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Autore: Peroniana    22/02/2012    1 recensioni
Il primo impatto con ff non è stato dei migliori:cercavo delle idee per dei personaggi fantasy e me li ritrovavo sempre davanti!a un certo punto mi son detta: e se facessero davvero parte di una storia fantasy? ed ecco che parte la ricerca del cattivo di turno, un essere avvolto dal mistero che viene chiamato il Sagittario. le sue malefatte hanno messo in ginocchio alcuni regni, tra cui quello di Nèalbadh, luogo in cui fa ritorno il protagonista: lo stregone, Cloud!
la trama non ha nulla a che vedere col gioco e alcuni personaggi sono stati davvero stravolti (per favore non odiatemi!). le "vicende narrate" partono 150 anni dopo la fine di una mia storia (originale) rigorosamente fantasy. spero di riuscire almeno ad incuriosire, buona lettura! ^_^
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cloud Strife, Un po' tutti, Zack Fair
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
Capitoli:
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Capitolo 1  –  Il ritorno dello stregone.

 

I deboli raggi di sole riuscivano a penetrare la tenda logora e pesante che copriva la piccola finestra della stanzetta. Rigirandosi nella propria brandina, Cloud tornava a torturarsi la mente con lo stesso pensiero ‘sono passati già dieci anni’; nel ripeterselo lo stava quasi sussurrando a sé stesso, ‘padre, fratello… non mi sembra ancora vero: dopo tutto questo tempo, finalmente vi rincontrerò’.

Ed ecco che i raggi di sole fecero il loro ingresso trionfale nella piccola baracca di legno: Sephiroth, maestro di Cloud, aprì completamente le tende costringendo il ragazzo a raggomitolarsi dal lato della poca ombra rimasta.

“Questo è davvero un giorno speciale, piccolo Cloud!” nonostante il ragazzo avesse compiuto i suoi diciotto anni, Sephiroth continuava a chiamarlo ‘piccolo’, ma Cloud quasi non ci faceva caso; continuava invece a lamentarsi per il brusco richiamo all’ordine.

“Smettila di fare il pelandrone! Ora che il tuo potere è stato intagliato, puoi metterlo al servizio del regno. Ma certamente a corte non avranno bisogno di scansafatiche, quindi datti una mossa e…torniamo a casa!” la particolare enfasi con cui il maestro pronunciò le ultime parole fecero tornare il sorriso sulle labbra di Cloud, “già…finalmente a casa…” disse felice tra sé.

 

Anche al regno di Nèalbahd, meta del viaggio dei due, sorge un nuovo giorno.

Al castello, nelle stanze della principessa, i due che vi avevano trascorso la notte erano in procinto di salutarsi.

“Ma come? Andate già via?” chiese malinconica e seducente la principessa ancora stesa a letto e vestita di lenzuola.

“E’ un giorno speciale , principessa!” disse il ragazzo rivestendosi euforico “mio fratello, Cloud torna a casa oggi.”

“Avete un fratello? Come mai non me ne ricordo?”

“Perché è da dieci anni che manca dal regno.” Si sedette sul letto accanto alla ragazza poi continuò orgoglioso “quando aveva otto anni abbiamo scoperto i suoi poteri…è uno stregone. Quindi, è dovuto partire in ritiro con Sephiroth ad imparare l’Arte e fare in modo che le sue doti magiche non siano un pericolo per la comunità…”

“si..si.. sono a conoscenza della prassi da attuare con gli stregoni.”

“bene! Questa sì che è un’ottima notizia: stavo cominciando ad annoiarmi a raccontarvi queste cose, mia principessa.”

“quante volte devo ripetervi che potete chiamarmi semplicemente Tifa?”

“quante volte volete!” sorrise il ragazzo “non dimentico il mio posto.”

“sembrate dimenticare ogni cosa quando siete a letto con me, invece…” disse lei con fare ammaliante.

“Questa è la dura legge dell’essere uomini, mia principessa.” Ribatté il ragazzo mentre si dirigeva alla porta della stanza.

“Capitano!” urlò la principessa per far fermare l’altro sul ciglio della porta “rendete omaggio a vostro fratello per il suo ritorno anche da parte mia.”

“Sarà fatto.” Fece per andarsene, ma poi si voltò di nuovo sorridendo beffardo “quante volte devo ripetervi che potete chiamarmi semplicemente Zack?”

Tifa cominciò a ridere mentre il soldato uscì dalla camera.

 

 

Alla spiaggia, la sorella minore della principessa Tifa, Yuffie, si allena col suo enorme shuriken. Lo lancia verso una scogliera che scende a picco sul mare, l’arma si trasforma in un vortice d’acqua che taglia perfettamente e senza difficoltà gran parte di essa causando grosse e spumose  onde.

“Ottimo lavoro, principessa! State diventando abile anche col potere della Lacrima, davvero notevole!”

