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Autore: CathLan    11/02/2012    11 recensioni
Liam e Zayn e il loro amore impossibile.
-Annuisce sempre con le mani a coprire il volto e indietreggia, fino a che non sbatte i reni contro il calorifero posto sotto la finestra e allora si arrende. Fa scorrere le braccia lungo i fianchi e ti mostra tutto il suo dispiacere. «E io?» sorride mestamente, come a darsi dell'idiota da solo. «Mi ami?»
Sì, lo ami, la risposta arriva ancor prima dei battiti frenetici del cuore o del tremolio alle gambe. «Certo, ti amo.»-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Infect me with your love, and fill me with your poison






Ciao a tutte! Oggi avevo del tempo libero e siccome mi stavo annoiando a morte ho deciso di scrivere una shot sulla Ziam, che ultimamente mi piace particolarmente.
Definirei assurda questa shot, senza quasi una logica, ma mi piace ed è strano perché solitamente non sono mai soddisfatta di ciò che scrivo e vi propongo.
Naturalmente come in quasi ogni mia creazione anche qua tutto corre su un filo estremamente smielato e drammatico, spero quindi di farvi emozionare.
Ringrazio in anticipo chi vorrà lasciarmi un commento, anche se si tratta solo di una One shot e beh, a presto. Un bacio!



