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Autore: Selene Silver    03/02/2012    6 recensioni
[TRADUZIONE! Autrice: yourlovehere]
«Credi che Cas ammalato sia tenero?» chiese Dean, incredulo, appoggiandosi contro la porta.
«Certo che no. Credo che tu abbastanza preoccupato per lui da prendertene cura quand'è malato sia tenero. Adorabile, perfino.» Dean poteva
sentire il ghigno sulla faccia del fratello.
Suggerimenti e/o critiche sono sempre benaccetti! ^^
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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It's a fool who plays it cool
[Traduzione! Originale qui]


Dean udì il familiare fruscio che indicava la comparsa di Castiel e si voltò con un sorriso che velocemente gli scivolò via dal viso quando vide il suo angelo starsene lì, barcollante come se riuscisse a stento a stare in piedi.
«Cas-»
«Dean, credo di star morendo» disse Castiel prima che le sue ginocchia si piegassero sotto il suo peso.
Dean scattò in avanti e lo afferrò, rallentando la sua caduta verso il pavimento. Il suo cuore martellava: Cas aveva un'aspetto orribile; gli occhi socchiusi, le labbra più screpolate del solito, la pelle così bianca da non poterla più considerare solo pallida, il naso rosso…
Il naso rosso.
«Cas… Hai il raffreddore?»
L'angelo tirò miserabilmente su col naso, appoggiandosi a Dean e stringendosi più forte nel suo cappotto. «Non lo so. Ho la testa pesante ed i miei muscoli fanno male e non riesco a smettere di starnutire e mi cola il naso.»
Dean fece una smorfia a quell'ultima ammissione, ma prese con attenzione Castiel per sotto le ascelle. Cas si lasciò andare, molle come una bambola di pezza, abbandonandosi pesantemente contro Dean finché lui non rinunciò a tentare di metterlo in piedi e si limitò a portarlo, metà guidandolo e metà trascinandolo, fino al suo letto. «Okay, prima di tutto, non stai morendo: hai il raffreddore, forse la febbre. Seconda cosa, come fai ad essere malato? Non hai un mojo per questo tipo di cose?»
Castiel tirò di nuovo su e la parola "adorabile" guizzò nel cervello di Dean prima che lui riuscisse a scacciarla con una virile scrollata di spalle. «Credo sia perché sto cadendo. Sono più umano di quanto non fossi prima, e quindi soggetto ad ammalarmi quanto chiunque altro.»
Dean sospirò. «Okay, dobbiamo toglierti questi vestiti.»
Cas raccolse abbastanza forza per dargli un'occhiataccia. «Dean, so che nella tua mente ci sono sempre pensieri sul sesso, ma non credo sia il momento giusto per un rapporto.»
Lui osservò il naso colante di Castiel, i suoi occhi iniettati di sangue e la sua comica voce soffocata. Non avrebbe mai pensato che ci sarebbe stato un momento in cui avrebbe voluto far con Cas qualcosa che non fosse scopare, ma adesso l'unica cosa che voleva era prendersi cura di lui. «Non per far sesso, Cas» disse, sedendosi sul bordo del letto e sciogliendogli la cravatta. «Hai bisogno di vestiti più confortevoli, quando stai male, ed il tuo completo non va bene.»
Castiel annuì e si tirò su, sgusciando fuori dal trench e dalla giacca. Rabbrividì, e Dean notò che la sua camicia bianca era madida di sudore. Gli tolse la cravatta e si alzò, accennando alla camicia e ai pantaloni di Castiel mentre si voltava verso il suo borsone. «Anche quelli. Fino alle mutande.» Cas emise un soffice borbottio di protesta, ma iniziò comunque a spogliarsi.
Dean frugò nella sua sacca per un momento prima di tirarne fuori una felpa.
Si voltò di nuovo verso Castiel, che stava seduto al centro del letto rabbrividendo pateticamente. «Ecco» disse, gentile, porgendogliela. «Indossala e mettiti sotto le coperte, torno subito.» Aspettò finché Cas non ebbe infilato la testa nella felpa, poi prese il cellulare e andò fuori. Premette il tasto di chiamata rapida per Sam e attese.