“Il merito di ciò è solo vostro, Sir Angean. Senza di voi non sarei mai riuscita a controllare le doti magiche di quest’arma; ed ora che ho imparato a farlo….RIPULIRO’ IL MONDO DA TUTTI I DELINQUENTI E I MALFATTORI CHE LO POPOLANO!! PERCHE’ IO SONO POWAAAAAA!!!” (scena di delirio esaltante, Yuffie ha gli occhi a forma di stelle)

-.-‘  “be…bene! Almeno i propositi sono buoni!”

“AHAHAHAH!!! (continuazione della scena di delirio) Sìì!! E dovrò allenarmi ancora e ancora e ancora e ancora…”

“Ah…. Se mio figlio avesse almeno la metà della vostra disciplina…”

“Vi riferite forse a Zack? Bhè… E’ il capitano delle guardie di corte! Se non ha disciplina sarà di sicuro molto forte. Mmm…. Come dice sempre mia sorella? Ah! Fisicamente prestante!”

O.O Angean sembra turbato dall’affermazione della principessa.

“A proposito…se non sbaglio proprio ieri notte l’ho visto che si aggirava per i corridoi del castello. Chissà che ci faceva lì a quell’ora…”

Angean è imbarazzato e nervoso “forse….no…SICURAMENTE era lì di passaggio, visto che HA PASSATO LA NOTTE A CASA! Cioè…ha dormito a casa…con me…che sono suo padre!”

“Sì, naturale!”disse la ragazzina sorridendo teneramente “allora, riprendiamo i nostri allenamenti?”

Angean ringhia tra i denti “figlio di…..”  

 

 

Un uomo viene ‘prosciugato’ da alcuni insetti e ricade senza vita ancora più rinsecchito di uno zombie; per terra sono presenti altri corpi mutilati e le relative parti sparpagliate per il sentiero.

“Grazie! Grazie infinite!” gridava un vecchio e tondo mercante al suo salvatore.

“No…non dovete ringraziarmi.”

“Hai salvato la mia vita e la mia merce… dimmi un po’, giovanotto, qual è il tuo nome?”

“Mi chiamo Cloud, signore.”

“Cloud! Sono stati gli dei della Luce ad averti mandato qui! Voglio ricompensarti per avermi salvato da quest’orda di briganti.” E comincia a frugare nella propria carrozza.

“Non è necessario, davvero.”

L’uomo esce dal vagone intento a ripulire con uno strofinaccio lurido una piccola pietra magenta a forma di goccia, “ecco a te!” e gliela porge con un gesto teatrale.

“Questa, figliolo è un’autentica Lacrima!”

Cloud è molto sorpreso da questa dichiarazione “Avete davvero intenzione di regalarmela?”

“Ma certo: ho visto che sei uno stregone quindi solo tu puoi sapere come utilizzare questa rarità! Anche perché la gente comune non sa che farsene di una Lacrima che non è stata incastonata a nessuna arma! ”

-.- “ecco perché me la regala?”

“Grazie ancora, figliolo!” Dice mettendosi alla guida della carrozza   “che gli dei ti proteggano!” e se ne và.

Quando il mercante è lontano, Sephiroth si materializza al fianco di Cloud “complimenti, hai vinto il tuo primo incontro ed hai ricevuto il tuo primo premio. Sono davvero fiero di te!”

Cloud sorride e china la testa imbarazzato.

“Guarda qui.” Propone il maestro mentre si dirige verso un cumulo di cespugli e ne scosta magicamente i rami, “questo è il castello di Nèalbahd.”

Cloud ammira la vista del maniero dall’alto e ne rimane estasiato, non vede l’ora di tornare a casa e affrontare la vita che lo aspetta.

 

 

E’ pieno giorno, Angean è davanti casa sua, seduto su uno sgabellino di legno intento ad affilare la lama della propria spada, non appena vede il figlio che sta rincasando gli va in contro.

“Buon giorno, padre! Come hai passato la mattinata in compagnia della principessina?”

L’uomo incrocia le braccia e chiede con voce burbera “perché  invece non mi racconti come hai passato tu la notte in compagnia… ” e con un cenno della testa indicò la direzione del castello alla propria sinistra.

“Di nuovo con questa storia…”

“Guarda che dovrei essere io a dirlo! Non è onorevole da parte tua…”

“Oh! Padre e figlio che litigano fuori casa, ma che bel quadretto familiare!”

Angean e Zack si voltarono all’istante e subito furono enormemente felici nel rivedere Sephiroth e Cloud. Naturalmente, il padre fu profondamente meravigliato dalla crescita del figlio e, quasi commosso, si affrettò ad abbracciarlo poderosamente.

“Cloud, figliolo!”

“Padre…” anche il ragazzo tratteneva a stento le lacrime.

