Liberty

"libertà va cercando, ch'è sì cara,

come sa chi per lei vita rifiuta". [Purgatorio,Canto I.]

Mi chiamo Todd Auney.
Ho 28 anni ma non so precisamente da quanto tempo.
Sono nato in un piccolo paesino desolato del New Hampshire ma questo è accaduto parecchi tempo fa.
non so dare informazioni precise.
Qui dentro il tempo gioca brutti scherzi: a volte non passa mai, altre invece passa troppo in fretta.
I giorni, le stagioni si susseguono, si fermano, si confondono...
La mia mente è troppo confusa...ma forse la colpa non è solo del tempo.
Qui il freddo ti taglia il respiro, ti penetra nelle ossa...all' inizio sembrava insopportabile, adesso è diventato il mio compagno di sventura.
Le mura viscide, incrostate, rendono il buio di quest' immondo buco ancora più buio.
Non ricordo più ormai l' ultima volta che la mia pelle cianotica è stata accarezzata dai raggi del sole...
Dopotutto mi ci sono lanciato da solo, con le mie stesse mani, in questa lurida fogna ma se non fosse stato per lei, forse tutto questo non sarebbe mai accaduto...
Lei, con quel suo viso da angioletto innocente, i suoi capelli...
Lei, le sue mani, il suo respiro sul mio corpo...
Accadde tutto quella dannata sera d' autunno: ritorno anticipato dal mio viaggio all' estero, solo per lei, per il suo 26° compleanno, notte fonda, 26 rose rosse infiocchettate, pioggia battente..
Ricordo di aver aperto silenziosamente la porta d' ingresso della sua casetta di campagna, l' avrei svegliata dolcemente, stretta al mio petto e poi...
Ricordo di aver percorso il lungo corridoio che portava alla sua camera da letto, in punta di piedi, mentre immaginavo la sua dolcissima espressione sorpresa nel vedermi.
Non era sola, il mio angelo...
Un uomo...quell' uomo non ero io, il mio amore era con un altro uomo.
Urla, pianti, spiegazioni gridate solo al vento..
Ricordo ancora il vortice di emozioni che mi pervase e che alla dine prevalsero solo l' odio e l' ira.
Qui i ricordi sono più confusi.
Ricordo che le mie mani si ritrovarono a stringere convulsamente il manico di un coltella da cucina, di quelli grossi.
Il resto è tutto una macchia confusa color porpora.
All' odio e all' ira seguì il panico.
Dovevo sbarazzarmi di quei corpi, scempiati a tal punto da risultare quasi irriconoscibili.
Il campetto di grano turco sul retro della casina mi parve il luogo ideale.
Non c'impiegarono molto a trovarmi dannati piedipiatti.
Da allora sono qui e ci resterò ancora per molto ma molto tempo, ma non mi pento di ciò che ho fatto.
Cosa rimpiango?
La mia libertà.
Le calde sere estive, i weekend con gli amici, l' azzurro del cielo, il colore dei fiori, il sapore del mare...
Se avessi saputo che avrei perso un valore tanto importante forse…
Nah, l’ avrei fatto ugualmente…
Eppure solo, rinchiuso tra queste quattro squallide, sudice pareti, mi ritrovo a fissare per ore ed ore l’ esterno attraverso questa rudimentale finestrucola immaginando di essere l0 fuori, come quei bambini che giocano, si rincorrono..
Poi mi ridesto e sono ancora qui.
Qui, in questo covo infernale, sorvegliato e tenuto a distanza da tutti, in balia di una follia eterna che minaccia di soffocarti da un momento all’ altro…
La follia…

…

Ormai ho preso la mia decisione e non mi tirerò più indietro, sono certo che questa sia la soluzione migliore, devo solo trovare il coraggio di procedere…
Non avvertirò alcun dolore e ne trarrò solo giovamento, si…
Posso avvertire il mio rauco respiro affannoso, il cuore pulsarmi nelle orecchie, le mie mani tremanti…
Ora sono pronto…

BUIO

Todd Auney ha finalmente ritrovato la sua libertà.

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SPAZIO DELL' AUTRICE

Bene, la storia è conclusa!
Spero sia stata di vostro gradimento! :)