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Autore: telesette    17/02/2012    2 recensioni
Riuscirà il povero Nesé, cuoco e amico di De Tréville e dei Moschettieri, a vincere la gara indetta dal Duca di Bayonne per conto di Sua Maestà Re Luigi ? Che cosa trama il perfido Conte di Fripouille, insieme al suo fido sgherro Parcelle ? E soprattutto riusciranno i Moschettieri a vigilare affinché la gara di Alta Cucina si svolga lealmente ?
Lo saprete solo leggendo...
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Corri, Ronzinante, corri !!!

L'animale ce la stava mettendo tutta per tenersi vicino a quella robusta coppia di purosangue davanti a loro ( evidentemente il carro che i due ladri avevano rubato per fuggire apparteneva a qualche ricco notabile francese ). Tuttavia, per quanto i cavalli dei fuggitivi fossero rapidi e veloci, D'Artagnan e il suo amico equino non erano tipi da farsi distanziare così facilmente.

- Muoviti, idiota - ruggì Boutiérre, rivolgendosi al compagno. - Non vedi che quel moccioso ci sta raggiungendo?
- E cosa credi che stia facendo, eh - ribatté Geròn, frustando ancora di più i cavalli. - Queste bestie sono al massimo e il contenuto del carro ci rallenta...
- Tu pensa a guidare - tagliò corto Boutiérre, spostandosi sul retro del carro. - Mi sbarazzo io di quel rompiscatole!

Così dicendo, il farabutto si portò sul bordo del veicolo in corsa e, guardando D'Artagnan con un sorriso crudele, cominciò ad alleggerire il carro cercando di colpirlo.

- Buon appetito - urlò.
- Gh - fece D'Artagnan, sbarrando gli occhi, non appena si vide arrivare addosso: frutta, verdura e ortaggi vari.

Ronzinante fu abile a schivare quei proiettili e, nonostante i vari tentativi del furfante, la distanza che li separava dal carro rimase immutata. In quel momento sopraggiunsero anche Porthos e Nesé.

- Tieni duro, D'Artagnan - gridò il moschettiere. - Non ci sfuggiranno!
- Porthos - fece il ragazzo. - Sta attento, cercano di colpirci con ogni mezzo!

Come Porthos vide la quantità di cibo buttata a terra senza ritegno, sentì montare in corpo una rabbia ancora più forte di prima.

- Come si permettono di sprecare così tanta buona roba ?!? - mormorò furioso, stringendo il pugno.

Improvvisamente Boutiérre afferrò una botte di vino di medie dimensioni e la scagliò addosso al cavallo del moschettiere che si stava man mano avvicinando.

- Porthos, attento!
- Hyeeeaaarrrggghhh !!!

Con un urlo terribile, Porthos colpì la botte con il pugno. Quest'ultima andò completamente in pezzi, sparpagliando il contenuto ovunque, e il moschettiere fissò negli occhi il furfante incredulo con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

- Prendi tu le redini, Nesé - disse Porthos, rivolgendosi al cuoco dietro di lui. - Vado a sbrigare una faccenda e torno!
- Cosa? Aspetta, ma io non...

Come il cavallo del moschettiere giunse a sfiorare l'estremità posteriore del carro, Porthos spiccò un balzo dalla sella con un agilità impensabile per uno della sua stazza. Il farabutto ebbe appena il tempo di sbarrare gli occhi terrorizzato, che il moschettiere furibondo gli assestò un colpo micidiale in caduta libera.
Il povero Nesé invece ( il quale non aveva mai preso in mano un paio di redini in vita sua ) poco ci mancò che finisse sbalzàto via dal cavallo in corsa.

- Aiutooo - strillò il cuoco disperato, buttando il corpo in avanti e stringendosi al collo dell'animale con tutt'e due le braccia.
- Resisti Nesé, arrivo - disse D'Artagnan, affrettandosi a soccorrere il vecchio, prima che questi si facesse male di brutto.

Affiancando il cavallo di Porthos, grazie al prezioso aiuto di Ronzinante, il guascone afferrò le redini con la mano e ne frenò la corsa.
Frattanto Porthos, dopo aver sistemato Boutiérre, si accinse a neutralizzare anche quel miserabile del suo compagno. Geròn, ignaro della situazione, fino all'ultimo continuò imperterrito a frustare i cavalli ma, quando avvertì la minaccia dietro di lui, sollevò il capo verso l'alto e incrociò lo sguardo con quello del moschettiere.

- Salve - fece Porthos, sorridendo malignamente.

Geròn fece ricadere la mandibola in avanti e, prima che potesse dire anche solo mezza parola, due robuste mani lo afferrarono e lo sollevarono per il bavero. Privo così di controllo, il carro cominciò a deviare tragicamente dalla strada; L'asse del veicolo si ruppe e i passeggeri terminarono la loro corsa, andando a sbattere contro un albero.

