Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: marzia ds    22/02/2012    2 recensioni
Sora,Riku e Kairi sono normalissimi quindicenni che come tutti ogni giorno si dirigono svogliatamente a scuola. Un giorno,coincidenza del destino,arriva un nuovo professore della loro età,che grazie ad un'intelligenza fuori dal comune è riuscito a diplomarsi e laurearsi in soli quindici anni della sua esistenza. Il neo-professore,diventerà da quel giorno,il loro insegnante di aritmetica,chimica e scienze,e dopo un distrazione del nostro caro ragazzo dai capelli castani,lui diventerà il suo passatempo preferito,che pian piano riuscirà ad apprezzare e conoscere,come la maturità che gli porterà man mano a capire ed accettare loro stessi e la persona a cui tengono di più...
Per chi ha letto ho anche solo intravisto l'introduzione della mia precedente one-shot sà già che non ricordavo molto sul mondo di KH,ma grazie a due preziose collaboratrici,ka93 e MysticAsters,mi sono "aggiornata" un pò e sono finalemnte riuscita a pubblicare questa fic.Buona lettura!
P.s.Per chi non l'avesse capito,questa storia è una Roxas x Sora,volevo specificarlo.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roxas, Sora, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Il mio sguardo vaga un po' nella grande “stanza/sedili posteriori” dell'auto, ma i miei occhi sono attratti da ben altra cosa...Roxas.

-Cosa diavolo ti è successo!Ieri stavi benissimo!Come ti sei rotto la gamba?- lo assalgo di domande mentre poggio la sua gamba sulle mie

-Stavo giocando a pallone, sono caduto bruscamente ed ecco cos'è successo...- mi risponde lui abbassando lo sguardo mentre si mette una mano dietro la nuca

-Bugiardo-

-Cosa?Scusa, non ho sentito...-

-Sei un bugiardo...è stato Axel vero?Si riferiva a te quando mi aveva parlato del suo giocattolo preferito?- gli chiedo diretto mentre lo guardo negli occhi

-Ecco, veramente...- balbetta non sapendo cosa dire

-Rispondimi!- gli urlo io saltandogli a dosso. Gli blocco i polsi con le mani e lo guardo ancora dritto nelle iridi coloro cielo, così simili alle mie, così diverse dalle mie...

-Non posso dirtelo...- mi risponde volgendo lo sguardo da un'altra parte

-Roxas, sono la persona più paziente del mondo, ma ora se non mi racconti SUBITO cosa ti ha fatto Axel ti giuro che non potrei rispondere delle mie azioni...-

-Sora, smettila, non sai e non vuoi fare la parte del cattivo, quindi tranquillizzati, non è successo niente, ok?-

-So bene che non è così, perché dovrei far finta di niente?- gli domando leggermente alterato, non mi piace il fatto che mi sia negata la verità, è frustante ma sopratutto mi fa sentire escluso dalla sua vita privata...Aspetta, ma a me che importa della sua vita privata?

-Lo fai per me, no?- mi domanda lui tirandomi verso di lui per poi abbracciarmi -godiamoci il viaggio, ok?-

-Smettila di trattarmi come un neonato, anch'io ho quindici anni, sai?-

-Tu smettila di gonfiare le guance quando sei arrabbiato e poi ne riparliamo-

-Ma io non...ah...- abbasso lo sguardo imbarazzato. Mi ha appena mostrato una foto fatta al momento in cui io ho il volto sul suo petto in una strana smorfia in cui, appunto, ho le guance gonfie per la rabbia. Il viaggio è piuttosto silenzioso, restiamo così, io con lo sguardo basso sul suo petto, lui sorridente mentre mi tiene a se.

