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Autore: nil    01/02/2012    1 recensioni
Quando l'amore è l'arma più forte che possa esistere, e niente può riuscire a fermare due cuori innamorati che si cercano senza sosta.
Nella vita... nella morte... e oltre...
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Aragorn, Legolas, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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La luna dentro…

 

 

 

Maggio 2002.
Alcune precisazioni prima di lasciarvi alla lettura della fic!

Dunque, è la prima volta che scrivo una fic a capitoli, di solito preferisco le autoconclusive, perciò… incrociamo le dita!!!

Per quanto riguarda il romanzo del grande Tolkien, io ho letto solo la prima parte (e visto solo il primo film) e non ho mai letto finora altre fic che avessero come protagonisti i personaggi di ISDA, quindi questa fic è basata esclusivamente su “La compagnia dell’anello” e sulla mia fantasia (che a volte forse galoppa un po’ troppo!), perciò riferimenti alla seconda e terza parte del film, o anche ad altre fic, sono puramente casuali!

Alcuni dei personaggi e delle vicende che leggerete sono le stesse descritte da Tolkyen nel suo romanzo, altre sono frutto della mia mente!!!!!!

 

Ed ora qualche ringraziamento…

Grazie a Ruby che ha avuto la pazienza di aspettare la fine della storia prima di leggerla (a proposito, adesso potrò finalmente leggere la tua di fic!!!) ^__^

Grazie a Monica che, nonostante tutti i suoi numerosi impegni, ha trovato il tempo per dare un’occhiata alla storia e darmi qualche suggerimento!

Ed infine grazie alla musica del favoloso artista greco Yanni che mi ha tenuto compagnia durante quelle ore passate a scrivere e mi ha ispirato le parti più soft della storia! Io ve lo consiglio caldamente!

Ed ora, preparatevi ad immergervi nella magica atmosfera della Terra di Mezzo…

 

 

 

 

 

 

 

Disclaimer:
Tutti i personaggi descritti in questa storia sono di proprietà di J.R.R. Tolkien o di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non intende infrangere nessuna legge sui diritti di pubblicazione e di copyright.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO I: Luna piena…

 

La notte stava per giungere.

Aragorn, Gimli e Legolas erano in cammino ormai da molte ore, decisi ad arrivare al castello di Saruman, nelle cui segrete avrebbero sicuramente ritrovato Merry e Pipino, catturati durante la feroce battaglia durante la quale aveva perso la vita il coraggioso Boromir.

Erano solamente loro tre, e tutto faceva presagire che una volta giunti al castello, la lotta che avrebbe senza dubbio avuto luogo contro gli orchi al servizio dell’Oscuro Signore, sarebbe terminata con una loro quasi certa sconfitta.

Eppure, i valorosi superstiti di quella che una volta era stata la Compagnia dell’Anello, continuavano imperterriti ad avanzare.

Una sola certezza a muovere i loro cuori: se si voleva sconfiggere Sauron, la Compagnia doveva essere riunita.

Pur senza l’aiuto di Gandalf e la forza di Boromir, quattro Hobbit, un Elfo, un Uomo ed un Nano, avrebbero formato di nuovo un’unica arma pronta ad abbattersi su Mordor.

 

" Abbiamo camminato abbastanza per oggi " disse improvvisamente Aragorn rompendo il silenzio della foresta, " domani arriveremo a Isengard e se, come penso, dovremo combattere, sarà bene non stancarci troppo… "

Gimli sbuffò di piacere al solo pensiero che quell’interminabile marcia si era alfine conclusa.

Legolas invece non proferì parola alcuna, si limitò a sedere sulla nodosa radice di un albero appoggiando la schiena al tronco, dopo aver dato una veloce occhiata alla foresta intorno a loro.

Aragorn lo guardò distrattamente… cos’era che turbava il cuore del suo amico Elfo…?

Non certo la battaglia che avrebbe sicuramente avuto luogo il giorno successivo… c’era qualcosa di più…

" Dormite pure, farò io il primo turno di guardia stanotte " disse prima di andarsi a posizionare su uno sperone di roccia dal quale era in grado di dominare una buona fetta della foresta che li circondava.

 

La notte giunse ben presto a ricoprire con il suo manto nero i tre viandanti.

Il vigile Aragorn continuava a scrutare intorno a se, con una mano poggiata sull’elsa della spada, attento al minimo rumore che potesse turbare quel silenzio, ma niente sembrava poterlo mettere in allarme.

Era una notte decisamente tranquilla: qualche piccolo animale notturno vagava in cerca di cibo, una superba luna piena splendeva in cielo, e i suoi due compagni dormivano placidamente a pochi passi da lui.

Un momento...