- Mio Dio - esclamarono D'Artagnan e Nesé, assistendo ovviamente a tutta la scena. - Porthos, stai bene?

Correndo sul luogo dello scontro, i due scesero da Ronzinante e si accinsero a soccorrere il loro amico.

- Accidenti, che botta - mormorò Porthos, uscendo faticosamente dai rottami del carro, con i due farabutti stretti nelle mani.
- Porthos, ci hai fatto prendere un colpo!
- Ah, sciocchezze - ribatté semplicemente l'altro. - Ci vuole altro per stendere un moschettiere!
- Oh, no - gemette Nesé disperato, buttando lo sguardo a terra. - No, la mia "Mousse al Cioccolato Reale"...

Il cuoco si lasciò cadere sulle ginocchia con le mani nei capelli. Sia D'Artagnan che Porthos si resero conto perfettamente della sua disperazione: ora che la ricetta di Nesé era diventata concime per piante, non c'era tempo per tornare a Bayonne e prepararne un'altra prima dell'inizio della gara; nessuno avrebbe partecipato per conto di Sua Maestà re Luigi, e il disonore per quest'ultimo sarebbe passato inevitabilmente sulla bocca di tutti...
Quando poco dopo giunsero anche Athos e Aramis, i loro due compagni ci misero poco a spiegargli come si era tragicamente conclusa la faccenda.

- Bravo, Porthos, complimenti - fece Aramis, guardandolo severamente. - Davvero un'azione brillante la tua...
- Per favore, Aramis, calmati - fece Athos, sollevando la mano. - Ormai quello che è stato è stato, è inutile recriminare; Porthos ha sbagliato, è vero, ma è consapevole della gravità del suo errore!
- No, Athos, Aramis ha ragione - replicò Porthos, chinando il capo tristemente.

Il robusto moschettiere si avvicinò al cuoco in lacrime e, posando leggermente la mano sulla sua spalla, cercò di rincuorarlo.

- Nesé - esclamò. - So che le parole non sono sufficienti, soprattutto in questo momento, ma... Credimi, mi dispiace!

Il cuoco cercò si sfregò le lacrime con l'indice della mano.

- Non devi sentirti in colpa, Porthos - mormorò. - Tu hai fatto solo quello che potevi, il resto è stato solo un incidente...
- No, se non avessi agito così impulsivamente, D'Artagnan e io insieme li avremmo fermati lo stesso e la ricetta ora sarebbe recuperata... Ho commesso un errore imperdonabile, non ho scuse per questo!
- Ehi, Porthos - fece D'Artagnan con un sorriso. - Andiamo, non fare così, nessuno di noi è perfetto... Pensa solo a quanti pasticci combino io di solito!
- Nessuno di noi può fare o dire qualcosa per rimproverarti, più di quanto non ti stai già rimproverando da solo - osservò Athos. - L'importante è che tu te ne renda conto, altrimenti le parole sono inutili, e tutti noi sappiamo che sei sinceramente pentito!
- Grazie, amici - rispose Porthos, tirando leggermente su col naso.
- Possiamo tornare a Bayonne con questi due furfanti, e provare a spiegare l'accaduto - suggerì Aramis. - Se riuscissimo a farci dire il nome del loro mandante, potremmo tentare di procedere contro di lui affinché sia punito!
- Beh, non è una cattiva idea - fece Athos, accarezzandosi ironicamente la punta di uno dei baffi. - Ma temo dovremo aspettare parecchie ore, prima che questi due ritornino dal Mondo dei Sogni...

Geròn e Boutiérre emisero un leggero lamento, con l'aria di essere più di là che di qua, il che dimostrava chiaramente quanto Athos avesse ragione circa le loro capacità di rinvenire.

- Se solo avessi modo di preparare un'altra ricetta - sospirò Nesé tristemente. - Ma è inutile farsi illusioni, ormai...

***

Proprio nello stesso momento gli uomini del Duca di Bayonne erano stati incaricati di prelevare le ricette in gara, onde presentarle sul palco della giuria. Entrando dunque nella tenda riservata al cuoco di Sua Maestà, ovviamente furono alquanto sorpresi di non trovarvi dentro nessuno.

- Che fine avrà fatto il cuoco di re Luigi ? - domandò uno di loro.
- Sarà già stato chiamato a presentarsi, assieme agli altri concorrenti - rispose l'altro. - Ad ogni modo, questa dev'essere la sua ricetta... Presto, portiamola alla giuria!

Così dicendo, l'uomo prese la ciotola con dentro la strana poltiglia giallàstra che gli uomini di Parcelle avevano sostituito al posto della ricetta di Nesé.

( continua )

Angolo dell'Autore:
e quattro...
XD Vi aspetto tutti/tutte al prossimo capitolo per il "gran finale"... Non mancate, mi raccomando!
^__^

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori
 

   
 
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