-Sora?Svegliati-

-Eh?Kairi, è presto fammi dormire!-

-Alzati dormiglione!-

-Roxas?-

-E chi se no!- mi risponde tirandomi fuori dalla macchina -Siamo arrivati...-

Rimango incantato. Mi avevano raccontato la bellezza di questo posto, ma non pensavo fosse così bello...Le scritte luminose dei negozietti nell'area tram, le strade in mattoni rossi che risplendono al contatto con la luce del tramonto, l'imponente stazione adornata con quattro grandi campane, è veramente stupendo...

-Allora, ti piace?Questa è Crepuscopoli, la città dell'eterno tramonto- mi dice lui facendo qualche passo in avanti

-È bellissima, il panorama è stupendo e l'aria di periferia le conferisce un non so ché di calmo e rilassante- aggiungo raggiungendolo con qualche salto

-Bhe, allora mettiamoci all'opera!- conclude lui prendendomi per mano per poi trasportarmi in giro per la città. Mi porta a fare shopping, a visitare la città, in sala giochi ed andiamo anche a vedere un film...c'è da aggiungere altro?Una delle serate più belle della mia vita!Manca solo la cenetta romantica a lume di candela e potrebbe sembrare l'appuntamento perfetto...Appuntamento?Perfetto?

-Sora!Vieni, devo farti vedere assolutamente una cosa!-

-Eh?Ah si, ok, vengo!- mi risveglia lui mentre mi appresto a raggiungerlo. Si è fermato ad una bancarella nel ring di sabbia, oggi avevano allestito la festa patronale, la città era stracolma di famiglie allegre e venditori ambulanti che cercavano di fare affari.

-Tieni, un regalo!- mi dice lui sorridente allungando la sua mano verso di me. Mi porge un ciondolo dalla forma stravagante, una X formata da quattro frecce argentate orientate verso i punti cardinali. Lo prendo timidamente fissandolo sulla mia mano.

-Che c'è?Non ti piace?- mi chiede lui cercando di capire il perché sono imbambolato come una statua

-No, no di certo, semplicemente mi hai reso felice, stavo solo osservando l'oggetto della mia felicità, anche se forse ho sbagliato soggetto...Grazie Roxas- gli sorrido solare mentre lui abbassa lo sguardo

-Ecco, non c'è di ché!- sorride di rimando -torno subito, aspetta un attimo qui- continua dirigendosi verso un vialetto qui vicino, avrei giurato di averlo visto accasciarsi a terra, un momento di stanchezza?

Mentre aspetto e complotto una piccola sorpresa per Roxas, un ragazzo biondo e muscoloso mi si avvicina arrogante.

-Hey ragazzino, non sei di qui vero?- inizia lui parandomisi davanti

-Dici a me?- gli chiedo io non conoscendolo

-Conosci altri nanetti gracili quanto un bambino qui vicino?- mi domanda strafottente scompigliandomi con forza i capelli

-Non ho paura dei bulli come te, non è la prima volta che uno di loro viene a cercarmi- gli rispondo risoluto togliendo la sua mano da me

-Non fare l'impertinente potrebbe andare a finire male- mi intima prendendomi per il colletto

-Lasciami andare- gli dico io cercando di scendere

-Non mi dai ordini mocciosetto!- urla dandomi un pugno in pieno volto

-Seifer, lascialo andare immediatamente!- tuona una voce a me famigliare raggiungendoci di corsa

-Non mi dire, sei un suo amichetto?- mi prende in giro il teppista scaraventandomi a terra

-Io ti avevo avvisato- conclude Roxas dandogli un calcio nello stomaco ed una forte gomitata sulla nuca -andiamo...- mi prende in braccio lui portandomi al riparo. Entriamo in un piccolo mono locale piuttosto strambo, dove appena arrivati, Roxas mi stende sul letto. L'odore è inconfondibile :vaniglia, cocco e cannella. Le visioni,se così possiamo chiamarle, si riprendono gioco di me mostrandomi un'immagine di me mentre mi faccio una doccia e in seguito la solita capigliatura bionda che mi accoglie con un asciugamano. L'odore è lo stesso, inconfondibile, inebriante, possessivo...unico. Il professore vedendomi mantenere la testa con le mani si avvicina a me preoccupato mentre poggia il kit per medicarmi su un angolo particolarmente sporgente della rete del letto.