«Ehi, probabilmente farò ricerche per un'altra ora, quindi se vuoi della torta dovrai andartela a prendere da solo» disse Sam come saluto.
«Non stavo telefonando per la torta. Cas sta male, credi di poter passare a prendergli un po' di zuppa e del Nyquil prima di tornare? E forse vorrai prenderti un'altra stanza, non fa che tirar su col naso.»
Sam rimase in silenzio per un attimo e Dean batté il piede, in impaziente attesa della sua risposta. «È così incredibilmente tenero» disse infine Sam.
«Credi che Cas ammalato sia tenero?» chiese Dean, incredulo, appoggiandosi contro la porta.
«Certo che no. Credo che tu abbastanza preoccupato per lui da prendertene cura quand'è malato sia tenero. Adorabile, perfino.» Dean poteva sentire il ghigno sulla faccia del fratello.
«Zitto. Quante volte lui si è preso cura di me dopo una caccia?»
«Oh, andiamo, Dean, non è la stessa cosa. Ti stai prendendo cura di lui perché lo ami.»
«Ehi!» scattò. «Non usare la parola con la 'a'!»
«Comunque. Per rispondere alla tua domanda, sì, porterò all'unico vero amore della tua vita della zuppa e dei medicinali quando tornerò al motel.»
Dean roteò gli occhi, ma si sentì sollevato. Cas aveva bisogno di quella roba, ma lui non voleva lasciarlo solo per andare a prenderla. «Grazie, amico.»
«Sempre disponibile, angel-lover» disse Sam prima di attaccare. Dean alzò di nuovo gli occhi al cielo prima di aprire la porta e tornare nella stanza. In sua assenza, Castiel si era messo a letto, solo che si era avvoltolato nella coperta invece che sdraiarcisi semplicemente sotto.
Dean sorrise e scalciò via gli stivali, togliendosi la camicia mentre si avvicinava al letto. Si stese accanto all'angelo-bruco, avvolgendo le braccia attorno a quel bozzolo meglio che poteva. Cas si sforzò di aprire le palpebre e lo guardò, tirando quietamente su col naso. «Vai via» lo ammonì, rannicchiandosi più vicino nonostante le sue parole. «Ti farò ammalare.»
«No, non succederà» disse Dean, posando il mento sulla sua testa. «Sam ti porterà della zuppa e dello sciroppo per la tosse, più tardi, ma per adesso devi riposare.»
«Mmh, non so se riuscirò a dormire» borbottò Cas.
Dean passò le dita fra i capelli sudati sulla nuca di Castiel. Ricordava che un tempo, quando era davvero, davvero piccolo, sua madre cantava per farlo addormentare.
«Hey Jude» cominciò, la voce così bassa che solo Castiel avrebbe potuto udirla, se ci fosse stato qualcun altro nella stanza. «Don't make it bad. Take a sad song and make it better…»


Nota dell'Autrice (yourlovehere)
Penso di dover sottolineare che un mio amico su tumblr, che è un Homestuck e non guarda Supernatural, leggendo questo mi ha chiesto perché diavolo il Destiel non sia canon.

Nota della Traduttrice (io, LOL)
Questa non è la prima cosa che traduco dall'inglese, ma è la prima che pubblico e sì, sono abbastanza nervosa. Ho dovuto modificare alcune cose (per esempio cambiare di tanto in tanto "Cas" - l'autrice in originale lo chiama solo così - con "Castiel") per evitare ripetizioni e rendere la lettura più scorrevole. Ho lasciato in inglese "mojo", che non avrei proprio saputo come tradurre, ed "angel-lover", che in italiano suonerebbe malissimo, e che comunque è comprensibile anche in inglese (oltre ad essere molto più phaigo, come del resto tutta la fanfiction, quindi forse è meglio se leggete l'originale xD)
Suggerimenti e/o critiche sono sempre benaccetti! ^^
  
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