no, né lui
né nessun altro mi appartiene .__. Neanche Thor, no *sigh*
Con uno sguardo disperato, Loki stringe appena le labbra in una
linea bassa e scontenta.
-Non farlo. Per favore, non farlo.- lo supplica. Thor ghigna e si
sistema meglio accanto a lui, un braccio raccolto sotto la testa e l’altro
abbandonato mollemente sul petto.
-L’ho già fatto.- risponde accavallando i piedi.
Loki geme e alza il viso verso il cielo notturno di Asgard. Ha
passato anni ad osservarlo, proprio lì, dalla terrazza della stanza di Thor, steso,
proprio come in quel momento, con quel folle sconsiderato di suo fratello, che
ha pensato bene di appoggiare Sif in quella sua assurda crociata. Una donna tra
i guerrieri di Asgard. Sif
tra gli uomini migliori di Asgard.
Loki non sa se ridere o prevedere catastrofi imminenti. Per lui,
ovviamente.
-Lo sai, vero, che se vince, passerà la vita a rendere la mia un vero inferno?- sospira,
facendo una smorfia quando l’altro getta la testa indietro e ride a pieni polmoni.
Qualcosa si contrae nel suo petto e Loki ritorna con lo sguardo sulle stelle,
ma arriccia appena le labbra, perché è sempre bello essere la causa di quel
suono.
-Dai, Sif non è male. È una tosta!-
-È manesca.- borbotta lui, massaggiandosi la spalla lì dove un
dolore fantasma lo coglie. Thor ride di nuovo e Loki decide che, bello o meno,
si merita un calcio per la sua ottusaggine. -E comunque non è male con te perché le
piaci, cretino.- aggiunge dopo un attimo di silenzio, fingendo un disinteresse
che non c’è – e deve solo ringraziare la cecità di Thor e la sua abilità nel
dissimulare, se per anni è riuscito a fingere che nulla fosse cambiato.
Thor ride di nuovo, ma quando si rende conto che lui non lo segue
e, anzi, lo guarda con un sopracciglio inarcato, s’interrompe e sbatte le
ciglia, sorpreso.
-Aspetta, dici sul serio?- domanda, con quella sua stupida
espressione confusa e innocente – e Loki un po’ lo odia, perché non dovrebbe
essere lui a fargli notare che c’è una delle donne più belle di Asgard che
vuole infilarsi nel suo letto e possibilmente non uscirne più.
Thor continua a guardarlo, forse in attesa di una risposta, e lui
scuote la testa, fintamente esasperato – segretamente sofferente.
-Si è fatto tardi per me.- dice alla fine, alzandosi. -Buona
notte, fratello.- mormora, imprimendosi nel petto quell’ultima parola, quasi in
ammonimento.
Non fa neanche un passo, però, che la mano di Thor si chiude
attorno alla sua caviglia, trattenendolo.
-Ti proteggerò io.- afferma con sicurezza, guardandolo con una
serietà che gli risale la schiena in un lungo brivido caldo. Lo sopprime e scolla
il piede per liberarsi dalla presa.
-Non so se sentirmi più offeso all’idea che non mi credi capace di
difendermi da solo, o che non credi che sappia farlo da Sif.- sospira,
scuotendo la testa. Ma non è veramente offeso e Thor lo sa, e sorride.
-Sei mio fratello,- dice. -Ti proteggerei da qualunque cosa.
Sempre.- aggiunge, guardandolo sempre con quell’espressione seria e decisa,
come se stesse facendo una promessa importante, come se volesse a tutti i costi
che lui gli creda, che non abbia dubbi al riguardo.
Loki non ne ha e questo, se è possibile, fa ancora più male.
-E io te.- risponde però, perché non può permettere che l’altro
creda diversamente.
Thor sorride felice – e non dovrebbe esserlo, non per una cosa
così sciocca – e torna a guardare la notte sopra le loro teste.
-Lo so.- risponde con un sorriso fugace sulle labbra. -Resta
ancora un po’.- dice, poi. Loki sente chiaramente la richiesta dietro l’ordine
e, dopo un attimo di esitazione, sospira.
-Immagino di non avere poi così tanto sonno.- sussurra, tornando a
stendesi accanto al fratello, che lo guarda e sorride ancora, prima di
riprendere a guardare la notte sera si Asgard.
A volte Loki si chiede fino dove si spingerebbe per quel sorriso e
la risposta – mai espressa, ma sempre chiara nella sua mente – lo fa tremare
sempre.
Fine.