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Autore: telesette    11/02/2012    1 recensioni
Tre autori di fanfiction, uno più matto dell'altro, e un titolo che è tutto un programma...
Una divertente cross-over, nata in un pomeriggio di chiacchiere tra amici, accompagnata dal divertente ritornello del Trio Medusa sul programma TV - LE IENE
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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La "Supercazzola69Fanfiction"
a cura di
Sashapratitelesette e Lilith Noor Daimon

PRESENTA:

Questa non è una fanfiction, bensì una CA...

Si ringraziano inoltre:

 il Trio Medusa per la canzone
Giovanni Ognibene per l'idea & il suggerimento
e i tre "matti" qua sopra per aver scritto il tutto...

BUON DIVERTIMENTO !!!

Era una notte buia e tempestosa...

I nostri tre autori, bombàti da ettolitri di caffé e da improponibili canzoni anni '80, si stavano spremendo le meningi da ore per trovare un'idea degna di una fanfiction senza precedenti. Ultimamente le loro storie infatti giacevano sotto un cumulo di polvere, ignorate e dimenticate da tutti, per questo era necessario trovare qualcosa di nuovo. Purtroppo la concorrenza era spietata: era impensabile sperare di battere dei "colossi" come NARUTO e HARRY POTTER con delle banali storielline miserànde, sparse qua e là per i fandom meno conosciuti e popolari; tuttavia i tre erano tra gli ultimi superstiti della tribù nomade degli Sfigàtos, e come tali avevano l'arduo compito di portare avanti una tradizione che perdurava da secoli...

- Cala!

Ehm, come stavo dicendo: la loro nobile e devota missione, che da anni e anni ormai stava...

- Cala, cala!

Beh, in verità forse, per lunghi e interminabili mesi loro...

- Ma sei scemo ?!? - esclamò l'autrice del gruppo. - La "Supercazzola69Fanfiction" è nata solo questo pomeriggio!
- Con tale successo poi - aggiunse gravemente l'autore col preservativo rosso in testa. - Che ancora non abbiamo scritto una riga...
- ...O anche solo una mezza riga - concluse l'autore con gli occhiali da rinco.

Eh sì, purtroppo non era facile trovare qualcosa di semplice, originale e divertente, capace di attirare e appassionare il pubblico con la lettura. Scrivere una buona fanfiction non era affatto facile: non era sufficiente buttare giù un'idea e cercare di svilupparla alla meno peggio; erano necessarie doti particolari, impegno, talento, capacità e...

- ...E vaffanculo, va!
- Ti pare bello ricordarci cos'è che ci manca?
- Mannàggia a noi che t'abbiamo chiesto di raccontare!

Scusate...
Comunque dicevo, nonostante le tante e tali difficoltà di un trio di autori in piena crisi creativa, ecco che all'improvviso l'idea geniale colse uno di loro come una folgore.

- Ci sono - esclamò l'autore con il preservativo rosso in testa. - Questa potrebbe essere l'idea buona per una fanfiction!
- Sentiamo - sospirò l'autrice del gruppo.
- Ecco, state a sentire, l'idea è questa...

***

Siamo alla fine del ventesimo secolo, il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche. Sulla faccia della terra gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l'aspetto di desolati deserti, tuttavia la razza umana era sopravvissuta...

( Intro da: "Ken il Guerriero" - serie animata )

Dalle sabbie del deserto infuocato, vispo e fresco come una rosa di primavera, ecco che appare lui: il Salvatore del Mondo, l'eroe dell'umanità, un guerriero forte e senza paura destinato a liberare il mondo dalla violenza. Costui non è un uomo come gli altri, no assolutamente; anche dopo giorni e giorni nel deserto infatti, è ancora bello fresco e rilassato; il sole picchia forte sulla sua testa, mentre fumo e sottili vapori si sollevano dalla sabbia rovente, ma lui se ne frega altamente e procede tranquillo per i fatti suoi.
Perché lui è il "protagonista" della storia, è un macho irresistibile pieno di muscoli, e non si può vedere il protagonista che arranca per terra affamato, dopo giorni e giorni senza cibo né acqua... Infatti lui, come arriva al villaggio, non chiede manco da bere e si avvicina ad un ragazzino con i capelli rossi che strimpella per guadagnarsi da vivere. Lo guarda negli occhi, da sotto due sopracciglia grosse così, e gli punta il dito contro per dirgli: "Lo sai che ore sono, Burt" ?!?
Il bambino lo guarda, come per dirgli: "Ken, ma una volta tanto tu ti facessi i cavoli tuoi"...
E Ken dice: "Andiamo, ti porto a vedere le fighe sulla tangenziale, così ti svegli anche tu!"
E Burt risponde: "Sì ma stavolta la macchina NON te la presto"...
Ken stringe gli occhi, gonfia i muscoli e si scrocchia le dita. L'aura di energia azzurra che lo avvolge completamente lo fa sembrare ancora più grosso e cattivo, e all'improvviso si mette a bestemmiare qualcosa che non si capisce bene.
Burt lo vede, ha paura, si mette a tremare come una foglia e poi dice: "Va bene, va bene, TE LA DO'... Ma almeno la benzina tu ce la metti, d'accordo?"
E Ken abbassa i pugni e gli dice: "E che non ti venga in mente di raccontarlo a Julia, eh... Sennò col cavolo che ci arrivi alla seconda serie!"