-Va tutto bene?- mi chiede preoccupato facendomi appoggiare la testa sul cuscino

-Si, non preoccuparti, un piccolo giramento di testa- gli rispondo un po' ammaccato ma sempre sorridente

-Scusa, è colpa mia. Seifer ce l'ha con me da quando ho lasciato la sua banda e, per ripicca, se l'è presa con te...non è una cattiva persona, l'ho ferito e voleva vendicarsi- mi dice prendendo un batuffolo di cotone ed un po' di disinfettante

-Non è un problema, spesso a scuola mi malmenano,quindi non è una così grossa novità- gli confesso mentre il lieve bruciore dovuto dal contatto della ferita aperta con il disinfettante mi fa salire un brivido lungo la schiena

-Cosa?!Perché non ti sei ribellato?- mi domanda lui stupito pulendo con un fazzoletto bagnato il sangue che è sfuggito al suo controllo

-Sono piccolo, gracile, non mi piace picchiare le persone, sono debole e piuttosto anonimo, c'è altro da aggiungere?- chiedo io sarcastico con un sorriso arrendevole appena accennato

-E ti sembra una buona ragione?Hai almeno provato a fare qualcosa?-

-Si, e più di una volta. Alle elementari l'ho detto hai maestri e loro hanno punito i ragazzi in questione. Per un certo periodo, circa due settimane, sono stato tranquillo, dopo di ché hanno iniziato a malmenarmi anche fuori da scuola, di male in peggio in poche parole...All'ultimo anno, ho provato a difendermi da solo, ma purtroppo con scarsi risultati, te l'ho detto, sono piuttosto debole e loro non sono mai da soli...- continuo mettendomi a sedere mentre lui mi mette un cerotto lungo il taglio procurato. Ho un lacerazione piuttosto lunga che parte dal punto sulla fronte,vicino la cute dei capelli, in corrispondenza del sopracciglio destro, fino al lobo dell'orecchio.

-Poteva andarti molto peggio, testone!La prossima volta chiamami subito, ovunque tu sia, mi hai sentito?- mi domanda sorridente dandomi un pugnetto sulla testa

-Ok, capo!- rispondo facendo il gesto di saluto militare

-E chiamami Roxas, ok?Non più professore o simili!-

-Ma non posso!Sei comunque il mio professore!- mi oppongo cercando di farlo ragionare

-Non si discute!- mi zittisce mettendomi un dito sulle labbra che io mordo per protesta

-Ok...ah, dimenticavo, tieni!- gli dico dandogli un ciondolo argentato a forma di corona appena preso dalla tasca

-Testone alla seconda!Non dovevi!- mi risponde dandomi un altro pugno sulla testa

-Roxas, mi fa male la testa...- dico prendendomi il capo fra le mani

-Tutto bene?- domanda preoccupato avvicinandosi un po' di più

-Fatto!- esulto dopo avergli messo il ciondolo -scambio di doni, no?-

-Io ti ammazzo!-

-Sono malato, non puoi!- gli rispondo facendogli la linguaccia mentre lui mi rincorre per tutta la casa. Alla fine inciampo sul tappeto e vado a finire sul letto mentre lui mi segue a ruota per via del gesso. Rimango alcuni minuti a guardare quella medicazione alla sua gamba, poi rivolgo il mio sguardo nei suoi occhi, in cui mi immergo completamente. Sono sdraiato sotto di lui mentre mi rialzo un po' sui gomiti. Roxas è sistemato a gattoni sopra di me, senza lasciarmi via di scampo.

