Someone to hug.
{Oh I'm like a kid who
just won't let it go
Twisting and
turning the colours in rows
I'm so intent to
find out what it is
This is my rubik's cube
I know I can figure it out.
“Kurt?”
Lo chiamò Blaine, mentre stava bevendo il suo caffè, seduto al tavolo.
“Sì, Blaine?” Kurt occhieggiò il ragazzo che era seduto sul divano,
occhiali
sul naso, mentre osservava qualcosa attentamente, diverse scatole
aperte
intorno a lui.
“Sai cos’è questo?” Gli passò un foglio, che sembrava essere piuttosto
datato,
a giudicare dal suo colore.
“Non penso sia mio” Disse Blaine; Kurt alzò lo sguardo e prese il pezzo
di
carta, poi i suoi occhi si spalancarono e un sorriso nacque sulle sue
labbra.
“Non ci credo!” esclamò, alternando lo sguardo tra Blaine e il foglio
nelle sue
mani.
“L’ho scritto quando avevo tipo sei anni! Non riesco a credere che sia
ancora
in giro!” Kurt ridacchiò sommessamente e aggiunse “è una lettera a
Babbo
Natale” per spiegare a Blaine, che intanto lo stava osservando con uno
sguardo
curioso e confuso, un’espressione dolce sul viso.
“Ero in prima elementare, credo, quando l’ho scritta, non so nemmeno
perché
l’ho tenuta” Disse Kurt, rigirandosi il foglio tra le mani.
“Posso leggerlo? Per favooore?” Domandò Blaine al suo ragazzo,
sporgendosi per
prendere la lettera;
Kurt saltò leggermente all’indietro, nascondendo il pezzo di carta
dietro la
sua schiena, “Cosa? No, assolutamente no!”
“Kuuurt! Andiamo! Lasciamela leggere, per favore?”
“Nah-ha”
“Per favore? Daaai!” Si sporse verso il ragazzo più alto, provando ad
afferrare
la lettera.
“No!” Kurt stava ormai tenendo il foglio sopra la sua testa, sfruttando
il
vantaggio dell’altezza, la sua mano che si muoveva avanti e indietro,
su e giù.
“Avanti!” Blaine saltò, tentando di prenderla. Ancora. Ed ancora.
“Perché no?”
Chiese quando vide che non riusciva a prenderla, facendo poi la sua
migliore
espressione da cucciolo e sorrise, ma il suo ragazzo non perse la sua
determinazione.
“E’ imbarazzante, Blaine” spiegò e Blaine provò “non
essere sciocco, tesoro” ad abbracciarlo, ma Kurt, che si
stava
ormai muovendo all’indietro senza guardare, cadde sul divano di pelle
rossa,
proprio nel centro della stanza e Blaine –ouch!-
finì proprio sopra di lui, riuscendo ad afferrare la lettera e felice –L’ho presa! L’ho presa!- posò un bacio
sulle labbra morbide del suo ragazzo.
Poi si sedette composto sul divano, mentre Kurt si copriva gli occhi
con le
mano e sussurrava qualcosa che sembrava essere un insulto –detto con
amore,
ovviamente- rivolto al suo ragazzo, mentre questo cominciava a leggere
la
lettera.
Caro
Babbo Natale,
sono Kurt Hummel, come l’anno scorso.
Volevo dirti che sono stato un bravo bambino quest’anno. Il mio papà lo
dice
sempre e lui è come un super-super eroe, quindi devi credergli. Dice
anche che
sono testardo sulle cose che voglio, ma penso sia okay qualche volta.
Ho ricevuto il peluche grande che ti ho chiesto l’anno scorso, e anche
i film
Disney e i libri, i vestiti (mi piacciono tanto!) e ti ringrazio.
Questa volta vorrei avere –se puoi portarmelo- qualcosa da abbracciare,
come un
amico.
Perché BooBoo ( il mio peluche) è sempre freddo e non sa parlare.
Almeno posso abbracciarlo, ma vorrei qualcuno con cui parlare e non ho
amici
alla nuova scuola.