***

MUSICA DI SOTTOFONDO

"Questa è proprio una CA...
una vera CA-ZZà...
una grande
gigantesca
strepitosa CAZZàTA !!!

***

Purtroppo il primo tentativo faceva veramente ma veramente schifo ( in tutti i sensi ). L'autore con il preservativo rosso in testa cominciò a prendersi a schiaffi da solo e, ributtando tutti il mento sul tavolo, i tre autori ricominciarono a spremersi le meningi nel tentativo di trovare qualcosa di meglio. Ad un tratto l'autore con gli occhiali da rinco scattò in piedi, come se una vipera gli avesse appena morsicato le chiappe, e saltò sul tavolo facendo ampi gesti con le mani.

- Ci sono - esclamò. - Okay, ci sono, ho trovato...
- Il cervello? - domandò ironica l'autrice del gruppo.
- Meglio, state a sentire...

***

Credo che questa sia una storia del buon tempo antico...
Bene, c'era un paese chiamato Gorai, nel continente della Cina, e una montagna chiamata "Monte Taka" che si ergeva al di sopra delle nuvole. Un giorno improvvisamente la montagna cominciò a splendere fortemente. Beh, la gente lì intorno e tutti gli animali della montagna e perfino gli Dèi della sfera celeste furono sorpresi. Perfino il Signore degli Dèi non capiva perché la montagna avesse cominciato a splendere improvvisamente. Ma quando la luce cominciò a dissolversi, dopo cento giorni, la gente, gli animali e anche gli Dèi si dimenticarono completamente della montagna. Ma aspettate: nello stesso momento, nasceva una scimmia dalle rocce della montagna. Il nome è Go Koo e sembrava una comune scimmia ma in realtà è un autentico personaggio...

( Intro da: "The Monkey" - serie animata )

Al sorgere del sole, con la magica bacchetta nella mano, Go Koo si prepara per una nuova avventura. Il tempo è buono, a parte la pioggia che cade fitta... ma per una strana quanto misteriosa ragione, piove solo sulla testa della scimmietta. Appena fatti pochi passi, la pioggia si sposta assieme a Go Koo. Questi chiama dunque la magica nuvoletta d'oro, così da allontanarsi velocemente in volo, ma è tutto inutile: ovunque si sposta, la pioggia lo segue implacabile e decisa; la scimmietta accelera l'andatura e la pioggia fa altrettanto; la nuvola d'oro sale, scende, si barcamena tra capriole e ogni genere di evoluzioni per aria... Ma il fastidioso acquazzone non smette di perseguitare Go Koo. Stufo e arrabbiato, lo scimmiotto reagisce imprecando furibondo e comincia a roteare l'asta sopra la testa come una sorta di elica. La pioggia viene dunque deviata dal bastone in movimento ma, dal momento che è ancora in volo e non guarda dove sta andando, Go Koo finisce inevitabilmente per schiantarsi contro una spessa parete rocciosa e rimane lì, mezzo intontito, con l'acqua che continua a piovergli addosso implacabile.
In quella appare Tatsuko, la sua dolce fatina rosa, preoccupata di vedere il suo adorato Go Koo così malridotto. Sulla fronte dello scimmiotto è comparso un bel bernoccolo gigante e, cercando di consolarlo, la fatina prova a dirgli qualche parola di conforto.

- Sei fortunato, Go Koo - esclama. - Con un bernoccolo come quello, l'acqua fredda è un vero toccasana!

Neanche il tempo di dirlo, la fitta pioggerella sparisce e il sole torna a splendere anche sullo scimmiotto. Peccato però che, senza quel fresco sollievo, il dolore per il bernoccolo si fa ancora più intenso.

***

MUSICA DI SOTTOFONDO

"Questa è proprio una CA...
una vera CA-ZZà...
una grande
gigantesca
strepitosa CAZZàTA !!!

***

- Ma per favore - esclamò l'autrice del gruppo. - Questa fa veramente pena!
- In effetti - fece eco l'autore col preservativo rosso in testa. - Ci occorre qualcosa di più... Come dire, più...
- Folle?
- No, più...
- Buffo?
- No, più...
- Stupido? Inverosimile? Assurdo?
- Demenziale - disse con orgoglio l'autrice. - Ecco, non mi veniva la parola!
- E hai già qualcosa in mente?
- Dunque, state a sentire...