-Cosa ti ha fatto Axel, Roxas?- gli chiedo accarezzandogli una guancia

-Purtroppo non te lo posso dire, perdonami...- mi risponde con lo sguardo basso

-Non preoccuparti, quando sarai pronto parlerai, con le buone o con le cattive-

-Va bene- conclude mentre piombiamo in un silenzio surreale. Nessuno vuole parlare, nessuno vuole muoversi. Mi sdraio completamente facendolo appoggiare su di me, il suo volto sul mio petto, sul mio cuore. In questo momento starà sentendo il mio battito accelerato, ma non m'importa, sto bene così. Non mi chiedo il perché, sarebbe inutile, sarebbe un fiume in piena impossibile da domare, mi godo semplicemente il bel momento, sinché non finirà. Ha chiuso gli occhi, probabilmente si è addormentato. Forse se glielo dicessi mi prenderebbe in giro, ma adoro vederlo dormire, assomiglia ad un bambino da proteggere e coccolare. Quanto vorrei farlo. Un tintinnio mi risveglia dai miei pensieri mentre cerco di riconoscere la fonte di quel suono :la mia tasca. Gli metto una mano all'interno per poter prendere l'oggetto di metallo che produce questo flebile rumore :è il ciondolo che mi ha regalato Roxas, so che non dovrei dirlo, ma è così tenero!

-Sora- sussurra con voce impastata dal sonno mentre si accuccia un po' di più su di me, sarò un po' ripetitivo, ma è davvero tenero e carino. Rimango ore ed ore sveglio a guardarlo, incantato :Il viso un po' pallido, le labbra leggermente dischiuse che rilasciano aria calda sul mio petto, le guance un po' rosse ed i capelli scomposti e disordinati, un angelo caduto in terra o forse un diavolo tentatore, chissà, vedremo, c'è ancora tanto tempo. Per ora un pensiero preme più di altri, voglio parlare assolutamente con Axel, perché gli ha rotto una gamba?Non è altro che un comportamento violento ed infantile, ma perché?Che sia colpa mia?

-Sora che ore sono?Dobbiamo andare a casa, sarà pronta la cena...- bisbiglia aprendo leggermente gli occhi mentre si rialza e si stropiccia ancora troppo assonato l'occhio destro

-Sono le otto e mezzo, andiamo- gli rispondo facendogli segno di salire sulle spalle –tu mi hai portato in braccio con la gamba ingessata, fammi fare almeno questo.-

Non dice niente, semplicemente si aggrappa a me mettendo la testa fra i miei capelli. Esco dal monolocale mentre lui con un calcio chiude la porta alle nostre spalle. Ci incamminiamo scendendo una delle ripide vie della città, dirigendoci verso l'area tram. Entriamo ed aspettiamo in piedi che arrivi alla stazione, dove lì prendiamo il treno per Traverse Town. Ci lasciamo alle spalle Twilight Town, con la sua dolce tranquillità per andare nella città delle notti infuocate. Le luci dei lampioni ci indicano la strada e noi arriviamo a villa Hertmen.

Angoletto Autrice

Scusate,per il mancato aggiornamento,non l'ho fatto apposta!Questa settimana è stata piena di impegni e non sono riuscita ad avere un attimo di tempo!
Tutti:Sono solo scuse...
Vorrei vedere voi al posto mio!
Sora:Io avrei una domanda: ma perchè in questa fic o faccio sempre figure di cacca o vengo minacciato o malmenato?
Ah,niente di chè,sei solo la mia valvola di sfogo nella fic ^^
Sora:ah,e per questo vengo malmenato in mezzo ad una strada da un perfetto sconosciuto!
Sono buona,ti prometto che fra un pò farò soffrire Kairi al posto tuo,ok?
Sora:che bello!*sarcastico*
Giusto che ci sono,avrei una domanda da porvi: quali altre coppie vorreste nella fic?
Vorreste delle coppie het o yaoi?Ma sopratutto,quali?
Grazie a tutti quelli che mi risponderanno =)
Bye Bye By Me (Me e Sora xD)

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: marzia ds