 

 

Dov’era Legolas…?

Un minuto prima era lì accanto a Gimli…

" Aragorn, sono qui… " disse improvvisamente una cristallina voce elfica alle sue spalle, quasi fosse riuscita ad interpretare i suoi pensieri.

" Legolas, amico mio, mi hai quasi spaventato! È assolutamente impossibile poter udire i passi di un Elfo in un luogo a lui così congeniale come una foresta! "

" Ti domando perdono Aragorn… "

" I tuoi occhi non riescono a prendere sonno stanotte? "

" Così pare… "

E senza il minimo fruscio, l’Elfo si sedette accanto ad Aragorn, ad osservare quella fitta foresta che tanto gli ricordava Bosco Atro, e il suo cuore divenne triste…

" Cos’è che turba il tuo riposo Legolas? "

" Ricordi, amico mio… ricordi lontani… "

" Non così lontani come dici se dentro di te bruciano ancora così tanto da impedirti di dormire… "

Legolas guardò l’amico senza dire nulla, poi chinò la testa.

Aveva ragione… non erano passati che trecento anni da allora…

Aragorn sembrò capire quanto le sue parole avessero colpito l’Elfo, e decise di proseguire…

" Ascoltami Legolas, quando la Compagnia è partita da Gran Burrone ormai molte lune fa, io non conoscevo che te e i quattro Hobbit. Non sapevo nulla di Boromir o di Gimli, valorosi guerrieri sicuramente, ma niente di più. Per tutto il viaggio che abbiamo intrapreso insieme, ho quindi cercato di studiare il loro comportamento per poterli conoscere meglio, ma ciò che mi ha colpito di più è stata una cosa che riguarda te… "

Legolas sembrò trasalire… Aragorn aveva forse capito…?

" Ho notato " continuò l’Uomo, " che tutte le notti illuminate da una splendente luna piena, tu non hai riposato mai, e hai sempre chiesto di poter montare la guardia… Dapprima credevo fosse solo una coincidenza, poi ho capito che non era così… "

Legolas chiuse per un attimo gli occhi e sospirò… Che sciocco era stato a pensare di poter ingannare Aragorn… era ovvio che prima o poi avrebbe capito…

" Dimmi Legolas " proseguì il Ramingo, " il tuo cuore di principe elfico sanguina forse… per amore? "

" È da molto che hai imparato a leggere nel profondo dell’anima altrui…? " mormorò Legolas dopo una breve pausa di silenzio.

" Abbastanza… "

" Si Aragorn, è così… il mio cuore versa lacrime di dolore ormai da diversi anni… per

lei… "

" Qual era il suo nome? "

" Nillaith… un nome dolce come non ce ne sono altri a questo mondo… "

" Ti va di… raccontarmi cosa successe? "

" Amico mio, non credo proprio sia una buona idea sai? È una storia abbastanza lunga, e quando si tratta di lei, non mi risparmio davvero nei dettagli…! E poi probabilmente ti annoierebbe…"

" L’amore può essere paragonato solo ad una sublime melodia alle mie orecchie, e mai alla noia… E inoltre, la notte è appena iniziata, io devo stare di guardia, tu non riesci a dormire, e… dal modo in cui sta ronfando il nostro amico credo che ne avremo ancora per molte

ore! "

I due si voltarono verso Gimli che proprio in quel momento emise un sordo brontolio di piacere per poi girarsi dall’altra parte e continuare a riposare.

Questo fece nascere un timido sorriso sulle labbra di Legolas, sorriso che però si spense quando l’Elfo tirò fuori dalla casacca il ciondolo che teneva legato al collo con una piccola cordicella nera, e rimase a fissarlo per alcuni secondi, in silenzio.

Poco più piccolo di un pollice, sembrava essere la metà spezzata di un monile che avrebbe dovuto rappresentare… un sole… una luna… o forse un cerchio magico… Aragorn non lo capì subito, la brillantezza di quella piccola gioia d’argento era tale che egli non riuscì a concentrarsi su nient’altro, quasi fosse stato ipnotizzato dalla luce che l’oggetto emanava.

" È l’unico ricordo che ho di Nillaith, l’altra metà della luna orna il collo di lei naturalmente… Brilla così solo nelle notti rischiarate dalla luna piena, e posso assicurarti che a contatto con la pelle brucia da fare male… E non è fatto né d’argento, né di un qualsiasi altro materiale prezioso nascosto nelle viscere di questa terra… è semplicemente ferro… "

Aragorn non disse nulla, sembrava temere che le sue parole avrebbero potuto spezzare l’atmosfera incantata che la voce dell’Elfo aveva creato.

Legolas iniziò a raccontare…

  
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