***

Il notevole sviluppo scientifico del XXI secolo ha consentito la realizzazione di centri abitati nel nostro sistema solare, tra questi vi è la base orbitale dei Cosmo-Rangers JOTA9. Un individuo calmo e sicuro di sé di nome Isac, ha deciso di costituire un gruppo di vigilantes dello spazio. Membri ufficiali della squadra, nei ranghi di piloti e agenti scelti, vi sono: Jotaro Kid, l'uomo dalla mira infallibile; Steven Boy, detto "Boy lo Spericolato", campione di corse a bordo di veicoli spaziali; e una ragazza piuttosto affascinante, conosciuta come "Viso d'Angelo" Omachi. Grazie anche al supporto tecnico di una formidabile vettura, in grado di trasformarsi nell'imbattibile robot da combattimento Bryger, la squadra dei Cosmo-Rangers combatterà contro le ingiustizie e i pirati dello spazio che commettono impunemente i loro crimini nella galassia...

( Intro da: "Bryger" - serie animata )

Per sventare un grosso giro di prostituzione spaziale, Isac e gli altri si sono diretti sulla "Saturno-Reggio Calabria". Qui le famiglie criminali di Vega e Plutone hanno inteso collocare le ragazze rapite dai gangster del Drago Rosso, al fine di sottrarre clienti alle costose prostitute nubiane del boss Kamen Kamen. Quest'ultimo però non è contento e ha infatti intenzione di eliminare la concorrenza, uccidendo tutte le ragazze che non lavorano per lui sulla tangenziale spaziale.
Il tormento e l'angoscia di quelle poverette, usate come oggetti e carne da piacere, non può lasciare indifferenti persone come Isac e compagni. E' intollerabile che siano quelle povere donne a pagare, per colpa di quei farabutti che le costringono a fare quel lavoro con la forza. I quattro cosmo-rangers non hanno alcuna intenzione di farla passare liscia, né alle due famiglie criminali né tantomeno a quel bastardo di Kamen Kamen.
Secondo il piano di Isac, Poncho si travestirà da donna e fungerà da esca, mentre lui e gli altri aspetteranno al varco l'arrivo dei violentatori di Kamen Kamen. Sulle prime Poncho non sembra molto convincente, camminando in modo goffo con i tacchi e con i reggicalze a vista sotto la minigonna, tuttavia i nubiani al servizio di Kamen Kamen non sembrano farci caso... perché gli vanno proprio addosso come locuste affamate. Poncho è spaventato ma, per non rischiare di far saltare la copertura, deve continuare a recitare la parte e a parlare come una checca. Quei farabutti pensano di avere a che fare con una poverina da stuprare e invece, non appena provano a mettergli le mani addosso, Poncho si difende a morsi e scalciando come un mulo proprio in mezzo ai loro attributi. A quel punto intervengono anche Isac e compagni a dargli manforte e, con pochi colpi-laser ben assestati, la faccenda è presto risolta.
"Adesso rimangono da sistemare Vega e Plutone", osserva Isac, "e poi potremo liberare quelle povere ragazze e riportarle a casa".
Poco dopo infatti, i furgoni che devono raccogliere soldi e ragazze lungo la tangenziale passano proprio di lì. Fortunatamente i farabutti non sono molti e non si aspettano di certo una trappola così ben congegnata. In men che non si dica, Jotaro e Steven si gettano addosso a quelle carogne e li spediscono tutti a nanna con un mucchio di sventole. Dopo averli sistemati, Isac e Omachi provvedono a liberare le ragazze rinchiuse e a caricare i criminali legati a bordo di uno dei furgoni, compresi i capibanda. Dopodiché inserisce il pilota automatico e fa in modo che il veicolo punti dritto su Nubia. "In questo modo", spiega il russo ai compagni, "sarà Kamen Kamen in persona ad insegnare a questi schifosi cosa significa fare le puttane".

 ***

MUSICA DI SOTTOFONDO

"Questa è proprio una CA...
una vera CA-ZZà...
una grande
gigantesca
strepitosa CAZZàTA !!!

***

- Oh, ne abbiamo provate tre e fanno schifo tutte e tre - osservano gli autori, tristemente ma di comune accordo.
- Potremmo lanciare un nuovo stile - propone l'autore col preservativo rosso in testa. - La "cazz-fiction"... Che ve ne pare?

No comment.

- Dobbiamo rassegnarci all'evidenza, purtroppo - sospira l'autore con gli occhiali da rinco. - Su NARUTO, HARRY POTTER, TWYLIGHT, ecc. Lì sì che gli autori e le autrici scrivono vere fanfiction... Queste son cazzàte!
- Cazzàte, giusto...
- Già, proprio!
- E allora, cosa facciamo?

I tre autori si guardano negli occhi per un istante dopodiché, sorridendo malignamente, si stringono l'un l'altro e si mettono a cantare ancora una volta...

***

MUSICA DI SOTTOFONDO

"Questa è proprio una CA...
una vera CA-ZZà...
una grande
gigantesca
strepitosa CAZZàTA !!!

FINE

Sashapratitelesette e Lilith Noor Daimon ringraziano il gentile pubblico e vi danno appuntamento, assieme alla "Supercazzola69Fanfiction", con la loro prossima divertente follìa...
^__^ Grazie & Arrivederci !!!

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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