“Hey, hey! E per me niente abbraccio e piagnistei?” ed anche il fratello maggiore fu stretto dal giovane stregone “non sei cambiato di una virgola, Zack!” “nemmeno tu”, ironizzarono i due fratelli.

“Sephiroth, vecchio mio!”

“Sono felice di ritrovarti in salute, Angean.”

“Non ti ripagherò mai abbastanza per quello che hai fatto.”

“La tua amicizia è il compenso migliore che si possa ricevere.”

Finiti i convenevoli il ‘padre di famiglia’ invitò tutti ad entrare in casa ma Sephiroth declinò l’invito dicendo di dover passare al castello per informare il re dell’arrivo di Cloud e per prepararlo all’ingresso in corte.

“Un invito a cena però non puoi certo rifiutarlo.” Proferì Angean

“Ti dirò di più, amico mio, non ho la benché minima intenzione di farlo!”

“Ci farebbe estremamente piacere averti tra noi, Seph!” terminò allegro Zack.

“Ci sarò senz’altro. A più tardi!”

 

 

“Angean è stato aggiornato?” chiese preoccupata Yuffie.

Le rispose un giovane mago timido e chino “purtroppo non abbiamo fatto in tempo, principessa: il Capitano Generale è tornato a casa prima, quest’oggi.”

“Per il ritorno del figlio stregone.” Puntualizzò Tifa.

“Oh, è vero! Me ne aveva parlato. Che tonta!” e la principessina si colpì la testa con un pugno.

“Non c’è assolutamente tempo da perdere!” esordì deciso il re “dobbiamo organizzare una squadra speciale per la Seconda Cerimonia iniziatica degli sciamani, il rischio si sta facendo sempre più grande.” Dopo qualche secondo di silenzio, Tifa sembrava essere illuminata da un’idea, “è proprio necessario che gli sciamani liberino tutto quel potere? Infondo è solo una cerimonia e il Sagittario non è mai stato forte come in questi anni; forse si potrebbe fare qualcosa per limitare il pericolo in questo senso, Ezechiel?”

Titubante per non ferire i sentimenti della principessa, l’anziano sciamano rispose “non credo sia possibile, mia principessa: questa cerimonia serve agli sciamani per stabilire un contatto con le essenze della Terra, è uno dei tratti caratterizzanti dell’essere sciamano e, capirete che occorre liberare molto potere per fare ciò.”

“Allora aumenteremo la supervisione dei maghi e degli sciamani di corte, e sceglieremo dei soldati che sanno affrontare attacchi magici. Non so davvero che altro poter fare.” Ordinò il re che infine aggiunse “la riunione del Consiglio dei Maghi di Corte è conclusa.”

 

 

Quella sera, a casa del Capitano Generale, il banchetto era particolarmente ricco ed allegro. In quel momento, uno dei camerieri serviva l’ennesima portata, “sì…l’ho vista. Purtroppo solo di sfuggita, ma l’ho vista. Non ho potuto far a meno di notare quanto sia… cresciuta!” e una risata fragorosa accompagnò la frase di Sephiroth.

“Devi ammetterlo Seph, è vero o no che la principessa ha due bellissi…” Zack si interrompe dopo aver incrociato lo sguardo del padre “bellissimi occhi…castani!”

Cloud è molto divertito dalla scena.

“Mi sembra di capire che questo della principessa Tifa sia un argomento da evitare.” notò il maestro sorseggiando birra dal suo boccale.

Fulminea fu la risposta di Angean “se questo screanzato qui” ed indicò col pollice suo figlio Zack “non avesse l’abitudine di intrufolarsi spesso e volentieri nel letto della principessa…”

“Ahahahahaha!!!! Hai capito il piccolo Zack!”

“Andiamo, padre! Non sono di certo l’unico  a far visita alle stanze della principessa. E poi sei tu il cavaliere della famiglia!” disse il ragazzo soddisfatto di essersi scrollato di dosso ogni colpa.

“Cosa c’entra questo, ora!?”

Di fronte a questo ‘frastuono familiare’, Cloud si sentì riscaldare l’anima. Ripensò a quanto aveva perso in quei dieci anni di ritiro e si sentì un po’ escluso dal rumoroso quadretto. Nonostante tutto, sapeva di non essere stato dimenticato e, ora come non mai, sentirsi parte di quel posto, di quella gente era una sensazione meravigliosa di pacatezza ed entusiasmo che non aveva alcuna intenzione di dimenticare.

“Ah! Cloud!” fu richiamato alla realtà dal fratello maggiore “restando in tema, la principessa Tifa ti porge i suoi omaggi per il tuo ritorno!” fece Zack in modo scherzoso pur dicendo il vero, mentre lo stregone si imbarazzava per la notizia.

Si intromise esasperato Angean “Oh, no! Per favore! Anche Cloud no!” , inutile dire che seguì un clamoroso boato di risa.

  
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