Dicono che sono strano, mi chiamano con brutti soprannomi e non so
perché.
Una volta mi hanno chiamato anche
in
modo tanto brutto, e papà dice che non posso dire quella parola perché
è
davvero cattiva, ma puoi indovinarla se vuoi. Comincia con la ‘f’. Non
so cosa significhi,
ma papà si è arrabbiato molto quando l’ha sentita e gli occhi della
mamma si
sono spalancati e poi loro mi hanno detto che posso essere quello che
voglio.
Non sono sicuro di aver capito perché l’abbiano detto.
La mia maestra dice che sono un bambino intelligente e mamma dice che
sono
bellissimo quando mi da i baci
sulla
fronte, ma solo loro sembrano pensarlo. E papà.
Gli altri bambini mi odiano. Ti chiedo solo un amico. Non voglio
giocattoli,
puoi portarli ai bambini che hanno degli amici, così possono giocare
insieme.
Se li porto a scuola, me li rompono, ne sono sicuro.
Puoi portarmi un bambino da abbracciare, per favore? O almeno un
fratellino, ma
preferirei un amico.
Ti voglio bene.
Kurt.
{ The world is
too heavy
Too big for my shoulders
Come take the weight off me now
thousands of answers to one simple question
Come take the weight of me now.
Blaine finì di leggere la lettera e volse lo sguardo verso il suo
ragazzo, gli
occhi colmi di lacrime.
“Puoi ridere, se
vuoi” Disse Kurt, i suoi occhi ancora chiusi.
“Kurt, ehi, guardami” gli accarezzò una guancia soffice, ma Kurt si
ritrasse.
“Blaine, davvero, puoi ridere. So che è stupido, ma avevo sei anni.”
“Kurt, tesoro, apri gli occhi e guardami” E lo fece; “pensi davvero che
potrei
ridere di te?”
“E’ solo che...” disse con un filo di voce; sembrava davvero piccolo,
raggomitolato
sul divano in quel modo.
“Kurt, vieni qui” Blaine prese la sua mano e lo attirò tra le sue
braccia,
tenendolo stretta a sé.
“Mi dispiace davvero che abbia dovuto passare tutto quello quando eri
così
piccolo” sussurrò vicino al suo orecchio, le lacrime che gli riempivano
di
nuovo gli occhi, stringendo il ragazzo ancora più vicino. “Non te lo
meriti. Tu
meriti il meglio. Solo il meglio.”
“Non preoccuparti per quello...va tutto bene. E’ passato.” Disse Kurt,
“Ho te,
ora”
“Oh sì, hai me. Ci sono io.” Un bacio sul
suo palmo. “Ora.” Uno sulla
guancia. “Sempre.”
Sui suoi occhi. “Ti amo, Kurt” Sulle sue labbra, delicatamente.
“Ti amo anche io, Blaine. Non sai quanto.” Ricambiò il bacio,
poi aggiunse “credo
di dover ringraziare Babbo Natale, anche se con qualche anno di ritardo
mi ha
portato qualcuno davvero caldo e morbido da abbracciare e con un
bellissimo
sorriso.”
Kurt e Blaine si sorrisero, fronte contro fronte, occhi negli occhi,
labbra
sulle labbra e si abbracciarono stretti, cuore a cuore.
Felici.
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Questa storia è una traduzione di una storia che ho scritto io stessa in inglese e che ho pubblicato qui http://www.fanfiction.net/s/7731942/1/Someone_to_hug nel caso dovesse interessarvi :)
Volevo rappresentare un momento quotidiano tra Blaine e Kurt, ma allo stesso tempo qualcosa che riporti a tutti quei ricordi di ciò che hanno dovuto affrontare per arrivare dove sono ora, insieme.
Spero di esserci riuscita e che vi sia piaciuta.
Grazie per aver letto :)
La canzone utilizzata è Rubik’s Cube degli Athlete.
Potete trovarla qui http://www.youtube.com/watch?v=dkamG8hzEs8