Buona lettura





Si volta dalla tua parte lasciando finalmente perdere la finestra ed il cielo grigio che minaccia pioggia ormai da due ore, mostrandoti il suo bel volto contratto. Le labbra carnose stese in una linea dritta e la mascella tirata, come se stesse digrignando i denti, fanno percepire tutto il suo disappunto. «Potevi cambiare stanza e farti mettere con Niall, genio.»
Stacchi la schiena dal materasso, puntellando i gomiti sul cuscino per poterlo guardare meglio. «Potevi farti mettere tu con Harry, genio» ribatti col suo stesso tono acido.
«Vaffanculo Liam, lo fai apposta non è vero?» torna a sedersi sul bordo del suo letto, quello accanto al tuo, dandoti le spalle. Con una mano affusolata si riavvia il ciuffo nervosamente.  
«Faccio apposta a fare che cosa?» Sai esattamente a cosa si riferisce, è una settimana che cerca di evitarti e tu invece gli giri attorno come una mosca, non lasciandogli un attimo di tregua.
Sbuffa rumorosamente per farti comprendere quanto è sul limite della sopportazione. «Da quando hai deciso di mettere fine alla nostra», si interrompe per correggersi «a qualsiasi cosa ci fosse tra noi, non fai altro che seguirmi ovunque, mi stai mettendo in difficoltà.»
In un gesto istintivo ti alzi e con due lunghi passi arrivi da lui, posi i palmi sulla coperta morbida e pulita, chinandoti appena su di lui. Il suo profumo ti entra nelle narici e ti induce a stringerlo forte, ma ti fermi appena in tempo. Non puoi più prenderti certe libertà. «Cosa ti aspettavi che facessi? Che non ti parlassi più? Ti ricordo che facciamo parte dello stesso gruppo.»
«Mi aspettavo che» si blocca e prende un profondo respiro, incerto se continuare o meno.
Gli sfiori con la punta delle dita i capelli corvini e lui grugnisce, non gli piace farsi toccare i capelli lo sai bene, eppure ti è difficile non farlo. Ti piace toccarlo, ti piace baciarlo e ancor più possederlo, trovi non ci sia niente di più bello in tutto il mondo, ma non puoi più ed è solo colpa tua, lo sai bene. «Continua per piacere.»
«Insomma hai Danielle», sospira e ruota il volto per poterti trucidare con lo sguardo «hai scelto di vivere la tua vita separatamente dalla mia e poi ti incolli a me come una cavolo di calamita, è assurdo!»
«Non voglio che la nostra amicizia finisca» posi la fronte sulla sua schiena calda e inspiri ancora una volta l'odore di vaniglia che proviene dalla sua maglietta bianca.
Scrolla il capo e porta le iridi infuocate altrove, facendoti riprendere il controllo sulla respirazione. I suoi occhi ti fanno impazzire, te ne sei innamorato la prima volta in cui li hai incrociati, al provino di X Factor, e da lì non hai saputo più fare a meno che cercarli. «Così mi rendi tutto più difficile, volevo solo un periodo per potermi lasciare alle spalle tutto quanto, ma non me lo stai dando.»
«Forse è stato un errore allontanarci» all'udire queste parole Zayn si alza con un balzo dal letto, voltandosi e puntandoti un indice contro, rabbioso. Sul suo viso sono presenti talmente tante emozioni contrastanti che ti si stringe lo stomaco in una morsa d'acciaio. Lo ami, lo ami come mai prima ti è capitato con qualcuno, nemmeno con Danielle.
«Sei pazzo?!» sputa irato, facendo aderire la falange al tuo petto ansante. «Mi hai lasciato e ora dici che forse è stato un errore?! Che cosa ti aspetti faccia io ora, eh?!»
Ti stringi nelle spalle, allontanandoti di un passo dal materasso e da lui. «Zayn non riesco a non pensare a te, pensavo che lasciandoti si sarebbe sistemato tutto e invece mi ritrovo a cercarti e a volerti sempre di più e non so proprio che fare, ma non posso lasciare Danielle, ci tengo troppo.»
Si porta le mani ambrate al volto, coprendolo completamente e tu speri con tutto te stesso non si metta a piangere, perché altrimenti il cuore ti si spezzerà in talmente tante parti da non riuscire più a rimetterlo a posto. «Cosa vuoi che ti dica?» soffia tra le dita affusolate.
«Non lo so.» Ed è vero, non lo sai. Da quando ti sei reso conto dei tuoi reali sentimenti il mondo ti è sfuggito di mano, lasciando solo l'ombra di una certezza. Tu lo ami e lui ama te, ma non è possibile. Non per voi. Liam Payne e Zayn Malik dei One direction.
Annuisce sempre con le mani a coprire il volto e indietreggia, fino a che non sbatte i reni contro il calorifero posto sotto la finestra e allora si arrende. Fa scorrere le braccia lungo i fianchi e ti mostra tutto il suo dispiacere. «E io?» sorride mestamente, come a darsi dell'idiota da solo. «Mi ami?»
Sì, lo ami, la risposta arriva ancor prima dei battiti frenetici del cuore o del tremolio alle gambe. «Certo, ti amo.»
«Ma scegli lei» la sua non è una domanda, ma tu ti senti in dovere di annuire comunque. Lui abbassa lo sguardo e lo posa sui suoi piedi, scalzi. Una lacrima gli solca la guancia arrossata e tu ti senti morire, perché non è ciò che vuoi, ma è ciò che devi.
