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Autore: Amarie    01/02/2012    4 recensioni
Le aveva preparato un letto di rose.
Erano i suoi fiori preferiti, lo sapeva dal giorno in cui le aveva posato in grembo la corona di regina d’amore e di bellezza, da quel giorno in cui anche il cielo aveva il colore delle rose. «E dei tuoi occhi», le aveva sussurrato.
[Rhaegar/Lyanna]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le rose blu

Le rose blu dell'inverno



Le aveva preparato un letto di rose.

Erano i suoi fiori preferiti, lo sapeva dal giorno in cui le aveva posato in grembo la corona di regina d’amore e di bellezza, da quel giorno in cui anche il cielo aveva il colore delle rose. «E dei tuoi occhi», le aveva sussurrato.
Le aveva lasciato un letto di rose e una finestra sul cielo.
Quando usciva, non chiudeva mai la porta a chiave. Quando tornava, lei era lì ad aspettarlo.
Sangue di lupo, selvaggia lady del Nord, si lasciava andare tra le sue braccia come un burattino nelle sue mani, senza accorgersi che ormai era lui ad essere in suo potere.
A volte una profezia è fatta solo di parole, altre volte di inganni, alcune volte una profezia diventa una fiamma che ti brucia dentro e chiede in cambio il cuore e l’anima, in un gioco paradossale  in cui è la neve del Nord a sciogliere il ghiaccio dal cuore di un drago.
La pelle di lei scottava sotto le sue dita stanche, i suoi capelli erano un ventaglio sparso sul cuscino che gli solleticava il viso. Sarebbe rimasto a guardarla dormire, ad ascoltare i suoi respiri, a guardarla agitarsi nei sogni finché si fosse svegliata. Avrebbe aperto gli occhi, lo sapeva, gli avrebbe sorriso, e con lo sguardo avrebbe chiesto un bacio.
Sarebbe rimasto, ma non poteva. Era ora di andare.

Lei era sveglia. Sentiva il suo sguardo alla luce della candela, ma non diede segno di essersene accorto. Lei non disse nulla, limitandosi a guardarlo mentre indossava la maglia di ferro, la corazza, gli stivali. Sentiva il suo respiro accelerare, ma ancora non parlava.
Allacciò il fodero della spada, e solo allora si voltò verso di lei.
Lo fissava, trattenendo a stento le lacrime, le mani artigliavano le lenzuola. Le sorrise, si avvicinò di un passo.
Lyanna gli tese una mano tremante, lui la strinse tra le sue.
«Hai fatto una scelta» sussurrò. «Sapevi che questo momento sarebbe arrivato».
Lei annuì.
«Non gli farò del male». Non aveva bisogno di specificare a chi si riferisse, lei lo sapeva benissimo. «Ho fatto un giuramento».
«Hai fatto molti giuramenti» mormorò lei, la voce sembrava sul punto di spezzarsi.
Lui non rispose. Pensò ad Elia, pensò ai bambini. Pensò a una corona e a un trono che forse non sarebbero mai stati suoi. Pensò che al mondo c’erano cose più importanti dei giuramenti.
Una profezia valeva forse un regno? Forse no. Ma un cuore?
Abbassò gli occhi su Lyanna. Non era alle profezie che lei stava pensando, né a suo fratello Eddard, né a un trono sul quale non aveva mai avuto desideri.
Le lasciò la mano, scivolò a sedere sul letto di rose. Lentamente, quasi ci fosse il rischio di farle del male, le appoggiò una mano sul ventre, coperto solo da un lembo di lenzuolo.
Un petalo di rosa era volato fin lì, sembrava nero alla luce della candela.
Con l’altra mano le accarezzò la guancia, le sorrise.
«Tornerò». Vide la prima lacrima scivolarle lungo la guancia. «Te lo giuro».
Lei fece un sorriso triste. «Un altro giuramento».
Si chinò su di lei. «Lo manterrò». Le diede un bacio leggero che sapeva di addio.
Si rialzò, e sentì subito freddo. Infilò la spada nel fodero, agganciò il mantello. Raccolse l’elmo nero come la notte e se lo mise sotto il braccio.
Si voltò verso di lei per l’ultima volta.
«Tornerò» ripeté.
Lei sembrava una regina nel suo letto di rose, triste e bella come il crepuscolo. Sarebbe potuta essere una splendida regina.
Rhaegar Targaryen distolse lo sguardo, le voltò le spalle e uscì per sempre dalla Torre della Gioia prima che il sole sorgesse.
Non si voltò indietro neppure una volta.
   
 
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