In un gesto istintivo vai da lui e gli incornici il viso con i palmi bollenti, i suoi occhi lucidi ti pregano di non farlo, ma tu non puoi. Incolli le tue labbra alle sue e non appena lui si lascia andare, cingendoti il bacino con le braccia tu approfondisci il bacio, gustandoti il suo sapore dolce e familiare. Senza quasi sapere come ti ritrovi sul suo letto, su di lui che è senza vestiti, nudo e ansante. A tua volta ti levi la camicia e il resto, lui ti aiuta senza smettere però di baciarti. Lascia scie ardenti ovunque, sulle spalle, il petto, il collo e tu sospiri, perché è questo quello che ti mancava di più di lui.
«Ti amo» nel dirlo si separa da te e ti penetra dentro con le iridi nocciola, scavandosi un varco fino al cuore. Una goccia si divide dalle ciglia chiare e ti scivola sulla gota, le sue labbra prontamente la scacciano e poi ti sfiorano dolcemente, accarezzandoti fino al collo, dove però si soffermano. «Questo è il nostro addio giusto?» soffia solleticandoti.
«Sì» non puoi mentire, quello è il vostro addio e nessuno -nemmeno voi- può cambiare le cose.
Si spinge verso di te e ti intrappola in un bacio logorante, vi rubate respiri a vicenda, senza riuscire a farne a meno. Tu sei la sua sopravvivenza e lui è la tua, tu il suo ossigeno e lui il tuo.
«Liam» mugugna quando spingi il tuo bacino caldo contro il suo. Infila le mani nei tuoi capelli e li tira leggermente, facendoti sorridere. Con uno scatto delle anche inverte le posizioni e in meno di un secondo è lui a sovrastarti. Con le dita delinea i tuoi addominali, scendendo sempre più giù, quando arriva all'ombelico si sofferma e ghigna, mordendolo. Ti inarchi sotto il morso e la sua risata argentina riempie il silenzio della stanza d'albergo italiana. E' il diciassette febbraio del duemiladodici, è passato un anno e qualche stupido mese dal vostro primo incontro.
Scivola ancora più in basso e con la lingua disegna dei cerchi imperfetti sulla tua zona inguinale. Gemi di piacere quando lascia un bacio umido sulla tua erezione e lui sembra soddisfatto, perché torna su, verso il tuo volto arrossato dal piacere. Scambia la sua saliva con la tua e ti solleva le gambe, trattenendole da sotto le ginocchia, portandole intorno alla sua vita stretta e asciutta. Con una mano percorri il suo petto affannato e graffi la pelle ambrata, facendolo grugnire, poi non contento spingi il bacino addosso al suo e la sua espressione eccitata ti fa perdere lucidità.
«Zayn» lo preghi, lui annuisce e senza farselo ripetere due volte si lecca un dito e lo inserisce nella tua stretta apertura. Si muove lentamente, poi ne aggiunge un altro e un altro ancora e tu fremi, dalla punta dei piedi a quella delle orecchie. Ti sta facendo perdere il controllo e lui sembra averlo capito, perché sorride sbieco e ti bacia la voglia posta sul collo sudato, mordendola avaramente. Non riuscendo a trattenersi oltre lascia che il suo membro prenda il posto delle falangi e con una sola spinta ti penetra, facendoti arcuare. Stringi le mani intorno al lenzuolo bianco e lo baci sui capelli, quando si china sulla tua spalla, senza fiato. Spinge veloce, ondeggia e in poco tempo trova il tuo punto più sensibile, gridi il suo nome e lui in risposta si muove sempre più rapidamente, con sempre meno consapevolezza. Quello che vuole è regalarti piacere e prenderselo. Vuole imprimere l'immagine di questa notte nella mente, in modo da non scordarsela più. Con un'ultima mossa viene, seguito dopo qualche momento da te. Si accascia sul tuo corpo febbricitante e sfrega la fronte sudata nell'incavo del tuo collo. Lui ti ama e questa consapevolezza ti spinge a cingergli il collo con le braccia, in un abbraccio che sa più di rammarico che d'altro.
«Ti amo tanto» borbotti, schiarendoti poi la voce quando ti accorgi che stai gracchiando. «Ricordalo, ricorda questo, ogni momento passato insieme. Non dimenticare che ti ho amato, molto probabilmente più di chiunque altro.»
Il bruno annuisce e si rannicchia su di te, come un gatto. «Non lo dimenticherò, ma non farlo nemmeno tu.»
«Zayn, sarai sempre la parte più bella della mia vita.» Con una mano passi sopra le sue scapole e sulla spina dorsale, in un gesto lento e studiato. Gli piacciono le coccole, gli sono sempre piaciute.
«E tu la parte più bella di me.»
E sapete che è vero, che voi siete stati creati per amarvi e null'altro, ma che è semplicemente sbagliato il momento. Pregate in un'altra possibilità, in una nuova vita che sappia abbracciare il vostro amore. Perché in realtà nulla è finito, tanto meno nulla è iniziato, soltanto era destino che fosse rimandato.



                                                                                                                              
 







  
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